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Ruoli: non membro (membri potenziali o ex membri), quasi membro (nuovi membri) e membri a
pieno titolo (persone pienamente identificate con il gruppo). Riti di iniziazione: simbolica,
apprendistato, fidelizzazione
Ruoli: modelli di comportamento che distinguono le differenti attività all’interno del gruppo e che
si collegano gli uni agli altri a maggior vantaggio del gruppo. Governano le interazioni tra
sottogruppi al gruppo; possono essere informali e impliciti oppure formali ed espliciti. I ruoli
agevolano il funzionamento del gruppo
Alcuni ruoli hanno status più elevati degli altri, lo status più alto è quello del leader
Teoria dell’aspettativa di status: caratteristiche dello status specifico (attributi che riguardano
direttamente l’abilità della persona nel compito di gruppo), caratteristiche dello status generale
(attributi che non riguardano direttamente l’abilità nel compito del gruppo, generalmente valutate
in modo positivo o negativo in società)
Ragioni per le quali le persone entrano nei gruppi: prossimità fisica, realizzazione di obiettivi che
da soli non si potrebbero conseguire, piacere della compagnia, autoprotezione e sostegno
emotivo. Baumeister e Leary: le persone hanno un irresistibile bisogno di appartenenza che li
porta ad affiliarsi nei gruppi
Teoria dell’incertezza-identità: Hogg, le persone non amano avere incertezza su chi siano, entrare
in un gruppo è un modo efficace per ridurre l’incertezza sul nostro sé
Teoria della gestione del terrore: Greenberg, l’affiliazione a un gruppo è una strategia di gestione
del terrore altamente efficace per sconfiggere l’ineluttabilità della morte
Ostracismo sociale: esclusione da un gruppo decisa di comune accorto, escludere
intenzionalmente una persona
Leadership: processo di influenza sociale attraverso il quale un individuo ottiene e mobilita .’aiuto
degli altri nel raggiungimento di uno scopo collettivo. Le persone interiorizzano le norme di
gruppo che esse mettono in atto come espressione delle proprie convinzioni. I predittori migliori
della leadership efficace sono estroversione, apertura mentale, coscienziosità (dalle Big Five) 10
Teorie della contingenza: rilevano se un determinato leader sia efficace in relazione alle
caratteristiche della situazione. Bales, specialista del compito e specialista socioemotivo. Fiedler,
leader orientati al compito (autoritari, danno importanza al successo di gruppo) e leader orientati
alla relazione (rilassati, non autoritari e socievoli)
Attraverso la scala del collega meno apprezzato (LPC) Fiedler realizzò che i leader orientati al
compito sono più efficaci quando il controllo della situazione è scarso e quando il controllo della
situazione è forte, mentre i leader orientati alle relazioni sono più efficaci quando il controllo della
situazione si trova tra questi due estremi
Teorie (PGT): House, i leader possono agire attraverso strutturazione (dirigendo le attività
connesse al compito; più efficace quando i gregari non sanno bene i compiti da fare), o cura (il
leader si dedica ai bisogno personali e emotivi; più efficace quando i gregari hanno un compito
noioso da fare)
Leadership transazionale: considerano le ledership come un processo di scambio. I gregari
forniscono al leader approvazione sociale, lui in cambio guida il gruppo verso gli obiettivi
gratificando e apprezzando i gregari
Hollander, i leader hanno bisogno di ottenere dal gruppo credito personale, hanno bisogno che i
gregari permettano loro di sperimentare, di essere autonomi
Teoria dello scambio leader-gregario: i leader intraprendono relazioni con i gregari che possono
essere di qualità scarsa o elevata
Leadership trasformazionale: i leader vogliono letteralmente trasformare un gruppo, per migliorare
le abilità dei gregari, cambiare il loro modo di pensare e infondere loro energia. Il carisma gioca un
ruolo chiave
Teoria della categorizzazione del leader: le nostre percezioni della leadership giocano un ruolo
centrale nelle decisioni che prendiamo in merito alla selezione dei leader
Teoria dell’identità sociale della leadership: maggior efficacia dei leader prototipici rispetto a quelli
meno prototipici
Le persone possono convivere on una distribuzione di risorse diseguale purchè siano fiduciose
del fatto che le procedure usate per regolare la distribuzione siano corrette e giuste
Soffitto di vetro o gap di genere: barriera invisibile che impedisce alle donne ed ad altre minoranze
di ottenere posizioni di leadership di alto livello
Teoria della coerenza con il ruolo: gli stereotipi sociali caratterizzano gli uomini come individui
attivi, di comando e le donne come individui devoti, affettuosi. Le nostre immagini mentali
caratterizzano i leader come individui attivi in corrispondenza con uno stereotipo maschile
Schemi delle decisioni sociali: David, regole alla base del processo decisionale, che collegano le
opinioni individuali alla decisione di gruppo (unanimità, la maggioranza vince, la verità vince,
maggioranza dei 2/3, primo spostamento). La regola che un gruppo adotta è influenzata dal tipo
di compito decisionale
Memoria transattiva: i membri del gruppo hanno una memoria condivisa di chi ricorda cosa e di
chi è più esperto di cosa
Brainstorming: cercare di produrre idee velocemente. I gruppi dove le persone producono idee da
sole possiedono il doppio di creatività rispetto agli altri. Rimaniamo inerti altrimenti, temiamo il
giudizio altrui, o subiamo il blocco produttivo. Illusione dell’efficacia d gruppo: pensiamo di di
produrre idee già numerose quando siamo in gruppo
Pensiero di gruppo: cosa succede nei gruppi decisionali che assumono decisioni sbagliate. IL
desiderio di raggiungere l’unanimità prevale sulla motivazione ad adottare procedure decisionali
logiche e razionali. A causa di eccessiva coesione del gruppo, isolamento, mancanza di 11
leadership imparziale, omogeneità ideologia e stress sono state prese delle decisioni di scarso
successo
Polarizzazione di gruppo: produrre decisioni di gruppo più estreme della media delle precedenti
opinioni. Spiegazioni: teoria delle argomentazioni persuasive, confronto sociale/valori culturali,
teoria dell’identità sociale
Capitolo 7 - Pregiudizio e relazioni intergruppo
Pregiudizio: Allport, giudizio prematuro, pensare male di qualcuno senza avere sufficienti motivi
per farlo
La vera e propria discriminazione ora è meno comune, comportamenti che cela pregiudizi di
fondo: riluttanza a aiutare, tokenism (concessione, azione di scarsa importanza fatta in favore dei
membri di un gruppo di minoranza, permette di apparire privi di pregiudizi), discriminazione
inversa (forma estrema di tokenism, favorire membri di un gruppo verso cui si nutrono pregiudizi)
Alcuni gruppi sono vittime perenni di pregiudizi: gay e lesbiche, disabili e anziani
Razzismo: discriminazione basata su razza o etnia, storicamente responsabile dei più terrificanti
di inumanità di massa
Il razzismo palese è solitamente condannato, per questo motivo ha cambiato forma, è diventato
razzismo riluttante o razzismo moderno. Il nuovo razzismo è caratterizzato da profonda antipatia
verso outgrup razziali, coloro che hanno questo pregiudizio risolvono il proprio problema
conducendo vite separate ed evitando il tema della razza; negano di essere prevenute
Per rilevare il nuovo razzismo occorrono misure non invasive, come l’analisi del discorso sia
verbale che non
Sessismo: pregiudizio verso le persone sulla base del loro genere sessuale. Storicamente le
donne ne hanno sofferto a causa della loro posizione di minor potere in affari, governo e lavoro
Gli stereotipi più comuni definiscono gli uomini competenti e indipendenti, e le donne gentili e
comunicative. Queste credenze sono sostanzialmente interculturali.Per tradizione, uomini e donne
hanno occupato nella società differenti ruoli sessuali, questo viene definito teoria del ruolo
sociale. Teoria delle selezione sessuale: le differenza comportamentali tra maschi e femmina
derivano dalla storia dell’evoluzione umana
Ancora oggi l’assegnazione del ruolo di genere persiste, alcuni ruoli sono sessualmente tipizzati, e
assistiamo al fenomeno del soffitto di vetro. Gli stereotipi riflettono l’immagine che abbiamo delle
relazioni intergruppo, riducono l’incertezza e giustificano lo status quo, per questi motivi sono
difficili da cambiare
Profezia che si autoavvera: aspettative e supposizioni su una persona che influenzano la nostra
interazione con lei e ne cambiano il comportamento allineandolo alle nostre aspettative. Le
persone temono di poter confermare attraverso iil proprio comportamento gli stereotipi, questo ha
indubbiamente un impatto negativo sul comportamento
Il pregiudizio porta alla disumanizzazione (privare le persone della propria dignità umana), che
mista alla paura e all’odio va a incoraggiare la violenza individuale, l’aggressione di gruppo e
persino lo sterminio di massa. Quando il pregiudizio è moralmente accettato e legalmente
approvato dalla società possono essere perpetuati atti sistematici di discriminazione di massa. La
forma più estrema di pregiudizio legittimato di massa è il genocidio: il gruppo bersaglio viene
sistematicamente sterminato. Il genocidio può essere anche praticato indirettamente, creando le
condizioni di enorme svantaggio materiale
Alla base del pregiudizio, può esistere una componente innata. Tutti gli animali avvertono una
paura innata verso ciò che non è familiare né usuale. Effetto della mera esposizione: la 12
manifestazione di atteggiamenti positivi deriva dal rapporto diretto con la ripetute esposizione o
familiarità con gli stimoli
Allport e Tejfel sostenevano che odio e sospetto nei confronti di certi gruppi vengono appresi nelle
fasi iniziali della vita, attraverso processo di modellamento, condizionamento strumentale e
classico
Ipotesi della frustrazione-aggressività: Dollard, il comportamento aggressivo presuppone la
presenza di frustrazione e la frustrazione conduce a qualche forma di aggressività. Per
raggiungere obiettivi attiviamo energia psichica, il raggiungimento è catartico. Se questo percorso
è ostacolato, cioè frustrato, l’energia psichica rimane attivata in uno stato di squilibrio corretto
soltanto dall’aggressività. La frustrazione produce uno stimolo ad aggredire. Il bersaglio
dell’aggressività è l’agente come percepito come responsabile della frustrazione, in molti casi è
mordo, indeterminato, non disponibile. Trasferiamo così tutta l’aggressività verso un bersaglio
alternativo, il capro espiatorio: dislocazione. L’aggressività piò anche essere generalizzata, se la
collera si riversa an