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CONVINZIONI
Sono fatto così, gli entitari sono portati a pensare che "si nasce così", mentre gli incrementaliragionano nei termini che "si diventa così". Gli entitari sono, quindi, preoccupati di dimostrare ciò che sono, quanto valgono, cosa sanno fare e di evitare situazioni, compiti o persone, che potrebbero evidenziare i limiti delle loro capacità. Gli incrementali, invece, sono più rivolti ad imparare, a migliorare, ad accrescere le competenze e le abilità e danno un significato diverso alle valutazioni.
Emozioni tipiche degli entitari sono la paura e la noia, conseguente alla scelta di compiti e situazioni "facili", dove non c'è grosso rischio di fallire ed essere giudicati incompetenti.
Emozione tipica degli incrementali è la sfida che sta a indicare il gusto di affrontare compiti, situazioni o occasioni sociali per mettere alla prova le proprie abilità e migliorarle.
Gli entitari
Pensano di non poter migliorare o cambiare, mentre gli incrementalisono più convinti che le diverse competenze e abilità si possano modificare. Un quesito interessante riguarda la permeabilità di queste credenze. In pratica, sembrerebbe, che una persona che assume una visione entitaria per un certo ambito avrà la stessa visione anche per altre dimensioni (studio condotto in Cina).
Gli stili attributivisono schemi interpretativi che le persone sviluppano nel tempo attraverso il confronto con esperienze di successo e fallimento e dopo ripetute riflessioni lungo le dimensioni di controllabilità, stabilità e locus of control. Gli stili sono, quindi, la risultante di ripetute attribuzioni di causa e finiscono per diventare ricorrenti modalità di lettura dei propri successi e insuccessi.
Stile Caratteristiche Emozioni Emozioni Comportamentiattributivo conseguent conseguenti al isuccesso all’insuccesso
Impegno Riconoscimento di Soddisfazione Senso
di affermarsi sempre rabbia, impegno costante e, fiducia nel mantenimento del successo e nelle proprie capacità. Nonostante le difficoltà, si attribuisce il merito dei successi e si impegna a superare eventuali fallimenti. Si è grati per le opportunità e si evita la depressione e l'apatia. Si è disposti a imparare dagli errori e a prendersi la responsabilità delle proprie azioni. Si è motivati a raggiungere obiettivi e si ha fiducia nelle proprie capacità.adessere bravi per certi depressione, affrontare solocompiti, ma non per apatia compiti e situazionialtri già svolti in passatoe con successoFronteggiare o evitarelo stile di “coping” si riferisce alle modalità individuali di far fronte aiproblemi e alle difficoltà. Sono stati individuati almeno 4 stili di coping:- stile strategico: focalizzato nell'affrontare le situazioni e porta aindividuare mezzi e momenti per agire, a pianificare, a voler superare ilproblema
- stile di evitamento: conduce a non pensare al problema, aprocrastinare la soluzione o a negarne addirittura l'esistenza
- stile sociale: tipico di chi tende a parlare del proprio problema con altri,a condividere le proprie emozioni a cercare consiglio e supporto
- stile emotivo: porta a reinterpretare in termini positivi la situazioneproblematica, ad accettare il problema, a fare dell'umorismo, ad affidarsia un'entità superiore
I valori risentono almeno di 3 elementi:
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Obiettivi: rappresentazioni cognitive di stati futuri e risultano influenzati dalle aspettative nutrite dagli altri e dalle percezioni personali di abilità e facilità.
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Percezioni personali di abilità e facilità: autovalutazioni circa il livello percepito di difficoltà del compito e le proprie capacità di fronteggiarlo. Risentono del bilancio di successi e insuccessi riportato in situazioni precedenti e dell'effettiva difficoltà del compito, inoltre, sono influenzate dalle attribuzioni date e dalle aspettative degli altri.
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Spiegazioni date ai propri risultati (attribuzioni causali).
Le differenze individuali si riferiscono al diverso andamento del declino nelle percezioni di abilità e nel valore dato al compito, che riflette sia differenze nelle reali capacità e prestazioni sia il genere.
I sé e le discrepanze il sé ideale è imperniato su aspettative, desideri e
Valori che portano a voler essere. Il sé imperativo, invece, è più coercitivo e fa riferimento alla persona che sentiamo di dover essere, anche in base alle aspettative che l'ambiente trasmette. È pertanto possibile distinguere tra rappresentazioni proprie, che definiscono il modo in cui ognuno si vede, e rappresentazioni degli altri, che si riferiscono al modo in cui gli altri ci vedono. Le discrepanze tra le rappresentazioni di sé hanno influenza sulla motivazione e sulla sfera emotiva. Discrepanza tra Sé Caratteristiche attuale e Sé ideale proprio Tendenza all'insoddisfazione, al ritiro, a manifestare disinteresse. Sé imperativo proprio Alta motivazione al successo.