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ELABORAZIONE PREATTENTIVA

L’elaborazione degli stimoli (processamento) non sempre

richiede l’impego di risorse attentive.

Processi preattentivi: Rilevazioni in cui si elaborano le

caratteristiche elementari di uno stimolo (colore, forma,

movimento) senza l’impiego di risorse attentive. Avvengono in

maniera molto rapida e non risentono del numero di

distrattori (numero di

stimoli simili presenti nel

campo percettivo).

Processi di attenzione focalizzata: si attivano quando si devono combinare le caratteristiche

che definiscono uno stimolo. Gli stimoli presenti nel campo percettivo sono analizzati uno per uno

finché viene trovata la combinazione di caratteristiche giusta, richiede più tempo perché risentono

del numero di distrattori e sono soggetti ad errori (congiunzioni illusorie).

Treisman e Schmidt, Congiunzioni illusorie: errori che hanno luogo nella fase di abbinamento

delle diverse caratteristiche dello stimolo. Sono dovute al fatto

che:

1) : Le caratteristiche elementari degli stimoli sono elaborate

contemporaneamente (elaborazione in parallelo);

2) In una seconda fase interviene l’attenzione focalizzata

abbinandole tra loro;

3) Più frequenti in condizioni non ottimali:

-variabili ambientali (cattiva visibilità, rumori)

-sistema cognitivo (stanchezza, scarsa motivazione);

Esempio: esperimento di Treisman e Souther

a

1 parte

Venivano mostrati pallini di numero variabile (2 a 12) e si doveva premere un pulsante se un

pallino contenesse un trattino verticale e un altro pulsante se nessun pallino avesse il trattino

verticale.

a

2 parte

Stesso compito ma tutti i pallini hanno il trattino e si deve

premere un pulsante se un pallino non ha il trattino e un altro pulsante se non ci sono pallini senza

trattino.

Risultato:

a

1 parte TR brevi e non risentono del numero di distrattori, tutti i loro elementi vengono elaborati in

parallelo secondo una modalità pre-attentiva.

a

2 parte TR lenti e aumentano all’aumentare del numero dei distrattori, tutti i loro elementi vengono

elaborati in maniera seriale (stimolo per stimolo) che richiede attenzione.

L’elaborazione preattentiva delle singole caratteristiche è definita anche Pop-out: fenomeno in

base al quale le caratteristiche di una configurazione emergono spontaneamente e si impongono al

sistema visivo.

Esempio: la linea di demarcazione tra le lettere T verticali e le T inclinate si percepisce più

facilmente, ma quella tra le T verticali e le L verticali è più difficile da rilevare.

Linea di demarcazione

CONCLUSIONE: l’orientamento delle linee rilevato da

un’elaborazione preattentiva, mentre la disposizione-combinazione delle linee (confine tra L T)

richiede l’intervento dell’attenzione focalizzata.

Il processamento preattentivo dell’attenzione permette di rilevare le caratteristiche più salienti

degli oggetti in maniera molto rapida, e solo in un secondo momento interviene l’attenzione

focalizzata per considerare insieme le diverse caratteristiche ed arrivare al riconoscimento

completo dell’oggetto.

L’analisi delle parti che compongono una scena sono necessarie due fasi distinte:

- Elaborazione preattentiva: identificazione delle qualità primarie di tutti gli oggetti nel campo

percettivo

- Attenzione focalizzata: integrazione delle caratteristiche degli oggetti elaborazione seriale

(non in parallelo) delle informazioni.

(si identificano gli elementi che si trovano in una data posizione spaziale, poi quelli di un’altra

posizione, fino ad analizzare tutti gli stimoli in maniera sequenziale).

PROCESSI AUTOMATICI E CONTROLLATI

Processi automatici: non richiedono l’impiego di risorse attentive, sono inconsapevoli, hanno un

tempo di esecuzione rapido.

Processi controllati: richiedono l’impiego di risorse attentive, necessitano di un’elaborazione

seriale delle operazioni, hanno un tempo di esecuzione più lento a causa del costante controllo cui

sono sottoposti.

Molti processi sono inizialmente controllati e possono diventare automatici con la pratica e

l’esercizio (automatizzazione o proceduralizzazione).

Come avviene la codifica della posizione degli oggetti nello spazio?

Presentazione di 2 stimoli sullo schermo (uno a destra e uno a sinistra) di un punto di fissazione

centrale.

Richiesta: premere il pulsante di destra se si presenta lo stimolo di destra, premere quello di

sinistra se si presenta lo stimolo di sinistra.

Conclusione: Tempo di reazione medio più veloce del pulsante di destra allo stimolo di sinistra e del

pulsante sinistro allo stimolo a destra.

COMPATIBILITÀ SPAZIALE S-R (stimolo-risposta) = Asimmetria dei tempi di risposta

Condizione compatibile stimolo compare a sinistra - rispondi con mano sinistra

stimolo compare a destra - rispondi con mano destra

il compito richiede una risposta omolaterale allo stimolo

TR più veloci

Condizione incompatibile stimolo compare a sinistra - rispondi con mano destra

stimolo compare a destra - rispondi con mano sinistra

il compito richiede una risposta controlaterale allo stimolo

Spiegazione: in termini di codifica spaziale dello stimolo

1) la posizione dello stimolo è la dimensione rilevante per poter rispondere

2) scelta della risposta:

- Nella condizione compatibile il codice spaziale dello stimolo coincide con il codice spaziale

della risposta

- Nella condizione incompatibile il codice spaziale dello stimolo non coincide con il codice

spaziale della risposta ed è necessaria la traduzione tra codici che causa un rallentamento dei

Tempi di Reazione

La posizione degli oggetti nello spazio è elaborata automaticamente anche quando è

irrilevante

Esperimento

• lo sguardo resta diretto sul punto di fissazione (crocetta)

• l’attenzione (non coincidente con lo sguardo) è mantenuta a sinistra e a destra rispetto al punto

di fissazione

• il compito dei soggetti è di schiacciare un pulsante il più velocemente possibile (misurazione TR)

quando compare uno stimolo, in particolare:

compare un cerchio - rispondi con la mano sinistra, compare un quadrato - rispondi con la mano

destra I TR + veloci quando le

• entrambi gli stimoli possono comparire a sinistra o a destra posizioni delle figure

geometriche e dei pulsanti di

risposta non sono opposti

(prima colonna). I soggetti

infatti rispondono

correttamente senza codificare

la posizione dello stimolo

effetto Simon –spiegazione in termini di orientamento dell’attenzione

la posizione dello stimolo viene codificata automaticamente

 l’orientamento dell’attenzione è associato ai movimenti oculari

 lo spostamento dell’attenzione richiede un programma motorio anche quando gli occhi non

 devono muoversi

è la pianificazione del movimento oculare che interferisce con l’elaborazione della posizione

 spaziale dello stimolo

ERRORI ATTENTIVI

Riuscire ad automatizzare quanti più processi possibili è di vitale importanza per tutte quelle azioni

che richiedono la disponibilità di risorse per eseguire azioni collegate e complementari; tuttavia, in

alcuni casi è auspicabile l’intervento di un processo attentivo volontario che permetta di evitare di

mettere in atto i comportamenti in maniera automatizzata.

Reason 1990- Norman 1988 Tipologie di errori

Mistakes Slips

(processi controllati e intenzionali) (processi automatici)

errori che si commettono nella errori che si commettono nell’

pianificazione di un obiettivo o dei mezzi esecuzione del piano per raggiungere

per raggiungerlo l’obiettivo

es: uscire per fare la spesa di domenica e es: avere bisogno della macchina ma

decidere di prendere il treno nonostante dimenticare le chiavi

lo sciopero

gli slips capitano quando il comportamento deve deviare da una routine ma i processi automatici

hanno il sopravvento sui processi controllati, oppure quando si è interrotti da eventi esterni

ma si possono evitare prevedendo funzioni obbliganti, cioè vincoli fisici che impediscono di

compiere questo tipo di errori (es. lista della spesa sulla maniglia della porta di casa; messa in

moto disabilitata se non allacciate le cinture di sicurezza).

ATTENZIONE SELETTIVA

È la capacità di concentrare l’attenzione in maniera selettiva per elaborare in modo efficiente e

dettagliato uno stimolo. È utile quando si ha un numero elevato di stimoli perché seleziona le

caratteristiche rilevanti e ignora quelle irrilevanti per il compito. Limitando la quantità di

informazione che deve essere elaborata, protegge il sistema di elaborazione da sovraccarichi ed

interferenze, quest’ultimo dispone di risorse limitate.

Cosa succede alle informazioni irrilevanti? Dipende dal momento in cui avviene la selezione:

- Selezione precoce, lo stimolo irrilevante non viene elaborato perché il filtro attentivo lo esclude

subito

- Selezione tardiva, lo stimolo irrilevante viene elaborato, il filtro avviene al momento della

selezione della risposta

EFFETTO STROOP

(ideato da Ridley Stroop,1935)

Condizione di controllo: denominare il colore delle stringhe

Condizione congruente: denominare il colore delle parole

(Le parole scritte nel colore corrispondente es ROSSO)

- TR più veloci

Condizione incongruente: denominare il colore delle parole

(Le parole scritte in colori differenti es: VERDE)

La congruenza o incongruenza sono il risultato del confronto tra la dimensione rilevante e quella

irrilevante.

Conclusione:

- l’effetto Stroop dimostra che le caratteristiche irrilevanti vengono comunque elaborate

- il processo di lettura è veloce e automatico è impossibile ignorare il significato di una parola

- il colore con cui è scritta una parola (caratteristica fisica) interferisce con il significato

(caratteristica semantica)

- prova della selezione tardiva l’elaborazione del significato della parola viene eseguito

nonostante sia irrilevante (= TR più lenti)

- l'effetto Stroop emerge perché i soggetti non riescono a non leggere la parola, non riescono a

limitare il loro compito al processamento della sola caratteristica rilevante.

le caratteristiche degli stimoli sono elaborate ma con un diverso grado di consapevolezza:

caratteristiche rilevanti caratteristiche irrilevanti

orientamento dell’attenzione volontario e elaborazione involontaria e

consapevole sulle caratteristiche inconsapevole delle caratteristiche

rilevanti irrilevanti

PERCEZIONE SUBLIMINALE

- percezione sotto-soglia di stimoli di intensità inferiore alla soglia assoluta (= intensità minima

che uno stimolo deve avere per essere rilevato da uno degli organi di senso nel 50% dei casi)

- anche stimoli presentati per intervalli di tempo

Dettagli
A.A. 2017-2018
72 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nigrovalentina14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Tasso Alessandra.