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RIASSUNTO
Dalla teoria generale dei sistemi alla teoria dell’attaccamento
Teoria della comunicazione
1 comunicazione e informazione
la comunicazione, è l’atto di mettere in comune qualcosa tra due o più esseri viventi: un
essere vivente comunica con l’altro se c’è qualcosa in comune tra i due, o se qualcosa viene
trasferito dal primo al secondo.
I cinque elementi della comunicazione sono:
L’emittente, ovvero, chi invia il messaggio;
Il ricevente, ovvero, l’essere vivente al quale tale messaggio è destinato;
IL codice
IL canale
Il messaggio che può essere inteso come ciò che l’emittente mette in comune con il ricevente.
Se manca uno solo tra questi 5 elementi, la comunicazione non sarà possibile.
Per incrementare le possibilità che un messaggio venga percepito e decodificato secondo le
intenzioni dell’emittente, si devono scegliere il canale e il codice adeguati, basandosi sia sul
tipo di informazione da trasmettere che sul tipo di relazione esistente tra i comunicanti.
Nel dubbio che un messaggio non sia stato ricevuto e decodificato come desiderato, si può
ripetere la comunicazione più volta dando origine ad una ridondanza.
RIDONDANZA= ripetizione della stessa informazione, magari usando codici diversi.
1.1.2 il codice
Con codice, ci riferiamo all’insieme di regole che debbono essere impiegate per estrarre il
significato del messaggio.
In ogni
atto comunicativo, possono essere utilizzati moduli numerici e/o analogici.
La
comunicazione analogica è forse quella di più facile comprensione, e riguarda tutto ciò
che afferisce alla sfera del non-‐verbale. Quando, ad esempio, si comunica tramite
immagini, gesti, e simili, si sta mettendo in atto l’aspetto analogico.
Dall’altra parte, il linguaggio verbale, le parole, fanno parte del modulo cosiddetto numerico, o
digitale.
1.1.3 il canale
Ogni messaggio viene trasmetto attraverso un canale. Basandosi sul punto di vista del
ricevente, il canale viene a identificarsi con la modalità sensoriale con la quale viene percepito
il messaggio, e secondo tale criterio, è classificabile in visivo, uditivo, olfattivo, eccetera.
Il canale vocale veicola la comunicazione verbale, è in gran parte di tipo numerico. Tramite
questo, vengono trasmessi, inoltre, segnali che pur non essendo verbali, influenzano
comunque il contenuto del messaggio: si tratta di segnali prosodici, che forniscono la
cadenza, il timbro e l’accento agli enunciati verbali. Altri segnali sono quelli paralinguistici:
tono della voce può essere rilevatore delle emozioni e degli stati d’animo del parlante,
l’accento può dare indicazioni sulla provenienza, il timbro della voce può fornire informazioni
riguardo le sue caratteristiche personali.
Il canale non vocale veicola una quantità enorme di segnali, tra le numerose categorie,
distinguiamo il canale non vocale scritto e il canale non vocale cinesico.
Il primo può essere sia di tipo numerico, se utilizziamo il linguaggio verbale, sia di tipo
analogico, qualora si tratti ad esempio di disegni. Il canale non vocale cinesico, può veicolare
messaggio di tipo numerico. Quali il sistema di segni dei sordomuti. Tuttavia tramite questo
canale, vengono più frequentemente trasmessi segnali di tipo analogico: gesti, sguardi,
espressioni del volto, eccetera.
1.1.4 Gli assiomi della comunicazione
Watzlawich, beavin e Jackson hanno postulato l’esistenza di alcune proprietà fondamentali
della comunicazione, denominate assiomi della comunicazione.
Il primo di questi assiomi stabilisce che è impossibile non comunicare. In assenza di uno dei
cinque presupposti della comunicazione non può verificarsi comunicazione, poiché, il
messaggio non arriva a destinazione e nulla viene messo in comune tra emittente e ricevente.
Il secondo assioma della comunicazione, stabilisce che nella comunicazione umana possono
essere distinti due livelli diversi. Il livello di contenuto trasmette un’informazione, mentre il
livello di relazione comunica come deve essere ricevuta tale informazione in base alla
relazione esistente tra gli interlocutori.
Il terzo assioma: il flusso comunicativo è espresso secondo la punteggiatura degli eventi. A
seconda della “punteggiatura” usata, cambia il significato dato alla comunicazione e alla
relazione.
Quarto assioma: la comunicazione avviene attraverso i canali verbali e non verbali. Il primo
utilizza modalità digitali, il secondo criteri definiti analogici.
Il quinto e ultimo assioma della comunicazione afferma che ogni scambio comunicativo può
essere ritenuto simmetrico o complementare.
Si parla di interazione simmetrica quando gli interlocutori si considerano sullo stesso piano,
e quindi di pari livello: nessuno dei due sembra voler essere sottomesso dall’altro.
L’interazione complementare, al contrario, si verifica quando gli interlocutori non si
considerano sullo stesso piano; ciò emerge chiaramente dai loro scambi, che pongono uno dei
due in una posizione di superiorità (
one-‐up) e l’altro in una posizione subordinata ( one-‐down):
ne sono un classico esempio le interazioni tra dipendenti e datori di lavoro
1.2 L’informazione
L’informazione fa parte