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Estratto del documento
Capitolo 1- Riferimenti epistemologici.
La scienza positivistica e la teoria della complessità.
Nel periodo prima dell'avvento della psicoanalisi, nel panorama scientifico c'erano due grandi
modelli epistemologici: il paradigma positivistico e la teoria della complessità.
Il paradigma positivistico si basava sul metodo sperimentale sulle leggi invarianti e dove i risultati
de esperimenti dovevano essere ripetibili e validi.
Al contrario, la teoria della complessità sosteneva un'idea di realtà non unitaria e integrata, non
esprimibile tramite leggi universali; dunque, all'interno di questa concezione si evidenzia come il
disordine e il caos dominassero l'idea dell'organizzazione generale delle cose, rendendo di fatto
impossibili, se non inutili, gli studi a livello sperimentale. Inoltre, la teoria della complessità
presuppone una centralità dell'osservatore al centro del sistema di osservazione, potendo
ancheessere oggetto di auto osservazione.
La conoscenza psicoanalitica.
La psicoanalisi è nata a cavallo tra Ottocento e Novecento (si è stabilito l'anno 1899, anno della
pubblicazione de “L'interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud), in un'epoca quindi prettamente
positivistica. Tuttavia, gli autori tentarono di allontanarsi dal clima positivistico ed avvicinarsi a
quello della complessità, che caratterizza i primi presupposti della “prima psicologia dinamica":
Il comportamento dell'uomo è soggetto alla coscienza e, in misura maggiore, dall'inconscio;
Lo sguardo della psicoanalisi è basato sull' “intelligenza del senso duplice": si ricercano,
all'interno di pensieri, sentimenti ed emozioni, rimandi occulti che vi si celano dietro;
Tra il livello manifesto e quello latente, è presente uno spazio reso percorribile
dall'interpretazione dell'analista;
Il comportamento e i pensieri non sono mai casuali ma dipendono da dinamiche inconsce, che
formano il “determinismo psichico”.
L’approccio si fonda sulla connessione oggettiva tra l’effetto patologico e la causa organica
volendo non ti crepa che rimanda ad un sistema preciso di riferimento, mentre, al contrario,
l'approccio psicologico tende a considerare il soggetto nella sua totalità, osservandolo NON in
maniera distaccata e oggettiva ma cercando di cogliere quei segni dell’inconscio in che si
nascondono dietro i sintomi del suo problema.
Psicoanalisi e scienza.
La psicoanalisi è da ritenere una scienza?
Secondo l'approccio positivistico, NO: infatti la psicoanalisi non è verificabile, le sedute non sono
riproducibili, in quanto il trattamento si basa su incontri caratterizzati da una essenziale unicità e i
suoi risultati sono molto difficilmente misurabili a livello matematico.
Al contrario, secondo la teoria della complessità, SÍ: la psicoanalisi si caratterizza, infatti, per
utilizzare dei metodi generali per poi focalizzarsi sulla singolarità del problema del singolo
paziente.
Capitolo 2- l’inconscio prima di Freud.
Mesmer.
Franz Mesmer è s
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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
M-PSI/07 Psicologia dinamica
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eleninaderiu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Barbieri Gianluca.