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AMORI MOLESTI
1. Né bruti né angeli
1.1 il cervello uno e il cervello trino
Gli umani sono:
Simili agli animali in quanto condividono con essi funzioni fisiologiche( respirare e nutrirsi), stati
emotivi (paura, rabbia contentezza)
Abbiamo il patrimonio genetico condiviso con piante e animali, assomigliamo molto ai mammiferi
soprattutto alle scimmie, apparteniamo alla stessa linea evolutiva filo genetica.
Diversi dagli animali perché siamo animali culturali ( pensiamo, ragioniamo, apprendiamo, siamo
altruisti e cooperiamo mescolati con aggressione e sopraffazione.
Il cervello umano si è stratificato nel corso dell’evoluzione filo genetica. Viene descritto da MacLean come
costituito da 3 livelli corrispondenti a 3 piani di progressione filo genetica. Si parla di cervello trino ma allo
stesso tempo uno per la globalità del suo funzionamento e tripartita. I 3 strati riflettono la progressione
dello sviluppo cerebrale nei vertebrati e nei mammiferi. I 3 livelli convivono nel sistema nervoso e
comunicano e si influenzano a vicenda dal basso al alto e dall’alto al basso e in determinate azioni sono
coinvolti tutti e 3. Possono lavorare in sinergia o autonomamente. I 3 cervelli che consistono nel sistema
nervoso centrale sono:
Cervello rettiliano, il più antico, regola le funzioni vegetativo (respirare e temperatura) e le azioni
più primitive ( sopravvivenza di sé e della specie, riproduzione, alimentazione, veglia -sonno,
attacco fuga, eccitazione sessuale) e attua piani innata d’azione. Le strutture anatomiche sono il
tronco encefalico e ipotalamo. Le strutture sono chiuse, rigide e stereotipate, rispondono con
reazioni automatiche e precostituite.
Cervello emotivo libico, è quello dei mammiferi primitivi. Riguarda strutture come l’ amigdala,
ippocampo e talamo. Possiede emozioni fondamentali (paura, rabbia, gioia e tristezza) che
comportano vissuti soggettivi e impulsi a reagire agli eventi esterni sulla base di risposte somatiche
e viscerali. Riguarda anche emozioni delle relazioni sociali più evolute e complesse (sessualità
maternità, legami individuali e gioco.
Neocorteccia o cervello neomammaliano, possiede l’apprendimento, controlla le azioni, è flessibile
in risposta agli eventi ambientali. Governa emozioni complesse (vergogna, colpa è orgoglio ) legate
alla vita sociale degli umani. La neocorteccia è collegata con altre aree corticali che creano funzioni
specifiche come linguaggio, valori, pianificazione di azioni, autocoscienza e autodeterminazione,
cultura, educazione, arte, religione e scienza. Ha strutture più libere e flessibilità.
Negli umani alla nascita è immaturo e si sviluppa fino all’adolescenza, per questo motivo negli
umani l’infanzia è di lunga durata prima che si raggiunga maturità sessuale e ragionamento adulto e
autonomo. Gli umani sono dotati di plasticità neuronale che influenzano la maturazione.
Differenze morfologica e di funzionamento tra:
Uomini, cervello più voluminoso, sono più analitici e hanno capacità spaziali
Donne hanno più capacità verbali linguistiche.
1.2 gli esseri umani tra biologia e cultura
ciò che ci differenzia dagli animali è la capacità di costruire un’immagine mentale della realtà esterna anche
quando non la percepiamo con i sensi e di lavorare mentalmente su di essa; immaginare realtà che non
sono più presenti o sono del tutto inesistenti. Questa capacità è chiamata da Piaget rappresentazione
mentale.
Rappresentazione mentale: si sviluppa a partire dai 2 anni di età, quando l’intelligenza è senso motoria
ovvero percezione della realtà vincolata dai suoi sensi. Si manifesta con comportamenti come: imitazione
differita, gioco simbolico e linguaggio. La rappresentazione mentale permette di usare simboli per indicare
una certa realtà, è possono essere simboli personali, convenzionali (usati da una certa cultura ) o avere un
significato condiviso ( linguaggio ), un segno fonetico e grafico.
Man mano che si cresce si diventa sempre più capaci di pensare in modo ipotetico deduttivo che diventa
possibile a partire dall’adolescenza ma dipende dall’uso della lingua scritta e dalla scolarità.
L’intelligenza umana serve perla socialità, il trovare soluzioni e adattarsi.
Saper cosa pensano gli altri serve per ingannare o per aiutare.
Il pensiero, il linguaggio e la plasticità cerebrale hanno sviluppato la coscienza che consente
l’autoregolazione nella relazione con l’ambiente e riguarda sia il corpo che la mente, infatti la coscienza non
è localizzabile ed è limitata e sottoposta a limiti ( nel sonno perdiamo coscienza).
Abbiamo una continua interazione tra componenti consci e inconsci (automatici).
Autocoscienza e riflessione su di sé permettono di considerare i propri vissuti e azioni, valutarlo,
anticiparvi, pianificare mete e autodeterminare i comportamenti. Permette una rappresentazione
decentrata di sé stessi come se ci guardassimo dall’esterno oltre a creare noi stessi.
La cultura è stata fondamentale per il nostro sviluppo cognitivo al massimo.
1.3 potenziare i gradi di libertà
Il cervello grazie alla plasticità si rimodellare in continuazione anche in età adulta grazie agli eventi
esterni e alla nostra attività mentale dove la coscienza ha ruolo fondamentale.
Il se cosciente e i pensieri consapevolmente guidati possono controllare in modo limitato l’attività del
cervello con effetti sul funzionamento del corpo e del comportamento.
È ciò che si fa quando si impara attraverso la ripetizione e l’esercizio oppure quando si fa ricorso a
terapie cognitivo comportamentali o a modalità di rilassamento per ridurre l’ansia o metodi per
trasformare pensieri negativi in positivi per avere maggiore fiducia in se stessi e agire in modo migliore
più attivo ed efficace (comportano modifiche alla struttura e funzionamento del cervello in modo
positivo ).
I pensieri negativi invece hanno effetti sulla struttura e funzionamento del cervello con ideazione e
comportamenti poco adattatori.
Darwinismo neuronale, Edelman, nel cervello si formano e si selezionano gruppi neuronali diversi in
continua modificazione e tra loro reciprocamente connessi. Si selezionano aggregati di neuroni che
configurano mappe funzionali tra loro interconnesse infatti il cervello di ognuno di noi è diverso da
quello di ogni essere umano.
L’auto analisi e autoregolazione si sviluppano fino all’adolescenza e sono legate alla maturazione
neurofisiologica e all’educazione che lasciano un impronta sulla struttura e funzionamento del cervello
e della mente.
La capacità di decentramento da se è possibile solo da un adeguata educazione che permette maggiore
critica del proprio comportamento e minore egocentrismo.
Gli umani non sono prodotti passivi della biologia e cultura ma sono in grado di una revisione criteri di
azione consapevole che ognuno di noi esercita sul mondo, ci sono nell’uomo gradi di libertà che sta sia
alla società che a noi promuovere, preservare e ampliare.
Le società democratiche si fondano su una buona libertà individuale anche se molte persone non sono
in grado di sfruttare la libertà e diventano così passivi e inattivi.
È importante diffidare da chi negativo spazio di libertà agli umani perché vuol dire che sta imponendo il
suo potere.
2. Prima il sesso poi l’amore
2.1 la sessualità come dominanza o sottomissione
L’ affettività è apparsa dopo la riproduzione sessualità dove per molto la sessualità era anonima, priva di
legami e affetto.
Gli organismi superiori pluricellulari c’è una riproduzione sessuata che è l’unione del gameta femminile con
quello maschile che da vita a un nuovo organismo. Questa riproduzione vede il rimescolamento genetico
che garantisce maggior salute. Maschi e femmine devono incontrarsi per creare l’embrione.
Nei pesci la fecondazione avviene fuori dal corpo della femmina quindi non ci sono contatti diretti tra
individui.
Man mano che gli organismi si fanno complessi ci vuole il contatto fisico diretto tra i 2 sessi poiché
l’embrione e mantenuto nel corpo della madre fino alla nascita.
Il vero comportamento sessuale si ha con il contatto fisico e compilazione tra i due sessi.
Differenze tra:
Maschi che producono cellule piccole, numerose e mobili. Vogliono copulare più femmine e questo
gli rende aggressivi con gli altri maschi. Creano una relazione di dominanza e aggressività.
Femmine producono poche cellule e poco mobili. Selezionano il maschio con cura affinché possa
garantire una prole forte e sana. Creano una relazione in cui sono sottomesse e hanno paura . sono
protettrici della prole. Sono soggette all’estro ovvero periodi in cui possono subire la copulazione.
Il cervello rettilinano è anche presente negli esseri umani. 2 differenza nella sessualità:
Italia maschi hanno una sessualità che si basa sulla dominanza, aggressività nella competizione con
i maschi che con la femmina. Sono aggressivi perché producono ormoni come arginina –
vasopressina la cui produzione è legata al testosterone. Anche gli uomini vogliono inseminare più
donne
Femmine si sottomettere a causa della paura nei confronti del maschio
Negli umani sebbene ci sia anche il cervello rettiliano c’è il bisogno dell’affettivita sviluppata grazie
all’evoluzione, alla socialità positiva alla cultura e all’ambiente. Nonostante ciò :
Uomini hanno sempre un comportamento aggressivo che si esprime verbalmente o fisicamente con
violenza o uccisione di uomini o donne. Riguardano tutti i tipi di aggressività:
o Impulsiva, scarso controllo emotivo
o Personalità, storia dell’individuo
o Cognitiva che media credenze e valori
Ma oltre ad aggredire uomini o donne aggrediscono bimbi, giovani attraverso un comportamento di
dominanza. Queste violenze sono attivate dalla parte di cervello rettiliano.
Le donne violentate a causa del cervello rettiliano si sottomettono, accettano e giustificano la
violenza, o perché provano vergogna.
2.2 la comparsa degli affetti
Con il cervello mammaliano o emotivo si crea la socialità, affettività. Le relazioni hanno legami stabili e
duraturi, attaccamento, cura, conforto, altruismo, aiuto e cooperazione. Questi comportamenti derivano
dalla cura per la prole ovvero il rapporto tra madre e piccolo per garantire sopravvivenza.
Ne deriva la relazione personale, la sintonia e la reciprocità emotiva. Sono nati rapporti amichevoli e
d’aiuto.
Compaiono gli affetti con i quali l