Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 57
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 1 Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia, prof Di Riso, libro consigliato La diagnosi psicologica in età evolutiva, Codispoti, Battacchi, Bastianoni Pag. 56
1 su 57
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INTERVENTI CENTRATI SULLA PAROLA

Un primo grande insieme di modelli riguarda quelle tipologie di intervento sul bambino fondate sull'utilizzo della parola come principale strumento di comunicazione tra il bambino e il terapeuta: all'interno di esso modelli psicoterapeutici a indirizzo psicodinamico e la si collocano ipsicoterapia di gruppo, anche se è utile sottolineare il fatto che, soprattutto con bambini molto piccoli, è facile che lo scambio verbale, in alcuni momenti della seduta o del percorso terapeutico, ceda il posto o sia mediato da altri strumenti comunicativi, come ad esempio il gioco. Elemento creativo per eccellenza, il gioco è ampiamente utilizzato nelle sedute con bambini: dal modo in cui il bambino "entra" nel gioco, dal suo coinvolgimento o, al contrario, dalla sua riluttanza, si possono cogliere informazioni utili a comprendere la tonalità emotiva di fondo del bambino, le sue modalità di attaccamento rappresentate.

Attraverso il gioco e riconducibili ai vissuti delle relazioni significative. Il gioco si configura, quindi, come uno strumento privilegiato per l'espressione del mondo interno del bambino e suggerisce opportune indicazioni al clinico, che a sua volta può proporle ai genitori come mediatore dei bisogni più profondi del figlio. Secondo questa prospettiva, il gioco è considerato l'equivalente di ciò che sono le libere associazioni per il paziente adulto e, pertanto, il ruolo del terapeuta consiste nel porsi come contenitore delle proiezioni identificatorie del bambino. In questo senso, il gioco favorisce l'alleanza terapeutica. Ovviamente, anche all'interno delle terapie centrali sulla parola, le problematiche presentate dal bambino stesso, oltre che il suo livello di sviluppo, possono influenzare alcune delle scelte tecniche del terapeuta; per esempio, in casi di bambini con una problematica nevrotica alcuni autori propongono una psicoterapia breve.

cosiddetta "focale", mutuando il termine dal modello di psicoterapia rivolta a pazienti adulti, basata su incontri a cadenza settimanale della durata di circa un anno. In generale è utile sottolineare il fatto che la terapia a impostazione psicodinamica con i bambini è spesso caratterizzata da tempi più brevi rispetto a quelli richiesti agli adulti, proprio in considerazione del momento evolutivo del piccolo, che richiede per certi aspetti una modificazione di alcune regole terapeutiche. All'interno di questo tipo di interventi si è accennato alla psicoterapia di gruppo che, oltre a possedere molte caratteristiche sopra brevemente descritte, si connota in un modo specifico per la presenza di più bambini che, insieme, condividono non solo alcune delle loro sofferenze ma anche l'esperienza terapeutica e il percorso della "guarigione". Infatti, spesso i gruppi sono omogenei per disagi o patologie e pertanto, oltre al terapeuta, nel gruppo

Riveste un ruolo centrale la condizione di comunanza tra i piccoli che può costituire uno strumento al servizio dell'empatia e della comunicazione.

INTERVENTI BASATI SULL'IMPIEGO DEL CORPO

La pratica psicomotoria è una forma di intervento rivolto al bambino in cui gli obiettivi terapeutici e/o riabilitativi sono veicolati attraverso l'utilizzo dell'attività espressivo-motoria e del corpo come mezzo privilegiato di comunicazione e di cambiamento. Secondo tale approccio, l'unità psicosomatica che caratterizza l'individuo consente di utilizzare la simbologia del gesto e del movimento per restituire al bambino quell'esperienza comunicativa che gli è stata negata. In questo intervento il ruolo centrale assunto dalla dinamica transferale della psicoterapia psicoanalitica viene ricoperto dalla "neutralità benevola", cioè un atteggiamento di comprensione basato sull'empatia e sul ruolo rassicurante.

del terapeuta, che si offre al bambino come "partnersimbolico". Riproducendo in più sedute una medesima scena, il bambino può sperimentare e agire le proprie pulsioni di aggressività (odi paura), familiarizzando con i personaggi spesso paurosi, di cui il terapeuta si limita a essere una rappresentazione priva di pericolosità, che il bambino può imparare a neutralizzare e a gestire. La sala della psicomotricità diventa per il bambino il luogo della propria espressività, del piacere sensomotorio e della comunicazione: il materiale utilizzato serve da strumento simbolico nel trattamento con il bambino per favorire le sue proiezioni, che verranno gestite in maniera diversa a seconda delle caratteristiche soggettive presentate. PRENDERSI CURA DELLE RELAZIONI Una fondamentale prospettiva nella cura del bambino è l'attenzione terapeutica rivolta al mondo relazionale reale e rappresentativo del piccolo, coinvolgendo perciònell'intervento anche gli adulti di riferimento. Presupposto generale a tale metodologia è ricondurre il disagio e la sofferenza del bambino a una matrice relazionale, all'interno della quale si possono individuare gli aspetti eziopatogenesi del disturbo, oltre che effettuare l'intervento. Anche per quanto riguarda disagi specifici presentati dal bambino, siamo di fronte a una concezione prevalentemente interattiva del sintomo e dell'intervento che vede, perciò, una presa in carico globale del bambino e delle sue relazioni. All'interno di questo approccio esistono diversi modelli di intervento caratterizzati da riferimenti teorici e tecnici specifici per ognuno, tuttavia la connotazione comune a tutti è l'ottica sistemica: all'interno di una visione a causalità circolare dell'individuo e del contesto in cui è inserito, il terapeuta ha il ruolo fondamentale di "entrare" all'interno del sistema.come elemento di per sé innovativo e "portatore" di cambiamento. Diversamente, la scelta del punto di accesso al sistema genitori-bambino e degli strumenti attraverso i quali indirizzare le trasformazioni rappresentano fattori specifici dei diversi approcci terapeutici. Fondamentalmente esistono due livelli di entrata: 1) quello del comportamento: gli interventi terapeutici saranno maggiormente centrati sull'osservazione e sulla modifica delle interazioni disfunzionali tra i componenti del sistema, anche se l'obiettivo a lungo termine è quello che i cambiamenti sul piano comportamentale possono favorire cambiamenti anche sul livello delle rappresentazioni; 2) quello delle rappresentazioni: gli interventi del terapeuta si rivolgeranno principalmente alle rappresentazioni, cioè ai vissuti interni, dei genitori e del bambino relativi alla relazione, ma anche in questo caso l'obiettivo auspicato è quello che le modificazioni relative alle rappresentazioni possano influenzare il comportamento.

Modalità con cui diversi attori "pensano" e "vivono" le loro relazioni reciproche possono influire sul livello dell'interazione, modificando il piano comportamentale.

L'intervento psicoeducativo

I genitori e in genere la famiglia svolgono certamente un ruolo importante non solo nel facilitare la maturazione cognitiva e sociale del bambino, ma anche nella prevenzione e nel trattamento di eventuali problemi di adattamento personale e sociale dei figli. Le famiglie esprimono bisogni diversificati ai quali si può rispondere non solo con interventi terapeutici volti a modificare le dinamiche relazionali e interattive che si ritiene abbiano causato il disagio, ma anche, soprattutto se le famiglie non sono motivate o non necessitano di psicoterapia, con interventi di "facilitazione" e/o di "sostegno". Tali interventi fanno leva sulle risorse esistenti nella famiglia, le quali vengono così utilizzate e rinforzate.

L'intervento psicoeducativo si occupa prevalentemente della prevenzione, della riabilitazione e della promozione della salute, mirando a potenziare le risorse familiari e a restituire competenza, rifiutando la delega che spesso i genitori tendono ad attribuire agli operatori quando percepiscono la propria inadeguatezza nell'affrontare eventi critici o problemi legati all'educazione dei propri figli.

Un esempio di intervento psicoeducativo strutturato sono i programmi di formazione alle abilità sociali orientati alla coppia genitoriale. Il presupposto alla base del coinvolgimento della famiglia è che, se durante il trattamento è possibile porre sotto controllo il comportamento del bambino, non ci si può attendere la successiva generalizzazione di quanto ottenuto, in quanto spesso il bambino non riesce a mantenere nel tempo i suoi risultati dopo il ritorno in famiglia. Inizialmente l'attenzione era focalizzata sul trattamento dei comportamenti disfunzionali.

mentre oggi si cerca soprattutto di promuovere la prevenzione. Seguendo Cusinato e Salvo possiamo individuare tre metodologie che si differenziano in base all'obiettivo, a seconda che ci si rivolga alla cura, alla prevenzione o alla promozione dello sviluppo. Un primo approccio è l'addestramento in funzione del trattamento, di parent-training, cui fanno parte i programmi in cui i genitori sono addestrati a fungere da coterapisti, cioè da agenti di cambiamento, modificando il sistema di interazione genitore-figlio. I genitori apprendono così a modificare il proprio stile parentale, in particolare di fronte a problemi o situazioni critiche. In genere ciò avviene in gruppi di una decina di genitori, che si incontrano periodicamente con lo psicologo, il quale svolge un programma altamente strutturato finalizzato a raggiungere un obiettivo specifico. Tale programma comprende: - momenti informativi, che chiariscono ai genitori il comportamento del bambino nellosviluppo normale e le modalità per intervenire sul comportamento disfunzionale; momenti formativi, che insegnano ai genitori a osservare in modo attento e rigoroso determinati comportamenti del bambino; l'analisi del comportamento parentale, anche attraverso l'uso di videoregistrazioni o del gioco dei ruoli; l'individuazione di aree problematiche e di comportamenti disfunzionali in ambito familiare che vanno registrati e discussi; l'individuazione delle strategie più efficaci per la riduzione dei comportamenti disadattativi; l'individuazione di comportamenti alternativi più adeguati; l'applicazione di comportamenti adattivi ritenuti più efficaci in ambito familiare e sociale e la verifica progressiva dei risultati. Il secondo approccio, l'addestramento come trattamento, tende all'addestramento in.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
57 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher davidepirrone di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicodiagnostica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Di Riso Daniela.