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Ispirate a Piaget: J.A. Pasqual Leone e R. Case
Concordanze tra neopiagetiani e Piaget:
- La nozione di stadio: cioè l'esistenza di una successione di stadi - (intelligenza senso-motoria, pensiero simbolico, pensiero operatorio concreto e pensiero operatorio formale) e che non è possibile saltare una tappa
- Il pensiero è caratterizzato da strutture che via via si sviluppano - inglobando quelle precedenti
Discordanze:
- I neopiagetiani riconoscono l'esistenza di basi innate
- I neopiagetiani evitano di utilizzare descrizioni matematiche per descrivere le strutture del pensiero ma utilizzano termini cognitivisti
- I neopiagetiani descrivono ulteriori passaggi all'interno dei 4 stadi principali
Pasqual Leone sostiene che la capacità mentale del bambino (condizionata dall'attenzione e dalla memoria di lavoro) progredisce con l'età, cioè con il passare dell'età il bambino ha a disposizione sempre più spazio.
mentale.Case ritiene che ogni stadio possa essere suddivisibile in tre sottostadi. E chei bambini preoperatori siano in grado di usare 1-2 operazioni per volta, mentrequelli operatori hanno uno spazio mentale più ampio. Esempio dellasuddivisione in tre sottostadi il primo stadio: esempio del campanello e dellabilancia. Esempio sulla conservazione dei liquidi sia per bambini preoperatoriche operatori.Doise e Mugny: il gioco cooperativo:Attraverso l'esperimento del pennarello che deve seguire un percorsoottengono i seguenti risultati:a 7-8 anni i risultati migliori sono raggiunti svolgendo il compito in gruppo,- viceversa per bambini più grandi e più piccoli;a 7-8 anni meglio senza un capo e meglio se si può comunicare- verbalmente;è favorito l'apprendimento nei rapporti alla pari e se il bambino impara- chiedendogli di mettersi nel ruolo di insegnante nei confronti di un altrobambino.Le idee del bambino sulla scrittura... prima di saperleggere e scrivere: Ferreiro e Teberosky hanno condotto studi sull'idea della scrittura quando il bambino non sa leggere e scrivere: - 2-3 anni: il bambino distingue il disegno dalla scrittura; - 3-4 anni: pensano che solo certi segni possano essere letti, devono essere abbastanza (almeno tre di fila) oppure un numero; poi fanno una distinzione tra lettere e numeri; - inizialmente il bambino pensa che non tutto si possa scrivere (inizialmente da soprattutto importanza ai nomi); - 4-5 anni: pensano che una singola parola sia scritta con più caratteri ma di solito dividono per sillabe. Il tentativo di scrittura possiamo distinguerlo in 5 livelli: 1° livello: distinzione tra corsivo e stampatello 2° livello: fa dei grafismi che somigliano a lettere 3° livello: scrive una lettera per ogni sillaba 4° livello: più di una lettera per ogni sillaba 5° livello: di prima elementare CAPITOLO 8: Lo sviluppo delle emozioni CARATTERISTICHE E FUNZIONI DELLE EMOZIONI: L'emozioneviene considerata come un evento eccezionale. Le emozioni vanno da un massimo ad un minimo (es. sono un po' in collera). Darwin ritiene che le emozioni abbiano una funzione adattiva all'ambiente. Molti ritengono che vi sia una base innata nel provare emozioni e nel riconoscere le espressioni facciali. Ogni emozione è formata dalle seguenti componenti:- Presenza di uno stimolo
- Valutazione del vissuto che dà il nome all'emozione
- Risposte fisiologiche (es. respirazione)
- Reazione tonico-posturale di tutto il corpo
- Espressione facciale
- Comportamenti motori esterni (es. scappare)
- Attivazione dell'organismo (per far fronte a una situazione eccezionale)
- Comunicare agli altri il proprio stato d'animo
- Comunicare a se stessi
-
Teoria della differenziazione (proposta dalla Briges):
Inizialmente il neonato prova solo maggiore e minore eccitazione e poi le emozioni si affinano grazie allo sviluppo affettivo e cognitivo. Sono ipotizzati 6 stadi nei primi 18 mesi di vita:
- 1° stadio precursore, non sono presenti vere emozioni
- 2° stadio attenzione coatta
- 3° stadio emozioni vere e proprie
- 4° stadio consapevolezza
- 5° stadio maggiore complessità delle emozioni (attaccamento)
- 6° stadio sperimentazione a livello affettivo e emotivo
-
Teoria differenziale (Izard):
È caratterizzata dall'importanza delle basi innate. L'apprendimento e lo sviluppo cognitivo servono a controllarle ma non a deciderne la comparsa. Sono distinti 3 livelli:
- 1° livello emozioni per esprimere i bisogni alla madre
- 2° livello attenzione al mondo esterno
- 3° livello consapevolezza e progresso
-
I modelli di Scherer e Harris:
Alcuni ritengono che lo sviluppo emotivo dipenda dalla...
capacità di ricordare e prevedere, compaiono le emozioni che richiedono un confronto tra una situazione presente e una passata, che viene rievocata o futura che viene prevista. Con la comparsa della consapevolezza di sé emergono le vere e proprie emozioni autocoscienti, che comprendo l'imbarazzo, l'invidia e la gelosia. Si tratta di stati emotivi che richiedono che si rivolga l'attenzione su se stessi, esponendo il proprio Sé allo sguardo proprio o altrui. Vari comportamenti indicano la presenza di queste emozioni: coprirsi il viso, fare un sorrisino tirato, distogliere lo sguardo. La forma più evoluta delle emozioni sociali è quella delle emozioni autocoscienti valutative, come l'orgoglio, il senso di colpa e la vergogna. Queste, infatti, sono emozioni originate da un confronto tra un proprio comportamento e delle norme sociali. Questi tipi di emozione compaiono intorno ai 2 anni e mezzo.
EMOZIONI ALTRUI: Ricerche fatte dimostrano la correttezza della teoria darwiniana. A 10 settimane di vita i bambini reagivano in modo diverso se le madri si esprimevano con emozioni di gioia o di rabbia. A 5-7 mesi dimostrano di capirne anche la componente psicologica. A 8 mesi interpretano incoraggiamento o ansia della madre. A 12 mesi capiscono anche il tono con cui la madre si rivolge a altri. A 15 mesi capiscono anche l'estraneo. A 2-3 anni il bambino interviene per consolare l'altro. A 3 anni capiscono che ciò che è piacevole per uno non lo è per un altro. Da 4 a 10 anni capiscono sempre più le emozioni complesse.
LA REGOLAZIONE EMOTIVA: 8-9 mesi il bambino acquisisce una certa consapevolezza a livello psicologico e forse un primo tentativo di controllo, anche lo sviluppo cognitivo favorisce il controllo. Sistemi di controllo delle tensioni emotive: controllo del proprio corpo (es. collera), differire la reazione nel tempo, circoscrivere l'emozione.
in una certa regione del cervello-Sistemi di controllo delle emozioni:nascondere- fingere modificando le espressioni- sostituire-CAPITOLO 9: Lo sviluppo socialeJOHN BOWLBY E LA PROSPETTIVA INTERATTIVO-COGNITIVISTA:
Tra il '50 e il '60 il comportamentismo entra in crisi. Bowlby si fa interpretedi proposte alternative, rifacendosi a vari studi (etologico, psicoanalitico, ecc.).
Propone un quadro centrato sulla nozione di attaccamento: vi è un periodo sensibile (2° semestre di vita) per l'instaurarsi del legame di attaccamento e che le separazioni prolungate o gli abbandoni possono portare effetti negativi sulla personalità. Per Bowlby la socializzazione è un bisogno primario (differente per la psicoanalisi) come alimentarsi.
Critiche a Bowlby:
- attaccamento a una sola figura;
- eccessiva importanza al legame di attaccamento;
- sottovalutazione dei rapporti tra coetanei nei primi anni di vita.
Nello sviluppo sociale è importante anche la prospettiva
interattivo-cognitivista.
I PRIMI TRE ANNI DI VITA:
L'interazione con i genitori:
Primi due mesi di vita si ha una regolarizzazione dei processi fisiologici (veglia-sonno, alimentazione). Per l'approccio interattivo-cognitivista l'individuo ha basi innate per le sue prime interazioni, le altre appariranno in seguito.
Shaffer fa presente che gli esseri umani sono oggetti stimolanti per il lattante: dinamici, emettono molti stimoli, in particolare il volto.
Dopo i due mesi: aumenta la capacità di prestare attenzione al mondo esterno e acquistano importanza le situazioni vis-a-vis. I bambini dai 2 ai 5 mesi acquisiscono importanti competenze per partecipare alle interazioni sociali.
Dai 5 mesi l'attenzione si rivolge anche agli oggetti inanimati, la relazione madre-bambino si arricchisce focalizzandosi sull'azione che il bambino compie sugli oggetti. Secondo Schaffer il riconoscimento della madre rispetto agli altri avviene grazie alle interazioni sociali, quando
Avvenga sono pareri non concordi. La condivisione degli argomenti diventa una tematica centrale perché la sua attenzione comincia a volgersi verso gli oggetti. Ancora ha dei limiti: non è in grado di passare velocemente da un focus di attenzione a un altro; non riesce a includere gli oggetti all'interno degli scambi sociali (pointing per sé). Quindi la responsabilità di tale interazione è ancora a carico dell'adulto. Dagli 8 mesi si hanno forti sviluppi: paura dell'estraneo e le interazioni con la madre si fanno più forti. In questo tema l'approccio interattivo-cognitivista si rifà alle proposte di Bowlby in merito al legame di att