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DORSOMEDIALE. I neuroni di questo nucleo segnalano l’ampiezza e la
direzione di un movimento saccadico e potrebbero pertanto fornire l’inf
necessaria per spostare il campo recettivo sia dei neuroni dei campi
oculari frontali che di quelli dell’area intraparietale laterale prima del
manifestarsi del saccadico. Tale spostamento dipende da una copia
dell’efferente del programma motorio del movimento saccadico.
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Nel corso di un movimento saccadico lo scenario visivo non solo si
sposta ma viene anche attraversato rapidamente mentre l’occhio si
muove a elevata velocità.
Possiamo continuare a vedere un oggetto nel corso di un movimento
saccadico se quell’oggetto si muove alla stessa velocità dell’occhio e
nella stessa direzione. Ciò che accade è che la maggior parte della
scena visiva appare confusa per via della velocità a cui si muovono gli
occhi. Questa omessione percettiva è dovuta dalla combinazione di
due meccanismi:
- Il primo meccanismo è il mascheramento visivo, vale a dire l’effetto
prodotto da un’immagine su un’altra, quando le due immagini
vengono presentate in rapida successione. Per esempio,
un’immagine di contrasto elevato elimina la percezione di
un’immagine di minor contrasto. Ciò accade nel corso di un
movimento saccadico: il rapido movimento dell’occhio attraverso la
scena visiva produce un’immagine sfocata e di basso contrasto che
viene mascherata dalle immagini di alto contrasto presenti prima e
dopo il movimento saccadico.
- Esistono comunque condizioni nelle quali è necessaria anche la
presenza di un’affluenza extravisiva, come quella di una scorcia
corollaria. Quando gli occhi sono fissi , i reticoli di bassa e media
frequenza si vedono bene mentre non vediamo bene quelli di
freccenza elevata. Al contrario, nel corso di un movimento saccadico
il riconoscimento dei reticoli di bassa frequenza è fortemente alterato
mentre restano visibili i reticoli delle frequenze più elevate. Pertanto,
la riduzione delle sensibilità nel corso di un movimento saccadico, o
SOPPRESSIONE SACCADICA, è specifica per i reticoli di bassa
frequenza.
—> Sia il mascheramento che la carica corollaria devono agire insieme
per produrre la soppressione saccadica che elimina l’intrusione del
movimento della scena visiva durante l’esecuzione dei movimenti
saccadici.
—> Lungo le vie visive sono state osservate variazione dell’attività
neurone che sono in relazione con una riduzione della sensibilità visiva
e che probabilmente dipendono sia dal mascheramento visivo che dalla
scarica corollaria.
- I correlati neuronali del mascheramento visivo si osservano bene
nelle risposte dei neuroni della corteccia visiva primaria. Molti neuroni
della V1 si attivano quando il movimento degli occhi sposta un solo
stimolo attraverso i loro campi recettivi ma non si attivano quando un
secondo stimolo va a cadere all’interno del campo recettivo appena
prima che il movimento saccadico si compia.
- La soppressione saccarina dovuta alla scarica corollaria è molto
evidente per gli stimoli di bassa frequenza spaziale ed elevato
contrasto.
—> Durante i movimenti saccadici, l’attività dei neuroni del CGL si
modifica ed è spesso ridotta, ma la soppressione è limitata e non
interessa soltanto gli strati magnocellulari. Quando viene meno l’effetto