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La memoria

La memoria è un sistema cognitivo complesso che si può dividere in 3 grandi sistemi:
  • Memoria sensoriale: gestisce moltissime informazioni sensoriali che però si degradano rapidamente
  • Memoria a breve termine o memoria di lavoro: gestisce poche informazioni per lassi di tempo relativamente brevi.
  • Memoria a lungo termine: gestisce una quantità virtualmente infinita di informazioni

Memoria sensoriale

Questo tipo di memoria è di tipo inconsapevole e dedicata ai sensi. Esistono memorie sensoriali relative al contatto, olfatto, gusto ecc. Due sono quelle che ci interessano:
  • Memoria iconica: relativa alla vista: una sequenza permane nella memoria per qualche secondo. Metodo del resoconto parziale: consiste nel vedere comparire una serie di lettere per 50 ms (al limite con la consapevolezza). Compare poi sullo schermo bianco una freccia che indica quale sequenza va enunciata e incredibilmente ci si
ricorda perfettamente la sequenza. Tuttavia, se la freccia compare dopoqualche secondo ci si ricorderanno meno numeri.
  • Memoria ecoica: relativa all'udito: il suono permane nella memoria per qualche secondo.
  • Esperimento: se in una sequenza di consonanti uguali se ne sente una diversa, si verifica la mismatch negativity.
  • L'esperimento puntava a vedere dopo quanti secondi si verifica ancora la mismatch negativity, in modo tale da capire per quanto tempo il suono uguale permane nella memoria ecoica.
  • A 9 secondi la mistmatch negativity non c'è più: da ciò si evince che la memoria ecoica gestisce informazioni per circa 6 secondi, dopodiché si sfilaccia.

Memoria a breve termine: Il concetto venne concepito nella seconda metà dell'800 quando Ebbinghaus capì che c'era una memoria a breve termine, che ricordava le cose per pochi minuti, e a lungo termine, che ricordava per giorni.

Modello modale: modello che

affermava che la memoria a breve termine sarebbe un sistema passivo per il quale passano informazioni percepite, dirette alla memoria a lungo termine. Caratteristico di questo modello è che ciò che viene registrato nella memoria a breve termine e su cui si pone l'attenzione, andrà nella memoria a lungo termine. Ciò avviene ad esempio se si ripete n volte un elemento. Esperimento: fatte ascoltare coppie di parole a delle persone e richiesti dei giudizi linguistici. Si chiedeva: - Se le parole facessero rima - Se fossero lunghe o corte - Quanti fonemi avessero Le persone ricordavano meglio nella memoria a breve termine le parole su cui era stato fatto un livello di analisi più approfondita, e quindi il conteggio dei fonemi. LA MEMORIA DI LAVORO Dall'esperimento sopra citato si evince che la memoria a breve termine non sembra quindi un contenitore passivo, ma sembra elaborare i contenuti. Questo porterà allo sviluppo di un modello chesostituirà la memoria a breve termine con il concetto di memoria di lavoro. Il modello supponeva un'organizzazione modulare ma interattiva tra le componenti. Esso è costituito da 3 sistemi: - Sistema centrale, chiamato esecutivo centrale: consente di integrare informazioni linguistiche e visuo-spaziali. Permette quindi di avere un'immagine complessiva di ciò che si sta elaborando mantenendo ciò che serve e scartando ciò che non serve. - Sistemi periferici dipendenti dal centrale, chiamati: - Taccuino visuo-spaziale (sede della memoria di lavoro viso-spaziale). - Ha 2 funzioni: - Mantenere nella memoria l'aspetto di ciò che è stato appena visto (fotografia) - Gestire nella memoria visiva la posizione relativa degli elementi in ciò che è stato visto (riflessione) - Circuito fonologico (sede della memoria di lavoro fonologica): fondamentale per le informazioni linguistiche-acustiche. - Ha 2 funzioni: - Magazzinofonologicamente diverse. Questo perché la ripetizione sub-vocalica delle parole simili può causare confusione e interferenza nella memoria a breve termine. Il circuito fonologico svolge un ruolo fondamentale nella memorizzazione e nell'elaborazione delle informazioni verbali. Attraverso la ripetizione sub-vocalica, mantiene attivo il ricordo di ciò che è stato appena ascoltato, consentendo al sistema centrale di integrare le informazioni linguistiche e prendere decisioni sul loro utilizzo. Esempio: 1. Taccuino e circuito elaborano tutto. 2. Il sistema centrale decide ciò che serve e ciò che non serve. 3. Il sistema centrale integra i vari elementi con la loro rappresentazione linguistica, ecc. La presenza di un circuito fonologico spiega due effetti lessicali: - Effetto della lunghezza della parola: lo span di memoria a breve termine è maggiore per liste di parole corte anziché lunghe, poiché la ripetizione articolatoria sub-vocalica di parole lunghe richiede più tempo per essere completata rispetto a parole brevi. - Effetto di somiglianza fonologica: il ricordo immediato di una serie di parole è più difficile se esse sono fonologicamente simili e più facile se sono fonologicamente diverse.

ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA DI LAVORO

Curva di posizione seriale: è una curva a U che esprime la relazione tra l'accuratezza della rievocazione e esposizione dell'item nella lista. Ci si ricorda meglio le prime informazioni (effetto priorità) e le ultime (effetto recenza). Esempio: se ci si vuole ricordare a memoria le pizze ordinate, quelle centrali verranno scartate, mentre le ultime vengono gestite dalla memoria di lavoro. Per questo ci si ricorda le prime due e le ultime due.

Un nuovo modello propone anche l'introduzione di un terzo sistema detto buffer episodico. Esso è un magazzino intermedio, come un "cuscinetto" che permette il mantenimento di un'informazione. In sintesi, è un sistema all'interno del quale le informazioni vengono trattate sotto forma di proposizioni (analisi testuale/discorsiva). Il linguaggio contribuisce quindi alla memoria di lavoro e viceversa.

Ovviamente, il tutto viene gestito dal sistema

esecutivo centrale che integra.

Nella seconda figura vediamo una suddivisione in base all'input dell'informazione.

Sviluppo della MEMORIA A BREVE TERMINE NELL'INFANZIA

memoria

Nell'infanzia Batteria per la valutazione del linguaggio (4-12 anni).

Test utilizzati:

  • Test spandi-cifre (da Miller e Il numero 7). Funziona così: si chiede al soggetto di ripetere una sequenza di numeri in ordine crescente.
  • Esempio: 8,6 -> 9,7,0... fino a quando si sbaglia.
  • Si ottiene il parametro span di memoria, cioè si capisce quante cifre si gestiscono contemporaneamente (normalmente 7/9).

Risultati:

  • Test spandi-cifre all'indietro: si legge una sequenza di cifre da ridire in ordine invertito.
  • Esempio: 2,6 -> 6,2... Qui si valuta il circuito fonologico, meccanismo di riattivazione e di manipolazione di informazioni.

Risultati:

Legenda

Asterischi: incremento significativo dall'età precedente alla successiva.

Linee arancioni: plateau.

non c'è un aumento significativo. Equazione EQUAZIONE STRUTTURALEstrutturale Equazione strutturale = statistica avanzata. Elementi da considerare:
  • Correlazione: si prendono la variabile 1 (quante parole conosce il bambino) e la variabile 2 (quanto hanno studiato mamma e papà) e si vede se esiste una correlazione. Ciò non dice nulla sulla direzione della relazione, ma afferma che le variabili sono legate.
  • Regressione: statistica che permette di verificare, oltre all'esistenza di una relazione, se una delle due variabili predice il comportamento dell'altra. In questo contesto, "predire" significa affermare in che misura, all'interno di un'ipotesi, la variabile 1 determina la variabile 2.
ELEMENTI DEL GRAFICO Ci sono rettangoli ed ellissi. Rettangoli = dati ottenuti con test o questionari, sono quindi dati oggettivi recuperati direttamente. Esempi:
  • Birth gestational age indica se il bambino è nato a termine,
  • pre-termine ecc.

    • SES = Social Economical Status, dato da lavoro di papà, lavoro di mamma, quanto guadagnano e gli studi fatti da essi.
    • HLE = punteggio ottenuto che valuta quanti libri si leggano in famiglia, se si discuta insieme di argomenti meno ecc.; valuta il livello di letterarietà.
    • vWM = Verbal Working Memory, cioè lo span all'indietro (sopra, la memoria fonologica).
    • pSTM = Phonologycal Short-term Memory, cioè lo span in avanti (sotto, il magazzino fonologico).
    • NT = Naming Test, ovvero "test di denominazione", consiste nel chiedere al bambino di dire il nome di una serie di immagini e disegni.
    • SF = Semantic Fluency, ovvero "fluenza semantica", si chiede al bambino di dire quante più parole possibili appartenenti a una categoria semantica. Serve a capire quante parole conosce il bambino.
    • LC = Lexical comprehension
    • SyC = Syntactical comprehension

    Ellissi = variabili ricostruite statisticamente.

    che indicano determinate abilità

    Abilità espressiva: capacità espressive del bambino che permettono al bambino di produrre parole

    Abilità recettiva: comprensione di parole e di frasi

    Inoltre si analizzò anche la saliva dei bambini per la genetica.

    REGOLE D'ORO

    Avere poche variabili: più variabili ci sono, meno probabile è che emerga un dato per caso

    Avere il maggior numero possibile di soggetti: più soggetti ci sono, più è forte il dato statistico

    L'EQUAZIONE STRUTTURALE: LE RELAZIONI TRA VARIABILI

    Le relazioni vengono rese con linee tratteggiate (non impatto significativo) e con linee continue (impatto significativo). Tra le relazioni notiamo:

    • La Birth gestational age impatta sulla vWM che impatta su quante parole userà il bambino (expressive)

    Esempio: bambino nato pre-termine (3 mesi di incubatrice) con elevata capacità di memoria di lavoro fonologica, avrà un lessico nella norma.

    Il SES impatta su entrambe le abilità.

    Metanalisi

    Metanalisi: analisi statistica dei risultati ottenuti da centinaia di studi che vengono rielaborati insieme per avere dati più forti.

    Nell'esempio, si espongono i soggetti a degli stimoli, ad esempio ritrovare una parola pronunciata.

    Si sono osservate le aree implicate in uomini e donne.

    • Donne: si attivano giro frontale, strutture di amigdala e talamo
    • Uomini: si attivano aree frontali superiori

    Tuttavia, la performance è la stessa anche se ci si arriva per strade differenti.

    Memoria a lungo termine

    Si divide in:

    • Non dichiarativa (implicita): gestisce quantità enormi di informazioni per lunghi lassi di tempo in modo automatico. Viene definita "non dichiarativa" perché non si possono svolgere riflessioni linguistiche.
    • Dichiarativa (esplicita): ne siamo consapevoli e recuperiamo con lo sforzo. Possiamo spiegare ciò.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
81 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LorenzoRz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di psicologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Marini Alfonso.