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Motto: il principio per rimettersi in movimento

Il motto è ciò che i clienti rivolgono a se stessi come richiamo all'azione. Esso incoraggia l'individuo attraverso un episodio che favorirà il passaggio della trama alla scena successiva, indicando la via verso la scena successiva della trama occupazionale.

Il sé, l'ambiente e il copione sono sufficienti per il counselor, ma non lo sono per conoscere il cliente. Il cliente si rivolge al counselor perché si sente arenato e non riesce a far proseguire il copione al capitolo successivo. Sentire il proprio motto favorisce l'avvio dell'azione e rappresenta il miglior consiglio che il cliente dà a se stesso.

Il motto coinvolge ed esprime ciò che il cliente intende fare per rimettersi in movimento. Tante volte può diventare il principio che la persona usa ogni volta che si trova in difficoltà. Spesso i clienti hanno bisogno d'aiuto per individuare le intenzioni espresse nel proprio motto: ognuno possiede una saggezza interiore con la quale può trovare la via per superare le difficoltà.

quale orientarsi significa si fa evidente sullo sfondo della situazione attuale. Il motto fornisce in maniera diretta e sintetica la conoscenza che il cliente spesso cercava quando ha iniziato il percorso di CC. Il professionista deve renderla esplicita, confrontando attentamente il motto con la risposta data dal cliente riguardo a come il CC potrebbe essergli utile. È una forma di autoterapia nella quale il cliente ripete a se stesso cosa deve fare per favorire il passaggio della propria storia verso un nuovo capitolo, che è la principale forma di auto-aiuto. La maggior parte dei clienti sa cosa è la cosa successiva da fare: un intervento di CC efficace non si limita a far sì che il cliente espliciti questa conoscenza, ma lo aiuta a sentire ciò che sa e a considerare le possibili applicazioni dirette ai problemi che ha indicato. È un processo attraverso il quale permettere al cliente di sentire effettivamente il suo stesso consiglio, che lo porta a rafforzare la sua autorità nel.

Costruire la propria vita e aumentare la fiducia in se stesso (si rende conto che la risposta alle proprie domande è dentro di sé) = professionista come testimone e non un esperto della vita del cliente: approfondisce e conferma le soluzioni intuitive del cliente = ascoltando il motto del cliente il professionista deve collegare l'indicazione in esso contenuta al problema che il cliente sta affrontando: così il motto diventa un richiamo all'azione che può risolvere il problema (a questo punto il cliente può trovare un esempio e riflettere su come esso sia connesso alla propria vita e alle difficoltà che sta affrontando) = professionisti ritornano a più riprese sul motto durante gli ultimi 10 minuti dell'incontro: ne ripercorrono il significato e la logica per assicurarsi che il cliente senta il consiglio che ha da dare a se stesso (così esso comprende che le risposte che cercava sono sempre state dentro di sé) = motto

darà energia al cliente per proseguire in maniera adattiva il proprio percorso di crescita. 7. POSSIBILI RUOLI PROFESSIONALI (PROGETTARE UNO SCENARIO FUTURO) - Professionista facilita un brainstorming sui possibili percorsi di studio o sui ruoli professionali che potrebbero essere interessanti per il cliente: sono utili i materiali relativi alla connessione tra persona e occupazione (creati per applicare il modello di matching classico dell'orientamento professionale) la terminologia del RIASEC il professionista può tradurre riviste, tv, siti applicando web in un codice occupazionale e cercare questi codici nel Dictionary of Holland Occupational Codes per stilare un elenco di occupazioni più adatte per il soggetto. 8. RISPOSTA ALLA RICHIESTA INIZIALE DI CC (PROGETTARE UNO SCENARIO FUTURO) - Professionista formula una risposta alla richiesta iniziale di CC del cliente: riguarda il chiarimento di qualche questione che rende il cliente esitante. COUNSELING PER LA COSTRUZIONE DI

CARRIERA

Dopo il protocollo di valutazione il professionista delinea un RITRATTO caratterizzato da varie esperienze di vita del cliente considerate da una nuova prospettiva relativa alla carriera: raffigura un ritratto di vita trasformando le brevi storie in una grande narrazione che consente al cliente l'espressione della propria identità e offre una prospettiva che affronta la transizione attuale presentando posizioni future.

Il ritratto delineato aiuta il cliente a comprendere più chiaramente la propria vita, avvalendosi delle esperienze passate per valutare le scelte future: usa il tema per sviluppare la trama nel futuro e poi, delineando un ritratto, ricostruisce il passato anticipando il futuro e promuovendo l'azione.

Per raffigurare il ritratto, il professionista ricostruisce le microstorie in una macrostoria cliente e professionista co-costruiscono una versione finale successivamente autorizzata dal cliente = professionista crea un ritratto.

attraverso le parole, evidenziando le caratteristiche peculiari del cliente in relazione ai temi importanti e agli sviluppi della trama: narra in modo da configurare le storie brevi emerse dalla CSI in una narrazione più ampia, che evidenzi il tema astratto analizzato attraverso le storie effettivamente sviluppate. Per scrivere un ritratto di vita è possibile seguire 5 principi generali: 1) Nella costruzione della narrazione dell'identità il professionista deve offrire una descrizione il più possibile accurata della vita del cliente in quel preciso momento, includere aspetti e valori significativi nel ritratto aumentando la dignità e la rilevanza della vita, creare un ritratto con caratteristiche positive della vita che il cliente sta costruendo, orientare l'arco in una direzione promettente e favorire i sogni favorendone l'articolazione, raccontare la macrostoria in un modo talmente determinato darenderla deveindimenticabile 2) Professionista sviluppa la narrazione in modo da aprire nuove possibilità possono essere narrate nuovamente con un significato metaforico diverso: il storieritratto deve evidenziare le metafore espresse dal cliente=linguaggio figurato favorisce la crescita di opportunità per alternative diverse rispetto alla narrazione deve usare quanto più possibile anche il professionistavocabolario e le espressioni del cliente: deve lasciare che la sua vita possa esprimersi attraverso le proprie parole (promuove comprensione e credibilità) necessario il seprofessionista può usare parole nuove per superare i limiti che si manifestano e aprire uno spazio più ampio da vivere 3) Ritratto di vita deve concentrarsi sui temi stimolanti che riescono ad ampliare la trama occupazionale: cliente chiarisce e modifica la propria comprensione quando un nuovo elemento riorganizza una configurazione precedente del sistema disignificato evidenzia i temi per ristrutturare la trama in modo da permettere la professionistare integrazione del sé, il rinnovamento dell'identità e la rivitalizzazione della vita. Il professionista evidenzia lo schema principale volgendo l'attenzione sul tema unificante o sull'idea saliente presente in esperienze apparentemente diverse: un ritratto di vita deve evidenziare la progressiva realizzazione dell'unicità della persona. La macrostoria comprende storie brevi attorno a un filo conduttore per chiarire la logica sottostante allo sviluppo e all'elaborazione del significato. Deve assumere un atteggiamento ermeneutico portando le storie del professionista cliente avanti e indietro: le microstorie possono essere ripetitive con temi centrali ricorrenti. Il counselor cerca di mostrare l'esistenza di un peculiare elemento unificante presente poco al di sotto della superficie delle storie. Il tema serve per spiegare lo scopo e il significato.

motivando gli impegni e gli investimenti della persona

4) Ritratto di vita deve essere credibile, comprensibile, coerente e dotato di continuità per spiegare i temi professionali che influiscono sulle decisioni del cliente e lopredispongono a intraprendere certe azioni deve vedere se stessocliente attraverso il ritratto in modo che esso lo aiuti ad affrontare la transizione=professionista NON deve seguire una linea di ragionamento coerente a discapito dell’autenticità: ritratto deve contenere in maniera appropriata elementi ambigui, contraddittori e diversi, in accordo con la vita =il fatto che sia comprensibile permette di chiarire le varie parti che lo costituiscono; il fatto che sia coerente permette di unire le sue parti; il fatto che sia continuo permette di evidenziare la progressiva realizzazione di sé nella sua interezza

5) Professionisti devono essere rigorosi e autodisciplinati nell’interpretare il significato delle storie del cliente mentre

Realizzano il ritratto: NON devono accettare di spiegare l'individualità del cliente con formulazioni semplicistiche della psicologia moderna come testimoni che partecipano alla co-costruzione di significato e operano all'aumento di consapevolezza mentre i clienti attribuiscono un senso alla propria vita = professionista ricostruisce le narrazioni della CSI in un ritratto e DOPO co-costruisce con il cliente il significato attraverso conversazioni in grado di apportare cambiamenti (durante il processo di costruzione il cliente riflette sui temi emersi nel ritratto per produrre una nuova versione congiunta con il counselor) = interpretazione NON viene effettuata solo dal professionista: ad essa contribuisce la relazione perché il cliente individua la storia da raccontare e come raccontarla (cliente guida il professionista) assicurarsi che le interpretazioni siano non solo ESTETICHE ma anche ETICHE, i per professionisti esaminano con rigore e scetticismo i dati raccolti.

: le loro interpretazioni nascono da una prospettiva epistemologica, una teoria empirica e una cornice definita nel fare ciò si collocano poco al di sotto della superficie delle microstorie e le formulano come osservazioni di un tutto considerato da una certa distanza usando il ragionamento e l'intuizione (consapevoli dei propri pregiudizi e dubbi verso i risultati prodotti nel protocollo)-La composizione di un ritratto di vita è guidata da una procedura sistematica: 6 argomenti, ognuno dei quali conduce al successivo creando dinamiche importanti la maggior parte dei clienti alcuni argomenti possono essere espressi con alcune perfrasi MENTRE altri possono essere comunicati mediante un paragrafo 1)LA PREOCCUPAZIONE: professionista considera i primi ricordi del cliente per identificare gli argomenti centrali, l'origine dei temi professionali e la base per l'arco del personaggio può prof->
Dettagli
A.A. 2019-2020
22 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camillaniccolai di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Di Fabio Annamaria.