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Il mito dei primi 3 anni

Sembra che per un normale sviluppo del cervello occorrano esperienze normali, che si possono trovare nelle famiglie più ricche come in quelle più povere; non sembra che una super-educazione abbia effetti importanti sulle prestazioni cerebrali dei bambini in senso positivo, né in quello negativo; va detto però che ambienti particolarmente inadatti e poveri di stimoli possono avere effetti negativi sullo sviluppo cerebrale.

IV. I moduli cerebrali.

In particolare a livello corticale, ma non solo, il cervello mostra esempi di organizzazione modulare; molti ricercatori hanno messo in evidenza alcune caratteristiche di questa organizzazione nel sistema visivo, dove gruppi di neuroni si specializzano per determinare funzioni in modo relativamente indipendente dai neuroni circostanti; queste specializzazioni patologiche o di origine possono riguardare una determinata caratteristica dello stimolo; la modularità ha aspetti molto interessanti.

livello corticale, dove in seguito a lesioni traumatiche si ha la perdita di una determinata funzione; queste specializzazioni corticali possono essere (le regioni cerebrali coinvolte anche studiando la circolazione cerebrale con i moderni mezzi di brain imaging) coinvolte in determinate funzioni aumentano l'attività nervosa e, conseguentemente, il loro metabolismo e la loro circolazione, apparendo come più intensamente o diversamente colorate nelle immagini prodotte dal calcolatore); la modularità delle aree corticali (specializzazione) non è mai completa, nel senso che esisterebbe un determinato modulo, e solo quello, per una certa funzione le tecniche di brain imaging indicano sempre un aumento della circolazione anche in aree diverse da quella ritenuta più direttamente responsabile estrapolazioni in campo psicologico, soprattutto per quanto riguarda l'intelligenza: alcuni psicologi (Gardner) sostengono che esistono

molteplici forme di intelligenza: intelligenza, non significa eccellere nell'intelligenza nel suo complesso; anche nella sua struttura tutte le parti sono parti essenziali della stessa struttura; il paramodulare, il cervello è come una casa: migliore funzionamento cerebrale in senso biologico, e forse anche sociale, si ha quando le funzioni dei diversi moduli si sviluppano e funzionano armonicamente

V. Plasticità nella prima infanzia e periodo critico. capacità dei circuiti nervosi di variare la loro struttura e la loro funzione in plasticità del sistema nervoso: risposta agli stimoli sensoriali e consentire l'adeguamento all'ambiente delle strutture nervose, incluso l'apprendimento di nuove informazioni e le loro memorizzazione; questa proprietà riguarda in particolare la corteccia cerebrale; è una proprietà particolarmente attiva nella prima fase della vita postnatale, ma dura per (tempo di sintonizzazione del mondo tutto il

Corso della vita, seppure in modo molto ridotto periodo critico se una determinata modalità cerebrale con il mondo esterno); a mondi diversi corrispondono cervelli diversi:sensoriale non riceve un'adeguata stimolazione dal mondo esterno durante il periodo critico, essa non si sviluppa adeguatamente e non si sviluppa affatto.

VI. Plasticità del sistema nervoso nell'adulto. Prima si credeva che il cervello, una volta finito il periodo di sviluppo e il periodo critico, diventasse una macchina definitiva, stabile, non più programmabile; le ricerche di questi ultimi 10 anni hanno messo in luce che anche il cervello adulto, seppure in modo molto ridotto, dimostra di essere ancora plastico; miglioramento delle abilità percettive o motorie in seguito ad esercizio; questo perfezionamento corrisponde alla riorganizzazione e all'ingrandimento dell'area corticale coinvolta nell'esercizio (es: nelle persone che apprendono a leggere in Braille si).

verifica un'espansione della rappresentazione della zona cutanea corrispondente al dito indice impiegato per la lettura) 21VII. Plasticità in seguito a lesione periferica. È stata dimostrata in soggetti adulti una massiccia riorganizzazione delle cortecce sensoriali e motorie dopo la prima riduzione della stimolazione proveniente dalla periferia nel caso di lesioni periferiche o amputazioni; studi sulle scimmie (la lesione di un nervo periferico determina la comparsa di una zona corticale silente corrispondente alle cellule che sono state deprivate dei segnali provenienti dai recettori; in seguito, però, tale zona silente praticamente scompare perché le sue cellule corticali cominciano a rispondere alla stimolazione della cute adiacente a quella deprivata delle fibre afferenti; si produce una riorganizzazione della mappa somatosensoriale: le cellule corticali che facevano parte, per esempio, della rappresentazione del palmo della mano rispondono ora alla stimolazione della cute adiacente al dito indice impiegato per la lettura.

stimolazione delle dita); tali modificazioni plastiche possono essereed avvenire nell’ambito di pochi giorni; nell’uomo ad esempio fenomeno dell’artoparticolarmente rapidefantasma se sia utile o addirittura necessario un esercizioil fatto che il cervello rimanga plastico, pone il problemacerebrale mirato a tenere il cervello in allenamento e in buona forma sì, è utile perché:circuiti nervosi lasciati inoperosi diventano meno efficienti, talvolta con la conseguenza della perditafunzionale o strutturale di connessioni sinapticheè noto anche l’inverso e cioè che un notevole traffico di impulsi nervosi nel circuito mantiene leconnessioni in buona salute (e in speciali casi di allenamento può addirittura aumentare)serve soprattutto a mantenere un funzionamento di base e a rallentare il fisiologicol’allenamento cerebraledeterioramento della funzione nervosa che comunque inesorabilmente progredisce con l’età5.

DALLA PERCEZIONE ALLA COSCIENZA.

I. Sensazione, percezione e cognizione.

La percezione, intesa come elaborazione cognitiva dell'informazione sensoriale che perviene ai nostri organi di senso, è il risultato di una serie di processi complessi che si realizzano in modo automatico e implicito; ciò che percepiamo sono dei prodotti cognitivi che, pur fondandosi sull'informazione sensoriale, vanno al di là di questa informazione di base. Quali sono i meccanismi coinvolti in questo tipo di operazione??

Le fasi iniziali dell'elaborazione dell'informazione comprendono sia l'attività dei recettori sensoriali situati nei nostri organi di senso, sia la trasmissione dei segnali prodotti dai recettori lungo le strutture sottocorticali fino alle aree corticali. Nei primi studi (prima metà dell'800) si considerava la sensazione come una forma di percezione; attualmente invece si circoscrivono i processi sensoriali a

Quelle attività di ricezione, conversione e trasmissione dell'informazione nelle strutture dei sistemi sensoriali senza che il soggetto ne sia consapevole o intervenga attivamente nella ricerca dell'informazione nell'ambiente; gli organi di senso funzionano come una finestra sul mondo attraverso la quale passa una gamma ristretta di informazione integrazione delle attività svolte dai diversi neuroni localizzati in aree diverse della corteccia; percezione: è strettamente legata ad altri processi, come l'attenzione, la memoria e il linguaggio. La cognizione è un sistema integrato di elaborazione e produzione di informazione, anche se vi sono sottoinsiemi con funzioni specifiche; tuttavia, la psicologia cognitiva ritiene che la sensazione e la percezione al livello dell'identificazione e del riconoscimento dello stimolo; nel fenomeno della percezione intervengono processi cognitivi come

La memoria e l'immaginazione; che permette di utilizzare nel modo più economico

interviene anche un altro: la selezione dell'informazione il sapere che stiamo

ed efficace le risorse operative della mente, necessariamente limitate (attenzione); questo

percependo qualcosa implica un altro processo mentale, molto complesso, che si chiama coscienza;

processi avvengono in stretta interazione tra di loro, assieme agli altri (memoria, pensiero e linguaggio)

II. La percezione uditiva.

nella specie umana la capacità di elaborare l'informazione sonora ha permesso di sviluppare 2 fondamentali

processi cognitivi:

linguaggio verbale musica gli esseri umani sono immersi in una rete di relazioni sociali strettamente legate alla

fin dalla prima infanzia

comunicazione verbale e sonoro-musicale; la storia dell'umanità si è fondata per molti secoli sulla

comunicazione orale; i recettori del sistema uditivo sono localizzati nella membrana basilare

dell'orecchio interno le vibrazioni della membrana basilare prodotte dalle onde sonore pervenute dall'orecchio esterno causano una flessione delle cellule ciliate e questo movimento, a sua volta, dà origine ad un impulso elettrico; esiste una specializzazione del sistema dei recettori uditivi per i valori specifici della frequenza dei suoni; la specializzazione continua ad essere presente anche nelle altre strutture del sistema uditivo, nelle regioni sottocorticali e corticali; l'informazione sonora proveniente dall'ambiente esterno è costituita da 22 sequenze e combinazioni di frequenze diverse, che sono riconosciute grazie alle competenze cognitive del cervello; per elaborare questa informazione complessa occorre che i neuroni delle aree uditive e di altre regioni della corteccia cerebrale interagiscano tra loro, integrino quindi le analisi che ciascun neurone ha compiuto in modo specifico; se per

Il linguaggio verbale sembra necessaria l'integrazione tra le funzioni dei 2 emisferi seppure consull'altro (sinistro), per la musica una tendenza alla dominanza funzionale dell'emisfero destro

III. La percezione visiva. L'identificazione di un oggetto visivo implica 2 processi (descrizione e confronto) che sono i 2 principali stadidi elaborazione dell'informazione visiva: sono implicati i processi visivi che descrivono lo stimolo, indipendentemente dalnello stadio primario nei primi decenni del 900) significato dell'oggetto (studiati per la prima volta dalla Gestalt vengono implicati processi più complessi: attraverso il nello stadio secondario (di elaborazione cognitiva) una configurazione-stimolo viene confronto con le tracce depositate in memoria (tracce mnestiche), identificata come un oggetto notovi sono 2 tipi di elaborazione: dal basso verso l'alto: si fonda su un'analisi delle parti che sono presenti nello stimolo ed è

guidata daidati s

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Publisher
A.A. 2002-2003
64 pagine
4 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Storiche Prof.