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INFLUENZA INFORMATIVA INFLUENZA NORMATIVA
- incertezza della propria - certezza della propria
opinione opinione
- compito complesso - compito semplice
- informazioni scarse - informazioni dettagliate
Cambiamento attg pubblico e Cambiamento solo atteg.
privato pubblico
Fattori moderatori dell’influenza normativa:
Coesione del gruppo: la misura in cui nel gruppo è percepita
l’interconnessione. Più il gruppo è coeso più i membri sono
interdipendenti e più è rapido a manifestarsi il conformismo.
Dimensione del gruppo: conformismo sembra essere
proporzionale al numero dei membri, ma fino a un certo punto.
Ciò avviene quando il gruppo supera i 3 membri, perché è da 3
membri che un singolo può sentirsi in minoranza. Un numero
troppo alto porterebbe a una dispersione del conformismo.
Supporto sociale: tale elemento fa diminuire il livello di
conformismo. Nello studio di Asch se un solo complice si
mostrava d’accordo con il partecipante e dava la risposta
corretta il livello di conformismo scendeva. Anche se un
complice non era d’accordo né con l’opinione comune né con
quella del partecipante il conformismo diminuiva. Qualsiasi
rottura del consenso sociale porta a tale diminuzione.
Fattori moderatori dell’influenza informativa:
Fiducia in sé stessi: è un fattore interno alla persona. minore è
la fiducia in sé maggiormente si sarà soggetti all’influenza del
gruppo. Più si è insicuri infatti più si tenderà a basare i propri
giudizi su quelli degli altri.
Norme culturali: è fattore situazionale. In culture individualiste
il conformismo pareva a livelli sì altri, ma replicando gli stessi
esperimenti in culture collettiviste tale livello saliva.
Impatto dell’influenza sulle norme sociali: vi sono casi in cui le
pressioni al conformismo sono riscontrabili anche nel cambiamento
di atteggiamento di gruppo: la norma sociale può cambiare a causa
di tali pressioni. polarizzazione di gruppo:
Ne vediamo un esempio nella grazie a un
periodo di discussione all’interno di gruppo una certa questione può
subire una polarizzazione/esagerazione rispetto all’atteggiamento
iniziale. Turner spiega questo fenomeno con la depersonalizzazione,
ovvero la tendenza a categorizzare sé in base alla propria
appartenenza al gruppo. Quando l’appartenenza è saliente il
soggetto si assegna il prototipo di tale gruppo. Quando un gruppo
discute la propria opinione su una questione ogni membri fa
convergere le proprie opinioni sulla norma del gruppo che sembra
riaffiorare dalla discussione. Il consenso del gruppo si rafforza e può
avvenire una polarizzazione.
Questo fenomeno può essere spiegato in due modi: per rispondere
a problemi normativi e per adeguarsi alla maggioranza ogni
membro si avvicina alla norma del gruppo nell’esprimere la propria
opinioneinfluenza normativa.
Gruppo costituisce una fonte di informazioni e durante una
discussione di gruppo si ottengono informazioni a sostegno della
posizione del gruppo e i membri ne risultano sempre più
convintiinfluenza informativa.
pensiero di gruppo
Possiamo vedere nel una forma estrema di
polarizzazione. Tale processo porta maggiore conformismo,
sovrastima della competenza del gruppo e ristrettezza di vedute, un
deterioramento dell’analisi della realtà e del giudizio morale.
Causato da alta coesività del gruppo e dal contesto situazionale
minaccioso.
Influenza della minoranza: non sempre è la maggioranza che
influenza la minoranza. Perfino nell’esperimento di Asch il
conformismo non era totale e vi erano partecipanti che non si
conformavano mai.
L’influenza sociale infatti va in entrambi i sensi; in condizioni
particolari le minoranze possono far cambiare atteggiamenti e
comportamenti alle maggioranze.
La ricerca ha riscontrato che la minoranza può esercitare influenza
coerente e sicura di sé.
solo se è In un esperimento di Moscovici&Lage
i partecipanti dovevano individuare il colore di una serie di diapositive; il
compito era semplice. Vi erano 4 partecipanti veri e 2 collaboratori, che
rappresentavano la minoranza. Veniva analizzato l’effetto delle risposte,
sbagliate, date da questa minoranza.
L’ipotesi era che in certe situazioni la minoranza può esercitare influenza
sulla maggioranza. Dai risultati si evinse che la minoranza aveva
un’influenza sulla maggioranza quando era coerente nel dare sempre la
risposta sbagliata. Quando non era coerente nella risposta non vi era
influenza.
Spiegazione: date le conseguenze normative e i vantaggi
informativi del conformarsi, vedere una minoranza coerente e sicura
della sua idea può indurre la maggioranza ad attribuire della
credibilità alla minoranza. Maggioranza sa che non adeguarsi porta
ad esclusione e sa che adeguarsi ha vantaggi – induce a pensare
che la minoranza sappia qualcosa che la maggioranza non sa.
Come le minoranze esercitano influenza? Secondo Moscovici i
processi in cui min influenza la magg sono diversi rispetto a quelli
con cui la magg influenza la min.
Le maggioranze creano conformismo attraverso il confronto
sociale; non è richiesto un ragionamento sul tema, il
conformismo è dovuto a preoccupazioni normative
solo accodiscendenza, solo conf pubblico.
creerebbero
Le minoranze possono spingere la maggioranza al
ragionamento, alla valutazione e accettazione della propria
opinionemodificano atteggiamento privato. Non pubblico,
perché nella magg si è soggetti a influenza normativa e per
paura di esclusione non si modificherebbe quello pubblico.
Nemeth ha ipotizzato che le minoranze esercitino influenza tramite
pensiero divergente: gruppi minoritari portano a una maggiore
elaborazione. Ma la direzione dei processi di pensiero non deve per
forza convergere sull’opinione della min, l’importante è proprio
questa maggiore attività di riflessione sul tema, che porta a dei
giudizi qualitativamente migliori perché considerano punti di vista
alternativi (anche se poi si rimane della opinione iniziale).
Le minoranze sono quindi importanti per fornire punti di vista
alternativi e salvaguardia nei confronti del pensiero di gruppo.
Obbedienza: conformismo è una forma di influenza sociale
implicita, ci si adegua a una norma implicita. Ma vi sono situazioni
in cui l’influenza esercitata è diretta, esplicita. Con l’obbedienza
infatti si risponde ad ordini espliciti.
L’esperimento di Milgram: post seconda guerra mondiale, quali sono
le condizioni che possono spingere a seguire ordini immorali perché
l’autorità lo richiede?
Milgram compie una serie di esperimenti seguendo tale paradigma: ai
partecipanti viene detto che lo studio è sugli effetti della punizione
sull’apprendimento. 2 soggetti vengono scelti come insegnante e allievo.
L’allievo in realtà è sempre il complice. Allievo doveva associare coppie
di parole che insegnante leggeva. Ogni volta che sbagliava insegnante
doveva somministrare una scossa, ogni volta più intensa (fino a 450
volt). Il collaboratore rispondeva da un’altra stanza. Il copione in ogni
replica era lo stesso seguito sia da sperimentatore sia da complice.
Complice gridava, implorava e poi rimaneva in silenzio a 300volt, come
se fosse svenuto/morto. Sperimentatore incoraggiava a continuare,
divenendo sempre più incalzante.
Milgram chiese precedentemente a studenti, insegnanti, psichiatri di fare
previsioni sull’obbedienza: secondo tali prev solo lo 0,1% di partecipanti
avrebbero obbedito fino ai 450 volt, gli altri avrebbero abbandonato dopo
la scossa ai 210. I risultati dell’esperimento mostrarono che il 65%
obbedì allo sperimentatore somministrando la scossa dei 450; ai 210
nessuno si sottrasse.
Le spiegazioni dell’obbedienza: per Milgram vi sono tre fattori
presenti in condizioni di obbedienza.
norma culturale diffusa
Presenza di una secondo la quale
bisogna obbedire all’autorità. graduali
Le richieste di obbedienza ad azioni riprovevoli sono
(es: nell’esp le scosse andavano da leggera a letale con
gradualità) cambiamento di stato d’agente,
Deve avvenire un per cui le
persone non si consideravano più responsabili ma attribuivano
(stato eteronomico.)
la responsabilità all’autorità
M definisce l’obbedienza come il risultato di due forze con azione
congiunta: la disponibilità all’obbedienza e l’influenza del sistema
sociale dove l’individuo è calato. L’obbedienza è data dal fatto che
l’individuo è posto in tale stato eteronomico e dalla presenza di
ordini precisi espliciti impartiti dall’autorità.
Determinanti dell’obbedienza: milgram nell’esperimento va a
manipolare diverse variabili, scoprendo che alcuni fattori
modificavano il livello di obbedienza.
La vicinanza della vittima – se erano nella stessa stanza o no –
se aumentava diminuiva il livello di obbedienza.
Vicinanza dello sperimentatore – se aumentava l’obbedienza
era maggiore, se lo sper era in un’altra stanza ad es diminuiva.
Lo status dell’autorità – disobbedienza aumenta al diminuire
dello status. Inoltre si evince che sia la risposta all’autorità che
determina l’obbedienza, non il contenuto specifico dell’ordine.
Il conflitto di autorità – obbedienza diminuisce se vi è un
conflitto tra due autorità (es: due sperimentatori che davano
ordini incongruenti.)
Il genere – questo non dà differenze. Maschi e femmine
rispondevano allo stesso modo.
Il contesto e l’aspetto dello sperimentatore – obbedienza
diminuiva in contesti dimessi o in presenza di uno
sperimentatore trasandato. Aumentava con sperimentatori
dall’aspetto professionale e in contesti di laboratorio.
Teoria dell’impatto sociale: di Latanè. Una teoria generale
dell’influenza sociale, che tenta di spiegare i risultati della ricerca
sia sul conformismo che sull’obbedienza.
La portata dell’influenza sociale delle persone dipenderebbe da:
Numero – più sono i membri del gruppo più l’influenza sarà
potente.
Forza – intesa come status, potere o esperienza, maggiore è
maggiore è l’influenza.
Immediatezza – vicinanza nel tempo o nello spazio del gruppo
di potere, più aumenta più influenza aumenta.
Questa