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Caratteristiche essenziali della memoria di lavoro
La funzione della memoria di lavoro, dell'esecutivo centrale, è quella di organizzare il materiale nella mente, ossia nei magazzini di mantenimento ed elaborare e manipolare le informazioni attraverso l'attivazione delle funzioni necessarie per svolgere il compito nel breve periodo.
La memoria di lavoro occupa uno spazio mentale e ha una capacità limitata. Le informazioni che possono essere elaborate, in questo spazio mentale, hanno una capacità limitata. Pertanto è importante, nel momento in cui si propone un lavoro, non eccedere lo spazio di elaborazione e quindi non fornire un numero di informazioni da mantenere nella memoria a breve termine eccedente lo spazio di lavoro (di memoria individuale).
Le capacità nell'adulto sono: 7 più o meno 2 chunks (più o meno due unità di informazioni: da 5 a 9). Capacità eccellenti eccedono anche di 9, mentre quelle deficitarie scendono.
sotto5.Tale capacità è presente nel processo evolutivo:
La memoria di lavoro compare nei bambini, intorno ai 5 anni, con una strutturazione conforme a quella dell'adulto (alcuni studi la individuano anche intorno ai 3 / 4 anni). A 3 anni comincerebbe a strutturarsi il sistema di memoria di lavoro così come è stato descritto (ossia come un sistema composto), a 3 anni ha una capienza molto limitata (1 o 2 chunks) e si espande progressivamente con un primo picco intorno ai 8 anni e un secondo picco ai 14/15 anni, dove il bambino raggiunge la capacità tipica dell'adulto. Rimane più o meno invariata fino all'età adulta per poi perdere capacità in età senile. Nell'età evolutiva la capacità della memoria di lavoro è differente in base all'età della classe con cui lavoriamo: è importante considerare che ogni bambino ha una sua caratteristica in base alla fascia di
Età e quindi di non eccedere con le informazioni che devono essere mantenute nella memoria per svolgere un compito.
Un esempio di compito che attiva in misura significativa la memoria di lavoro in classe potrebbe essere:
- IL DETTATO attiva il meccanismo fonologico: l'informazione deve essere mantenuta conforme nel tempo, necessario a trascriverla. È un compito di memoria a breve termine ma anche un compito di memoria di lavoro poiché c'è un compito di transcodifica perché l'informazione verbale deve essere trasformata in codifica grafemica.
Che cosa accade se l'enunciato dettato dalla maestra eccede la capacità di memoria a breve termine tipica per quella fascia di età?
- Alcune parole potrebbero essere dimenticate (come quelle di mezzo),
- L'informazione potrebbe decadere progressivamente e quindi alcune parole potrebbero essere omesse,
- Le parole possono essere cambiate con parole fonologicamente simili o
Difficoltà nel portare a termine il compito, fino all'abbandono della prestazione. Un bambino che si accorge di non ricordare tutte le informazioni, è un po' furbo e, se la disposizione lo consente, guarderà dal vicino: è consapevole che la sua memoria "lo sta ingannando" e non lo sta aiutando, quindi cerca un compenso (chiede al vicino). Ci sono, oppure, anche dei bambini che ripetono ad alta voce la frase mentre la scrivono. Perché? Utilizzano la ripetizione per prolungare il mantenimento dell'informazione in memoria: l'informazione si sostiene con una strategia spontanea di ripetizione sub-vocalica dell'informazione per mantenere l'informazione per il tempo necessario alla trascrizione. Un'altra caratteristica della memoria di lavoro è che, nonostante lo sviluppo evolutivo sia conforme, in classe si può trovare un elevato grado di variabilità interindividuale: ciascun bambino ha le sue caratteristiche.
E', dunque, importante riuscire ad osservarle e comprendere che alcuni possono commettere degli errori poiché gli errori osservati possono essere correlati ad un'inefficienza del sistema della memoria di lavoro. Quindi la memoria di lavoro è sempre attiva durante i: - PROCESSI DI APPRENDIMENTO (BADDELEY E HITCH) Qualunque compito richieda un processo di elaborazione, la memoria di lavoro è sempre attiva. Tipicamente, in classe, quando l'allievo è attivo in un processo di apprendimento e quando l'insegnante è attivo nel processo di insegnamento, la memoria di lavoro è il motore dell'apprendimento. Un buon funzionamento della memoria di lavoro consente una costruzione degli apprendimenti. - PROCESSI DI COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO SCRITTO la comprensione di un testo scritto richiede una congrua, costante e continuativa attivazione dei processi di memoria di lavoro. - PROCESSI DI COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO PARLATO.QUINDI NELL'ASCOLTO (ATKINSON E SHIFFRIN, BADDELEY E HITCH, KINTSCH E VAN DIJK) La memoria a breve termine mantiene le informazioni e le aggiunge progressivamente e ogni volta che si aggiunge una nuova informazione, il processo di costruzione di significato viene elaborato, modificato. Quindi il processo di comprensione del linguaggio, sia esso scritto che parlato, richiede una continua attivazione del sistema di memoria di lavoro. PROCESSI DI GIUDIZIO DI VERIDICITÀ nel verificare se un'informazione è vera o falsa. PROCESSI DI RAGIONAMENTO (BADDELEY) PROCESSI DI DECISION MAKING (HINSON E WITHNEY) Presa di posizione. Quindi la memoria di lavoro interviene in compiti rilevanti dal punto di vista cognitivo. L'APPRENDIMENTO È UN PROCESSO INCREMENTALE, ciò significa che nella costruzione del processo di apprendimento, le informazioni si aggiungono progressivamente alle informazioni precedenti. Le informazioni nuove vanno ad“insistere” su quelleprecedenti e a modificarne la rappresentazione.
Poiché l’apprendimento è un processo incrementale, leconoscenze basilari sono fondamentali e necessarieper la costruzione degli apprendimenti futuri. Si è vistoche bambini con deficit nella memoria di lavoro hannospesso cadute nei processi di apprendimento. Quindi lamemoria di lavoro si correla significativamente con ilsuccesso scolastico. Si suppone che la difficoltà nellostabilizzare gli apprendimenti basilari sia spiegata daun’inefficienza della memoria di lavoro: quindil’inefficienza nella capacità di elaborare le informazioni per darne un costrutto significativo per trasferirlo nel sistemadi memoria a lungo termine, produce una mancata stabilizzazione degli apprendimenti, anche basilari.Un insuccesso iniziale nei processi di apprendimento, dovuto a un’inefficienza della memoria di lavoro, può persistere neltempo.
stretta correlazione con l'attenzione e la concentrazione. Un bambino con deficit nella memoria di lavoro può avere difficoltà a mantenere l'attenzione su compiti complessi o prolungati, risultando facilmente distratto. Questo può influire negativamente sul suo apprendimento, poiché non riesce a focalizzarsi sulle informazioni importanti e a elaborarle in modo efficace. Inoltre, il deficit della memoria di lavoro può limitare la capacità del bambino di organizzare le informazioni in modo coerente e di collegare i concetti tra loro. Questo può rendere difficile per lui comprendere e ricordare le nozioni apprese, creando lacune nella sua conoscenza. Il bambino con deficit nella memoria di lavoro può anche avere difficoltà nel seguire istruzioni complesse o nel pianificare e organizzare le proprie attività. Questo può influire sulla sua capacità di completare i compiti scolastici in modo autonomo e di organizzare il proprio tempo in modo efficiente. In generale, il deficit della memoria di lavoro può limitare le capacità cognitive del bambino e influire negativamente sul suo rendimento scolastico. È importante individuare e supportare adeguatamente i bambini con questo tipo di difficoltà, offrendo loro strategie e strumenti per compensare il deficit e favorire un apprendimento efficace.Funzione di monitoraggio nel controllo dei processi di apprendimento, quindi un'inefficienza in questo processo produce un comportamento di disorientamento rispetto al compito e frequente abbandono della prestazione: tipicamente si osserva il bambino che, nel corso dello svolgimento del compito, interrompe lo svolgimento stesso e non sa più cosa deve fare poiché ha perso il filo del processo in quanto il compito di supervisione, svolto dalla memoria di lavoro, si è interrotto nel momento in cui è esaurita la sua capacità. Il bambino che ha una capacità inefficiente della memoria di lavoro può perdere il controllo del processo mentre il compito è in atto e, in quel momento, non sa più né cosa deve fare (ha perso l'obiettivo) né cosa ha fatto fino a quel momento (ha perso il processo di controllo). Appare dunque disorientato e non è in grado di riattivare un processo autonomamente.
CON SCARSA
INTERAZIONE NEL GRUPPO: questi bambini, spesso, tendono a isolarsi perché la difficoltà nella memoria di lavoro può produrre difficoltà nella comprensione del momento presente: cosa stanno facendo, dicendo gli altri, quale è lo scopo dell'interazione. È come se non fossero focalizzati nel momento presente non avendo la capacità di elaborare, in tempo reale, le informazioni provenienti dall'ambiente esterno. Queste informazioni sfuggono, non vengono elaborate prontamente per cui il bambino si trova in difficoltà a interagire con gli altri in modo congruente. Sperimentando un fallimento dell'interazione precocemente tende ad isolarsi/ritirarsi a non partecipare all'interazione pur di non sperimentare il fallimento dell'interazione. Appare, dunque, come un bambino isolato, tendente alla distrazione per cui spesso viene definito come uno che "vive in un mondo tutto suo". Come interviene la memoria diLavoro nelle capacità di lettura?
La memoria a breve termine è funzionale all'apprendimento.