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Attacco all’identità sociale:

ridicolizzandola e criticandone il modo di essere, pensare, gestire i propri rapporti

affettivi;

− azioni tese a considerare l’individuo alla stregua di

Spersonalizzazione lavorativa:

una cosa, al punto tale che questi viene, anche fisicamente, spostato da un luogo o

incarico all’altro, senza tenere conto della sua dignità, dequalificandolo con incarichi al

di sotto delle sue capacità, isolandolo dai colleghi, affidandogli lavori nocivi per la

salute o lasciandolo senza lavoro da svolgere.

■ □ ■

- 13 -

è l’insieme degli sforzi comportamentali e cognitivi, volti alla gestione di specifiche

Il coping

richieste esterne e/o interne, valutate come situazioni che mettono alla prova o che in ogni

caso eccedono le risorse di una persona. Questi sforzi sono finalizzati a ridurre,

minimizzare, padroneggiare, sopportare tali richieste. Alcuni approcci:

• Il primo approccio fonda i cardini della sopravvivenza su ciò che è prevedibile e

controllabile per evitare, deviare o superare pericoli dell’ambiente o agenti nocivi. Nel

animale il coping è spesso definito come quell’insieme di azioni volte al

modello

controllo delle condizioni ambientali avverse, per diminuire le pulsioni in condizioni di

deprivazione;

• viene definito come l’insieme

Il coping secondo il modello psicanalitico di pensieri e

azioni che mirano a risolvere i problemi e a ridurre lo stress. La principale differenza

tra la concezione del coping in questo modello e in quella animale riguarda la centralità

I diversi ordini

sui modi di recepire e pensare la relazione delle persone con l’ambiente.

di strategie sono: le strategie che nel corso della vita ordinaria servono per ridurre le

tensioni causate da episodi stressanti, la forma di ritirata attraverso la dissociazione,

lo spostamento dell’aggressione, la sostituzione di simboli e delle modalità che

favoriscono lo sfogo e il porre sé stessi come oggetto dell’aggressività, gli episodici

disorganizzanti esplosivi scoppi di energia aggressiva, la crescente disorganizzazione

e la totale disintegrazione dell’ego;

• un sistema di classificazione dei processi dell’ego

Un altro approccio propone secondo

la tripartizione gerarchica del coping, defending e fragmentation, in cui il coping viene

inscritto nei livelli più alti di adattamento e riflette un ego forte e ben funzionante. Gli

svantaggi che presenta questo approccio sono di duplice tipo: il coping prevede

sempre e necessariamente il contatto con la realtà; si parla sempre di coping inteso

come adattamento soddisfacente.

Quattro modelli principali sono:

1) il trattamento del coping: come un tratto strutturale o stile;

2) il fallimento per distinguere il coping dai comportamenti di adattamento automatico;

3) il confondere il coping con gli outcomes;

l’equazione tra coping e controllo sugli eventi.

4)

Le definizioni di mobbing devono includere gli sforzi per affrontare le situazioni di stress,

tranne gli outcomes. La concezione di coping sta nel processo che indica un tentativo di

adattamento, non un risultato. L’insieme delle strategie cognitive e comportamentali messe

in atto da una persona per fronteggiare una situazione di stress. Il coping è un processo

dinamico, non è causale e produce cambiamenti esterni o interni. Si basa su tre fattori

principali:

1) Osservazione e valutazione;

2) Quello che la persona fa e pensa in quel momento viene analizzato in base al contesto

specifico;

3) La persona lo mette in atto di fronte a dei cambiamenti, come strategia di difesa.

- 14 -

La valutazione inizialmente è stata distinta in:

1) Valutazione primaria: che consiste nel prendere atto che si ha un problema da

risolvere; che è relativa all’identificazione di tutte le risorse di cui si è

2) Valutazione secondaria:

in possesso per affrontarlo. Tale fase precede quella finale di mastery, fase relativa al

momento di padronanza della situazione;

3) Valutazione di controllo.

Nell’ambito organizzativo il concetto di coping assume ulteriore importanza: le modalità con

cui l’individuo tenta di adattarsi, di gestire la situazione o di fronteggiare un problema

con l’ambiente

producono effetti determinanti sulla qualità del suo lavoro, sul suo rapporto

organizzativo e sullo svolgimento della mansione.

Facciamo una distinzione tra le risorse di coping, stili di coping e tendenze comportamentali:

tra le risorse di coping ci sono alcuni aspetti relativi all’immagine che l’individuo ha di se.

Gli stili attribuzionali fanno riferimento a tre dimensioni: interno-esterno, stabile-instabile,

globale-specifico.

Nelle tendenze comportamentali rientrano tutti quei tentativi che si mettono in atto per

contenere gli effetti distressogeni di una situazione.

Tre momenti principali di coping:

1) Anticipatorio;

2) Impatto-confronto;

3) Post-impatto.

Il concetto di coping implica l’insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

messe in atto per fronteggiare una certa situazione. Una duplice modalità di gestione:

• Problem focused coping: tale strategia mira al controllo dei problemi che causano

distress;

• Emotion focused coping: è una strategia che mira a regolare le emozioni

responsabili del problema.

Oltre alle due diverse modalità sopraelencate potrebbero entrare in azione anche dei

meccanismi potenzialmente disadattivi.

I diversi tipi di fronteggiamento influiscono sul vissuto emozionale attraverso tre vie:

Attivazione dell’attenzione;

1) Il cambiamento di significato che si attribuisce all’evento;

2) azioni che modificano l’interazione persona-ambiente.

3) Le

Di fronte a un evento traumatico si avrà subito un rifiuto o una minimizzazione dell’accaduto

poi gradualmente si passerà alla considerazione del problema e ai tentativi per modificarlo

e controllarlo infine si attueranno le azioni considerate risolutorie. Tra le risorse

maggiormente studiate troviamo:

• Il supporto sociale;

• Il senso di controllo;

• L’autoconsiderazione. - 15 -

Determinanti anche le risorse di personalità e la considerazione positiva di sé stessi.

Alcuni elementi sono importanti come:

• L’effetto dei fattori professionali stressanti;

• La sperimentazione di un’ampia gamma di stati di umore negativi.

Gli stressor interpersonali procurano più disagio rispetto ad altre problematiche professionali

come alcune caratteristiche di personalità, come l’assertività e l’autoefficacia, si

e

configurano come strettamente correlate con la salute psicologica.

Alcuni fattori che influiscono sulla percezione dei rapporti interpersonali e sugli stili di coping

sono:

• Le valutazioni cognitive;

• La propensione al controllo;

• Le componenti personologiche;

• Lo status;

• La sperimentazione di difficoltà quotidiane.

Le sette componenti di conglomerated conflict behavior sono le seguenti:

1) Forcing, cioè forzare;

2) Confronting, cioè affrontare il problema;

3) Process controlling, cioè imporre le procedure a proprio vantaggio;

4) Problem solving, conciliare gli interessi delle parti;

5) Compromising, cioè accordo attraverso concessioni reciproche;

cedere all’avversario;

6) Accommodating,

7) Avoiding, fuggire dal conflitto.

La mancanza di controllo sulla situazione e l’instaurarsi di condizioni che rendono più difficile

il crearsi di relazioni di supporto e di sostegno in ambito lavorativo sono due fattori che

favoriscono indubbiamente comportamenti maladattivi di coping, comportamenti cioè che,

anziché aiutare l’individuo a diminuire lo stress, tendono invece a incrementarlo.

- 16 -

Sorge il dubbio se il numero cospicuo di episodi di mobbing denunciati sia effettivo o non

sia, piuttosto, frutto di un insieme di fattori che possono portare a una drammatizzazione di

eventi, a una percezione sbagliata dell’organizzazione, a un’attribuzione erronea della colpa

dei propri fallimenti lavorativi.

Il concetto di life stress (stress di vita) mette in luce il fatto che ciascun evento pregresso ha

un potenziale vulnerante. La negatività di ciascun evento è determinata dalla quantità di

adattamento sociale necessaria per permettere un adeguato cambiamento.

La scala SRRS (Social Readjustment Rating Scale) consiste in una lista di quarantadue

accadimenti. Lo stress non andrebbe inteso come fenomeno esclusivamente lavorativo,

bensì come stress totale o life stress. Ogni evento preso in considerazione in questa scala

è contraddistinto da un valore stressorio rappresentato da un punteggio.

Sono stati condotti numerosi studi per indagare la relazione tra life stress e indici di salute

e adattamento. I life stress incrementerebbero la predisposizione generale alla malattia.

Diverse ricerche hanno trovato che i life stress incidono sulla correlazione con misure

d’ansietà e depressione. Va comunque evidenziato, nel considerare gli effetti dei

cambiamenti di vita, come le persone siano esposte anche a una grande varietà di stressor,

fra cui quelli di tipo ecologico il vivere in condizioni ambientali estreme. Inoltre, c’è una

molteplicità di altre stressor che hanno impatto sulla vita delle persone, i quali, però non

possono essere definiti accadimenti di vita recenti.

- 17 -

Opponiamo due stili di vita: ad alto stress e a basso stress.

Gli stili di vita a basso stress sono caratterizzati da sistemi di vita non convulsi, in cui viene

previsto un certo spazio sia per i momenti di relax sia per le relazioni sociali, vengono

coltivati hobby e interessi personali, ci si applica in attività alternative al lavoro, si dedica

cura e attenzione al proprio fisico.

Gli stili ad alto stress spesso supportano alti livelli di tensione per essere più produttivo,

accetta in maniera passiva pesanti pressioni o situazioni di grave stress, soffrendo in

silenzio, vive relazioni interpersonali difficili, ha cattive abitudini di vita, fatica a ritagliarsi

spazi per il relax o il divertimento, è preso in una o più situazioni di tensione e sforzo

continuo, manca di senso dell’umorismo. Un ruolo di spicco viene svolto dal rumore, stressor

sempre più pericoloso della vita moderna.

Le personalità predisposte allo stress sono come una sindrome coesa di comportamenti di

coping che si incontrano e si associano con frequenza nella stessa persona fino al

manifestarsi in un profilo stabile e caratterizzante. Una caratterizzazione personologica può

“Tipo

essere relativa alla personalità di A”. Tale personalità sembra contraddistinguere

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
23 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ren23 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Favretto Giuseppe.