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CHIARIFICAZIONE DEL PROCESSO
In che modo la chiarificazione del processo aiuta a cambiare? Il terapeuta di gruppo avvia il cambiamento accompagnando i pazienti attraverso tale sequenza:
- Ecco com'è il tuo comportamento, attraverso il feedback e l'autosservazione, i membri imparano a vedersi nel modo in cui sono visti dagli altri;
- Ecco come il tuo comportamento fa sentire gli altri, informazioni sull'impatto del loro comportamento sui sentimenti degli altri;
- Ecco come il tuo comportamento influenza le opinioni che gli altri hanno di te, in base al comportamento esplicitato gli altri possono amarli, rispettarli o disprezzarli;
- Ecco come il tuo comportamento influenza l'opinione che hai di te stesso, autovalutazioni sulla base delle valutazioni degli altri.
In conseguenza a questo processo si giunge alla decisione di cambiare e all'azione per cambiare il proprio comportamento in relazione con gli altri.
INTERPRETAZIONI DEL PROCESSO
Le interpretazioni del...
terapeutica sull'uso del passato può aiutare i membri del gruppo a comprendere meglio le dinamiche che influenzano il loro comportamento attuale. 2) Interpretazioni del gruppo come un tutto Le interpretazioni fatte dal gruppo possono essere molto potenti e significative. Quando i membri del gruppo condividono le loro interpretazioni, possono offrire una prospettiva diversa e aiutare gli altri a vedere le cose da un punto di vista nuovo. Questo processo di interpretazione collettiva può portare a una maggiore consapevolezza e comprensione dei problemi individuali e collettivi. 3) Transfert Il concetto di transfert si riferisce ai sentimenti e alle emozioni che un individuo proietta su un'altra persona, spesso basati su esperienze passate. Nel contesto terapeutico di gruppo, il transfert può manifestarsi quando i membri del gruppo proiettano sentimenti o aspettative su altri membri o sul terapeuta. Questo fenomeno può essere esplorato e utilizzato come opportunità per comprendere meglio le dinamiche interpersonali e lavorare sui problemi sottostanti. In conclusione, l'uso del passato, le interpretazioni del gruppo come un tutto e il transfert sono concetti importanti da considerare nel contesto terapeutico di gruppo. Questi concetti possono contribuire a una maggiore consapevolezza e comprensione di sé e degli altri, facilitando così il processo di guarigione e crescita personale.La storia nel "qui e ora" non è quindi mai completamente raggiungibile, però bisogna considerare il passato come servo e non come padrone, ovvero che il passato aiuta a spiegare la realtà attuale del paziente.
Interpretazioni del gruppo come un tutto
I fenomeni del gruppo come un tutto influenzano il corso clinico del gruppo in due modi: possono agire a vantaggio della terapia, usando in maniera terapeutica il fenomeno del gruppo come un tutto (es. coesione), oppure possono agire a svantaggio della terapia. In questo ultimo caso i processi del gruppo come un tutto impediscono la terapia ed è necessario esprimere un commento; lo scopo dell'interpretazione del gruppo come un tutto è eliminare l'ostacolo che è sorto e impedisce a tutto il gruppo di progredire. I due ostacoli più comuni sono:
- PROBLEMI ANGOSCIOSI: il terapeuta in caso di "fuga di gruppo" può chiedere se c'è qualcosa di cui il gruppo non parla,
dipende dall'apprendimento interpersonale derivato dal lavoro non con il terapeuta ma con un altro membro, ecc. - Gli atteggiamenti verso il terapeuta non sono tutti basati sul transfert, molti sono basati sulla realtà.
Il transfert nel gruppo terapeutico: Nella terapia di gruppo il transfert avviene realmente e influenza in modo radicale la natura degli scambi verbali che avvengono in gruppo. Il transfert si manifesta verso il terapeuta che si assume la responsabilità della leadership; il problema è quindi, non quello di suscitare, quanto quello di risolvere il transfert (aiutare i pazienti a capire, modificare il loro atteggiamento verso di lui). Nel gruppo il transfert si manifesta anche verso gli altri membri del gruppo (transfert laterale). Nel setting gruppale i rapporti interpersonali che si instaurano e i livelli relazionali che si stabiliscono sono molteplici, anche i fenomeni transferali sono multipli e non necessariamente indirizzati al terapeuta.
L'individuo ha, infatti, la possibilità di sperimentare i transfert "laterali", ovvero transfert che si riversano sugli altri componenti del gruppo e che possono influenzare le dinamiche che esistono all'interno di esso. Questi transfert laterali consentono sia un più rapido emergere dei conflitti intrapsichici, sia una maggiore mobilità delle dinamiche e dei contenuti affettivi ad esse legate. Il transfert nel gruppo è spesso negativo: i membri provocano il terapeuta, lo fraintendono e lo vedono come un nemico; ci sono molte ragioni irrazionali a tali attacchi al terapeuta, ad esempio alcuni pazienti controdipendenti reagiscono in modo controfobico alla loro dipendenza provocando di continuo il leader. Spesso i membri attribuiscono al terapeuta dei poteri sovraumani, ad esempio si aspettano spesso che egli intuisca i loro bisogni, il che indica la presenza di confini dell'Io confusi (sentire qualcosa è come se questo fosse anche).sentito dal terapeuta). Il terapeuta è visto in modo irrealistico per diverse ragioni: - A causa del transfert o spostamento di affetto da un oggetto precedente; - A causa degli atteggiamenti conflittuali verso l'autorità (dipendenza, sfiducia, controdipendenza) che vengono personificati nel terapeuta; - A causa della tendenza ad attribuire al terapeuta prestazioni sovrumane, per poterlo usare come riparo da un'angoscia esistenziale. Come può il gruppo risolvere le distorsioni di transfert? Attraverso due metodi: Validazione consensuale: 1. Incoraggiare il paziente a convalidare le sue sensazioni e impressioni sul terapeuta confrontandole a quelle degli altri membri del gruppo. Se tutto il gruppo ha la stessa impressione bisogna riflettere sul fatto che forse non è del tutto irrealistica; se invece non c'è consenso ma è un solo paziente ad avere una visione particolare del terapeuta lo si aiuta a valutare la possibilità che egli.veda il terapeuta attraverso una lente deformante; Accresciuta trasparenza del terapeuta2. : il terapeuta può aiutare i pazienti a confermare o meno le loro impressioni su di sé, rivelando sempre più loro stessi (condividendo sentimenti, o prendendo in considerazione i propri punti deboli). Questo aumento di trasparenza è comunque limitato alla terapia di gruppo. TRASPARENZA DEL TERAPEUTA: ha diversi effetti positivi, ad esempio l'autosvelamento del terapeuta facilita una maggiore apertura tra i membri del gruppo, inoltre viene spesso vissuto dai pazienti come un elemento di sostegno e di normalizzazione, incoraggia un'esplorazione più profonda da parte del paziente. È inoltre importante ammettere i propri errori in modo che non siano eccessivamente idealizzati dai pazienti. I pericoli connessi alla trasparenza del terapeuta: l'analista non deve mostrarsi troppo trasparente all'inizio della terapia, non deve quindi ammettere leproprie mancanze e incertezze perché all'inizio i pazienti devono sentirsi sufficientemente sicuri. L'autosvelamento del terapeuta è di aiuto al gruppo perché costituisce un modello per i pazienti e permette ad alcuni di loro di effettuare l'esame di realtà dei suoi sentimenti verso di voi.
CAPITOLO 8 - LA SELEZIONE DEI CLIENTI
La selezione dei pazienti per la terapia di gruppo è in pratica un processo di non-selezione: i terapeuti escludono alcuni clienti e accettano tutti gli altri. I clienti non dovrebbero iniziare una terapia di gruppo se con ogni probabilità assumeranno il ruolo di devianti. I devianti hanno scarse possibilità di trarre beneficio dall'esperienza di gruppo, e diventa per loro probabile esserne danneggiati. Un deviante è l'individuo che non è capace di partecipare al compito del gruppo, ovvero non vuole o non può esaminare sé stesso e la sua relazione con gli altri.
- Non riesce a comunicare in modo efficace con gli altri membri del gruppo.
- Non riesce ad accettare la propria responsabilità per le difficoltà che vive.
CRITERI DI ESCLUSIONE:
Per un gruppo eterogeneo di pazienti non ricoverati, non sono adatti:
- Cerebropatici
- Paranoidi
- Ipocondriaci
- Alcolisti o tossicodipendenti
- Psicotici in fase acuta
- Sociopatici
- Pazienti depressi o con tendenze al suicidio
Abbandoni → La conclusione prematura della terapia di gruppo è dannosa sia per il paziente che per il gruppo; quindi rappresenta un fallimento per il paziente e un danno per la terapia dei membri che restano. I principali motivi della conclusione prematura di un gruppo sono:
- Fattori esterni (motivi logistici come orario, trasferimento)
- Condotta di gruppo deviante (il deviante trae meno gratificazione dall'appartenenza al gruppo, prova angoscia, è meno stimato dal gruppo, è meno disposto a farsi influenzare da esso, ha più probabilità di essere ferito dal gruppo)