Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CLIMA CULTURA
- è descrittivo, superficiale - profondamente radicata
- è una percezione condivisa essendo - è una risposta interiorizzata, è nascosta
visibile e manifesto e latente
- rappresenta il funzionamento - è stabile, persistente al cambiamento
organizzativo - fa riferimento a processi di attribuzione
- fa riferimento alle attività, ai rapporti di senso e di dinamiche interne
interpersonali - fa riferimento ai valori, alle norme,
- corrisponde ad una serie di percezioni concezioni, ai significati sottostanti i
comportamenti
LA MOTIVAZIONE AL LAVORO:
È l’insieme degli stimoli che determina il comportamento umano; è una determinante
dell’essere umano attraverso la quale avendo un bisogno, l’individuo orienta il proprio
comportamento per tenare di soddisfarlo.
ASSIOMI SULLA MOTIVAZIONE:
La motivazione non si può giudicare (non può essere giusta o sbagliata)
La motivazione cambia a causa dell’apprendimento e dei cambiamenti
dell’ambiente
Comportamenti e motivazione sono legati da una relazione non lineare
Simon (1997) la definisce come: “ La sfida di tutte le organizzazioni è condurre-indurre
i dipendenti a lavorare in funzione degli obiettivi dell’organizzazione”.
Diverse sono le teorie sviluppate sulla motivazione al lavoro:
Teoria dello sviluppo sequenziale dei bisogni di Maslow
Secondo Maslow esiste una struttura gerarchica nella quale i bisogni si
o collocano secondo importanza. I bisogni primari polarizzano tutta
l’attenzione e lo sforzo dell’individuo finchè non sono soddisfatti infatti
non compaiono i bisogni secondari Occorre tener presente almeno 4
B is fattori:
og 1) I bisogni non si manifestano
ni uno alla volta ma tendono a
di combinarsi tra loro
au 2) Le variazioni personali sono
to r molto rilevanti, uno stesso
ea bisogno ha valore diverso per
liz-
B iso gno di molti individui
za
S tim a
zio 3) Il rapporto tra i vari bisogni
ne può generare conflitti e
B iso g n o d i tensioni
A p p a rten e n za 4) Sulle manifestazioni dei
bisogni e sulle vie scelte per
soddisfarli influiscono fattori
B iso g ni d i S icu re zza di apprendimento e
condizioni socioculturali
B iso g n i fi sio lo g ici
Teoria bifattoriale di Herzberg
Egli distingue 2 fattori motivazionali: i fattori igienici e i fattori
o motivanti
I fattori igienici (fattori di contesto), sono elementi come: la
retribuzione, le relazioni interpersonali, la sicurezza sul lavoro, la
retribuzione, le politiche organizzative e gestionali dell’impresa,
etc.
I fattori motivanti (contenuti specifici del lavoro, sono elementi
come: la discrezionalità, il raggiungimento degli obiettivi, gli
elementi sfidanti, la crescita delle competenze e personale, etc.
Servono a
garantire solo
un normale
livello di
soddisfazione;
si limitano a
soddisfare i
bisogni primari,
ma se NON
soddisfatti
Costituiscono
producono una
importanti input
grandissima
motivazionali in
insoddisfazione
grado di portare
il lavoratore al
elevati livelli di
soddisfazione,
la loro presenza
genera
Le implicazioni: motivazione in
Se un’organizzazione tende a soddisfare solo i fattori igienici, escludendo quelli
senso pieno
motivanti, i lavoratori saranno mossi solo dalla sicurezza e dal salario
(punta di
Se un’organizzazione è capace di soddisfare i bisogni di carattere superiore,
diamante)
allora dovrà continuare ad adoperarsi per garantire la soddisfazione dei bisogni
collegati ai fattori igienici, altrimenti la presenza dei fattori motivanti non sarà
percepita.
Teoria della motivazione al successo di McClelland
McClelland afferma che sebbene l’uomo avverta numerosi bisogni, uno degli
elementi che determina i livelli individuali di performance è costituito dal
BISOGNO DI SUCCESSO
Il bisogno di successo è un bisogno acquisito, non innato. È il desiderio di fare
le cose nel modo migliore, di conseguire risultati sempre più avanzati, i ricercare
e misurarsi con situazioni di complessità crescente
Il bisogno di successo non rappresenta però l’unico motivo rilevante
nell’ambiente di lavoro, sono rilevanti anche:
Il bisogno di affiliazione: l’esigenza di stabilire, mantenere e
o promuovere relazioni affettive positive con altre persone
Il bisogno di potere: l’esigenza di controllare e di influenzare gli altri
o non come potere personale ma come strumento per far evolvere
l’organizzazione alla quale si appartiene.
Teoria dell’aspettativa di Vroom
La teoria dell’aspettativa di Vroom è una teoria cognitiva che parte dal
presupposto che l’uomo sia un decisore fortemente razionale e cosciente e che
sia motivato all’attività del lavoro
Questa teoria ritiene che la motivazione a tenere un certo comportamento
lavorativo dipende da: Risultati del lavoro
Valenza ( il valore associato ai risultati)
La strumentalità (il grado di relazione tra la prestazione lavorativa e il
conseguimento del risultato atteso)
L’aspettativa
La forza (l’ammontare dello sforzo e la pressione all’interno dell’individuo, ad
essere motivato)
IL GRUPPO DI LAVORO:
“Insieme interdipendente di individui che lavorano in connessione tra loro per
conseguire obiettivi comuni; che condividono la responsabilità di specifici risultati
verso la loro organizzazione (Sundstrom, De Meuse, Furtrell, 1990); che è riconosciuto
come tale da coloro che operano all’interno e all’esterno del gruppo stesso ( West,
Borrill, Unsworth, 1998)”
Le caratteristiche del gruppo di lavoro:
Il gruppo non è un semplice aggregato di individui indipendenti
L’interazione è una condizione indispensabile per definire una situazione di
gruppo
I membri devo percepirsi unirsi
I gruppi di lavoro sono tipici gruppi secondari il cui scopo è legato al
raggiungimento degli obiettivi
L’interazione tra i membri tende a strutturarsi si in senso orizzontale (divisione
dei compiti) sia in senso verticale (gerarchia delle responsabilità)
Landy & Conte (2004) individuano 3 tipi di gruppi di lavoro:
GRUPPI DI PRODUZIONE
Assicurano la costante produzione di beni o servizi
o Operano procedure tecniche o protocolli predefiniti
o Non godono di particolare autonomia, ma rispondono di un supervisore
o Maggiore soddisfazione lavorativa
o Possibili conflitti di competenze fra i membri
o
GRUPPI DI PROGETTO
Sono creati per risolvere uno specifico problema
o Sono denominati: commissioni o comitati ad hoc, task force, gruppi
o interfuzionali
Rispondo ad un committente
o Hanno una scadenza temporale
o Godono di ampi spazi di autonomia
o Si sciolgono al completamento del progetto
o Sono tipici delle strutture a matrice, ma frequenti anche in strutture
o funzionali o divisionali.
GRUPPI VIRTUALI:
I membri del gruppo sono geograficamente distanti
o Per comunicare e lavorare insieme utilizzano per lo più strumenti
o tecnologici e computer
I responsabili devono:
o Chiarire i ruoli
Definire il processo di assunzione delle decisioni
Monitorare la regolare comunicazione e l’interazione tra i membri
Il contesto organizzativo può assicurare supporto ai gruppo di lavoro grazie:
AL SISTEMA INFORMATIVO: fornire i dati in tempo reale, sostenere le attività
del gruppo con i software necessari
AL SISTEMA DI RICONOSCIMENTO DEI MERITI: dovrebbe assicurare
l’individuazione e la valorizzazione, anche in termini di incentivi, delle
prestazioni dei gruppi eccellenti
Gli ostacoli dei sistema di riconoscimento dei meriti possono essere:
o Di natura culturale
Scarsa disponibilità di risorse finanziarie
Equità
AL SISTEMA FORMATIVO: consentendo l’aggiornamento costante delle
conoscenze, il mantenimento e lo sviluppo delle competenze, l’acquisizione
delle nuove competenze necessarie
Non bisogna sottovalutare l’importanza delle emozioni nelle dinamiche di gruppo
essendo in grado di attivare comportamenti e credenze tra gli individui, tra le più
rilevate troviamo:
definita come l’attrazione di un gruppo ai suoi membri, mettendo in
LA COESIONE:
risalto il legame affettivo tra gli individui, influenzando la formazione, il mantenimento
e l’efficienza dei gruppi stessi. è la tendenza a mimare un’esperienza o
IL CONTAGIO EMOTIVO (EMPATIA):
un’espressione emotiva di un altro membro del gruppo fino ad arrivare a
provare/esprimere la stessa emozione (spirito di team)
CONFLITTO TRA I MEMBRI DEL GRUPPO O TRA I VARI GRUPPI DI LAVORO:
Lewin (1935) distingue 3 tipi principali di conflitto ed una variante:
deriva dall’essere
CONFLITTO AVVICINAMENTO-AVVICINAMENTO:
spinti verso 2 traguardi ugualmente desiderabili ma reciprocamente
incompatibi deriva dall’essere sia
CONFLITTO AVVICINAMENTO-EVITAMENTO:
attratti che respinti dallo stesso traguardo
(VARIANTE) CONFLITTO DUPLICE AVVICINAMENTO-
o variazione del conflitto avv-evi, in questo caso sono
EVITAMENTO:
2 i traguardi che hanno aspetti sia positivi che negativi
deriva dall’essere
CONFLITTO DI EVITAMENTO-EVITAMENTO:
riluttante verso 2 traguardi ugualmente indesiderabili
Si posso rilevare degli atteggiamenti DIFENSIVI da parte degli individui del
gruppo per cercare di evitare situazioni o azioni indesiderate:
è una difesa efficace per evitare un’azione
DEPERSONALIZZAZIONE
o indesiderata, è la tendenza a trattare clienti o utenti come oggetti
piuttosto che come persone (es. medici)
per proteggersi dalle situazioni sfavorevoli l’individuo
GIOCARE SICURO
o tende ad allontanarsi da decisioni rischiose ed intraprende solo azioni con
alta probabilità di successo è alla base del burnout, si riferisce
ESAURIMENTO EMOTIVO
o all’esaurimento delle risorse emotive tanto da fare sentire l’individuo
“svuotato”
Legato al concetto di gruppo lavoro troviamo il concetto di:
LEADERSHIP
La leadership ha la funzione di dirigere e coordinare le attività dei membri di un
gruppo organizzato verso il raggiungimento degli obiettivi del gruppo, possiamo
distinguere 4 funzioni della leadership:
Generare e mantenere il livello di impegno e di tensione richiesto ai singoli
o individui che compongono il gruppo
Direzionare lo sforzo del gruppo lungo prospettive che promuovono la
o sopravvivenza del gruppo e il raggiungimento degli ob