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CONDOTTE RAPPRESENTATIVE.

Le operazioni prima di essere operazioni del pensiero sono azioni, per mezzo di manipolazioni prima che per mezzo della

parola → non è il linguaggio la causa della formazione delle operazioni, ma il linguaggio le rende condivisibili, universali e

mobili. La logica delle proposizioni si sviluppa nell’ultimo stadio dove si sviluppa anche il pensiero verbale.

Operazioni combinatorie e trasformazioni (7-8 anni) → trasformazione identica, inversione, reciprocità e correlazione → tale

evoluzione non è un prodotto dello sviluppo del linguaggio, ma ha le radici di natura sensomotoria.

Il linguaggio non è sufficiente a spiegare il pensiero, perché quest’ultimo ha le radici nell’azione de nei meccanismi senso

motori più profondi del fatto linguistico. Il linguaggio serve per l’elaborazione del pensiero sul piano sociale.

4 FATTORI CLASSICI DELLA TEORIA DELLO SVILUPPO:

1. Fattori ereditari;

2. Ambiente fisico;

3. Ambiente sociale;

4. EQUILIBRIO = proprietà intrinseca e costitutiva della vita organica e mentale → l’equilibrio si raggiunge grazie alle

strutture logico-matematiche, ma la ricerca dell’equilibrio avviene a partire dalle strutture prelogiche. Due

interpretazioni di queste strutture:

1) empirista → prima le conoscenze derivano dalla percezione e solo successivamente intervengono i coordinamenti

logico-matematici; l’equilibrio è subordinato al concetto di struttura coordinatrice;

2) razionalista → le strutture logiche risultano dalla progressiva ricerca di equilibrio delle strutture prelogiche, che ne

sono l’abbozzo e rappresentano lo strumento di acquisizione delle conoscenze.

L’equilibrio diventa permanente quando queste operazioni raggiungono la reversibilità. Tre modelli di equilibrio:

1) equilibrio delle forze → la percezione non porta alla formazione di un’immagine che è il risultato di una bilancia,

ma è il risultato di una protezione dall’errore (eccessi protettivi) → attività anticipatrici che prevengono l’errore e che

godono di una reversibilità;

2) modello probabilistico (Ashby) → esistono processi nervosi di riequilibrio, di adeguamento per le perturbazioni più

complesse;

3) equilibrio per compensazione fra perturbazioni esterne e le attività del soggetto tendente ad un accoppiamento

completo (decentramento) attraverso l’omogeneizzazione degli incontri → per ridurre al minimo le deformazioni.

PASSAGGIO DA FORME INFERIORI ( senso motorie e percettive, senza stabilità) A FORME SUPERIORI DI EQUILIBRIO

(strutture operative, modificazioni virtuali, ovvero immaginate e anticipate dal soggetto sotto forma di operazioni).

La reversibilità è il risultato, non la causa, della ricerca di equilibrio.

TRE CARATTERISTICHE DELL’EQUILIBRIO:

1. Stabilità e mobilità;

2. Si ha equilibrio quando le perturbazioni esterne vengono compensate da attività del soggetto;

3. Non è passivo, ma attivo → maggiore è l’equilibrio maggiore deve essere l’attività.

PROBLEMI DI PSICOLOGIA GENETICA

Psicologia genetica = ogni ricerca di psicologia deve partire dallo sviluppo, la formazione dei meccanismi mentali del bambino

può spiegare la loro natura e il loro funzionamento anche nell’adulto.

INNATO O ACQUISITO?

Ereditarietà delle acquisizioni → (studi sui molluschi) maturazione del sistema nervoso:

1. La maturazione non è indipendente dall’esperienza e dall’ esercizio = funzione nell’accelerazione o nel ritardo di

alcune forme di maturazione;

2. La maturazione e le basi innate non sono suffivcienti per lo sviluppo delle strutture logiche, serve anche il linguaggio, i

rapporti sociali e l’esperienza fisica.

STADI DELLO SVILUPPO DELLA LOGICA

1. 0-2 ANNI → oggetto permanente nello spazio prossimo →inizio di reversibilità pratica;

2. 2-7,8 ANNI → interiorizzazione delle azioni, operazioni reversibili, costanze percettive;

3. 7- 12 ANNI → operazioni concrete che si basano sugli oggetti, sull’azione e la manipolazione → reversibilità + leggi di

totalità (classificazioni, seriazioni);

4. 11-12 ANNI → logica delle proposizioni, formazione di due strutture: 1) reticolo = si riconosce con l’apparizione di

operazioni combinatorie; 2) gruppo = quattro trasformazioni; comprende le proporzioni.

FATTORI IMPLICATI NELLO SVILUPPO DELLA LOGICA:

1. Fattori innati → la maturazione del sistema nervoso è innata, ma la logica no;

2. Esperienza fisica → azioni e manipolazioni esercitati sugli oggetti;

3. Fattori sociali → lavoro comune, scambio verbale e operazioni interindividuali;

4. Equilibrio → reversibilità.

LO SVILUPPO DELLE PERCEZIONI

Tre categorie di evoluzione delle illusioni percettive dovute all’età:

1. Quelle che rimangono costanti o diminuiscono d’importanza con lo sviluppo → legge unica che determina il valore

assoluto delle illusioni, chiamata legge degli accentramenti relativi.

2. Quelle che aumentano d’importanza con l’età;

3. Quelle che aumentano fino ad un certo punto per poi diminuire in seguito.

GENESI E STRUTTURA

1. Genesi = forma di trasformazione che parte da uno stato A e che si conclude con uno stato B, il quale è più stabile

dello stato A;

2. Struttura = non è una qualsiasi totalità, ma un sistema parziale che presenta leggi di totalità, distinte dalle proprietà

degli elementi (Gestalt).

STORIA: genetismo senza strutture (prime teorie genetiche) → strutturalismo senza genesi → genesi e struttura insieme

Due tesi di Piaget:

1. Ogni genesi parte da una struttura e si conclude in un’altra struttura;

2. Ogni struttura ha una genesi (es. le strutture logico-matematiche non sono innate ma si costruiscono a poco a poco)

→ GENESI E STRUTTURA SONO INDISSOLUBILI.

POWER POINT su PIAGET della Professoressa Farroni

→ Qual è il rapporto tra natura ed esperienza? Costruttivismo epigenetico: rappresenta il punto di contatto tra il

punto di vista innatista e quello empirista. Lo sviluppo è un processo di tipo epigenetico, ossia procede da uno stato

di relativa indifferenziazione e disorganizzazione verso uno stato di progressiva diversificazione e crescente

complessità, attraverso attivi scambi bidirezionali tra l’organismo e l’ambiente. L’idea del costruttivismo è

l’equivalente, sul piano cognitivo, della nozione di epigenesi a livello dell’espressione genica in biologia.

Ogni struttura biologica, al pari della mente, è intesa come il prodotto emergente di un sistema auto-organizzato e

delle sue complesse interazioni bidirezionali con l’ambiente. La mente del bambino è inizialmente assalita da

stimoli indifferenziati e caotici, e non contiene alcuna forma di conoscenza innata. L’informazione necessaria per la

costruzione della mente e della conoscenza non è presente all’inizio ma viene acquisita e attivamente costruita dal

bambino nel corso dello sviluppo. Attraverso gli scambi con l’ambiente, il bambino costruisce attivamente le

proprie strutture cognitive e la propria conoscenza.

Patrimonio innato: riflessi sensoriali + 3 processi di ambito generale (assimilazione, accomodamento,

organizzazione).

La posizione costruttivista di Piaget è intermedia tra quella innatista e quella empirista. Attraverso l’esperienza, il

bambino costruisce il proprio sistema cognitivo a partire da pochi riflessi innati. L’esperienza ha un ruolo cruciale

nel consentire al bambino di costruire la propria conoscenza + La mente, tuttavia, impone una griglia all’esperienza

→ L’esperienza viene interpretata attraverso le strutture cognitive già esistenti → Tali strutture cognitive vengono

costruite attraverso l’esperienza.

Continuità vs discontinuità dello sviluppo → Lo sviluppo è un processo discontinuo, perché è caratterizzato da

modificazioni strutturali profonde a di ampia portata a carico delle strutture cognitive sottostanti il comportamento

e il pensiero. Lo sviluppo comporta una modificazione sostanziale di tipo qualitativo delle strutture mentali che il

bambino utilizza per interagire con la realtà.

N.B.: esistono comunque alcuni processi, determinati biologicamente, che rimangono costanti e che mediano il

cambiamento in ogni fase dello sviluppo.

Come avviene lo sviluppo? → Lo sviluppo avviene grazie al funzionamento di alcuni processi funzionali, determinati

biologicamente, che determinano cambiamenti di portata generale all’interno della struttura cognitiva.

COSA + COME → Piaget ha delineato una teoria dello sviluppo cognitivo integrata che costituisce un tentativo serio

di rispondere a entrambe le domande.

CRITICA → i meccanismi del cambiamento e il modo in cui le nuove strutture cognitive emergono da quelle

precedenti sono specificati esclusivamente a livello teorico.

Che cosa si sviluppa? → La struttura del sistema cognitivo nella sua totalità.

Strutture cognitive: principi organizzativi astratti che sottostanno al pensiero, non tangibili o direttamente

osservabili ma inferibili a partire dal comportamento osservabile. Costituiscono l’organizzazione di base del sistema

cognitivo umano inferita dal comportamento osservabile. All’inizio sono molto semplici (schemi d’azione), poi

diventano sempre più complesse, con la comparsa delle rappresentazioni mentali (la capacità di rappresentarsi

mentalmente la realtà). Le strutture cognitive si trasformano attraverso 4 stadi → Ogni stadio è caratterizzato dalla

presenza di una specifica struttura cognitiva, che pervade e controlla ogni aspetto del comportamento e del

pensiero del bambino → I diversi comportamenti attraverso cui si manifesta una determinata struttura cognitiva

emergono nello stesso lasso di tempo, poiché rappresentano tutti degli indicatori della comparsa di tale struttura.

STADI DELLO SVILUPPO → Ogni stadio è caratterizzato dalla presenza di una particolare struttura cognitiva che

controlla tutti gli aspetti del comportamento e del pensiero del bambino.

STADIO SENSOMOTORIO (0 - 2 anni): Dai riflessi innati alla capacità di rappresentarsi mentalmente la realtà.

Schemi d’azione: l’unità più elementare della conoscenza. Strutture organizzative non simboliche che mediano

l’interazione tra l’organismo e l’ambiente. Strutture interne che si formano a partire dalle azioni del bambino sul

mondo esterno (es.: succhiare, guardare, afferrare, imitare). Programmi motori che fanno da substrato a una serie

di azioni tra loro simili. Sono generalizzabili, perché possono essere estesi a realtà sempre nuove (tramite il

meccanismo dell’assimilazione; suzione del pollice e poi degli oggett

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
50 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Saruzza.96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Farroni Teresa.