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Il legame emotivo tra bambini e adulti e il successo scolastico
Il rischio associato alla relazione tra bambini e adulti è il motivo principale di molte forme di insuccesso scolastico, sia in termini di socialità che di rendimento. Il fattore più diffuso associato a risultati positivi in tutti gli ambiti è la presenza di una relazione supportiva, soprattutto dal punto di vista emotivo, con un adulto.
La qualità di una tale relazione deriva da:
- Capacità di leggere i segnali e reagire in modo appropriato
- Accettazione e calore emotivo
- Offerta di aiuto se necessario ma spinta all'esplorazione
- Regolazione e spinta all'autoregolazione
Queste relazioni favoriscono:
- Abilità sociali nella relazione tra pari
- Sviluppo emotivo e dell'autoregolazione
- Competenze scolastiche come attenzione, motivazione, problem solving e autostima
Tuttavia, possono anche determinare problemi comportamentali e psicopatologie.
N.B. In quanto asimmetrica, nella relazione bambino-adulto la maggior parte
dell'adulto. CONTESTO SCOLASTICO E' il luogo in cui più frequentemente emergono problemi sociali, comportamentali ed emotivi. La scuola può essere veicolo di cambiamento e prevenzione perché possiede costitutivamente le RISORSE necessarie: - un numero elevato di ADULTI - l'ISTRUZIONE è un processo su base RELAZIONALE e ha quindi tutte le potenzialità per agire da REGOLATORE Per contro, la scuola può contribuire alla comparsa di questi problemi. Inoltre, i PRIMI ANNI di scuola sono un periodo sensibile, hanno un'enorme influenza (opportunità ma anche rischio) sull'andamento successivo del percorso scolastico. L'esperienza ha effetti sorprendenti, si ha una diversificazione significativa dei percorsi evolutivi, sia in negativo che in positivo (RAMIFICAZIONE). RELAZIONE BAMBINO-INSEGNANTE I maestri svolgono le funzioni di: - figuradi attaccamento o comunque adulto con cui instaurare una relazione significativa- caregiver da un punto di vista fisico- agente di socializzazione- mediatore dei contatti con i compagni- docente- regolatore delle emozioni Da una prospettiva sistemica, distinguere le funzioni puramente scolastico-educative da quelle non scolastiche è artificiale e trascura molti aspetti. E' tuttavia vero che i ruoli si differenziano sempre più nel tempo e la componente sociale perde in parte la sua importanza. Le relazioni tra bambini e insegnanti: - producono EFFETTI decisivi sullo SVILUPPO infantile - sono particolarmente importanti per i bambini A RISCHIO perché possono CONTRASTARE il rischio offrendole risorse necessarie (nei primi anni di scuola l'insegnante può addirittura sostituire le carenze del genitore come figura di attaccamento sicuro) - sono VANTAGGIOSE anche per le popolazioni NON A RISCHIO - sono FATTORI DI PROTEZIONE - necessitano di TEMPO VALUTAZIONE dellaRELAZIONE BAMBINO-INSEGNANTE
Lo studio di una relazione comprende:
- l'esame dei comportamenti interattivi
- le caratteristiche cognitive, affettive e motivazionali degli individui
La sensazione di sicurezza nella relazione con l'adulto e la libertà di esplorare il mondo in maniera competente è segno distintivo dell'attaccamento sicuro tra genitore e figlio ed è molto presente anche nella relazione bambino-insegnante.
VALUTAZIONE dal PUNTO DI VISTA del BAMBINO
● INTERVISTE
Sono poche le interviste formali che si concentrano sulla relazione con l'insegnante; sono perlopiù adattamenti di protocolli riferiti al contesto domestico e alla relazioni con i genitori. Alcune delle domande più importanti che possono essere somministrate a bambini di età tra i 6 e 12 anni sono:
- chi è l'insegnante con cui trascorri più tempo?
- quali sono le cose che il maestro fa che ti fanno stare bene, arrabbiare o sentire triste?
Se ti senti triste/preoccupato, il maestro ti aiuta a sentirti meglio? - il maestro grida, si arrabbia o punisce? E' capitato anche con te? - il maestro ti dà attenzioni? Come cerchi di attirare la sua attenzione? - il maestro ti aiuta? Come? Anche gli altri bambini?
Da tenere presente:
- è possibile che il bambino rifiuti di rispondere riguardo le proprie esperienze ma che sia disponibile nel raccontare di esperienze altrui
- l'intervistatore deve sollecitare e incoraggiare il bambino a fornire esempi specifici, perché è un indicatore di capacità e modelli rappresentazionali sani
STORIA DELLA BAMBOLA (George e Solomon, 1991) applicata alla relazione con gli insegnanti, adatta in età pre-scolare e inizio elementari. E' un'intervista-gioco semistrutturata in cui l'intervistatore fornisce al bambino delle bambole, indicazioni sul contesto e l'inizio di una storia che verterà a esplorare delle
condizioni/situazioni specifiche e informative; il bambino dovrà completarla.- QUESTIONARI- SCALA DELLA QUALITÀ' RELAZIONALE (Wellborn e Connell, 1987)
- QUALITÀ EMOTIVA (gamma di emozioni sia positive che negative che un bambino sperimenta con l'insegnante - definisce il tono emotivo generale della relazione)
- RICERCA di VICINANZA PSICOLOGICA (intensità del desiderio di vicinanza con l'adulto)
- OTTIMALE (emozioni positive sopra la media, vicinanza psicologica inferiore alla media)
- DEPRIVATO (emozioni negative sopra la media, vicinanza psicologica superiore alla media)
- DISIMPEGNATO (scarsa qualità emotiva ma anche scarsa ricerca di vicinanza)
- CONFUSO (elevata qualità emotiva ma comunque elevata ricerca di vicinanza)
- ADEGUATO (posizione
SCALA DELLA CURA PERCEPITA
Viene utilizzata con bambini di fine elementari e scuole medie
Valuta il grado di sostegno sociale e attenzione che il bambino ritiene di ricevere dall'insegnante = fino a che punto il bambino percepisce l'insegnante come figura di supporto e aiuto (sia in situazioni sociali che legate all'istruzione)
INVENTARIO DEL TRATTAMENTO DELL'INSEGNANTE
Viene utilizzata con bambini di fine elementari e scuole medie
Valuta il grado in cui:
- il bambino percepisce come adeguate le aspettative dell'insegnante
- il bambino crede che l'insegnante capisca e risponda alle sue esigenze di allievo (attenzione individuale)
- il bambino percepisce l'insegnante come una figura adulta capace di cura nei suoi confronti
N.B. i SELF-REPORT sono da considerarsi inadeguati per bambini con meno di 8 anni, anche se possono essere adattati con formati di risposta diversi (es. disegno)
VALUTAZIONE dal PUNTO DI VISTA
dell'INSEGNANTE (elaborati con maggior cura rispetto a quelli sui bambini)
● QUESTIONARI- SCALA DELLA RELAZIONE STUDENTE-INSEGNANTE (STRS) (Pianta, 1994)
Attualmente l'unico strumento standardizzato e validato per valutare la percezione delle relazioni che l'insegnante instaura con i propri studenti
Individua 5 dimensioni alla base della percezione della relazione:
- calore (affetto)
- comunicazione aperta (parlare di questioni personali)
- dipendenza (adeguata o no alla fase evolutiva del bambino)
- conflitto
- sentimenti contrastanti (preoccupazione circa la propria incapacità di relazionarsi col bambino)
Sono stati individuati 5 pattern relazionali:
- DIPENDENTE (affidamento eccessivo)
- POSITIVAMENTE COINVOLTO (calore e comunicazione)
- DISFUNZIONALE (scarso coinvolgimento, rabbia, fastidio)
- MEDIAMENTE FUNZIONALE
- RABBIOSO (conflitto elevato)
- NON COINVOLTO (scarso calore, scarsa comunicazione ma anche scarsa rabbia)
Dall'analisi dei risultati sono
Emerse diverse correlazioni:
- tra le dimensioni e il comportamento effettivo dei bambini con gli insegnanti e con i pari
- tra le dimensioni e la decisione di trattenere alla scuola materna
- tra le dimensioni e l'invio a programmi educativi speciali
- tra le dimensioni e i risultati scolastici (rendimento e socialità)
- tra i pattern e la tipologia di attaccamento con i caregiver
- analogie tra le percezioni degli insegnanti e quelle dei bambini
Sottoponendo la scala allo stesso insegnante per ogni suo alunno e facendo la media dei punteggi ottenuti si può individuare lo stile relazionale dell'insegnante specifico, applicato alla pratica, può essere utile per abbinare insegnanti e alunni per la formazione delle classi.
Indice dello stress da insegnamento:
Al momento della pubblicazione del manuale, ancora in corso di validazione, verrà utilizzato per valutare la compatibilità tra bambino e insegnante.
Interviste:
Intervista sulla relazione
PER L'INSEGNANTE (TRI) (Pianta, 1997)Utilizzata per valutare le rappresentazioni che gli insegnanti hanno delle loro relazioni con i bambini e di sé stessi sotto l'aspetto professionale. Da tenere presente:
- L'intervistatore sollecita a fornire esempi, approfondire pensieri e sentimenti ad essi associati
- Analizzare il rapporto con un singolo bambino alla volta chiamandolo per nome (X)
- Scegliere tre parole che descrivano la relazione con X e per ognuna raccontare un episodio
- Episodio di sintonia, di distanza e di comportamento negativo
- Episodio in cui si ha spinto X a cimentarsi con argomenti difficili o ha ritenuto opportuno desistere
- Episodio in cui X era turbato e si è rivolto a lui/lei
- Quale è la soddisfazione maggiore di essere l'insegnante di X
- Episodio in cui lui/lei ha dubitato della propria capacità di soddisfare i bisogni di X
- Modalità di comunicazione di indipendenza o aiuto
- Relazione con la famiglia di X, con gli
altri adulti presenti nella scuola e con un suo insegnante quando lui/lei era bambino/a
● OSSERVAZIONE- GLOBALE (della classe intera)- MIRATA (es. TEACHER ATTACHMENT Q-SET)
Addestrare gli insegnanti a osservare i processi relazionali e ottimizzarli potrebbe rendere più consapevoli e favorire l'effetto preventivo sia per i bambini che per gli insegnanti.
LAVORARE CON GLI INSEGNANTI
- fornire l'opportunità di esprimersi liberamente sulle proprie esperienze relazionali con i bambini (in altri termini, sui propri modelli rappresentazionali)
- approccio orientato al problem solving (applicare la conoscenza teorica dei sistemi di relazioni insegnante-bambino per migliorare il funzionamento di entrambi dal punto di vista pratico)
- lavorare con gli insegnanti permette di ridurre al minimo i