vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
I METODI
1. Osservazione empirica: osservazione fondata sull’esperienza diretta della realtà con attenzione
e senza pregiudizi. E’ sistematica. In particolare, l’osservazione etologica tenta di non
interferire in alcun modo con il soggetto osservato lasciandolo esprimersi in modo spontaneo.
Possono essere utilizzati strumenti come telecamere nascoste o specchi unidirezionali.
Nell’osservazione strutturata invece lo psicologo interviene attivamente nella situazione.
2. Esperimento: è lo strumento più potente della ricerca scientifica (nasce con la fisica galileiana).
In psicologia presuppone sempre l’esistenza di una variabile indipendente (quantificata e
controllata dallo sperimentatore) e una dipendente (che varia se varia quella indipendente). Di
norma l’esperimento è preceduto da un’ipotesi che deve essere falsificabile. Una volta ottenuti i
dati si devono sottoporre ad un’analisi o elaborazione statistica. E’ sempre utile ripetere lo
stesso esperimento più volte per assicurarsi che i risultati siano davvero attendibili.
Fenomeno della Serendipità: scoperte che vengono ottenute “casualmente”, senza che si
volesse ottenerle. Molti aspetti dell’esperienza non possono essere sottoposti alla ricerca
sperimentale.
3. Le operazioni di misura e di elaborazione statistica: la prima tecnica consiste nelle scale di
misura; un’altra tecnica è il coefficiente di correlazione (appurare in quale misura due
grandezze sono legate una all’altra —> i valori vanno da +1 a -1)
NB: non confondere il concetto di correlazione con quello di causalità, può essere che non ci
6 di 11
sia un rapporto causa-effetto diretto tra due variabili in quanto possono dipendere da una terza
variabile non presa in considerazione.
4. I metodi qualitativi: i dati psichici non possono essere misurati come quelli fisici. Il metodo
principale è quello clinico, che coglie il soggetto nell’interezza della sua persona. E’ rivolto a ciò
che vi è di individuale e unico nella persona (prospettiva idiografica); mentre il metodo
sperimentale è rivolto agli aspetti e alle leggi generali e comuni a tutte le persone (prospettiva
nomotetica)
Il concetto di legge scientifica: la psicologia cerca di giungere alla formulazione di leggi universali
come quella della caduta dei gravi. Quella più famosa è quella di Weber e Fechner che stabilisce
un rapporto di tipo logaritmico fra stimolo e sensazione. Difficilmente queste leggi sono rilevabili
nella vita quotidiana perché si intersecano con altre leggi e con altri fattori psicologici.
I concetti di teoria e modello: spesso vengono usati in modo improprio, ad esempio quando il
concetto di teoria viene contrapposto a quello di pratica o quando viene identificato con il concetto
di “concezione”. Nel suo significato più appropriato una teoria scientifica implica il riferimento a
oggetti/eventi/processi non direttamente osservabili, e in questo senso si differenzia dalla legge
che è fondata su oggetti/eventi/processi direttamente osservabili. Per fare teorie bisogna essere
più imparziali possibile per evitare di cadere nell’errore dell’interpretazionismo. Il modello è un
concetto molto usato; è nominalistico, mentre la teoria è realistica, cioè si aspetta di venire
confermata (?)
Il concetto e le forme della spiegazione scientifica: la spiegazione in psicologia può essere di tipo
causalistico (riduzionistica: cause del comportamento individuate in eventi o processi
neurofisiologici/biochimici interni all’organismo; non riduzionistica) o non causalistico.
Spiegazione di tipo non causalistico:
a) spiegazione mediante campo psicologico: principio della contemporaneità (il comportamento
individuale in un qualsiasi momento t è determinato esclusivamente dalla struttura del “campo
psicologico” individuale in quel medesimo momento t, cioè dalla totalità degli eventi psichici
b) spiegazione per implicazione logica: gli eventi coscienti non “causano” bensì “implicano” altri
eventi coscienti —> “implicazione logica”
c) spiegazione teleologica: risponde alla domanda “verso dove?” cioè fa riferimento alla
dimensione temporale del futuro.
Approfondimento: com’è cambiato nel tempo il laboratorio di psicologia: introduzione progressiva
del computer; simulazione: il sapere viene sempre più spesso costruito tramite simulazione del
fenomeno indagato.
Approfondimento: livelli della teoria e funzioni del modello:
A) La teoria in psicologia: il primo divello è quello della teoria pura, ed è formato da un sistema di
idee e considerazioni legate in modo coerente tra di loro. Un esempio di teoria psicologica è
quello della “frustrazione-aggressività” di Dollard e Miller. Il secondo livello di astrazione è
quello dei concetti derivati, solo concetti astratti ma più dettagliati dei primi. Un esempio di
costrutto teorico può essere l’aggressività come insieme dei comportamenti atti a recare danno
nei confronti di un’altra persona. Il terzo livello sono i concetti empirici.
B) Il modello in psicologia: ha funzione conoscitiva e funzione pratica. In particolare ricordiamo i
modelli statistici e il modello energetico-omeostatico.
La particolarità degli esperimenti in psicologia sociale: (rileggere pg. 109/110). Lo psicologo sociale
studia la costruzione inter-soggettiva della realtà, cioè il fenomeno di reinterpretazione del
significato delle situazioni sociali. Ciò che in un’ottica centrata sull’individuo può sembrare un
“rumore”, in un’ottica psicosociale diventa l’oggetto stesso dello studio. (rileggere fino a 117)
Cap. 6 : Approfondimento: cognitivismo, scienze cognitive, neuroscienze
Nelle scienze cognitive confluiscono, oltre alla ricerca di tipo psicologico-cognitivistico, anche
l’informatica, la ricerca sull’intelligenza artificiale, la linguistica, le neuroscienze e la “filosofia della
mente”. E’ proprio l’analogia fra la mente umana e il computer a dover essere rifiutata secondo i
connessionisti (McClellando) perché nel computer le informazione circolano in tempi veloci ma
solo in sequenza l’una all’altra, cioè non più di una alla volta, il contrario di quello che avviene nel
cervello. 7 di 11
I primi modelli del cognitivismo: Atkinson e Shiffrin: modello della memoria composta da memoria
sensoriale, magazzino o memoria a breve termine e memoria a lungo termine. E’ stato calcolato
che la memoria ha una capacità di sette unità, due in più, due in meno (Miller). Il materiale in
entrata nell’organismo viene quid elaborato a molti livelli in parallelo.
La scienza cognitiva: principali considerazioni sulle capacità cognitive: 1. trattare i nostri processi
cognitivi come elaborazione di informazioni (“tesi della natura computazionale della cognizione”).
2. indipendenza dell’elaborazione dal supporto materiale che la realizza (“tesi del carattere astratto
elle computazioni”). I sostenitori della prima tesi pensano che tutti i processi cognitivi siano calcoli i
cui dati non sono necessariamente numeri o enti aritmetici ma informazioni di qualsiasi tipo. La
seconda tesi non garantisce che sia possibile costruire tipi di hardware diversi dal cervello umano.
“Non c’è nessuna ragione di vincolare il concetto di volo alla particolare realizzazione che ne
danno gli uccelli”, analogamente possono essere realizzati almeno in linea di principio da
‘macchine’ diverse dal cervello.
La neuropsicologia clinica: il suo obiettivo è studiare i processi cognitivi correlandoli con i
meccanismi anatomo-funzionali che ne sottendono l’attuazione. Il principio di base al quale ogni
processo può essere scomponibile in sottoponessi più elementari è stato chiamato da Marr
“principio di modularità” e consente di studiare un fenomeno complesso scomponendolo in parti
più elementari (“moduli” o “stadi”)
Le critiche nei confronti del cognitivismo e delle scienze cognitive: La rilevanza del tema ha
evidenziato contemporaneamente l’insufficienza della metafora del computer e sono riemerse le
stesse questioni che la filosofia ha posto da sempre. Le critiche principali:
- L’epistemologia del cognitivismo è rappresentazionalista (considera il rapporto con il mondo
come rispecchiamento di una realtà oggettiva da parte del soggetto cosciente)
- La cognizione umana è identificata con la logica, evitando tautologie, metafore e negazioni.
Nella vita reale invece vanno in tilt di fronte alla contraddizione perché piuttosto che ad una
antinomia logica nella vita si va incontro al conflitto (?). Watson e Johnson-Lairg dopo aver
tracciato una distinzione tra logico e illogico affermano che quanto si colloca nel polo illogico non
merita attenzione.
- La cognizione è astratta alla corporeità del mondo. La critica di Clark oneste il dualismo sotteso
alle teorie della mente tradizionali che la separano dal suo corpo e dal suo ambiente.
- La cognizione è una cognizione senza soggetto
Cap. 7 : Post-modernismo e costruttivismo
Vygotskij faceva derivare l’intra-psichico dall’inter-psichico, proprio come la psicologia post-
moderna fa derivare la vita psichica individuale dall’inter-individualità storico-culturale-sociale. Nel
loro insieme esprimono una “terna via” di tipo anti-naturalistico. Il termine “costruttivismo” riassume
questa nuova prospettiva psicologica interamente fondata sulle categorie concettuali della storicità-
culuralità-socialità. E’ una critica alla tradizione psicologica generale e sperimentale, con i suoi
oggetti di studio “statici” e “astorici” come la biologia. Secondo Gergen il nostro linguaggio
narrativo costruisce continuamente il nostro mondo, compreso il mondo della psicologia, che non
esiste indipendentemente dal nostro linguaggio narrativo.
Il significato del termine “post-moderno”: il post-modernismo è una riflessione sui nuovi caratteri
economici, sociali, politici e culturali di un’epoca della storia della civiltà occidentale che è
denominata post-moderna. Questo pensiero non ha più la fiducia illuministica e positivista per la
scienza. La crescita della conoscenza è considerata discontinua. Non crede nella costruzione di un
pensiero universale. La realtà non si riflette nella scienza ma è il prodotto di una costruzione
storicamente contestualizzata. L’abbandono di concezioni totalizzanti del sapere favorisce
l’accettazione della pluralità delle visioni