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Le reti inibìitorie fanno si che fra più risposte in competizione tra loro, solo quella più
intensa venga trasmessa.
—> I centri superiori del SNC usano circuiti inibìitori per focalizzare l’attenzioni su inf
rilevanti provenienti dalla mano quando questa viene utilizzata per compiti motori
accurati, sopprimendo i segnali minori fonte di distrazione.
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La corteccia è organizzata in colonne verticali, dalla larghezza di 300-600 nanometri, che
si estendono attraverso tutti e sei gli strati corticali, dalla superficie corticale alla sostanza
bianca. Tutti i neuroni di una colonna ricevono afferente dalla medesima area della
superficie cutanea e rispondono alla stessa classe o classi di recettori.
Una colonna = modulo elementare funzionale della corteccia cerebrale
—> I campi recettivi dei neuroni di una colonna hanno in comune il centro. Inoltre, i
neuroni di una colonna generalmente elaborano inf di una sola submodalità, quali la
pressione o la vibrazione.
—> A livello corticale, le connessioni sono orientate verticalmente e quindi
perdendicolarmente alla superficie corticale.
Le inf delle afferente talamocorticali vengono ritrasmesse in modo colonnare, verso l’altro
e verso il basso per tutto lo spessore della corteccia.
Le in sensitive elaborate a livello di ogni colonna vengono inviati ein parallelo a più regioni
del SNC.
- le connessioni orizzontali all’interno del II e del III strato collegano fra loro i neuroni di
colonne vicine, che cosi condividono le stesse inf quando vengono attivati
simultaneamente da uno stesso stimolo.
Essi proiettano anche ad altre regioni corticali dello stesso emisfero e a regioni
dell’altro emisfero. Queste confessioni a feed-forward verso aree corticali di ordine
superiore permettono di integrare compiti complessi.
- i neuroni del V strato ricevono afferente dal II e dal III strato della stessa colonna e di
colonne adiacenti e proiettano a strutture sottocorticali.
- I neuroni del VI strato proiettano al talamo
- vi sono anche segnali provenienti dal II e III strato di aree cerebrali di ordine superiore
che raggiungono il I strato di ogni colonna. Questi segnali a feedback originano non
solo dalle aree somatosensitive, ma anche da aree sensori-motorie della corteccia
parietale posteriore, da aree frontali motorie, da aree libiche e da regioni del lobo
temporale mediale implicate nella formazione e nell’immagazzinamento delle tracce di
memoria. Si ritiene che questi segnali siano implicati nella selezione delle inf sensitive
utilizzate per l’elaborazione dei processi cognitivi e nei compiti che prevedono l’uso
della memoria a breve termine.
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E’ presente una rappresentazione somatotopica completa del corpo a livello di ognuna
delle aree (3a, 3b, 2, 1).
Nella S-1 i segmenti sacrali sono rappresentati medialmente, i segmenti lombari e toracici
nella parte centrale e i segmenti cervicali più lateralmente, mentre le differenze trigeminali
sono rappresentate ancor più lateralmente.
—> L’estensione di un’area corticale devoluta a un’unica area della cute è strettamente
correlata con la densità d’innervazione periferica e con l’acuità spaziale dei
meccanocettori di ogni area cutanea. Le aree con la rappresentazione più ingrandita, e
cioè quelle devolute alle labbra, alla lingua, alle dita e ai piedi, possiedono soglie spaziali
per il tatto rispettivamente di 0.5, 0.6, 1 e 4.5 mm.
Nel lobo parietale sono state idemificate almeno 10 mappe neuroni distinte della
superficie del corpo: 4 nella S-1, 4 nella S-2 e almeno due nella corteccia parietale
posteriore.
- L’area 3a riceve afferente principalmente dai recettori da stiramento dei muscoli;
- L’area 3b riceve afferente sia dalle fibre LA1 sia da quelle RA1;
- L’area 1 riceve afferente dalle fiore RA1 e RA2
- L’area 2 contiene una mappa di natura sia tattile che propriocettiva
Funzioni:
- Le aree 3b e 1 sono implicate nella rilevazione dei dettagli delle caratteristiche degli
oggetti
- L’area 2 è responsabile della rilevazione delle dimensioni e della forma degli oggetti
Questi attributii della sensibilita somatica vengono ulteriormente elaborate nella S-II e
nella corteccia parietale posterior
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Le immagini sensitive ben definite codificate dai recettori della cute vengono conservate
nell’area 3b. Man a mano che le inf vengono ritrasmesse verso aree corticali di ordine
superiore, per eccitare i neuroni sono necessarie combinazioni specifiche di stimoli o
distribuzioni spaziali particolari degli stimoli.
—> I neuroni corticali sono implicati nell’elaborazione dell inf concernenti caratteristiche
sensitive che sono indipendenti dalla posizione dello stimolo all’interno del loro campo
recettivo.
—> Mentre i neuroni delle aree 3b e 1 rispondono solo agli stimoli tattili e i neuroni
dell’area 3a rispondono allo stiramento dei muscoli, molti neuroni dell’area 2 ricevono
afferente di entrambi i tipi e perciò possono integrare inf sulla postura della mano e sugli
stimoli tattili prodotti dall’oggetto, importanti per il riconoscimento dell’oggetto.
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La risposta di un neurone della S-1 agli stimoli tattili dipende quasi esclusivamente dai
segnali afferenti provenienti dal suo campo recettivo.
—> Le aree somatosensitive di ordine superiore non ricevono inf soltanto da recettori
perirerici, ma sono influenzate anche da processi dall’alto verso il basso, quali lo scopo
da raggiungere e la modulazione dell’attenzione
—> Al pari della S-1, l’area S-II è costituita da 4 subaree anatomicamente diverse. La sua
zona centrale riceve le sue principali afferenze dalle aree 3b e 1, che ritrasmettono in larga
misura le inf dalla mano e dalla faccia.
L’area parietale rostroventrale riceve inf concernenti i movimenti attivi della mano dall’area
3a.
La regione somatosensitiva più caudale del solco laterale è implicata nell’integrazione
delle inf sulle proprietà somatosensitive e visive degli oggetti.
I neuroni della S-II sono essenziali per il riconoscimento delle proprietà spaziali degli
oggetti, quali la forma, le caratteristiche della superficie ecc.. Questi neuroni scaricano a
frequenze diverse se diversi sono gli attributi degli stimoli e la loro frequenza di scarica
dipende anche dal contesto comportamentale e dallo stato motivazionale
—> I neuroni delle cortecce prefrontale e premotoria che ricevono afferente dalla S-II
conservano una memoria del primo stimolo in quanto continuano a caricare anche dopo
la sua interruzione e queste aree di ordine superiore inviano direttamente indietro il
segnale memorizzato alla S-II. La S-II proietta, per il tramite della corteccia dell’insula, al
lobo temporale
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Le regioni della corteccia parietale posteriore svolgono un importante ruolo nella guida
sensitiva del comportamento. Quiste regioni comprendono la corteccia parietale
superiore (aree 5 e 7 di Brodmann) e la corteccia parietale inferiore (aree 39 e 40).
I neuroni delle parti mediali dell’area 5 ricevono inf di natura postulare dalle fibre LA2 che
innervano la cute sovrastante il polso, il gomito e la spalla, dai recettori profondi disposti
a livello di queste articolazioni e dai fusi neuromuscolari che forniscono inf sui movimenti
del braccio.
—> alcuni neuroni dell’area 7 integrano inf tattili e visive provenienti dalla stessa regione
dello spazio e svolgono un importante ruolo funzionale nel processo di coordinazione
occhio-mano.
—> L’attivita dei neuroni della corteccia parietale posteriore appare in comincidenza con
l’attivazione dei neuroni delle aree motorie e premotorie della corteccia frontale e precede
l’attivazione dei neuroni della S-1. L’area 5 riceve segnali convergenti di origine centrale e
di origine periferica mediante i quali è in grado di confrontare i comandi motori centrali
con i segnali sensitivi a feedback provenienti dalla periferia nel corso dell’esecuzione di
movimenti di raggiungeimento e di pressione. Le inf sensitive a feedback provenienti dalla
mano che raggiungono la corteccia parietale posteriore vengono pianificate in
precedenza, rinforzando cosi abilita motorie apprese in precedenza o correggendo i piani
motori in caso di errori.
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La perdita della sensibilità tattile della mano produce sia deficit sensitivi che motori. I
sistemi motori riescono a compensare gli effetti della mancanza di inf di natura tattile
generando più forza di quanta ne occorra. In caso di perdita della sensibilità tattile, per
dirigere i movimenti della mano si può fare affidamento solo su inf di natura visiva.
—> La deafferentazione provoca notevoli modificazioni a livello delle vie cerebrali
afferenti:
- Le fibre afferenti mieliniche delle colonne dorsali vanno incontro a degenerazione nei
pazienti affetti da malattie demielinizzanti come la sclerosi multipla.
- Negli stadi avanzati della sifilide vanno incontro a morte i neuroni dei gangli delle radici
dorsali dotati di fibre di grande diametro.
- I pazienti affetti da tabe dorsale presentano gravi deficit cronici della sensibilità tattile e
propriocettiva
I deficit sensitivi sono accompagnati da deficit motori:
- Nei pazienti con lesione della S-1 provocate da ictus cerebrale, da traumi cranici,
l’estensione dei deficit dipende dalla sede della lesione
- I pazienti con lesione della corteccia parietale anteriore presentano notevoli difficoltà
nell’Escuzione di test semplici di tipo tattile. Anche i movimenti esplorativi e le abilità
motorie fini vengono eseguiti in modo anormale
- I pazienti con lesioni della corteccia parietale posteriore presentano solo modeste
difficolta nell’eseguire dei test tattili semplici, ma hanno notevoli difficoltà
nell’Escuzione di compiti complessi di riconoscimento tattile e hanno anche un
repertorio molto povero di movimenti esplorativi e abilita tattili fini. Presentano deficit
di tipo cinematico nell’uso degli oggetti in quanto sono incapaci di conformare e
orientare correttamente la mano e di dirigerla in modo appropriato nel corso di
movimenti di raggiungimento.
—> Nel loro complesso questi definiti costitui