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UNIVERSALE SELETTIVO INDICATO
COMUNITA- Es. mettere i preservativi nei Es. per prevenire casi di Es. flessibilità oraria di
MACROLIVELLO bagni, fare quindi un discriminazione a scuola si fronte alla presenza di
(interventi di cambiamento strutturale nella può, per esempio, lavorare persone in un’azienda
comunità che scuola e convincere i presidi a sulla mensa che da che hanno mostrato dei
comportano mettere dei distributori di costolette di maiale e i sintomi di burn-out,
cambiamenti di preservativi. Per cambiamento bambini stranieri quindi si attua un
natura strutturale, strutturale si intende inserire musulmani non possono cambiamento
del funzionamento qualcosa di usufruibile o togliere mangiarle, quindi sono strutturale per evitare
di qualcosa dal contesto qualcosa di costretti a mangiare che questi sintomi si
all’interno di indesiderato. qualcos’altro in un aula traducano in un
organizzazioni, differente. Lavorando sulla disturbo conclamato.
quartieri, paesi in cui mensa, si attua un
le persone si cambiamento strutturale
trovano. È per evitare che ci siano
macrolivello un altri elementi
intervento che discriminatori.
modifica qualcosa di
più ampio rispetto
alle competenze e
alle relazioni
dell’individuo)
MICROLIVELLO Es. intervenire per aumentare la Es. per prevenire la Es. per prevenire il
(genitori, insegnanti, consapevolezza da parte dei discriminazione si può drop-out scolastico
gruppo dei pari. Si bidelli o insegnanti della peer lavorare sugli insegnanti (abbandono) si può
lavora quindi sulla pressure (pressione dei pari), in per aumentare la loro intervenire sui genitori
rete micro- modo da comprendere meglio le consapevolezza e di ragazzini che
contestuale del dinamiche relazionali all’interno sensibilizzazione mostrano segnali di
bambino) delle classi, e prevenire ad sull’importanza del bassa concentrazione e
esempio che i ragazzini bullismo razziale. Si lavora attenzione durante le
vengano influenzati rispetto sugli insegnanti ma lezioni (probabilmente
all’uso di tabacco, alcool o sempre per arrivare al dovuta all’uso
comportamenti antisociali. nostro target, ovvero il eccessivo di giochi al
bambino a rischio di computer), attraverso
discriminazione (più a corsi per i genitori con
rischio di altri perché lo scopo di
appartiene ad un sensibilizzarli
determinato gruppo sull’argomento.
etnico).
INDIVIDUO - Campagna informativa sui - Per prevenire la - Mentoring, il mentor
(intervenire non solo rischi legati al non usare il discriminazione si può ha lo scopo di lavorare
attraverso preservativo e sull’importanza creare un corso di italiano su individui che
campagne dell’uso del preservativo (il focus doposcuola per bambini presentano segnali
informative, ma è l’individuo e va bene per tutti) immigrati in modo che problematici,
anche attraverso siano più capaci di parlare permettendo loro di
- Campagna sulla
training, promozione la lingua, aumentando le accrescere le proprie
discriminazione in senso lato
delle life skills, loro competenze e competenze e abilità
- Campagna sulla violenza
attività ricreative eliminando eventuali (sociali, emotive)
domestica, si colloca
volte al elementi discriminatori - Lavorare sulle
sull’individuo e riguarda l’intera
miglioramento delle - Lavorare sui figli di strategie di coping di
popolazione
competenze genitori problematici lavoratori che hanno
individuali) - Campagna per sensibilizzare i (alcolisti, anoressia mostrato segnali di
giovani sul text messaging tossicodipendenti) che burn-out all’interno di
mentre si guida (prende in rappresentano un fattore un’azienda
considerazione sia le persone di rischio per il figlio, per
che usano sempre il telefono aumentare la loro capacità
alla guida e altri che non lo di resilienza, migliorare le
hanno mai usato) strategie di coping, ecc.
- Corso sulle abilità sociali - Lavorare per prevenire la
(life skills) dei ragazzi dentro le discriminazione di bambini
classi attraverso training sulle obesi (10% di obesi in
abilità sociali. Italia), attraverso corsi
- Lavorare sulla resistenza alla sull’uso adeguato del cibo,
peer pressure, aumentare le o corsi per la promozione
competenze individuali per dell’autostima
resistere alle pressioni dei pari.
N.B. → se il target dell’intervento è il bambino e si lavora sugli insegnanti (micro livello) vuol dire che si passa
attraverso di essi per giungere al nostro target, bisogna quindi porre attenzione a non confondere i target con il
livello di intervento. Per esempio un intervento basato su un ciclo di incontri con i familiari di persone con
disagio psichico, è un intervento selettivo a livello individuale se il target sono i familiari (gruppo più a rischio di
sviluppare un disagio, e si lavora sulle loro competenze), mentre se il target è la persona con disagio psichico
e si usano i familiari per giungere ad essa, è un intervento indicato a micro livello (perché la persona mostra
già sintomi di un disturbo e si passa attraverso i suoi familiari per prevenire l’insorgere di un handicap vero e
proprio, per esempio attraverso corsi per aumentare la consapevolezza dei familiari rispetto al disturbo della
persona) → QUINDI E’ MOLTO IMPORTANTE FARE ATTENZIONE AL TARGET ULTIMO. Un altro esempio
può essere “l’abolizione dei vestiti firmati in classe”, che è un intervento universale a macrolivello, ma può
essere anche selettivo se l’obiettivo è quello di prevenire la discriminazione di alunni con basso livello
socioeconomico (è a macrolivello perché comporta un cambiamento organizzativo, modifica le “regole” e
abitudini della scuola).
FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE
Gli interventi preventivi agiscono per eliminare i fattori che aumentano la probabilità che un disturbo si
manifesti (fattori di rischio) e per aumentare i fattori che limitano la probabilità che un disturbo si manifesti
(fattori di protezione).
− Fattori di rischio → caratteristiche di una persona o dell’ambiente sociale che aumentano la
probabilità di sviluppare un disagio, riducono le capacità di un individuo di affrontare gli stressors e di
raggiungere i prorpi obiettivi (es. vivere in una famiglia con genitori alcolisti o tossicodipendenti è un
fattore di rischio). Inoltre l’accumulo dei fattori di rischio ha un effetto moltiplicativo piuttosto che
sommativo;
− Fattori di protezione → caratteristiche individuali o ambientali che incrementano la probabilità e le
capacità di una persona di adattamento e di mantenere uno stato di benessere (es. la nostra rete
sociale di sostegno è uno dei principali fattori di protezione, oppure anche un alto status socio-
economico).
Per esempio
nella
depressione:
−
Protezione, avere un’adeguata rete relazionale è un
fattore di protezione rispetto alla depressione
− Rischio, la mancanza di una rete di
sostegno, la tendenza alla
rimuginazione
(pensare in
termini preventivi
significa risalire alle origini, alla fonte del problema, bisogna andare a
monte del fenomeno → nella depressione per esempio una determinante
può essere il tipo di attaccamento, ma non bisogna concentrarsi solo sul malfunzionamento della
persona perché lo stile di attaccamento dipende spesso dal funzionamento della famiglia in cui il
bambino è cresciuto).
Per esempio nell’alcolismo i fattori di rischio possono essere rappresentati da:
− Vulnerabilità genetica, il 70% degli alcolisti ha una storia familiare in parenti di primo o secondo grado
(non bisogna portare l’intervento solo nel target specifico, come negli alcolisti, ma anche nelle persone
che gli stanno accanto, in particolare i familiari, perché sono particolarmente a rischio di sviluppare tale
problematicità);
− Personalità, il sensation seeking per esempio è associato alla maggior probabilità di sviluppare tutte
quelle forme di abuso (sostanze o alcool), ma anche la timidezza associata a comportamenti
aggressivi a 5-6 anni sono predittori di abuso di alcol a 16-17 anni);
− Status socio-economico
− Qualità della vita del quartiere
− Tradizioni della comunità (l’aumento della tassazione sull’alcol dell’1% determina un decremento del
-3% del consumo).
N.B. → A volte questi due fattori possono essere l’uno il contrario dell’altro, per esempio una buona
comunicazione genitori-figli e adeguate strategie di controllo possono essere un fattore protettivo rispetto allo
sviluppo di problemi comportamentali ed emotivi, mentre la loro mancanza può costituire un fattore di rischio.
Ma questo non è sempre valido, per esempio una bassa autostima risulta un fattore di rischio per la
vittimizzazione del bullismo, ma non è vero che un’alta autostima sia un fattore protettivo.
Questo significa che bisogna avere dei solidi modelli teorici di riferimento, poiché ciò che guida gli
interventi è la letteratura scientifica, che ci indica quali sono i fattori di rischio e protezione maggiormente
rilevanti in una popolazione, permettendoci di individuare la probabilità che una determinata problematica si
sviluppi in un dato contesto o in un gruppo di individui.
Esempi:
RESILIENZA = capacità di un soggetto di “resistere” all’influenza dei fattori di rischio, per esempio resistere e
reagire di fronte a cambiamenti di vita negativi o condizioni avverse ed è grazie a questa abilità che le persone
esposte a fattori di rischio non manifestano comportamenti problematici. Indica quindi l’abilità di lottare e
imparare dalle avversità e cercare di integrare anche queste esperienze nella propria vita.
Equazione delle competenze sociali:
1) Formula di Albee centrata sull’individuo → si basa sull’idea che per comprendere in che modo alcuni aspetti
e fattori incidono sul benessere della popolazione si può utilizzare una formula in cui si mette al numeratore i
fattori di rischio e al denominatore i fattori di protezione. Questo autore, però, concentra il focus principalmente
sull’individuo. stress vulnerabilitàfisica
+
Incidenza dei disordinicomportamentali= abilità di coping+ sostegno sociale +autostima
2) Formula di Elias allarga la prospettiva includendo anche i fattori ambientali, legati al contesto.
stressors+ fattori di rischio ambientali
Probabilitàdei disordini nei setting= pratiche di socializzazione+risorse sociali+opportunità
I fattori di rischio e protezione si basano su 9 principi:
1. Ogni problema o disturbo è collegato a più fa