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Ulteriori caratteri tipici del testo parlato
È la possibilità di retroazione. È la possibilità che abbiamo, nel parlato, di modificare e aggiustare il tiro del nostro testo in base alla reazione del destinatario. Vale per il parlato poiché nello scritto la possibilità non c'è, dobbiamo essere chiari a prescindere perché non si può tornare indietro. Ad esempio: sto camminando, si affianca una macchina e il conducente mi chiede come arrivare alla stazione; allora inizio a dargli delle indicazioni ma, dall'espressione del suo viso, capisco che il discorso risulta un po' oscuro; quindi, torno indietro e riformulo il discorso cercando di essere più chiaro.
È l'obbligo di svolgimento lineare. Questo tratto riguarda non tanto il mittente quanto il destinatario. La possibilità di non rispettare tale obbligo nel mezzo scritto è limitata, ma potenzialmente comunque c'è. Quando noi produciamo
Una lettura veloce di un testo sono utilissimi i capoversi (quella parte di testo incorniciata dall'accapo e dall'accapo successivo): iniziamo a leggere l'inizio del capoverso, ci rendiamo conto di quale argomento viene trattato e poi decidiamo se leggere per intero il capoverso o passare avanti.
Ovviamente, anche nel testo scritto la possibilità di non rispettare questo svolgimento lineare è limitata: noinon leggiamo un testo scritto dall'ultima pagina alla prima, perché comprometteremmo il significato intero del testo, non capiremmo; tuttavia, potremmo farlo e, quindi, la possibilità di non rispettare tale obbligo c'è, ma resta comunque limitata.
Invece, nel testo parlato/orale la possibilità di eludere tale obbligo non c'è mai, perché un discorso pronunciato a voce prevede uno svolgimento progressivo e lineare dell'informazione e, quindi, il destinatario lo riceve e assimila di conseguenza.
senza possibilità di alternativa.- LIMITAZIONE ALLA SFERA UDITIVA.
LEZIONE 4 - (2 MARZO 2022)
Il riassunto è la sintesi di un testo, scritto o parlato, narrativo o argomentativo.
Ci sono testi che:
- non possono essere riassunti; ad esempio, i testi normativi o regolativi (ossia i testi che contengono leggi), se scritti bene, non presentano elementi superflui, quindi, non possono essere riassunti, infatti testi come questi non presuppongono l'emotività.
- si prestano meglio ad essere riassunti rispetto ad altri; ad esempio, i testi narrativi sono più
Semplici da riassumere perché nel testo letterario c'è uno scopo informativo: un romanzo, una poesia, pur perseguendo un fine estetico, comunque comunicano dei dati. Però nel testo letterario oltre al dato puramente comunicativo c'è anche il dato espressivo e di intrattenimento (che in alcuni casi è più importante della comunicazione dei dati). Quindi i testi letterari sono più semplici da riassumere perché quando facciamo un riassunto possiamo omettere tutto ciò che riguarda lo stile; infatti, il riassunto si basa essenzialmente sugli elementi informativi. Luca Serianni insiste sull'importanza del riassunto; ci sono due motivi fondamentali che lo rendono importante:
- Il riassunto appartiene alla nostra quotidianità: noi non ci pensiamo ma facciamo riassunti tutti i giorni (es. quando raccontiamo che cosa abbiamo fatto nella giornata);
- Il riassunto è un esercizio che di per sé è
molto complesso e altamente formativo: normalmente chi sa riassumere sa anche parlare e scrivere bene; ovviamente ci sono altri esercizi (es. il tema) che permettono di stimolare la nostra capacità linguistica.
Il riassunto:
- presuppone l'interpretazione corretta e analitica di un testo di partenza
- comporta la sua riformulazione in uno spazio più ristretto.
Secondo Serianni, rispetto al tema, il riassunto ha qualcosa in più: esso è costituito da due momenti fondamentali.
L'impatto che può avere questo esercizio nei nostri confronti può essere molto ingannevole poiché lo associamo a qualcosa che ci è stato insegnato nella tenera età, ma in realtà si tratta di un esercizio che solo apparentemente è elementare (nasconde un'elevata complessità realizzativa).
- COMPRENSIONE (per riassumere il testo occorre innanzitutto capirlo correttamente).
- Lettura del testo di partenza
- Definizione dei
- Gerarchizzazione dei blocchi in base alla loro importanza.
- Comprendiamo le tre fasi analizzando il seguente testo, che leggiamo analiticamente, per capire come funziona.
- Come scrive Serianni, durante la lettura del testo, è importante individuare i blocchi informativi del testo (egli inserisce dei numeri in esponente per identificarli, ma di fatto con tali numeri rende esplicita un'operazione mentale che noi in genere facciamo quando leggiamo). Il blocco informativo è un'unità di informazioni che viene esposta, una parte del testo che contiene unitariamente un'informazione più o meno sviluppata; i blocchi possono essere considerati dei mattoni concettuali che messi insieme, vanno a costruire il significato complessivo del testo.
- In tale testo abbiamo tre capoversi (si va a capo quando si affronta un nuovo argomento o si tratta un aspetto idealmente nuovo dello stesso argomento).
individuare quali sono i più importanti; occorre circoscrivere iblocchi informativi: essenziali (da cui non si può prescindere), importanti (che stanno in una scala di valore un po’ al disotto) e secondari (quelli che volendo possiamo scartare).
In tale testo i blocchi 2 e 3 racchiudono la parte fondamentale del testo (nello specifico il 3 contiene i principi piùimportanti, perché senza di esso ciò che si dice non ha senso); i blocchi 4, 5, 6, 7 hanno lo stesso coefficiente diimportanza e racchiudono informazioni conseguenti ai blocchi fondamentali; il blocco 1 è secondario; infatti, a livelloinformativo non comunica nulla e può essere omesso.
Esercitazione: riassuntoIn max. 15 parole.- È stato inventato un macchinario che individua chi mente analizzando la temperatura del visotengo l’unità 3, unità portante. È da qui che si sviluppano le altre informazioni.
Basandosi
su uno studio scientifico, è stato inventato un macchinario che individua chi mente analizzando la temperatura del viso. Così ci si rende conto dei blocchi essenziali: il 3 è centrale, il 2 è importantissimo perché es