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QUESTIONARI SELF-REPORT
- TAS-20
INTERVISTA STRUTTURATA
-TSIA
La valutazione della rappresentazione e del comportamento di malattia: una malattia p sempre un evento
pote zial e te desta ilizza te pe l e uili io i te o ed este o del soggetto e i hiede u adatta e to.
Se con il termine inglese Disease si fa riferimento ad alterazioni a carico di organi o strutture del corpo, il
si ife is e all espe ie za soggetti a della alattia e al odo i ui il pazie te si elazio a
termine Illness
con i sintomi e con i limiti che derivano da una specifica condizione di patologia. La rappresentazione della
alattia il odo att a e so ui il soggetto si affigu a ed att i uis e sig ifi ato all e e to alattia e alle
sue conseguenze. Questa, secondo alcuni autori, è influenzata da variabili quali la struttura di personalità,
le credenze, la storia di vita, le esperienze relazionali personali de soggetto; secondo altri, è un processo
influenzato da variabili sociali e culturali. Indipendentemente da ciò diviene di fondamentale importanza,
all i te o del percorso psicodiagnostico, indagare quali significati il paziente abbia attribuito alla malattia e
in che modo sia pervenuto ad una rappresentazione della stessa. La valutazione della rappresentazione di
di ost ato he uesta i fluis e sull att i uzio e
malattia è molto importante non solo perché è stato
causale della malattia (perché mi è venuta questa malattia?) e sulla narrativa dei sintomi (il modo in cui
cioè il paziente racconta i suoi sintomi al medico) ma anche perché influisce sul decorso della patologia e
quindi sulle sue conseguenze. Lo strumento più utilizzato per la valutazione della rappresentazione di
malattia è Illnes Perception Questionnaire-IPQ-R. Esso viene utilizzato per indagare le componenti
ostituti e della app ese tazio e e tale della alattia, att a e so l a alisi dei segue ti fatto i: ide tità
(etichetta verbale associata alla malattia), causa (ragione per la quale si ritiene che la persona si ammali)
controllo (aspettative rispetto la possibilità di influenzare lo stato di salute attraverso il proprio
o po ta e to o segue ze aspettati e i a l esito della alattia e de o so aspettati a i a la du ata
della patologia). Per identificare le modalità attraverso le quali le persone interpretano e reagiscono alla
condizione di malattia è stato introdotto il concetto di Illness Behavior, o comportamento di malattia.
Pilowsky lo definisce come la modalità di valutare il proprio stato di salute e reagire ad esso nel tempo. Esso
può risultare persistentemente inadeguato rispetto alle condizioni di salute: il comportamento abnorme di
malattia è caratterizzato dalla persistenza di un modo disadattivo di avvertire, percepire, valutare e
rispondere al proprio stato di salute. Il comportamento abnorme di malattia comprende due ampie
atego ie di o po ta e ti: l affe azio e di alattia e la egazio e di alattia. Il o po ta e to di
alattia può esse e i dagato att a e so l uso dell Illness Behavior Questionnaire, che indaga i seguenti
fattori: ipocondria generale (atteggiamento di paura nei confronti della malattia); convinzione di malattia
(convinzione della presenza di una malattia somatica), percezione psicologica della malattia; inibizione
affettiva; disturbo affettivo (presenza di ansia, depressione), negazione (tendenza a negare gli stress della
vita), irritabilità.
La valutazione delle strategie di coping: Lazarus e Follman distinguono due principali strategie di coping: il
coping focalizzato sul problema, che mira a ridurre le conseguenze avverso di un evento stressante; e il
opi g fo alizzato sull e ozio e, he i a a i i izza e il disagio he de i a da u e e to st essa te. 94
Lazarus sottolinea che questi due tipi di coping devono essere considerato come categorie complementare.
Si è riscontrato che esiste una relazione tra particolari stili di coping e gravità dei sintomi: non solo soggetti
con difficoltà nella regolazione delle emozioni tendono a adoperare strategie di coping disfunzionali
rispetto alla situazione, ma i processi di coping funzionano anche da importanti fattori di origine e/o
a te i e to di p o le i e ozio ali. Co l aiuto di test psi o et i i i p ofessio isti della salute posso o
valutare la presenza di strategie di coping disadattive e loro impatto sulla vita quotidiana dei pazienti. Uno
degli strumenti più conosciuti per la valutazione delle strategie di coping è il Proactive Coping Inventoy, ma
è da menzionare anche il Coping Orientations to Problems Experienced COPE.
La valutazio e dell’adere za ai tratta e ti: alt a di e sio e da aluta e l ade e za ai t atta e ti he
dall OM“ stata defi ita o e la isu a i ui il o po ta e to id u dato soggetto o ispo de
all i sie e delle a o a dazio i o o date t a il pazie te e l ope ato e sa ita io. Co l i t oduzio e dell
pe defi i e l ade e za al t atta e to si i o os e al pazie te il di itto e la possi ilità
termine adherence L ade e za al t atta e to
di assumere un ruolo attivo nelle decisioni inerenti il proprio stato di salute.
include un insieme vasto di comportamenti orientati alla salute, quali ad esempio recarsi alle visite di
controllo previste, modificare abitudini e stili di vita nocivi, e, più in generale, partecipare insieme al proprio
medico alla gestione della proprio condizione di salute, assumendo atteggiamenti e comportamenti
terapeutici. Il comportamento di aderenza è influenzato da molteplici fattori, quali ad esempio le
caratteristiche di personalità del paziente, il contesto ambientale in cui vive e le stesse caratteristiche della
alattia. L ade e za al t atta e to stata e e te e te o side ata u ele e to hia e sia pe idu e la
probabilità di comparsa di numerose patologia in presenza di condizioni prodromi che, sia per migliorare gli
out o e di olte patologie o ga i he. L OM“ a o a da u a atte ta alutazio e dell ade e za ei
contesti di salute, definendola necessaria al fine di predisporre trattamenti efficaci ed efficienti. La
valutazione psicodiagnostica non può pertanto prescindere da una stima attenta del grado di aderenza del
pazie te alle te apie p es itte. I fatto i he i flue za o l ade e za al t atta e to so o oltepli i, t a ui
quelli di tipo socio-economico, fattori legati al sistema sanitario, ma anche fattori psicologici legati al
pazie te. o osta te sia o stati s olti di e si studi pe isu a e l ade e za al t atta e to, ad oggi o
esiste u o st u e to ite uto otti ale pe la alutazio e dell ade e za. Un primo metodo di valutazione si
basa sulla percezione soggettiva del paziente e/o del personale sanitario, cui si chiede di fornire una
pe so ale alutazio e del li ello di ade e za ai t atta e ti. Questo tipo di ile azio e p e ede l uso di
interviste o la compilazione di diari da parte del paziente. il limite sostanziale consiste proprio nella
componente soggettiva, che spesso determina una sottostima o sovrastima del comportamento di
adhe e e. U se o do etodo di i dagi e p e ede l uso di uestio a i o st u e ti self-report costruiti ad
hoc per la misurazione di comportamenti di salute.
La valutazione della Qualità della Vita: la valutazione della Qualità della Vita del paziente è sempre più
spesso considerata come parte integrante di qualsiasi intervento che abbia come obiettivo la
promozione/tutela della salute. Migliorare la Qualità della vita dei pazienti è stato chiaramente definito
uale o ietti o hia e della sa ità pu li a. L OM“ ha defi ito la Qualità della Vita o e la pe ezio e
dell i di iduo della p op ia posizio e di ita el o testo dei sistemi culturali e dei valori di riferimento nei
quali è inserito e in relazione ai propri obiettivi, aspettative, standard e interessi. Le dimensioni specifiche
che compongono questo concetto variano, tuttavia, secondo il modello teorico di riferimento. In termini
generali, si possono individuare, per grandi linee, due dimensioni fondamentali che caratterizzano la
Qualità della Vita: da un lato vi sono gli aspetti oggettivi, quali ad esempio le condizioni di salute, le
e, le a ilità possedute dal soggetto, le elazio i so iali; dall alt o
condizioni abitative ed economico-lavorati
lato, vi sono gli aspetti soggettivi, relativi al grado di benessere percepito, agli standard valoriali con cui si 95
confronta la propria salute ed al grado di soddisfazione per la propria vita affettiva, sociale, lavorativa.
L OM“ ha i di iduato g a di a ii i g ado di des i e e gli aspetti hia e della Qualità della Vita: u a ea
igua da te il e esse e fisi o, u a ea pe ti e te al e esse e psi ologi o, il li ello d i dipe de za
a te uto dal soggetto, l a ea atti e te alla ualità/ ua tità dei lega i so iali, il o testo a ie tale e
l a ito delle ede ze pe so ali e della spi itualità dell i di iduo. I a ito sa ita io la Qualità della Vita
spesso intesa come sinonimo di stato di salute psicofisico. Questo deriva dalla consapevolezza che un basso
adattamento a una condizione di malattia ha degli effetti sul benessere psicofisico e sul funzionamento del
soggetto a livello sociale, affettivo e lavorativo. Le scienze mediche, nel tentativo di valutare gli aspetti della
qualità di vita in relazione al binomio salute/malattia, hanno introdotto il concetto di Health related
Quality of Life . Bisogna tuttavia sottolineare che la relazione tra Qualità della Vita e condizione di salute
non è lineare: è possibile immaginare di possedere una buona Qualità della Vita in presenza di una
patologia organica e, viceversa, individui che godono di una perfetta condizione di salute possono percepire
una bassa Qualità della propria Vita. La valutazione della Qualità della Vita in un contesto ospedaliero può
–
fornire preziose informazioni sullo stato di salute del paziente e fa parte dei Patient-Reported Outcomes
he si fo da o sulle alutazio i soggetti e del pazie te pe aluta e l effetto degli interventi assistenziali.
La valutazione della Qualità della Vita nei servizi di cura può essere impiegata al fine di: acquisire
i fo azio i sull i patto della patologia sullo stato di e esse e o plessi o del pazie te; di ost a e
l effi a ia di specifici interventi sanitari o della somministrazione di farmaci nei termini di salute percepita;
aluta e la ualità delle u e fo ite da di e si ospedali; aluta e l app op iatezza di i te e ti sa ita i.
U alt a possi ile appli azio e uella di alutare, nel singolo individuo, in un certo momento del suo iter
clinico, quale sia la sua percezione della Qualità della Vita. Le principali difficoltà nella valutazione della
Qualità della Vita consistono nella scelta dello strumento di valutazione idoneo, nella possibilità di usarlo al
eglio e ell i te p etazio e dei isultati da u pu to di ista li i o. I uestio a i oggi dispo i ili non
sembrano in grado di rilevare i piccoli cambiamenti della Qualità di Vita che si determinano nel soggetto nel
dell ite te apeuti o. I uestio a i sulla Quali