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INTRODUZIONE
Il libro è composto da brani di lettere scritte dai genitori su Gabrielle, e dagli
appunti clinici di Winnicott, intesi a fornire una descrizione dettagliata delle
sedute psicoanalitiche.
I genitori presero contatto con Winnicott nel gennaio 1964, quando Gabrielle
aveva 2 anni e 4 mesi. Vide Gabrielle 14 volte “ su richiesta”, cominciando
quando aveva 2 anni e 5 mesi. Gabrielle aveva 5 anni al momento della 14°
seduta.
Quando un bambino ha cominciato un trattamento, si perde la traccia della
ricca sintomatologia di tutti i bambini accuditi in un buon ambiente familiare. E'
possibile che il trattamento psicoanalitico di un bambino addirittura ostacoli
una cosa molto preziosa, che è la capacità della famiglia di tollerare e di far
fronte a quegli stati clinici del bambino che indicano tensione emotiva e
temporanei intoppi nel corso dello sviluppo psicologico.
Le descrizioni del lavoro fatto mostrano che, Gabrielle andava lì per lavorare,
e che ogni volta che andava in trattamento portava un problema che era
capace di manifestare. In ciascuna occasione l'analista aveva il senso di
essere informato dalla bambina di un problema specifico, sebbene vi fossero
molte aree di gioco indeterminato, in cui sembrava non esserci alcun
orientamento.
Queste fasi di gioco inderminato erano evidentemente una caratteristica
importante, in quanto dal caso si sviluppava un senso di direzione, e la
bambina diventava capace di comunicare un senso di bisogno reale, un
bisogno che l'aveva spinta a chiedere un'altra seduta.
LA PAZIENTE 4 gennaio 1964
Gabrielle ha delle paure che la tengono sveglia di notte, e che a volte
sembrano influenzare la qualità generale della sua vita e del suo rapporto con
i genitori.
Da lattante sembrava molto una persona, e dava il senso di avere grandi
risorse interne. L'allattamento sembrava svolgersi facilmente e naturalmente,
così come lo svezzamento. E' stata allattata per nove mesi. Aveva un grande
equilibrio; non cadeva quasi mai quando ha imparato a camminare, e non
piangeva quasi mai se cadeva.
Fin dai primi tempi aveva mostrato sentimenti molto appassionati verso il
padre, ed era in qualche modo in tensione con la madre.
Ha avuto una sorellina quando aveva 21 mesi, il che Winnicott ha ritenuto che
fosse molto, troppo presto per lei.
La bambina era facilmente annoiata e depressa, ciò che non avveniva prima.
Improvvisamente era molto consapevole dei suoi rapporti, e in particolare
della sua identità. L'avuto dolore e la chiara gelosia verso la sorellina non
durarono a lungo, sebbene il dolore fosse molto acuto. Ora le bambine si
trovavano reciprocamente molto divertenti. Verso la madre, Gabrielle
manifesta molto più calore, ma a volte anche più risentimento. Verso il padre,
era diventata molto visibilmente rservata.
Nella prima linea di fantasie,ha una mamma e un papà di colore nero. La
mamma nera entra di notte, dopo di lei. Questa mamma nera, che vive nella
sua pancia,e con la quale si può parlare al telefono, è spesso ammalata, ed è
difficile farla stare meglio.
La seconda linea di fantasie, che cominciò prima, riguarda il Bebecar. Ogni
notte chiama ripetutamente: “Dimmi del bebecar, dimmi tutto del bebecar”. La
mamma e il papà neri sono spesso insieme nel bebecar.
Ce stato un periodo in cui si grattava a sangue il viso ogni notte. Spesso
sembra vivace e spontanea, e pienamente vitale.
Piggle si concentra raramente nel gioco, raramente ammette perfino di essere
sé stessa: è o il bebè o, più spesso, la mamma.
PRIMA CONSULTAZIONE (3 febbraio 1964)
Mamma nera = rivalità con la mamma, per il fatto che entrambe amavano lo
stesso uomo, il papà. Era molto evidente che la bambina era profondamente
attaccata al padre.
La madre affermò che la bambina non voleva essere chiamata con il suo
nome,parla ad alta voce in un modo che non era il suo, era solito giocare tutto
il tempo, ma da quando era nata la sorella, tendeva a giocare nel suo lettino e
a succhiarsi il dito.
“Paura” era la parola-chiave; la paziente (bambina) si trovava a elaborare un
nuovo rapporto con la madre, che odiava a causa dell'amore di lei verso il
padre.
L'antico amore dei 6 mesi pe ril padre non era stato assimilato nella sua
personalità globale e restava accanto a un rapporto con la madre che era
ancora un oggetto soggettivo.
Il cambiamento avvenuto il seguito alla nascita della nuova bambina aveva
portato con sé angoscia.
I punti essenziali di queste prime consultazioni furono:
1. “HO PAURA” era una prova della forza e dell'organizzazione dell'Io,e
dell'aver posto l'analista come una “persona-padre”;
2. I disturbi cominciarono con l'arrivo di una nuova bambina, il che
costrinse Piggle a uno sviluppo prematuro dell'Io;
3. Indicazione di elementi di pazzia (non era pronta per semplice
ambivalenza): bebecar, sistema relativo al nero; paure notturne;
4. facilità di comunicazione;
5. Soluzione temporanea mediante la regressione a diventare un neonato
nella culla. DOPO CONSULTAZIONE
BEBECAR = MAMMA NERA
Nuova fantasia che ripete con molta elaborazione, su ognuno cosa che fa
“splash,splash, nel fango, onel brrr del muuu”. (riflessione sul mucchio di
giocattoli).
Passa la maggior parte del tempo lavando e mettendo apposto, non gioca
molto, è spesso inattiva e molto triste.
SECONDA CONSULTAZIONE (11 marzo 1964)
(2 anni e 5mesi)
1. Avere bambini come stare male con lo stomaco;
2. Gravidare come risultato di voracità orale, di un mangiare compulsivo;
3. Nero dentro, odio nei confronti del “dentro” e dei suoi contenuti;
4. Risoluzione nel transfert, con Winniccott che diventa la Gabrielle
perduta, così che lei poteva essere il nuovo bambino, duplicato;
5. Attraverso Winnicott = Gabrielle = vorace= il neonato acquista il diritto
di esistere.
Il “dentro” diventa non nero;
6.
7. Essere concepita da, come nella mente. La mente viene localizzata
nella testa,come se fosse cervello.
DOPO CONSULTAZIONE
A metà della notte comincia a piangere, la sua “pipina” le faceva male, doveva
andare dal dottore (eccitamento erotico e sottostanti fantasie edipiche). Per 3
settimane è stata perseguitata dalla “mamma nera”; ciò di cui si lamentava,
della mamma nera, e che rendeva nero anche lei.
Tutte le lettere e i disegni che faceva li firmava con “BEBE BEBLAN”. Quasi
ogni mattina vuole entrare nella vestaglia della mdre, o voleva essere
arrotolata dentro un tappeto. Si preoccupa molto quando rompe o sporca
qualcosa (angoscia depressiva).
TERZA CONSULTAZIONE (10 aprile 1964)
( 2anni e 6mesi)
Appariva meno tesa di prima,e questo stato rimase costante. Sembrava avere
allontanato le angoscie vissute.
I temi più importanti furono:
1. Ripresa del gioco dell'ultima volta, ma ritardo associato con angoscia;
2. nuova capacità di “giocare a “, piuttosto che stare dentro alle fantasie
paurose:
- sollievo e ampliamento del raggio di azione;
- perdita dell'esperienza diretta;
3. L'andare incontro all'angoscia con il pericoloso asse appuntito messo in
bocca suggeriva una fantasia della vorace esperienza orale materna
del pene del padre;
4. Ora la sua bambina (bambola) le dava uno spazio come bambina, con
una identificazione con la madre=Sè;
5. Risoluzione parziale sulla base del nero in relazione con l'odio per il
papà che dava alla mamma un bambino, ma in qualche modo
intellettualizzata;
6. Il buiofu messo via, cioè dimenticato;
7. importanza della non comprensione di Winnicott.
DOPO CONSULTAZIONE
Prigioniera del proprio mondo, come se fosse inaccessibile alle esperienze
esterne. I soli pensieri che la preoccupano sono i suoi ricordi di quando era
una bambina piccola e ancora poteva parlare.
QUARTA CONSULTAZIONE (26 MAGGIO 1964)
(2anni e 8mesi)
1. Nel venire in treno era rannicchiata in grembo al padre, di cui
succhiava il pollice;
2. Drammatizzazione dell'atto sessuale sadico maschile;
3. Idea della crescita naturale, della maturazione;
4. Senso della distanza tra noi, negli intervalli tra le sedute;
5. Idea della mamma arrabbiata con Gabrielle perchè questa è la piccola
di papà: si sovrappone all'idea della rabbia di Gabrielle verso i nuovi
bambini nati dal papà;
6. Erotismo uretrale, eccitamento clitorideo e masturbazione evidente con
base funzionale per la formazione di alcune fantasie e come parte della
ricerca di informazione.
DOPO CONSULTAZIONE
Si è trasformata in una bambina più grande. Sta bene ed è contenta. Aveva
acquistato una positività nel suo rapporto con il padre, e aveva abbamdonato
in comportamento regressivo.
QUINTA CONSULTAZIONE (9 giugno 1964)
(2anni e 9mesi)
1. Caldo, e le sue conseguenze;
2. Osservazione sui riccioli, e l'interpretazione di Winnicott; questo
sembrò essere il punto importante del lavoro di quel giorno. La sua
gravidanza nella fantasia pregenitale;
3. Fare bambini mediante il mangiare;
4. la signora Winnicott nel panorama dei suoi oggetti. (stanza-casa)
DOPO CONSULTAZIONE
Non sembra avere paura di addormentarsi.
Ha ancora depessioni improvvise, quando si ranicchia e si succhia il pollice e
grida cose senza senso, e non può fare niente per se stessa. E' stata bene
per un certo tempo, ma poi è diventata depressa e irrequieta, insonne durante
la notte, e preoccupata con il concetto di “morto”: Ha avuto un sogno: “Nessun
seme si è sviluppato, o solo un poco, a causa delle cose cattive dentro”.
SESTA CONSULTAZIONE (7 luglio 1964)
(2anni e 10mesi)
1. Winnicott si rese conto che lei doveva essere salutata come Gabrielle;
2. Sviluppo graduale del tema dell'identità;
3. Una versione della dichiarazione del Re del Castello;
4. Il gioco con oggetti parziali che portava all'idea dei seni;
5. Voracità che si muta in appetito;
6. Disordine che si muta in ordine. Accenna al tema della confusione in
arrivo. DOPO CONSULTAZIONE
Dorme bene la notte. Non è molto timida, ma trova difficile avere contatti con
altri bambini, e soffre se viene respinta. Soffre molto della disillusione, perchè
pone molte speranze in questi concetti. Va molto daccordo con la sorella,
malgrado alcuni attacchi, come quello di buttarla a terra in mezzo alla strada.
E' estremamente preoccupata dall'idea della morte dei suoi genitori, ma ne
parla in modo del tutto privo di sentimenti.
SETTIMA CONSULTAZONE (10 ottobre 1964)
( 3anni e 1mese)
1. Lei come se stessa, non a causa delle paure