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Facendo ricerche riguardanti i bar si è scoperto che un volume più alto nel locale
porta a un aumento di consumazioni rispetto a un volume basso o medio. Infatti in
questo contesto la musica alta crea un effetto di sovrattivazione, fisiologica e
psicologica, che incita a consumare di più.
La musica alta non provoca lo stesso effetto in altri contesti; vi sono contesti dove
musica a volume basso e di sottofondo ha maggiore effetto.
Ad esempio il volume alto non induce la gente ad acquistare all’interno di un
negozio. Anzi, il tempo trascorso nel negozio diminuisce.
Il contesto nel quale la musica viene diffusa e le caratteristiche delle persone che si
trovano nel luogo hanno importanza.
La musica ha anche effetti antistress: riduce il battito cardiaco e la pressione,
l’attivazione fisiologica. Contribuisce alla creazione di un ambiente rilassante se
correttamente usata. Bisogna capire lo stile, il volume e il tempo più adatto al
contesto.
Gli stili della musica: il rumore è la causa maggiore di disagio nella società moderna
e ha un effetto negativo sul comportamento di consumo nei luoghi commerciali.
Come evitare il rumore?
Se il rumore prodotto da esterni e macchine è facilmente manipolabile, non è lo
stesso per il rumore prodotto dalle persone.
Esperimento: in un locale veniva diffusa una musica d’ambiente, in momenti predefiniti.
Venivano utilizzati tre stili diversi di musica: classica, country, rock. Veniva misurato il
volume delle conversazioni che si tenevano nel ristorante.
Musica classica porta il volume delle conversazioni a toni più bassi rispetto all’altra
musica.
Il livello della conversazione delle persone è influenzato dallo stile di musica; ma
perché la classica fa abbassare il volume?
Essa ha virtù calmanti; viene sfruttata nelle mense delle scuole, portando i bambini a
fare meno rumore.
Che effetti ha la musica sul comportamento di consumo?
Rispetto a condizioni di assenza di musica, la presenza della musica tende ad
aumentare il comportamento di consumo, specialmente in locali e ristoranti. Inoltre
le persone non solo spendono di più, ma rimangono più tempo nel locale.
La ricerca si è concentrata sul cercare di capire non solo l’effetto della musica, ma
anche quale musica produce più effetti e se vi sono musiche particolarmente
appropriate a contesti, clienti e prodotti specifici. La semplice presenza non basta,
deve essere la musica appropriata.
Esempio: ricerche compiute in self-service ristoranti mostrano che musica classica e
musica pop sono quelle che hanno maggior effetto positivo sulle vendite e sulle
valutazioni che le persone danno dei prodotti: vengono considerati di maggior
qualità e il prezzo è sovrastimato. Quelle musiche evocano idee di allegria,
sofisticatezza.
L’uso invece di musica “facile”, come vecchi successi troppo popolari, evoca un’idea
di convenzionalità, che non fa apprezzare allo stesso modo.
Come si può associare uno stile a un luogo, si associa uno stile a un prodotto.
Ricerche condotte in negozi di vini dimostrano che la musica classica porta a
maggior acquisto di vini costosi. Perché?
La musica agisce nei vari contesti come segnale esterno del comportamento da
adottare. La musica classica in questo caso veicola un’immagine sofisticata e le
persone adottano un comportamento congruente, comprando vini più sofisticati.
La musica può essere poi legata in modo stereotipico a un luogo geografico e
intervenire nella promozione dei prodotti di quel luogo. Lo stereotipo viene
sfruttato dalla persona come strategia di elaborazione delle info veloce,
permettendo scelte più veloci. (classificazione + stereotipi.)
Esperimento: in un supermercato veniva diffusa o musica francese o musica tedesca.
Sullo scaffale delle bevande si trovavano o vini francesi o tedeschi. All’uscita alle
persone che avevano acquistato vino veniva chiesto di compilare un questionario:
perché avevano scelto quel vino, che vini preferivano tra francesi e tedeschi e in che
misura la musica li aveva fatti pensare a francia o germania.
Vi era congruenza fra musica e origine del vino acquistato. La musica tipica di un
luogo provoca evocazione del Paese di provenienza e veicola così le scelte in fatto di
prodotti. Anche le preferenze dichiarate erano congruenti alla musica: musica
cambia valutazioni dei prodotti. Quasi nessuno, invece, disse di aver scelto il vino
per la musica.
La musica influenza la selezione dei prodotti e la valutazione; essa funziona da prime
(evoca e porta all’azione). Ma le persone si mostrano inconsapevoli di questa
influenza. Gli stereotipi sono così sfruttati all’insaputa dei consumatori per
orientare gli acquisti. Sono sfruttati in situazioni dove l’acquisto è impulsivo e
l’atmosfera è decisiva per la scelta.
Specificità dei clienti e tipo di ambiente musicale: la stessa musica non è adatta per
tutti. Ottenere un ambiente musicale adatto per ogni tipo di cliente è ideale per gli
acquisti. Questo è tecnicamente possibile creando diversi ambienti musicali nei
diversi reparti di un negozio.
Esperimento: in grandi magazzini di abbigliamento, nei diversi reparti d’abbigliamento
veniva diffusa musica diversa. Nel reparto di abbigliamento sportivo per uomini e reparto
per abiti e cappotti per donne era diffusa alternativamente musica lenta o musica veloce.
Veniva misurata la valutazione data al negozio.
Donne apprezzavano maggiormente in condizioni di musica lenta, uomini di più veloce.
Diversi comportamenti d’acquisto ne scaturivano.
Bisogna capire quindi qual è la musica più appropriata a un determinato target.
La musica influisce anche sulla pazienza; in situazioni d’attesa telefonica la musica è
sfruttata per rendere l’attesa gradevole e più sopportabile per mantenere le
persone in linea. Spesso viene utilizzato un breve estratto di musica, alternato da un
messaggio, con voce femminile, che esorta ad attendere. La scelta del giusto stile di
musica è cruciale per mantenere la persona in linea. A seconda del tipo di musica il
comportamento varia.
Tempi e ritmi: il rimo di una musica influenza molti comportamenti in modo
inconsapevole.
Esperimento: la stessa musica veniva suonata in due ritmi diversi in un supermercato.
Veniva osservato il comportamento dei clienti: veniva misurata la velocità di
deambulazione dei clienti e il volume delle vendite.
Un tempo lento rallenta la velocità con la quale i clienti camminano, un tempo
rapido aumenta. I clienti acquistano di più con tempo lento.
L’effetto del ritmo della musica è inconsapevole alla persona che lo subisce.
Avviene un adattamento del ritmo di deambulazione a quello della musica e questo
influenza le vendite; il modo in cui il tempo lento aumenta le vendite è legato dalla
maggiore attenzione che i clienti danno ai prodotti, camminando più piano. Una
musica lenta inoltre favorisce una migliore memorizzazione di prodotti e pubblicità.
Anche quando il cliente si trova in posizione statica (seduto a un tavolo) vi sono
comportamenti influenzati dal ritmo.
Esperimento: analizzato il comportamento di clienti di un ristorante. La stessa musica
veniva fatta ascoltare a un ritmo lento o a uno rapido. Veniva misurato il tempo
effettivamente trascorso a tavola e l’ammontare delle spese.
Un tempo lento porta a far stare seduti più tempo al tavolo e di conseguenza a
spendere di più.
In generale la musica lenta favorisce di più; vi sono però casi in cui velocizzare un
certo comportamento può far bene alle vendite. È provato che il ritmo influenza
anche comportamenti come il masticare o il bere. Un ritmo veloce porterà a
mangiare e bere più velocemente, cosa che si rivela utile in una discoteca o bar:
consumare più velocemente può portare a consumare di più.
Ma questo dipende sempre dal tipo di locale e dal tipo di clienti che possono
frequentarlo.
L’effetto del ritmo ha effetto anche sulla velocità di navigazione in Internet: un
tempo lento allunga il tempo dedicato a ogni pagina, allungandone la permanenza.
La presenza di un sottofondo musicale su un sito inoltre ne migliora la valutazione.
Ma se il tempo lento aumenta la quantità di tempo di navigazione, la
memorizzazione dei contenuti della pagina non è ottimale. Un tempo rapido si rivela
più stimolante, causando più attivazione delle capacità cognitive e quindi
migliorando la memorizzazione.
Per ogni prodotto, per essere meglio memorizzato in una pubblicità, vi deve essere
la musica adatta, perché essa favorisce il ricordo del prodotto. Musica inappropriata
diminuisce il ricordo.
Il tempo che in generale mostra più impatto è quello sui 65-75bpm; perché proprio
questo?
Esperimento Iwanaga: misurazione ritmo cardiaco e respirazione dei partecipanti durante
un compito dove dovevano stabilire il ritmo di un suono standardizzato regolandolo con
una rotella. Sulla base poi delle preferenze individuali veniva calcolato il rapporto tempo-
ritmo cardiaco. Per la maggior parte dei partecipanti il ritmo cardiaco corrisponde al ritmo
preferito.
Il ritmo preferito è quello del cuore, perché il cuore ci fa da metronomo; il tempo
65-75bpm, che ha i maggiori effetti sul comportamento, è lo stesso della media del
battito cardiaco di un umano a riposo.
Profumi:
esposizione precoce agli odori: i profumi sono soggetti all’effetto della mera
esposizione e l’esposizione precoce, in età neonatale, può riflettersi sulle scelte,
anche quelle effettuate a distanza di tempo.
In Germania i cibi per bambini sono profumati alla vaniglia; questa esposizione può
influenzare la preferenza verso cibi profumati alla vaniglia in età adulta?
adulti che erano stati precocemente esposti alla vaniglia dovevano assaggiare due versioni
di ketchup, di cui una contenente vaniglia. Questi adulti mostravano una preferenza per il
ketchup con vaniglia.
Pare si verifichi un apprendimento olfattivo non intenzionale nella prima infanzia,
che orienta poi i gusti in fasi di vita successive. Ottima leva per influenzare le scelte
alimentari.
Influenza dei profumi sul comp. di consumo: sfruttare profumi che rimandano a un
luogo o cibo preciso può indurre a acquistare il prodotto in questione.
Con la creazione del giusto contesto, l’influenza si può generare anche in luoghi
dove la gente si trova già per mangiare e quindi spendere.
Sono state sperimentate le diverse influenze di diversi odori; diffondere odore di
limone porta i clienti di un ristorante a passare più tempo a tavola e consumare di
più. Il limone in questo caso ha un ef