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Riassunto esame Psicologia Clinica, prof. Lo Coco,

Libro consigliato: “Introduzione alla psicoterapia psicodinamica” di

Gabbard G. O.

1.Concetti chiave

-psicoterapia psicodinamica a lungo termine “terapia che rivolge una profonda attenzione all’interazione

terapeuta-paziente, con interpretazioni del transfert e della resistenza condotte con tempi

accuratamente definiti e con una elaborata valutazione del contributo del terapeuta alla relazione

interpersonale” (Gunderson, Gabbard)

-i modelli concettuali per questa terapia includono il conflitto inconscio

-esistono due tipi di terapia psicodinamica lungo termine: a tempo definito o senza limiti temporali

prestabiliti

-i principi fondamentali su cui si basa la psicoterapia psicodinamica sono:

• funzionamento mentale inconscio: gran parte della vita mentale è inconscia

-nel modello topografico di Freud lo scopo era portare in superficie i contenuti inconsci

-nel modello strutturale basato sulla teoria del conflitto inconscio, tra espressione della sessualità

e aggressività, in cui il conflitto genera angoscia che attiva i meccanismi di difesa, sintomo come

compromesso

-lo studio sulla memoria secondo cui i ricordi vengono immagazzinati in modi diversi:

-memoria dichiarativa, fatti e conoscenze -esplicita, in presenza di consapevolezza conscia

-memoria procedurale, abilità -implicita, in assenza di consapevolezza conscia

• prospettiva evolutiva poiché adulto plasmato da esperienze infantili e fattori genetici

• transfert nei confronti del terapeuta da parte del paziente come riedizione di relazioni infantili

• controtransfert del terapeuta utile a studiare cosa il paziente induce negli altri (identificazione

proiettiva)

• resistenza visibile ambivalenza del paziente rispetto al cambiamento (resistenze di transfert come

il silenzio)

• determinismo psichico sintomi e comportamenti hanno molteplici funzioni e provengono da forze

in relazione dinamica fra loro, e che spesso sono inconsce

• soggettività unica del paziente l’obbiettivo è scoprire il vero Sé del paziente, in quanto nel

passato le iniziative venivano costantemente distorte dai genitori, a tal punto da creare un falso Sé

-in questi pazienti è forte il bisogno di essere capiti e riconosciuti per ciò che sono

2. Valutazione, indicazione e formulazione

-il processo di valutazione iniziale permette di selezionare i pazienti idonei ad una psicoterapia

psicodinamica

-la scelta della terapia deve essere concordata di volta in volta con il paziente sulla base di variabili

specifiche

-i sintomi devono poter rispondere alla terapia, e il paziente deve possedere alcune caratteristiche

psicologiche

-la valutazione della personalità serve a definirne l’idoneità, riconducibile a dati di transfert e

controtransfert

-temperamento basato su componenti biologiche

-rappresentazioni di sé e dell’altro riconducibili a stati affettivi, esteriorizzate nelle relazioni

interpersonali

-insieme caratteristico di meccanismi di difesa

-stile cognitivo correlato

-allo scopo di giungere ad una diagnosi psicodinamica si usano i colloqui iniziali

-si tenta di andare oltre una diagnosi descrittiva per conoscere il paziente come essere umano

-il paziente in questo è un collaboratore attivo nell’esplorazione con la relazione terapeutica

-si da attenzione alle forme di comunicazione non verbale del paziente (memoria procedurale

implicita)

-i meccanismi di difesa sono volti a preservare un senso di autostima contro vergogna o vulnerabilità

narcisistica,

a garantire un senso di sicurezza contro minacce di abbandono o altro, e proteggerlo nei confronti di

pericoli esterni

-modificano anche la relazione tra il Sé e l’oggetto, permettendo al paziente di risolvere conflitti

riconducibili a

oggetti interni del passato o significativi della realtà esterna

-specifiche difese si associano a tipi di personalità o a disturbi di personalità specifici (paranoide con

proiezione)

-le difese possono essere organizzate gerarchicamente, da quelli primitive, ad alto livello (nevrotico) a

mature

-i disturbi di personalità primitive sono correlati con traumi infantili poiché non possiedono strutture per

elaborare

-la funzione riflessiva è la capacità di rispondere al comportamento altrui e alle proprie concezioni si

sentimenti e credenze, essa dipende dalla mentalizzazione che permette di percepire il mondo interno e

distinguere la percezione (realtà) dalla rappresentazione

-i bambini al di sotto dei 3 anni funzionano secondo la modalità psichica di equivalenza, che non

opera distinzioni

-poi per mezzo dell’attaccamento sicuro si passa alla fase del “far finta”, in cui inizia una distinzione

-valutando le difese, le relazioni oggettuali, le forze e le debolezze dell’Io e la mentalizzazione si giunge ad

una comprensione diagnostica utile a giudicare l’idoneità del paziente

-lungo un contiuum esplorativo-supportivo si decide l’approccio dinamico per i diversi pazienti

-per nevrotici una terapia esplorativa, per borderline un supporto con miglioramento di pensiero e

capacità

-altri termini definiscono la predittività di una buona capacità di utilizzare una terapia esplorativa o

supportiva

-concezione dell’identità (motivazione alla comprensione o crisi esistenziale)

-tolleranza della frustrazione (buona o scarsa)

-mentalità psicologica (possibilità di insight o eccessiva concretezza con assenza di mentalità)

-livello intellettivo (capacità di pensare con analogie e metafore o basso livello)

-capacità di auto osservazione (buona o ridotta

-oltre ai sintomi, si devono valutare il loro decorso, l’anamnesi familiare e trattamenti farmacologici

-si può usufruire di un esame fisico completo condotto da un medico, e di test psicologici

-descritto il quadro clinico si devono considerare i fattori di stress associato che possono influenzare la

terapia

3. Le basi pratiche della psicoterapia

-nel caso in cui si inizi la terapia con un paziente inviato da un collega, si esaminano le possibili reazioni

suscitate nel paziente del processo di valutazione e la completezza dei dati anamnestici

-le prime sedute sono dedicate ad una conoscenza reciproca, per la creazione di un’alleanza terapeutica

positiva

caratterizzata da empatia e partecipazione, per mediare il cambiamento e l’interpretazione

-ascoltare il paziente con attenzione e sensibilità

-esplorare gli stati affettivi del paziente senza atteggiamento giudicante

-identificare nuovi temi da affrontare per raggiungere livelli più profondi

-il terapeuta deve suscitare la curiosità del paziente, per collaborare nell’identificazione degli obbiettivi

-con pazienti scettici si può proporre un trattamento di prova della durata di 3 mesi

-bisogna creare un sistema asimmetrico,dove il terapeuta deve aiutare il paziente ad affrontare i

problemi, creando un luogo sicuro in cui il paziente possa sentirsi libero si esprimere sentimenti, pensieri

e ricordi

-esistono regole e limiti, come il luogo o la durata delle sedute, l’onorario, l’assenza di contatto fisico,una

limitata self-disclosure e l’assenza di contatti all’esterno della terapia

-spesso i limiti possono essere resi più flessibili o superati per esigenze particolari (controtransfert del

terapeuta)

-si tratta di infrazioni benigne volte al raggiungimento del successo della terapia

-esistono delle cornici da costruire, ma nella diade si crea ogni volta una cornice unica e specifica

-bisogna tuttavia stare attenti a violazioni dei limiti, come relazioni sessuali, inversioni di ruolo

-al fine di evitare inconvenienti la cornice deve essere sottoposta costantemente a monitoraggio

-il terapeuta non può rispondere a telefonate e messaggi e nel caso cercare di recuperare il tempo

perduto

-è auspicabile prendere nota degli elementi emersi in terapia sono alla fine di questa, per non

ostacolare

-l’onorario deve essere pagato regolarmente, per ricordare la relazione terapeutica ed in tal modo

comportare un certo grado di sacrificio del paziente, per evitare il desiderio di prolungamento

-si possono accettare dei regali, ma bisogna discuterne in seduta per scoprire eventuali secondi fini

-per il rispetto della privacy si dovrebbe evitare di salutare per primi il paziente incontrandolo in luogo

pubblico

-rispetto del segreto professionale, ed informare il paziente di eventuali richieste esterne sulla sua

situazione

4. Interventi terapeutici

• Neutralità: il terapeuta deve astenersi dall’assumere una posizione giudicante nei confronti del

paziente

• Riservatezza: concetto di asimmetria, in cui al centro c’è il paziente e il terapeuta deve lasciare

fuori la vita

• Astinenza: evitare un’eccessiva gratificazione dei desideri transferali del paziente

-lo strumento principale del terapeuta è l’interpretazione, con cui si danno insight e comprensione al

paziente rendendolo cosciente degli elementi inconsci

-nel transfert il paziente dialogando e relazionandosi con il terapeuta investe dei sentimenti inconsci

inizialmente

-si deve posporre l’interpretazione del transfert fino a quando lo stesso non sia cosciente e

accessibile al paziente

-in caso di interpretazione prematura il paziente non potrebbe seguire il paziente e sentirsi

incompreso

-l’interpretazione può essere dedicata anche alle resistenze, parlando al paziente dei meccanismi di

difesa che mette in atto e le situazioni o gli aspetti verso cui sono rivolti

-una maggiore enfasi nell’interpretazione transferale sposta l’asse verso il polo espressivo (-

supportivo)

-per ipotesi su sviluppi del transfert si possono usare racconti di esperienze con figure autorevoli

-si può evitare l’interpretazione del transfert se è positivo perché concorre alla terapia, infatti dovrebbe

essere

interpretato solo quando diventa una resistenza al processo (transfert negativo)

-il transfert è un mezzo per giungere ad un obbiettivo, non un obbiettivo in sé

-non tutti gli interventi nella psicoterapia psicodinamica sono interpretativi come:

-osservazione che viene dopo l’interpretazione ma diversa poiché non deve spiegare o collegare

-confrontazione tentativo di indirizzare l’attenzione del paziente verso temi di cui è conscio ma che

tendenzialmente evita con forza quasi aggressiva o con gentilezza ed empatia

-chiarificazione per fare chiarezza su temi vaghi e confusi al fine di aiutare il paziente a riconoscere un

determinato pattern o a verificare la correttezza delle deduzione del terapeuta

-avvicinandoci al polo supportivo si hanno come metodi:

-incoraggiamento ad elaborare messo in atto con semplici commen

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Davide_L_R di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Lo Coco Gianluca.