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Riassunto esame Psicobiologia, prof. Sestieri, libro consigliato Principi di neuroscienze, Kandel Pag. 1
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DORSOMEDIALE. I neuroni di questo nucleo segnalano l’ampiezza e la

direzione di un movimento saccadico e potrebbero pertanto fornire l’inf

necessaria per spostare il campo recettivo sia dei neuroni dei campi

oculari frontali che di quelli dell’area intraparietale laterale prima del

manifestarsi del saccadico. Tale spostamento dipende da una copia

dell’efferente del programma motorio del movimento saccadico.

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Nel corso di un movimento saccadico lo scenario visivo non solo si

sposta ma viene anche attraversato rapidamente mentre l’occhio si

muove a elevata velocità.

Possiamo continuare a vedere un oggetto nel corso di un movimento

saccadico se quell’oggetto si muove alla stessa velocità dell’occhio e

nella stessa direzione. Ciò che accade è che la maggior parte della

scena visiva appare confusa per via della velocità a cui si muovono gli

occhi. Questa omessione percettiva è dovuta dalla combinazione di

due meccanismi:

- Il primo meccanismo è il mascheramento visivo, vale a dire l’effetto

prodotto da un’immagine su un’altra, quando le due immagini

vengono presentate in rapida successione. Per esempio,

un’immagine di contrasto elevato elimina la percezione di

un’immagine di minor contrasto. Ciò accade nel corso di un

movimento saccadico: il rapido movimento dell’occhio attraverso la

scena visiva produce un’immagine sfocata e di basso contrasto che

viene mascherata dalle immagini di alto contrasto presenti prima e

dopo il movimento saccadico.

- Esistono comunque condizioni nelle quali è necessaria anche la

presenza di un’affluenza extravisiva, come quella di una scorcia

corollaria. Quando gli occhi sono fissi , i reticoli di bassa e media

frequenza si vedono bene mentre non vediamo bene quelli di

freccenza elevata. Al contrario, nel corso di un movimento saccadico

il riconoscimento dei reticoli di bassa frequenza è fortemente alterato

mentre restano visibili i reticoli delle frequenze più elevate. Pertanto,

la riduzione delle sensibilità nel corso di un movimento saccadico, o

SOPPRESSIONE SACCADICA, è specifica per i reticoli di bassa

frequenza.

—> Sia il mascheramento che la carica corollaria devono agire insieme

per produrre la soppressione saccadica che elimina l’intrusione del

movimento della scena visiva durante l’esecuzione dei movimenti

saccadici.

—> Lungo le vie visive sono state osservate variazione dell’attività

neurone che sono in relazione con una riduzione della sensibilità visiva

e che probabilmente dipendono sia dal mascheramento visivo che dalla

scarica corollaria.

- I correlati neuronali del mascheramento visivo si osservano bene

nelle risposte dei neuroni della corteccia visiva primaria. Molti neuroni

della V1 si attivano quando il movimento degli occhi sposta un solo

stimolo attraverso i loro campi recettivi ma non si attivano quando un

secondo stimolo va a cadere all’interno del campo recettivo appena

prima che il movimento saccadico si compia.

- La soppressione saccarina dovuta alla scarica corollaria è molto

evidente per gli stimoli di bassa frequenza spaziale ed elevato

contrasto.

—> Durante i movimenti saccadici, l’attività dei neuroni del CGL si

modifica ed è spesso ridotta, ma la soppressione è limitata e non

interessa soltanto gli strati magnocellulari. Quando viene meno l’effetto

Dettagli
A.A. 2018-2019
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sebastiano.girodon1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicobiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Sestieri Carlo.