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LA PREPARAZIONE ALLA TERAPIA DI GRUPPO
Nella pratica clinica ci sono variazioni notevoli per quanto riguarda il colloquio preliminare alla terapia di gruppo. Alcuni terapeuti, dopo avere visto il futuro cliente una o due volte nei colloqui di selezione, non lo incontrano più in sedute individuali, altri proseguono le sedute individuali finché non comincia la terapia di gruppo. Se sono necessarie numerose settimane per riunire un numero sufficiente di membri per un gruppo, è bene che, per limitare la possibilità di perdere i primi candidati, il terapeuta continui a incontrarsi periodicamente con loro. Ricordate che lo scopo delle sedute individuali preliminari è quello di costruire un'alleanza terapeutica.
Durante il colloquio o i colloqui preliminari è necessario svolgere un altro compito di primaria importanza: la preparazione del cliente alla terapia di gruppo. La preparazione di gruppo facilita il corso della terapia e i leader dei gruppi devono
raggiungere degli obiettivi nei colloqui preliminari:- Aiutare il cliente a riconoscere ed elaborare gli equivoci e le paure e aspettative non realistiche.
- Anticipare e ridurre l'originarsi di problemi dovuti allo sviluppo della terapia di gruppo.
- Fornire inoltre ai clienti una struttura cognitiva che faciliti una partecipazione efficace del gruppo.
- Generare aspettative realistiche e positive sulla terapia di gruppo.
ALCUNI FRAINTENDIMENTI CIRCA LA TERAPIA DI GRUPPO
Molte persone ancora credono che la terapia di gruppo sia una terapia di ripiego. I clienti possono, cioè, pensare che sia una terapia economica per coloro che non possono permettersi la terapia individuale o un modo per le amministrazioni sanitarie di incamerare altro denaro. Altri la considerano una terapia blanda, perché ciascun cliente ottiene solo dai 12 ai 15 minuti del tempo del terapeuta ogni settimana. Altri ancora credono che la terapia di gruppo esista solo perché il numero dei clienti
superadi gran lunga la disponibilità di terapeuti. Le idee errate più comuni possono essere ricondotte a tre categorie:
- la terapia di gruppo è imprevedibile o implica una perdita di controllo personale, per esempio i gruppi possono costringere i membri all’autosvelamento;
- la terapia di gruppo non è efficace come la terapia individuale perché l’efficacia è proporzionale all’attenzione ricevuta dal terapeuta;
- trovarsi in un gruppo con molti individui che presentano disturbi emotivi significativi è di per sé nocivo.
Le preoccupazioni sulle dimensioni del gruppo sono frequenti; i clienti temono che la loro individualità si perda se entreranno a far parte della massa. Per di più i clienti applicano erroneamente il modello della distribuzione economica dei beni all’esperienza del gruppo terapeutico, supponendo che le dimensioni del gruppo siano inversamente proporzionali ai beni ricevuti da ciascuno. Un
altro dei timori più profondi e diffusi di coloro che entrano in un gruppo terapeutico è l'orrore di doversi rivelare e di dover confessare colpe e fantasie vergognose a un uditorio formato da estranei. Intimamente connessa al terrore della confessione forzata è la preoccupazione circa la privacy. Le aspettative non realistiche che, se non controllate, porterebbero al rifiuto o al fallimento della terapia di gruppo, possono essere dissipate con un'adeguata preparazione del candidato. Prima di indicare una tecnica di preparazione, considereremo alcuni problemi che si incontrano abitualmente nel gruppo e che si possono affrontare meglio attraverso la preparazione preliminare. ALCUNI PROBLEMI COMUNI 1) Un'importante fonte di perplessità e scoraggiamento per i clienti all'inizio della terapia è l'incompatibilità di obiettivi che essi percepiscono; spesso non sono in grado di vedere la concordanza degli obiettivi del gruppo con iloro obiettivi individuali.2) Una notevole rotazione nelle fasi iniziali del gruppo è di enorme ostacolo allo sviluppo di un gruppo efficace. Il terapeuta fin dai suoi primi contatti con il cliente dovrebbe scoraggiare la frequenza irregolare e l'abbandono prematuro della terapia. Nelle fasi iniziali del gruppo la frequenza irregolare produce un gruppo scoraggiato e sconnesso.
3) La terapia di gruppo, a differenza della terapia individuale, spesso non offre conforto immediato. I clienti possono sentirsi frustrati poiché nelle prime riunioni non viene loro accordato abbastanza tempo per parlare di sé, oppure possono sentirsi privati della loro unicità, o possono provare angoscia rispetto al compito dell'interazione interpersonale diretta. Il terapeuta dovrebbe prevedere e spiegare queste frustrazioni e angosce nella procedura di preparazione.
4) La formazione di sottogruppi e la socializzazione fuori del gruppo, che sono state definite il tallone
d'Achille della terapia di gruppo, sono un problema che si può incontrare in qualunque fase della vita del gruppo. Il terapeuta nei suoi primi contatti con i clienti può cominciare a creare norme di gruppo circa la formazione di sottogruppi. UN METODO PER LA PREPARAZIONE DEL GRUPPO Vi sono molti metodi per preparare i clienti alla terapia di gruppo. Il più semplice e il più pratico è quello di offrire al cliente le informazioni necessarie nei colloqui di preparazione. I fraintendimenti vanno indicati in modo dettagliato e corretti con una discussione accurata ed esauriente. La preparazione di ciascun cliente deve essere individualizzata a seconda dei disturbi, delle preoccupazioni e delle domande che presenta e che emergono nel colloquio e a seconda della sua comprensione del processo terapeutico. Due situazioni richiedono al terapeuta particolare attenzione: - il neofita della terapia, - il cliente che presenta problematiche interculturali. Il cliente chenon è mai stato in terapia può trovare la terapia di gruppo particolarmente ostica e potrebbe avere bisogno di una preparazione individuale al gruppo aggiuntiva. I clienti che arrivano da altre culture possono sentirsi particolarmente minacciati dall'intima apertura personale nel gruppo. Ho riscontrato che un colloquio preparatorio che presenti i seguenti obiettivi è molto utile:- Fate in modo che i vostri clienti diventino degli alleati informati, fornendo loro alcuni concetti sulla base interpersonale della patologia e sul funzionamento della terapia.
- Descrivete come il gruppo terapeutico affronta e corregge i problemi interpersonali.
- Offrite delle direttive sul modo migliore per partecipare al gruppo, sul modo di rendere il più possibile utile la terapia di gruppo.
- Anticipate le frustrazioni e le delusioni della terapia, in particolare nei primi incontri.
- Proponete alcune idee sulla durata della terapia. Fate in modo che il cliente si impegni.
- Infondete fiducia nella terapia di gruppo; fate nascere delle aspettative rispetto alla sua efficacia.
- Ponete delle regole di base sulla privacy e sulla formazione di sottogruppi.
- Il gruppo offre la possibilità di rendersi conto dei propri problemi, non è una riunione mondana per le relazioni sociali; incontrarsi e farsi degli amici. Al contrario, se il gruppo viene usato come luogo dove cercare amici, perde la sua efficacia terapeutica. In altre parole, il gruppo terapeutico insegna a formarsi relazioni intime a lungo termine, ma non questo tipo di relazioni.
- Comunque, se per caso o deliberatamente i membri del gruppo si incontrano fuori dal gruppo,
scientifico e che desidera condividere le proprie conoscenze con il cliente. Una buona preparazione rende il cliente capace di prendere una decisione basata su dati noti riguardo all'opportunità o meno di iniziare la terapia. Se esigenze cliniche impediscono una preparazione completa, allora è meglio una preparazione breve piuttosto che nessuna preparazione.
ALTRI METODI
La preparazione cognitiva diretta presentata in un'unica volta a un cliente potrebbe non essere sufficientemente efficace. I clienti sono piuttosto ansiosi durante i colloqui preliminari, e spesso ricordano sorprendentemente poco del messaggio del terapeuta oppure fraintendono vistosamente i punti fondamentali. Di conseguenza è necessario ripetere e sottolineare molti punti essenziali della preparazione sia durante le sedute preliminari che durante le primissime riunioni del gruppo.
Molti terapeuti hanno descritto altri metodi per accrescere l'efficacia della procedura di preparazione. Alcuni
usano un altro membro del gruppo per sostenere e preparare il nuovo cliente. Altri redigono un documento scritto che il nuovo membro deve studiare prima di entrare nel gruppo. Altre tecniche di preparazione includono l'ascolto di un'audiocassetta o la visione di una videocassetta delle riunioni. Un metodo ancora più valido per preparare i clienti alla terapia di gruppo consiste nell'offrire loro un addestramento personale riguardo al comportamento desiderato all'interno del gruppo. In generale, più la preparazione è emotivamente vivace e pertinente, maggiore sarà l'impatto. Alcune ricerche suggeriscono che sia la componente attiva, esperienziale piuttosto che quella cognitiva, passiva e di osservazione del pre-addestramento a creare l'impatto maggiore. DATI DI RICERCA La preparazione al gruppo migliora la