Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
SF
d) APPROCCIO STADIALE
Per Piaget, lo sviluppo cognitivo passa attraverso una SERIE DI STADI.
STADIO PERIODO DI TEMPO
Uno è un in cui il pensiero e il comportamento dei bambini in
riflettono un tipo particolare di struttura mentale.
una varietà di situazioni Ha 5
caratteristiche principali:
1) Uno stadio è UNA TOTALITA’ STRUTTURATA IN STATO DI EQUILIBRIO. stadio come
operazioni
una totalità integrata che organizza le parti. Le di ciascuno stadio sono
interconnesse totalità organizzata.
e formano una
2) Ciascuno stadio DERIVA DALLO STADIO PRECEDENTE, lo incorpora, lo trasforma e lo
PREPARA allo stadio successivo. lo stadio precedente apre la strada a quello
successivo. Infatti, quando un bambino raggiunge un nuovo stadio non ha più a
le abilità precedenti rimangono, ma cambia il
disposizione quello precedente =
loro ruolo nell’organizzazione (es. il bimbo delle elementari che può ancora far
rotolare la palla, anche se ha imparato all’infanzia, ma ora questa abilità è
è impossibile la regressione
combinata con altre). Per questo per Piaget ad uno
stadio precedente. [NB. Questa nozione della regressione è in contrasto con la
teoria stadiale di Freud (secondo il quale una persona con ansia può regredire)].
3) Gli stadi seguono una SEQUENZA INVARIANTE. devono procedere in un
determinato ordine e non si può saltare nessuno stadio.
4) Gli stadi SONO UNIVERSALI. È possibile che gli individui con un basso QI non
tutti i bambini sono osservabili
raggiungano tutti gli stadi ma in di TUTTO il mondo
gli STESSI STADI.
5) Ciascuno stadio include UNA PREPARAZIONE E UNO STATO FINALE. L’effettivo
preparazione iniziale
raggiungimento di ogni stadio è introdotto da un periodo di
ad essere periodo dell’essere vero e proprio.
e in seguito troviamo il
Riepilogo gli STADI sono TOTALITA’ STRUTTURATE che EMERGONO DA UNO STADIO
PRECEDENTE, trasformandolo; rispettando una SEQUENZA INVARIANTE E UNIVERSALE,
procedono da un periodo instabile di transizione a uno finale stabile. 10
SF
e) METODOLOGIA
Osservazione partecipante.
con osservatore
Metodo clinico nell’interazione verbale a catena tra sperimentatore e
consiste
intervistato. Lo sperimentatore parte da una domanda prestabilita, ma le domande
successive sono guidate dalle risposte del bambino = questo aiuta a comprendere il
ragionamento seguito dal bambino nelle sue risposte.
Metodo critico interviste associate alla manipolazione
le spesso sono di oggetti da
parte dello sperimentatore o del bambino.
3. DESCRIZIONE DEGLI STADI Piaget chiama:
STADI
PERIODI = sottostadi dei quattro periodi
= le principali fasi dello sviluppo. principali.
In sintesi un elenco dei periodi:
PERIODO SENSOMOTORIO (da nascita a 2 anni) il lattante comprende il mondo
in termini di azioni fisiche e manifeste. I riflessi si trasformano in un insieme di schemi
organizzati.
PERIODO PREOPERATORIO (da 2 a 7 anni) ricorre a simboli per rappresentare
oggetti ed eventi.
PERIODO DELLE OPERAZIONI CONCRETE (da 7 a 11 anni) acquisisce alcune
strutture logiche che gli permettono di compiere varie operazioni mentali, ossia azioni
interiorizzate e reversibili.
PERIODO DELLE OPERAZIONI INFORMALI (da 11 a 15 anni) operazioni mentali non
sono più limitate a oggetti concreti, ma possono essere applicate ad affermazioni
puramente verbali/logiche. 11
SF
PERIODO SENSOMOTORIO (da nascita a 2 anni)
3.1
L’essere umano alla nascita possiede: una serie di riflessi + una particolare configurazione
fisica esclusiva della specie umana + modalità ereditarie di interazione con l’ambiente.
utilizzando il sistema sensoriale e motorio il bambino costruisce attivamente un modello
6 stadi:
del mondo, passando attraverso
STADIO 1: MODIFICAZIONE DEI RIFLESSI (da nascita a 1 mese circa)
riflessi
Il neonato è un fascio di = risposte fisse attivate da stimoli particolari (es. se metti un
i riflessi
dito nel palmo della mano, lui stringe il pugno). Dopo essere stati attivati più volte,
gradualmente cominciano a modificarsi per adeguarsi alle varie circostanze. Quindi
rafforza, generalizza e differenzia
durante il primo stadio il bambino comportamenti
inizialmente riflessi. A questo punto, Piaget li inizia a chiamare con il termine “schemi”.
STADIO 2: REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE (da 1 a 4 mesi)
La comparsa delle reazioni circolari primarie consente rapido sviluppo degli schemi.
movimento che viene ripetuto più volte,
Reazione CIRCOLARE PRIMARIA = divenendo
Sono focalizzate sul corpo
appunto circolare. del bambino (es. porsi il dito alla bocca). La
realizzazione di reazioni circolari primarie sembra essere accompagnata dal senso di
piacere.
STADIO 3: REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE (da 4 a 8 mesi)
Reazioni CIRCOLARI SECONDARIE = sono dirette verso l’esterno il bambino fa qualcosa
porta a un risultato interessante sull’ambiente circostante
che (es. scuotere un sonaglio
scoperta è casuale
che fa rumore/colpire una palla facendola rotolare). [la e solo a
posteriori il bambino cerca di raggiungere nuovamente quel risultato].
STADIO 4: COORDINAZIONE DEGLI SCHEMI SECONDARI (dagli 8 ai 12 mesi)
combinare gli schemi in modi complessi,
Il bambino impara a grazie alla pianificazione e
all’intenzionalità. Nuova sequenza comportamentale comportamento strumentale
appreso a distinguere i mezzi
(schema) + comportamento finalizzato (altro schema). Ha
dai fini applica a situazioni nuove.
e li Oltre a coordinare schemi per rimuovere ostacoli, il
può usare oggetti come strumenti per ottenere un fine
bambino (es. il bambino che mette
la mano della mamma sul telecomando per accendere la TV). 12
SF
STADIO 5: REAZIONI CIRCOLARI TERZIARIE (da 12 a 18 mesi)
agisce come uno scienziato l’ambiente laboratorio
Il bambino e è il suo compie
esperimenti in miniatura, varia un’azione per influenzare il risultato (es. tirare la coperta
per ottenere un oggetto che vi sta sopra).
STADIO 6: INVENZIONE DI MEZZI NUOVI MEDIANTE COMBINAZIONI MENTALI (dai 18 ai
24 mesi).
Il pensiero inizia ad essere sotterraneo da esplorazione esterna si passa a
ESPLORAZIONE MENTALE INTERNA, all’utilizzo di simboli mentali
possibile grazie per
rappresentare oggetti ed eventi.
In sintesi: il bambino ha appreso di avere un corpo + ha imparato a conoscerlo + ha
compreso che attraverso il corpo può interagire con l’ambiente circostante quindi in
bambino si approccia all’esplorazione mentale interna.
CONCETTO DI PERMANENZA DELL’OGGETTO PERMANENZA
Il concetto più importante acquisito durante il periodo sensomotorio è la =
oggetto continua a esistere anche quando non si può vederlo.
un Stadio 1 e 2 se un
oggetto scompare il bambino non lo cerca più. Stadio 3 il bambino cerca in due casi:
se l’oggetto è sparito solo parzialmente o se stava già compiendo qualche azione
sull’oggetto al momento della sua scomparsa. Stadio 4 il bambino sa cercare gli
oggetti nascosti, ma li cerca nello stesso posto dove li ha trovati. Stadio 5 cercare
correttamente un oggetto anche quando ha subito vari spostamenti visibili. Stadio 6
capisce finalmente che gli oggetti sono dotati di un’esistenza autonoma.
PERIODO PREOPERAZIONALE (da 2 a 7 anni)
3.2 FUNZIONE SEMIOTICA
La rappresentazione mentale è resa possibile dalla = capacità di
ricorrere a un oggetto che fa la funzione di un altro. Uno dei precursori della
rappresentazione è l’IMITAZIONE. 13
SF
Le rappresentazioni possono essere di due tipi:
SIMBOLI: mantengono SEGNI:
una qualche al contrario dei simboli, la
somiglianza con gli oggetti e gli eventi. relazione segni e oggetti è arbitraria. (i
Spesso i simboli compaiono nel gioco bambini pensano che il nome di un
oggetto sia intrinseco all’oggetto stesso.
simbolico. Es. perché il sole si chiama così? Perché è
giallo e fa luce).
pensiero rappresentativo ha evidenti vantaggi rispetto al pensiero sensomotorio:
Il è più
veloce e più mobile, può avere a che fare contemporaneamente con il
passato/presente/futuro, le sue parti possono ricombinarsi per creare idee che non
hanno un riferimento con la realtà.
è lo sviluppo del pensiero rappresentativo che rende possibile l’uso
Piaget sostiene
delle parole e degli altri significanti. Infatti, il pensiero precede il linguaggio e al tempo
stesso lo include il linguaggio è prima di tutto un modo per esprimere il pensiero.
Durante lo sviluppo, il pensiero anticipa il linguaggio.
CARATTERISTICHE DEL PERIODO:
Periodo preoperatorio i bambini non hanno ancora acquisito le operazioni mentali
reversibili che caratterizzeranno il periodo successivo delle operazioni concrete. Questo
periodo rappresenta essenzialmente una fase di preparazione per il periodo successivo.
Caratteristiche:
EGOCENTRISMO: fa riferimento alla: differenziazione incompleta di sé e del mondo;
alla tendenza di percepire, capire e interpretare il mondo dal proprio punto di vista il
bambino non può adottare il punto di vista percettivo di un’altra persona = non
concepisce neanche l’esistenza dei punti di vista.
Il linguaggio egocentrico è preponderante nei giochi di gruppo dove ci sono monologhi
collettivi piuttosto che conversazione tra bambini. il bambino è meno egocentrico
rispetto al periodo precedente successivamente l’egocentrismo continuerà a
declinare ma non sparirà del tutto. 14
SF
RIGIDITA’ DEL PENSIERO: manca la reversibilità = il
il pensiero è congelato, infatti
bambino non può invertire una serie di eventi. Il bambino presta attenzione solo ad una
caratteristica dell’oggetto = CENTRAZIONE. (i bambini non riescono a considerare due
aspetti contemporaneamente). Si focalizzano sugli stati, piuttosto che sulle trasformazioni.
Si CONCENTRANO SULL’APPARENZA piuttosto che sulla realtà. [Tre risultati positivi raggiunti
nel periodo preoperatorio: la funzione = il bambino sa cogliere l’esistenza di una relazione
fra due fattori; la regolazione = atto mentale parzialmente decentrato; identità = consiste
nella nozione secondo cui l’oggetto può apparire diverso senza cambiare la sua natura e
identità.]
RAGIONAMENTO SEMILOGICO: il bambino ha dei pensieri concatenati fra loro ma
in maniera slegata.
CONCEZIONE SOCIALE LIMITATA: i