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Struttura del nucleo
Il nucleo è sferico, con un diametro di 5-10 µm e rivestito da un doppio involucro chiamato membrana nucleare, costituita da pori che misurano 0,1 µm di larghezza. All'interno vi sono i cromosomi che contengono il materiale genetico, ovvero il DNA. Ciascun cromosoma contiene una doppia elica di DNA, larga 2 nm, la cui lettura viene detta espressione genica e il cui prodotto finale è la sintesi di proteine.
Ciò che distingue un neurone da una cellula epatica non è il DNA stesso ma le porzioni specifiche di DNA espresse nelle rispettive cellule e questi segmenti sono appunto i geni. Poiché il DNA non lascia il nucleo, per trasportare il messaggio genetico fondamentale per la produzione delle proteine che si verifica nel citoplasma, è necessario un intermediario che trasporti tale messaggio nei siti del citoplasma. Questa funzione è compiuta dall'mRNA, costituito da 4 diversi acidi nucleici legati insieme secondo.
variesequenze a formare una catena; sarà la sequenza dettagliatadegli acidi nucleici nella catena a rappresentare l’informazionegenica. Questo processo di assemblaggio di un segmento dimRNA che contiene l’informazione di un gene viene chiamata TRASCRIZIONE e avviene grazie all’enzima RNA polimerasi, ingrado di sintetizzare l’RNA a partire dal promotore del gene,cioè da una regione specializzata del gene situata ad una delle due estremità, e il cui legame tra enzima e porzionegenica dipende da altre proteine dette fattori di trascrizione. All’altra estremità del gene si trova una sequenza di 7DNA detta di stop che l’enzima riconosce come sito di terminazione. In realtà il gene è costituito sia da frammentiaddizionali che non codificano per le proteine detti introni sia da sequenze codificanti dette esoni: entrambivengono trascritti e successivamente, durante un processo di splicing, ovvero di taglio eLa ricucitura dell'RNA, gli introni vengono rimossi e gli esoni fusi insieme. In alcuni casi, alcuni esoni vengono rimossi insieme agli introni, dando vita ad un RNA che codifica per una proteina diversa; quindi, la trascrizione di un singolo gene può generare comunque diversi tipi di mRNA e di proteine.
Le copie di mRNA fuoriescono dal nucleo tramite i pori della membrana nucleare per dirigersi nel citoplasma dove la proteina viene assemblata come era stata assemblata la molecola di mRNA ma i cui mattoni di costruzione in questo caso sono gli aminoacidi di cui esistono 20 tipi diversi. Questo assemblaggio di proteine viene chiamato TRADUZIONE O SINTESI PROTEICA.
Tale principio della biologia molecolare può essere riassunto in questo modo: trascrizione → traduzione → DNA → mRNA → PROTEINA
I neuroni differiscono dalle altre cellule del nostro corpo grazie all'espressione di specifici geni tramite vengono sintetizzate diverse proteine. Nel 2003 è stato
sequenziato il genoma umano, ovvero l'intera lunghezza del DNA che comprende l'informazione genetica nei nostri cromosomi. In particolare, sono stati in grado di identificare circa 25.000 geni nel DNA. Queste conoscenze hanno aperto la strada alla comprensione delle basi genetiche di molti disturbi del sistema nervoso (come autismo o schizofrenia) ed è stato visto come in alcune malattie, alcuni geni siano assenti, mentre in altri sono duplicati portando ad un'eccessiva produzione di proteine, cioè una variazione numerica delle copie geniche, avvenuta durante il concepimento, quando si ha la fusione tra materia genetico paterno e materno generante il genoma della progenie. In altri casi, si hanno mutazioni in un gene o nelle regioni che regolano l'espressione di un gene e questo porta alla mancanza o all'alterazione di una certa proteina, con conseguente sovvertimento della sua funzione neuronale; ad esempio, molti dei nostri geni.hanno piccole mutazioni dette polimorfismi a singolo nucleotide, solitamente benigne ma a volte possono colpire la funzione delle proteine alterando le funzioni neuronali.
BOX L'ERA POST-GENOMICA
Attualmente, viviamo quella che viene definita "era post-genomica", in cui la conoscenza dei geni espressi nei tessuti può essere usata nella diagnosi e nella terapia delle malattie. La logica è: il cervello è il prodotto di una certa espressione genica e quindi le differenze di espressione tra un cervello sano e uno malato o uno superdotato, possono essere usate per identificare le basi molecolari di tali tratti comportamentali.
Il livello dell'espressione genetica è definito come il numero dei trascritti di mRNA e dunque l'analisi dell'espressione genica richiede un metodo in grado di confrontare i livelli di abbondanza dei vari mRNA provenienti dal cervello di due esseri umani o animali. Il confronto viene effettuato con
iMICROARRAYS di DNA, cioè piccoli spot di DNA distribuiti su un vetrino. Si inizia, prelevando un campione di mRNA da entrambi i cervelli e se ne colora uno con un tracciante a fluorescenza verde e l'altro a fluorescenza rossa. Questi campioni vengono poi applicati al microarray, dove ogni spot contiene un'unica sequenza di DNA che riconoscerà e legherà una diversa specifica sequenza di mRNA. Geni fortemente espressi daranno luogo a segnali fluorescenti. Quindi la diversità nell'espressione genica tra i due cervelli sarà rilevata attraverso la differenza di intensità della fluorescenza. Per comprendere come i geni contribuiscano alle funzioni neuronali in cervelli sia sani che malati, è stato fondamentale lo sviluppo dell'ingegneria genetica, in cui si modificano gli organismi tramite inserzione o mutazione di specifici geni. Questa tecnica usa prevalentemente topi perché in grado di riprodursi velocemente e con unsistema nervoso centrale simile al nostro. In particolare, si usano topi:- KNOCK-OUT nei quali un gene è stato cancellato
- TRANSGENICI nei quali un gene è stato introdotto ed espresso e viene appunto detto transgene
- KNOCK-IN in cui il gene originario viene sostituito da un transgene modificato
La sintesi delle proteine avviene all'interno di strutture globulari nel citoplasma dette ribosomi. Nei neuroni, molti ribosomi sono attaccati a pezzi di membrane impilate chiamate RER, sito di gran parte della sintesi proteica nei neuroni. Non tutti i ribosomi sono attaccati al RER, molti galleggiano liberamente e sembrano attaccati come un lungo filo: sono denominati poliribosomi (il filo è un filamento di mRNA e i ribosomi associati operano su di esso per produrre più copie della stessa proteina). Qual è la differenza tra le proteine sintetizzate sul RER e sui ribosomi liberi? Dipende dal
destino della molecola proteica: se tale molecola è destinata a rimanere nel citosol del neurone, allora verrà trascritta dai ribosomi liberi (es. proteine del citoscheletro, del nucleocellulare, di organuli come mitocondri e perossisomi); se destinata ad essere inserita all'interno della membrana cellulare o di un organulo, allora viene sintetizzata sul RER (es. proteine della membrana cellulare, membrana dello stesso reticolo endoplasmatico, dell'apparato di Golgi, dei lisosomi). Poiché a fornire ai neuroni le loro incredibili capacità di analisi dell'informazioni sono le proteine di membrana, la presenza di RER nei neuroni è molto alta, più di altre cellule neuronali e non.
Le proteine poi possono essere modificate da enzimi del citosol durante la loro sintesi o in seguito alla loro sintesi: modificazione co-traduzionale o modificazione post-traduzionale. Alcune di queste ultime sono reversibili, esempio sono l'addizione di
- ubiquitina e la fosforilazione (addizione di un gruppo fosfato ad una proteina; molti enzimi erecettori vengono accesi e spenti tramite eventi di fosforilazione e defosforilazione, ad opera dell'azione di chinasie fosfatasi).
RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO
Il rimanente citosol del corpo cellulare è affollato di gruppi di organuli membranosi che assomigliano al RE senza ribosomi ed è detto quindi REL (maggiormente presente nelle cellule del muscolo dove è definito reticolosarcoplasmatico). Alcuni di questi sono vicini al RER e si ritiene che rappresenti il sito dove le proteine sporgenti della membrana vengono avvolte acquisendo la struttura 3D; atri tipi, non svolgono un ruolo diretto nella strutturazione delle molecole proteiche, ma adempiono alla funzione di regolare le concentrazioni interne di sostanze quali il calcio.
APPARATO DEL GOLGI
Il gruppo di dischi di membrane invaginate che giacciono più lontano dal nucleo, si chiama apparato di Golgi ed
è unsito di elaborazione chimica post traduzione proteica. Una funzione importante è ad esempio quella di selezionare proteine che sono destinate a essere libere in diverse parti del neurone, come dendriti o assone. Le proteine provenienti dal RER e REL (anche i fosfolipidi) vengono convogliate in vescicole di trasporto all'apparato del Golgi, dove vengono modificate. Le vescicole arrivano alla superficie cis e si fondono con le sue membrane per liberare il proprio contenuto. Le proteine poi viaggiano da un compartimento specializzato (=cisterna) per un tipo di reazione all'altro. Emergono poi dalla rete trans sotto forma di vescicole. Le vescicole che gemmano dall'apparato di Golgi sono rivestite di membrana. Queste possono fondersi con la membrana plasmatica tramite un processo di esocitosi che arricchisce il plasmalemma e libera sostanze all'esterno. La loro membrana viene quindi integrata nella membrana plasmatica. La membrana aggiunta tramiteesocitosi è bilanciata poi da quella utilizzata nell'endocitosi, in cui la membrana plasmatica è invece assorbita tramite vescicole che vengono incorporate in endosomi precoci.
MITOCONDRIO Misurano circa 1 µm di lunghezza e presentano all'interno della loro membrana esterna molteplici ripiegature membranose interne dette creste, tra le quali si trova uno spazio detto matrice. Sono sede della respirazione cellulare. Il mitocondrio inspira acido piruvico e ossigeno galleggianti nel citosol e l'acido piruvico entra a far parte di una serie di reazioni dette ciclo di Krebs. I prodotti biochimici di tale ciclo forniscono energia che attraverso una serie di altre reazioni che avvengono all'interno delle creste (catena di trasporto degli elettroni) determina l'aggiunta di fosfato all'ADP, dando origine all'ATP (adenosintrifosfato), fonte di energia della cellula. Per ogni molecola di acido piruvico inspirata, verranno rilasciate 17
molecole di ATP: moneta corrente di energia cellulare. Ad