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3) 3° forma: emozionale. Questo è caratterizzato da due aspetti:
- Ogni sentimento ed emozione tendono a prender corpo in determinate immagini ad esse
corrispondenti. L’emozione presenta la capacità di selezionare determinate impressioni,
immagini e pensieri affini al nostro stato d’animo. La “Legge Della Duplice Espressione
Dei Sentimenti” afferma che ogni sentimento ha sia un’espressione esteriore che
un’espressione interiore. La “Legge Del Segno Emozionale Comune” sostiene che le
impressioni o le immagini in grado di produrre in noi una reazione emozionale affine hanno
la tendenza a riunirsi insieme;
- Al contrario del primo caso, l’immaginazione influisce sul sentimento. La “Legge Della
Realtà Dell’Immaginazione” (Ribot) sostiene che “Tutte le forme dell’immaginazione
creatrice includono degli elementi affettivi”. Questo significa che ogni costruzione della
fantasia influisce sui nostri sentimenti.
4) 4° forma: una costruzione della fantasia può costruire, effettivamente, qualcosa di nuovo,
che non è mai esistito e che non corrisponde a nessun oggetto realmente esistente.
CAPITOLO 3 –
MECCANISMO DELL’IMMAGINAZIONE CREATRICE
L’immaginazione è un processo estremamente complesso. Questa complessità ne rende difficile
l’indagine che, spesso, conduce a interpretazioni erronee della sua stessa natura e del suo carattere.
Ogni attività dell’immaginazione ha una lunga storia. All’inizio di ogni processo immaginativo ci
sono sempre delle percezioni, sia interne che esterne, che costituiscono il fondamento della nostra
esperienza. Ciò che il bambino vede e sente, è il primo punto di appoggio per la sua futura
creatività. Nel corso del suo sviluppo accumulerà tutto il materiale attraverso cui costruirà la sua
fantasia. Ogni impressione costituisce un tutto risultante da una quantità di parti distinte. Il processo
di rielaborazione di tutto il materiale si basa su:
1) Dissociazione: consiste nel fatto che questo insieme si viene a spaccare nelle sue parti.
Alcune acquistano un particolare risalto nei confronti delle altre. Le prime si conservano, le
altre andranno perdute. Il processo della dissociazione è un processo di estrema importanza
durante tutto lo sviluppo intellettuale dell’essere umano, in quanto sta alla base del pensiero
astratto e alla base della formazione dei concetti; 2
2) Associazione: consiste nella riunione degli elementi dissociati e trasfigurati. Questo
processo può svolgersi su differenti fondamenti a incominciare da un’associazione
soggettiva delle immagini, fino ad un’altra scientificamente obiettiva.
Il processo conclusivo della costruzione dell’immaginazione è costituito nel combinare tra di loro le
immagini isolate, ridurle a sistema e costruire un quadro di insieme. Il circolo completo di questa
attività risulta completo quando l’immaginazione si cristallizzerà in immagini esteriori.
Ogni invenzione necessita di:
- Origine Impulsiva;
- Insorgere Delle Immagini.
L’insorgere delle immagini viene definita come: “Quella che avviene spontaneamente, senza cause
manifeste che la provochino”.
Un altro elemento molto importante, ma tenuto poco in considerazione, è l’ambiente esterno.
Qualsiasi inventore è una creatura del suo tempo e del suo ambiente.
Nessuna invenzione o scoperta scientifica appare prima che si siano formate le condizioni materiali
e psicologiche necessarie alla sua creazione. La creatività è un processo futuro condizionato da tutte
le esperienze precedenti. CAPITOLO 4 –
L’IMMAGINAZIONE NEL BAMBINO E NELL’ADOLESCENTE
Si afferma che l’immaginazione del bambino è più ricca di quella dell’adulto. L’infanzia è il
periodo in cui la fantasia presenta il suo massimo sviluppo. Le creazioni della fantasia infantile si
distinguono, nettamente, da quelle dell’età adulta. I bambini, inoltre, vivono più nel mondo della
fantasia che in quello reale. Il mondo infantile è caratterizzato da inesattezza, alterazione
dell’esperienza reale, esagerazione e il gusto per le favole e per i racconti fantastici.
Esistono due tipi di immaginazione:
1) Immaginazione Plastica: utilizza i dati delle impressioni esterne. Viene definita
“oggettiva”;
2) Immaginazione Emozionale: utilizza i dati delle impressioni interne. Viene definita
“soggettiva”.
L’immaginazione può avvicinare ed allontanare l’essere umano dalla realtà. 3
CAPITOLO 5 –
IL TORMENTO DELLA CREAZIONE
Creare è un compito difficile e, inoltre, non sempre l’esigenza di creare corrisponde alla possibilità
di realizzarla. Questo causa un senso di sofferenza che viene definito dai poeti come “il tormento
della parola”.
Il fantasticare è l’equivalente dell’abulia, i sognatori non riescono a dare espressione alla loro
immaginazione creatrice.
L’ideale è il frutto dell’immaginazione creatrice. Questo non riesce ad essere una forza vitale se non
quando guida le attività e le azioni umane.
CAPITOLO 6 –
LA CREAZIONE LETTERARIA NELL’ETA’ SCOLARE
La creazione letteraria è una creazione caratteristica dell’età scolare. Il disegno, invece, è una
creazione caratteristica dell’età prescolare. Età in cui i bambini disegnano volentieri, senza essere
spinti dagli adulti o in seguito a stimoli.
All’inizio dell’età scolare, l’interesse per il disegno inizia a diminuire. Ne conservano la passione
solo pochi casi, i più dotati, oltre a quelli in cui il contesto familiare o scolastico stimolino
l’esercizio del disegno spronandolo ad ulteriori sviluppi. Il disegno offre la possibilità di esprimere
facilmente ciò che si ha nel proprio intimo. Con lo sviluppo, in particolare con la maturazione
sessuale, viene abbandonato il disegno e la creatività si concentra sulla componente verbale o
letteraria. Abbastanza frequentemente capita che il bambino scrive male, semplicemente perché non
ha nulla da scrivere. Blonskij sostiene che “bisogna abituare il bambino a scrivere soltanto di cose
che conosce bene, di cose a cui ha pensato molto e bene a fondo”. Per coltivare la componente di
scrittura nel bambino, è necessario aiutarlo a sviluppare un grande interesse per la vita circostante.
Per questo scopo è necessario scegliere per questi bambini le forme letterarie più adatte a loro,
come piccoli diari, letterine o brevi narrazioni.
Vygotskij suggerisce dei procedimenti utili da adottare con gli studenti:
1) “Proporre una scelta di temi ampia e varia ricorrendo ad argomenti seri, che interessino
anche l’insegnante stesso; 4
2) Far leggere composizioni di altri ragazzi e proporli solo queste come modello, in quanto
sono più veritiere, più belle e più morali di quelle degli adulti;
3) Mentre gli studenti stanno componendo, non bisogna fare delle osservazioni riguardo la
pulizia dei quaderni, sulla calligrafia, sull’ortografia, sulla costruzione delle proposizioni
e sulla logica;
4) Poiché la difficoltà nella composizione risiede nel suo valore artistico, è necessario che la
gradualità dei temi deve riferirsi al meccanismo del comporre considerato in sé”.
Una giusta educazione non si riduce ad un trapianto di ideali, sentimenti o aspirazioni
completamente estranee ai bambini. Una giusta educazione, al contrario, consiste nel risvegliare nel
bambino quanto in lui sta racchiuso, nel cooperare affinché si sviluppi e nell’orientare questo
sviluppo in una determinata direzione. La creazione letteraria infantile può essere orientata e
stimolata dall’esterno. CAPITOLO 7 –
LA CREAZIONE TEATRALE NELL’ETA’ INFANTILE
Oltre alla creazione letteraria, nei bambini, troviamo anche la creazione teatrale. Queste due
costituiscono gli aspetti più frequenti e diffusi della creatività infantile. Nella forma drammatica
viene messa in evidenza, con la massima chiarezza, il circolo completo dell’immaginazione. In
questo contesto l’immagine che si è creata sugli elementi reali si concretizza e si attua nuovamente
nella realtà. La tendenza all’azione, alla concretizzazione ed alla realizzazione inerenti al processo
immaginativo, trovano in questo contesto la loro piena realizzazione.
Se per scrivere una qualsiasi composizione letteraria i bambini devono capire quale scopo possa
avere un simile lavoro di scrittura, allo stesso modo un qualsiasi spettacolo che allestiscono deve
avere, per loro, senso ed uno scopo determinato.
CAPITOLO 8 –
IL DISEGNO NELL’ETA’ INFANTILE
Luquet sostiene che l’interesse per il disegno si manifesta, nuovamente, tra i 15 ed i 20 anni. Questo
nuovo slancio di creatività si manifesta, solamente, in quei ragazzi con un grande talento artistico. Il
5
passaggio a questo nuovo e più alto stadio di sviluppo, diventa accessibile o grazie a favorevoli
stimoli esterni o per delle speciali doti personali.
Stadio Dello Schema (1° stadio): è lo stadio in cui il bambino disegna figure schematiche degli
oggetti, che sono molto lontane da una loro riproduzione realistica e veritiera. La caratteristica di
questo stadio è che il bambino disegna a memoria. Mentre disegna, il bambino all’oggetto che sta
raffigurando come se ne stesse facendo una narrazione.
Secondo Stadio (2° stadio): è lo stadio in cui nasce il senso della forma e della linea. Qui vengono
espresse le correlazioni formali tra le sue parti. Sono ancora dei disegni-schemi, ma si ritrovano i
primi tentativi di fare una figura simile alla realtà.
Stadio Della Raffigurazione Simile Al Vero (3° stadio): in questo stadio lo schema scompare
completamente.
Stadio Della Figurazione Plastica (4° stadio): in questo stadio le parti dell’oggetto sono
rappresentate volumetricamente con l’aiuto della distribuzione delle luci e delle ombre. C’è la
prospettiva e viene espresso il movimento.
L’essere umano realizza, con l’aiuto dell’immaginazione, tutto ciò che lo aspetta nel futuro.
L’orientamento nei riguardi del futuro, il comportamento che sul futuro si appoggia e dal futuro
deriva, costituiscono la principale funzione dell’immaginazione.
APPENDICE –
UNA LEZIONE
Il gioco è la linea dominante dello sviluppo in età prescolare. Esistono molte attività che possono
procurare al bambino delle emozioni piacevoli molto più forti di quelle del gioco. I giochi
procurano piacere solamente se il loro risultato riesce ad essere interessante per il bambino. Que