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Attacco all’identità sociale:
ridicolizzandola e criticandone il modo di essere, pensare, gestire i propri rapporti
affettivi;
− azioni tese a considerare l’individuo alla stregua di
Spersonalizzazione lavorativa:
una cosa, al punto tale che questi viene, anche fisicamente, spostato da un luogo o
incarico all’altro, senza tenere conto della sua dignità, dequalificandolo con incarichi al
di sotto delle sue capacità, isolandolo dai colleghi, affidandogli lavori nocivi per la
salute o lasciandolo senza lavoro da svolgere.
■ □ ■
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è l’insieme degli sforzi comportamentali e cognitivi, volti alla gestione di specifiche
Il coping
richieste esterne e/o interne, valutate come situazioni che mettono alla prova o che in ogni
caso eccedono le risorse di una persona. Questi sforzi sono finalizzati a ridurre,
minimizzare, padroneggiare, sopportare tali richieste. Alcuni approcci:
• Il primo approccio fonda i cardini della sopravvivenza su ciò che è prevedibile e
controllabile per evitare, deviare o superare pericoli dell’ambiente o agenti nocivi. Nel
animale il coping è spesso definito come quell’insieme di azioni volte al
modello
controllo delle condizioni ambientali avverse, per diminuire le pulsioni in condizioni di
deprivazione;
• viene definito come l’insieme
Il coping secondo il modello psicanalitico di pensieri e
azioni che mirano a risolvere i problemi e a ridurre lo stress. La principale differenza
tra la concezione del coping in questo modello e in quella animale riguarda la centralità
I diversi ordini
sui modi di recepire e pensare la relazione delle persone con l’ambiente.
di strategie sono: le strategie che nel corso della vita ordinaria servono per ridurre le
tensioni causate da episodi stressanti, la forma di ritirata attraverso la dissociazione,
lo spostamento dell’aggressione, la sostituzione di simboli e delle modalità che
favoriscono lo sfogo e il porre sé stessi come oggetto dell’aggressività, gli episodici
disorganizzanti esplosivi scoppi di energia aggressiva, la crescente disorganizzazione
e la totale disintegrazione dell’ego;
• un sistema di classificazione dei processi dell’ego
Un altro approccio propone secondo
la tripartizione gerarchica del coping, defending e fragmentation, in cui il coping viene
inscritto nei livelli più alti di adattamento e riflette un ego forte e ben funzionante. Gli
svantaggi che presenta questo approccio sono di duplice tipo: il coping prevede
sempre e necessariamente il contatto con la realtà; si parla sempre di coping inteso
come adattamento soddisfacente.
Quattro modelli principali sono:
1) il trattamento del coping: come un tratto strutturale o stile;
2) il fallimento per distinguere il coping dai comportamenti di adattamento automatico;
3) il confondere il coping con gli outcomes;
l’equazione tra coping e controllo sugli eventi.
4)
Le definizioni di mobbing devono includere gli sforzi per affrontare le situazioni di stress,
tranne gli outcomes. La concezione di coping sta nel processo che indica un tentativo di
adattamento, non un risultato. L’insieme delle strategie cognitive e comportamentali messe
in atto da una persona per fronteggiare una situazione di stress. Il coping è un processo
dinamico, non è causale e produce cambiamenti esterni o interni. Si basa su tre fattori
principali:
1) Osservazione e valutazione;
2) Quello che la persona fa e pensa in quel momento viene analizzato in base al contesto
specifico;
3) La persona lo mette in atto di fronte a dei cambiamenti, come strategia di difesa.
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La valutazione inizialmente è stata distinta in:
1) Valutazione primaria: che consiste nel prendere atto che si ha un problema da
risolvere; che è relativa all’identificazione di tutte le risorse di cui si è
2) Valutazione secondaria:
in possesso per affrontarlo. Tale fase precede quella finale di mastery, fase relativa al
momento di padronanza della situazione;
3) Valutazione di controllo.
Nell’ambito organizzativo il concetto di coping assume ulteriore importanza: le modalità con
cui l’individuo tenta di adattarsi, di gestire la situazione o di fronteggiare un problema
con l’ambiente
producono effetti determinanti sulla qualità del suo lavoro, sul suo rapporto
organizzativo e sullo svolgimento della mansione.
Facciamo una distinzione tra le risorse di coping, stili di coping e tendenze comportamentali:
tra le risorse di coping ci sono alcuni aspetti relativi all’immagine che l’individuo ha di se.
Gli stili attribuzionali fanno riferimento a tre dimensioni: interno-esterno, stabile-instabile,
globale-specifico.
Nelle tendenze comportamentali rientrano tutti quei tentativi che si mettono in atto per
contenere gli effetti distressogeni di una situazione.
Tre momenti principali di coping:
1) Anticipatorio;
2) Impatto-confronto;
3) Post-impatto.
Il concetto di coping implica l’insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
messe in atto per fronteggiare una certa situazione. Una duplice modalità di gestione:
• Problem focused coping: tale strategia mira al controllo dei problemi che causano
distress;
• Emotion focused coping: è una strategia che mira a regolare le emozioni
responsabili del problema.
Oltre alle due diverse modalità sopraelencate potrebbero entrare in azione anche dei
meccanismi potenzialmente disadattivi.
I diversi tipi di fronteggiamento influiscono sul vissuto emozionale attraverso tre vie:
Attivazione dell’attenzione;
1) Il cambiamento di significato che si attribuisce all’evento;
2) azioni che modificano l’interazione persona-ambiente.
3) Le
Di fronte a un evento traumatico si avrà subito un rifiuto o una minimizzazione dell’accaduto
poi gradualmente si passerà alla considerazione del problema e ai tentativi per modificarlo
e controllarlo infine si attueranno le azioni considerate risolutorie. Tra le risorse
maggiormente studiate troviamo:
• Il supporto sociale;
• Il senso di controllo;
• L’autoconsiderazione. - 15 -
Determinanti anche le risorse di personalità e la considerazione positiva di sé stessi.
Alcuni elementi sono importanti come:
• L’effetto dei fattori professionali stressanti;
• La sperimentazione di un’ampia gamma di stati di umore negativi.
Gli stressor interpersonali procurano più disagio rispetto ad altre problematiche professionali
come alcune caratteristiche di personalità, come l’assertività e l’autoefficacia, si
e
configurano come strettamente correlate con la salute psicologica.
Alcuni fattori che influiscono sulla percezione dei rapporti interpersonali e sugli stili di coping
sono:
• Le valutazioni cognitive;
• La propensione al controllo;
• Le componenti personologiche;
• Lo status;
• La sperimentazione di difficoltà quotidiane.
Le sette componenti di conglomerated conflict behavior sono le seguenti:
1) Forcing, cioè forzare;
2) Confronting, cioè affrontare il problema;
3) Process controlling, cioè imporre le procedure a proprio vantaggio;
4) Problem solving, conciliare gli interessi delle parti;
5) Compromising, cioè accordo attraverso concessioni reciproche;
cedere all’avversario;
6) Accommodating,
7) Avoiding, fuggire dal conflitto.
La mancanza di controllo sulla situazione e l’instaurarsi di condizioni che rendono più difficile
il crearsi di relazioni di supporto e di sostegno in ambito lavorativo sono due fattori che
favoriscono indubbiamente comportamenti maladattivi di coping, comportamenti cioè che,
anziché aiutare l’individuo a diminuire lo stress, tendono invece a incrementarlo.
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Sorge il dubbio se il numero cospicuo di episodi di mobbing denunciati sia effettivo o non
sia, piuttosto, frutto di un insieme di fattori che possono portare a una drammatizzazione di
eventi, a una percezione sbagliata dell’organizzazione, a un’attribuzione erronea della colpa
dei propri fallimenti lavorativi.
Il concetto di life stress (stress di vita) mette in luce il fatto che ciascun evento pregresso ha
un potenziale vulnerante. La negatività di ciascun evento è determinata dalla quantità di
adattamento sociale necessaria per permettere un adeguato cambiamento.
La scala SRRS (Social Readjustment Rating Scale) consiste in una lista di quarantadue
accadimenti. Lo stress non andrebbe inteso come fenomeno esclusivamente lavorativo,
bensì come stress totale o life stress. Ogni evento preso in considerazione in questa scala
è contraddistinto da un valore stressorio rappresentato da un punteggio.
Sono stati condotti numerosi studi per indagare la relazione tra life stress e indici di salute
e adattamento. I life stress incrementerebbero la predisposizione generale alla malattia.
Diverse ricerche hanno trovato che i life stress incidono sulla correlazione con misure
d’ansietà e depressione. Va comunque evidenziato, nel considerare gli effetti dei
cambiamenti di vita, come le persone siano esposte anche a una grande varietà di stressor,
fra cui quelli di tipo ecologico il vivere in condizioni ambientali estreme. Inoltre, c’è una
molteplicità di altre stressor che hanno impatto sulla vita delle persone, i quali, però non
possono essere definiti accadimenti di vita recenti.
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Opponiamo due stili di vita: ad alto stress e a basso stress.
Gli stili di vita a basso stress sono caratterizzati da sistemi di vita non convulsi, in cui viene
previsto un certo spazio sia per i momenti di relax sia per le relazioni sociali, vengono
coltivati hobby e interessi personali, ci si applica in attività alternative al lavoro, si dedica
cura e attenzione al proprio fisico.
Gli stili ad alto stress spesso supportano alti livelli di tensione per essere più produttivo,
accetta in maniera passiva pesanti pressioni o situazioni di grave stress, soffrendo in
silenzio, vive relazioni interpersonali difficili, ha cattive abitudini di vita, fatica a ritagliarsi
spazi per il relax o il divertimento, è preso in una o più situazioni di tensione e sforzo
continuo, manca di senso dell’umorismo. Un ruolo di spicco viene svolto dal rumore, stressor
sempre più pericoloso della vita moderna.
Le personalità predisposte allo stress sono come una sindrome coesa di comportamenti di
coping che si incontrano e si associano con frequenza nella stessa persona fino al
manifestarsi in un profilo stabile e caratterizzante. Una caratterizzazione personologica può
“Tipo
essere relativa alla personalità di A”. Tale personalità sembra contraddistinguere