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LO SVILUPPO MOTORIO
Influisce sullo sviluppo di altre aree del funzionamento quali percezione, TOM…
Azione influenza percezione e viceversa. Inoltre influisce sul concetto di sé e
sull’autostima.
SNC = elaborazione centrale, usa input ambientali per pianificare le azioni future
e generare comandi motori.
Le informazioni sensoriali arrivano al sistema cognitivo che permette l’output
motorio.
Al contrario, Chiel e Beer sostengono che il corpo non è un mero esecutore passivo
di comandi generati cognitivamente.
Embodied view: sistema nervoso /corpo/ ambiente sono interconnessi e dalla loro
interazione emerge il comportamento adattivo (proprietà muscolari influenzano
cambiamenti neurali e stati mentali) corpo e cervello sono complementari e offrono
vincoli e opportunità. Si adattano l’uno all’altro e sono importanti nella formazione
degli stati mentali.
Dall’approccio maturazionista (patrimonio genetico sviluppo cerebrale
comportamento motorio ) alla TEORIA dei SISTEMI DINAMICI (Thelen) per cui c’è
relazione tra sistema nervoso, caratteristiche bio-meccaniche e fattori ambientali.
CRESCITA PRENATALE
3 stadi: germinale (dal concepimento all’annidamento)
Embrionale (2-8 settimane)
Fetale (8- nascita)
La velocità di crescita è massima nei primi 6 mesi e parte importante dello sviluppo
motorio avviene prima della nascita. Si pensava che l’ambiente non influenzasse lo
sviluppo prenatale. Oggi invece:
- Dalla 3 settimana il feto è attivo e dal 4 mese ha sperimentato quasi tutti i
movimenti
- Questi movimenti sono spontanei e non riflessi
- Non sono scoordinati, ma fluidi
- Diversa frequenza nel tipo di movimenti
- Movimenti oculari sono presenti in sonno attivo, veglia quieta e veglia ativa
- Movimenti corporei presenti in sonno attivo e veglia attiva
- Il movimento fetale ha valore adattivo. È già in interazione con l’ambiente che
porta a cambiamenti.
5 settimane Battito cardiaco regolare
8 settimane Movimenti generali
9 settimane Movimenti isolati braccio-gamba
10 settimane Respirazione, rotazione testa e corpo,
contatto mano volto
12 settimane Movimento dita
15 settimane Estensione completa
18 settimane Movimenti oculari
17-24 settimane Fase di stasi
24 settimane Suzione pollice, controllo preciso, cicli
sonno veglia
30 settimane 70-80% sonno REM
L’attività fetale è importante per il benessere del feto, per specializzazione e
consolidamento dell’apparato muscolo-scheletrico e per sviluppo sistema nervoso
tramite stimolazione sensoriale. Alcuni movimenti hanno significato nella vita
intrauterina, altri garantiscono funzionalità dopo la nascita, altri cambiano
funzione.
IL NEONATO
1. Cicli sonno veglia
2. Riflessi
3. General movements
1 ben organizzati, osservabili direttamente, si ripetono ciclicamente ogni 2 ore:
veglia calma, sonno profondo, sonno attivo, pianto, veglia attiva, veglia calma.
2 comportamenti più o meno complessi e automatici in risposta a stimoli speficifici
(pupillare, patellare, sussulto, Moro, rooting, grasping, Babinsky, stepping).
- Riflesso tonico asimmetrico del collo (RTAC): se capo ruotato, estensione
dell’arto facciale e flessione arto craniale
- Riflesso tonico simmetrico del collo (RTSC): la flessione del capo provoca
flessione degli arti superiori e estensione arti inferiori, l’estensione del capo
provoca estensione arti superiori e flessione arti inferiori
- Riflesso tonico labirintico (RTL): aumento del tono estensorio in posizione
supina
- Rotazione di Landau: se bambino sostenuto dall’addome allora solleva capo
e gambe
- Riflesso di raddrizzamento del collo sul capo: supino, capo ruotato, corpo
segue
- Riflesso di raddrizzamento del corpo sul corpo: supino, arto inferiore ruotato,
corpo ruotato
3 motricità spontanea del bambino. Movimenti coinvolgono tutto il corpo, durano
da pochi secondi a un minuto, decrescono e sono ridotti se concentrati su attività
impegnative. Sequenze variabili e maggior fluidità = migliore sviluppo (variabilità
movimenti + variabilità dimensioni spaziali e temporali + indipendenza aree del
corpo + ricchezza movimenti distali = buono sviluppo) vs (monotonia + repertorio
povero + movimenti rigidi e non indipendenti = sviluppo atipico).
Nel primo anno la crescita è maggiore che dal secondo anno in poi.
Nel primo anno si ha una modifica delle proporzioni del corpo e aumento equilibrio,
sviluppo cefalo-caudale e prossimo-distale e un’ acquisizione di un controllo
accurato di movimenti per sviluppare due abilità:
- Gross motor skills: muoversi nello spazio, attività muscolari ampi e diffuse
esplorazione ambientale
- Fine motor skills: attività muscolare sintonizzate sulle caratteristiche
ambientali modifica dell’ambiente
Schemi motori
1. Controllo capo (solleva mento, solleva testa, si appoggia sugli avambracci)
2. Solleva mento
3. Solleva torace
4. Rolling
5. Allunga braccia
6. Siede con aiuto
7. Siede in grembo e afferra
8. Siede sul seggiolone
9. Siede solo
10. In piedi con aiuto
11. In piedi con mobili
12. Gattoni
13. Per mano
14. Si alza con mobili
15. Sale gradini
16. Sta in piedi solo
17. Cammina solo (base di supporto larga, passi piccoli e frequenti. No
oscillazione braccia. Poi cammino plantigrado, appoggio tallone e alterna
braccia). Maggior possibilità di esplorare, rappresentazione del corpo come
indipendente nello spazio e impulso all’autonomia).
Reaching e grasping
Reaching (avvicinamento):
- Early reaching: presente nel neonato se tronco sostenuto, innescato dalla
vista dello stimolo, balistico, risposta attentiva, solo nei primi due mesi.
- Later reaching: 4 mesi, scopo esplorativo, coordinato alla postura, anche con
oggetti in movimento
Grasping (afferramento):
- Riflesso palmare: nel neonato, innescato dal contatto
- Grasping: 4 mesi
Tramite esperienza il bambino anticipa la corretta posizione della mano in base alle
proprietà dell’oggetto.
Schemi di prensione
4-5 mesi Cubito palmare (no Approccio rastrello
pollice, parte esterna)
5-6 mesi Palmare (no pollice, al Approccio parabolico
centro)
7-8 mesi Radio-palmare (parziale
pollice, parte interna)
8-9 mesi Radio digitale (pollice, Approccio diretto
mignolo e anulare flessi)
+ presa a pinza inferiore
(tra pollice e indice, intera
falange pollice, seconda
indice)
10-12 mesi Presa a pinza (punta
pollice, punta indice)
Da ampio a minimo, da prossimale a distale, da impreciso a preciso e da bilaterale
a preferenziale.
Piaget: coordinazioni tatto-vista-propriocezione. Mappa tra occhio e mano.
Embodied view: adattamento progressivo dei movimenti spontanei che diventano
sempre più coordinati.
Nuove ricerche: aspetti bio-meccanici, differenze individuali: processo problem-
solving
Requisititi minimi che permettono sviluppo del sistema + motivazione del bambino.
ATTIVITA’ ESPLORATIVA
Coinvolge tutti i sistemi sensoriali e permette l’acquisizione di nuove informazioni.
Può avere un obiettivo specifico o generico. Diminuisce all’aumentare della
familiarità e la sua durata varia a seconda delle info contenute nello stimolo. È data
da componenti multiple (esplorare con le dite, schiacciare, ruotare, attenzione).
MODELLI TEORICI
Età dell’oro (maturazionista); Gesell
- Sviluppo: maturazione delle strutture che controllano il movimento,
l’esperienza non ha influenza, avviene con sequenza fissa in tutte le specie.
- Dimensioni: cefalo-caudale, prossimo-distale, semplice-complesso
- Approccio descrittivo-normativo
- Metodologia: osservazione diretta, sistematica con situazioni standardizzate
- Limiti: non tiene conto delle differenze individuali, della plasticità cerebrale
e la maturazione non è sufficiente per spiegare tutto.
Età dormiente (cognitivisimo e HIP)
Sistema nervoso come compute con regole e programmi. Il bambino ha processi di
base con cui elabora le info. Sviluppo: costruzione di un sistema gerarchico di
sottoroutine, schemi e rappresentazioni sempre più complesso. Modifiche nelle
rappresentazioni: forme più accurate di azione integrazione fattori biologici e
cognitivi.
Teoria dei sistemi dinamici (vedi sotto)
Cammino autonomo:
- Maturazionisti (4 fasi): riflessi sottocorticali
Inibizione per sviluppo corticale
Coordinazione dei muscoli a livello corticale
Integrazione corticale e sottocorticale
- Cognitivisti: fattori cognitivi e intenzionalità
- T.s.d.: vincoli fisici poi superati + fattori meccanici e ambientali
Predominanza manuale:
- Visione classica: innata, riflette asimmetrie cerebrali
- Visione contemporanea: continua riorganizzazione tra diversi fattori biologici
ed esperenziali che cambiano al crescere del bambino. Fluttuazioni legate
alle tappe motorie (gattonare = alternanza).
TEORIA DEI SISTEMI DINAMICI
Comportamento emerge on line in funzione delle caratteristiche specifiche
coinvolte. Interazioni decentralizzate e locali in tempo reale. Modelli dinamici non
lineari piccole variazioni portano grandi cambiamenti.
- Multicausalità
- Self-organization
- Cambiamento deriva da stato di stabilità disturbato
Sviluppo: progressione tra diversi stati di stabilità
Il cervello non controlla ogni singolo muscolo, ma una configurazione di muscoli
legati al movimento. I movimenti non sono indipendenti, ma organizzati in gruppi
funzionali. Carico computazionale diminuito. Non è necessario il controllo di ogni
movimento perché emerge della proprietà naturali del corpo.
Organizzazione sistemica, plasticità e dipendente dall’esperienza.
Età prescolare: maggior coordinazione motoria (adattamento forza e durata,
regolazione delle contrazioni muscolari, correzione della precisione), autonomia
(cura personale e spostamenti), consapevolezza (orgoglio e autostima per
padronanza, inadeguatezza per sforzi senza successo). Maggiore automatizzazione
processi, maggiore accuratezza e abilità nel controllo della posizione del corpo e
maggiore uso della sensibilità propriocettiva e cinestesica.
Età scolare: sviluppo percettivo-motorio (attraversare la strada identificare
proprietà stimoli rilevanti, controllare componenti dei propri movimenti,
sincronizzazione abilità percettive e motorie, quindi calcolare la distanza. Possibili
errori dovuti a sovrastima distanza/sottostima velocita macchina).
Sviluppo atipico:
- Disordini del sistema nervoso (PCI, sintomi diversi a seconda della lesione)
- No segni a carico di SN: disturbi coordinazione motoria
- Pov