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DROGHE DERIVATE DA FUNGHI:
- LSD (deriva dal Claviceps purpurea (Ergot)
DROGHE SINTETICHE:
- MDMA o Ecstasy
- Ketamina (droga con effetti potentemente dissociativi)
- Psicofarmaci (per esempio gli ansiolitici possono avere un certo rischio di dipendenza. Quelli meno
tossi i so o uelli he più ha o u e to pote ziale additi o: sig ifi a he, ell uso p ot atto, di -
esi, dete i a o il is hio di dipe de za. “i dete i a dipe de za dopo l assu zio e per
7-8-
u te po lu go; l e oi a, i e e, dete i a l i stau a si di u a dipe de za apidissi a e te
CLASSIFICAZIONE A PARTIRE DALLA CRONOLOGIA
Droghe classiche: alcol, eroina, cannabis, cocaina, LSD, funghi ..
Nuove droghe: MDMA, MDE, 2C-B e altri empatogeni, GHB (droga dello stupro), DXM, PER pills
keta i a, MDA, poppe , N O ossido d azoto
Droghe revival (rivaival):
Droghe nuovissime o globali: smart-drugs, eco-drugs. Il vantaggio di queste droghe è che possono circolare
facilmente e liberamente per diversi mesi, facilitando la possibilità di acquisto.
CLA““IFICA)IONE A PARTIRE DALL’EFFETTO
DEPRIMENTI IL SNC , ovvero che rallentano la trasmissione degli impulsi nervosi, rallentando le funzioni
dell o ga is o. P o o a o u o stato do , pe uesto so o hia ati anche downersi:
- SEDATIVI: Alcol, Barbiturici, Tranquillanti e Sonniferi
- OPPIACEI: Oppio, Morfina, Codeina, Eroina, Metadone
- ANESTETICI GENERALI
STIMOLANTI IL SNC, ovvero che stimolano la trasmissione degli impulsi nervosi, accelerando le funzioni
o ga is o. P o o a o u o stato up, pe uesto so o hia ati uppe s:
dell - Amfetamina
- Cocaina
- Caffeina
- Nicotina
- Metamfetamina
La nicotina, per certi aspetti è stimolante, per altri è sedativa e rilassante.
ALLUCINOGENI, ovvero che alterano la tramissione degli impulsi nervosi alterando lo stato di coscienza e
provocando distorsioni della realtà. Chiamate anche sostanze dispercettive. 48
- LSD
- Mescalina
- DMT, STP, PCP
Ca apa i dia a: Ma ijua a, Hasish he ha o u azio e la da e te allu i oge a, alte a do la
- percezione temporo-spaziale
- Metamfetamine: Designer drugs (ecstasy)
OPPIACEI
T a i de i ati dall oppio o fi a, odei a, e oi a, etado e , l e oi a, de i ato se isi teti o, app ese ta
la sosta za di più la go o su o t a i tossi odipe de ti. L e oi a è una polvere bianca, commercializzata
sul mercato, con altre sostanze da taglio (borotalco, lattosio, mannite, polvere ecc.). La quantità di
oppiaceo presente in una dose è circa il 5-10%; la via di somministrazione più frequente è la via
endovenosa (dopo la diluizione in acqua); più rara, anche perché più costosa è la via inalatoria, in quanto
occorre una quantità maggiore per produrre lo stesso effetto. In Italia si stima che gli eroinomani siano
circa 300 mila, di età prevalente tra i 18 e i 30 anni, di sesso maschile, distribuiti in tutti i ceti sociali. Quadro
dopo l assu zio e, si a e te u a se sazio e pia e ole e e ed i te sa, diffusa i tutto il o po
clinico:
flash , pa ago a ile all o gas o, he dopo po o si t asfo a i u alle ta e to psicofisico, con
sonnolenza e gradevole sensazione di distacco dal mondo. Tale stato dura qualche ora ed al termine nel
soggetto non dipendente si ripristina la situazione quo ante; nel soggetto dipendente invece a questa fase
segue, quasi senza soluzione di continuità la fase di astinenza. Questa è caratterizzata da ansia,
sudo azio e, la i azio e, i o ea, i idi di f eddo, a pi addo i ali e i e a o pulsi a dell e oi a
pe lo a e l asti e za. Ciò spiega pe h i fase o i a l esiste za dell e oi omane è tutta orientata alla
i e a della sosta za, he fi is e ol di e ta e più i po ta te pe allo ta a e lo spett o dell asti e za he
per favorire il benessere, anche perché il fenomeno della tolleranza richiede quantità sempre maggiori per
gli effetti deside ati. L asti e za aggiu ge il ul i e o e dopo l ulti a assu zio e e si
provocare -
isol e, o la p og essi a s o pa sa della si to atologia, dopo ual he gio o. L i tossi azio e a uta da
eroina (overdose) è caratterizzata da miosi, ipotensione arteriosa, insufficienza respiratoria e coma. Se non
viene trattato tempestivamente, con la somministrazione di antagonisti (naloxone), causa il decesso. Oggi il
idotto l o e dose
riconoscimento precoce di questo stato da parte di consumatori ed operatori sanitari, ha
come causa di morte e le più frequenti cause di decesso sono dovute alle patologie correlate con la
tossi odipe de za: l AID“ e l epatite i ale, he e go o o t atte pe le a itudi i e lo stile di ita.
ta diffi oltà pe h lo stesso pazie te ad a ette e l uso di e oi a.
generalmente non compo
Diagnosi:
Il riscontro obiettivo di tale affermazione si ha rilevando i segni di iniezione nella cute e ricercando nelle
urine le tracce dei cataboliti degli oppiacei. la richiesta di intervento dei pazienti e/o dei familiari è
Terapia:
in prevalenza rivolta alla risoluzione della dipendenza fisica, il vero obiettivo deve essere invece la
prevenzione delle recidive. Infatti la sindrome di astinenza è un disturbo che si risolve autonomamente o
u i te e to o fa a i si to ati i a sioliti i ed a algesi i , ell a o di ual he gio o. Di e e te
co
stato sperimentato un sistema di detossicazione ultrarapida (UROD). Con questo protocollo è possibile,
de za fisi a. Pe alt o o e t a e l atte zio e sulla
sotto anestesia, risolvere in 24 ore la dipe 49
sintomatologia astinenziale, significa dimenticare che il vero problema è la risoluzione della dipendenza
psichica, vera causa delle recidive del comportamento eroinomanico. È quindi sulla risoluzione delle
p o le ati he psi oso iali he si asa l esito del t atta e to. Le te apie disi tossi a ti lo g-term si
effettuano con farmaci antagonisti (Naltrexone) o con farmaci agonisti (Metadone). Il Naltrexone blocca gli
effetti di eventuali somministrazioni esogene di eroina, determinando uno stato di rinuncia condizionata
all uso della sosta za, pe u pe iodo du a te il uale a asso iato u p og a a di ia ilitazio e
psicosociale. I limiti di questo trattamento sono: - incerta compliance da parte del paziente; - interruzione
o e ta ea della te apia, o e idi a dell assu zio e e oi i a, all i saputa dell ope ato e; - presenza di
effetti ollate ali. Il Metado e u oppia eo di si tesi he si so i ist a pe ia o ale ed ha u e i ita di
24-36 ore. La sua somministrazione a lungo termine va riservata a soggetti che hanno alle spalle vari
i su essi te apeuti i. La te apia etado i a lo g te di i uis e l appetizio e e so l e oi a, idu e do il
tutta ia ile ato l effetto i u odep essi o del
rischio di comportamenti antisociali del tossicomane. Va
fa a o he au e ta i is hi di e oluzio e e so l AID“ dei pazie ti sie opositi i.
COMUNITÀ TERAPEUTICHE
Il programma riabilitativo residenziale in una CT è indicato per tutti i comportamenti di abuso di sostanze
psicoattive, anche se viene prevalentemente utilizzato da soggetti con tossicodipendenza da oppiacei. La CT
residenziale è la modalità di trattamento che offre i migliori risultati, perché mira alla modificazioni delle
cause che hanno indotto il comportamento tossico manico. La durata media di un programma comunitario
è di 18-24 mesi. Il limite delle CT è rappresentato dalla scarsa compliance dei soggetti ai programmi
riabilitativi, specie per gli abbandoni in fase iniziale; ciò rende questo modello non estensibile a larghe fasce
di tossicodipendenti. Per i soggetti che hanno completato il programma comunitario, rimane un momento
delicato quello del ritorno nel proprio contesto originario, anche perché la difficoltà del reinserimento nel
mondo produttivo rappresenta un fattore di rischio di recidiva.
COCAINA
È una sostanza derivata dalle foglie di Erytroxylon Coca, una pianta che cresce nelle Ande, usata dagli
indigeni per migliorare la resistenza alla fatica. Viene venduta con sostanze da taglio e consumata per via
inalatoria o endovena. Sul mercato esistono la cocaina cloruro e la cocaina-vase, che viene in genere
fu ata. Quest ulti a, più ota o e a k, fo ata da o ai a u ita ad u a sosta za asi a, i odo he
la cocaina possa bruciare sotto i 100 gradi ed essere aspirata attraverso i capillari polmonari, con un effetto
aggio e ispetto all assu zio e pe ia i alato ia. Il a k p o o a apida e te dipe de za. la
Clinica:
cocaina agisce inibendo il reuptake della noradrenalina e della dopamina a livello presinaptico e
conseguente iperstimolazione dei recettori postsinaptici per aumentata concentrazione dei mediatori. Ne
de i a u ipe si pati oto ia he p o o a e itazio e, au e tata autosti a, stato di ipe igila za e
aumentato desiderio sessuale. Si riscontra altresì tachicardia, ipertensione arteriosa e midriasi. Questa
iperstimolazione viene poi seguita da astenia, abulia e deflessione timica. A dosaggi superiori la cocaina
induce un quadro psicotico con allucinazioni visive, uditive e tattili e deliri a contenuto persecutorio. La
cocaina può anche provocare morte improvvisa per complicanze cardiorespiratorie. dal momento
Terapia:
he o p o o a dipe de za fisi a, l i te e to fa a ologi o olto sia i fase a uta he i fase o i a a
contrastare sintomaticamente le complicanze emergenti.
CANNABINOIDI
I più oti so o l Hashish e la Ma ijua a, de i ati dai fio i, dalle foglie e dai se i della Ca a ia sati a o
canapa indiana. Il principio attivo è il tetraidrocannabinolo (THC), la cui concentrazione è maggiore 50
ell Hashish. Ge e al e te assu to pe ia i alato ia. po hi i uti dopo l assu zio e o pa e
Clinica:
uno stato caratterizzato da sensazione di rilassamento, euforia, intensificazione delle percezioni e della
fantasia. In soggetti predisposti viene indotta una psicosi tossica con allucinazioni, deliri ed agitazione,
ge e al e te e e si ile dopo la essazio e dell effetto del a a i oide. No si s iluppa dipe de za
soggetto. L uso o i o dete i a la
fisica e tolleranza, la dipendenza psichica varia da soggetto a
cosiddetta sindrome amotivazionale caratterizzata da apatia, abulia con perdita di interesse verso le
relazioni interpersonali e socio-lavorative. Molto si è discusso sulla presunta innocuità dei cannabinoidi che,
a nostro avviso, viene smentita dai seguenti dati:
-rischio di psicosi tossica;
-acquisizione di un comportamento farmaco filo, mirante a ricercare il proprio benessere con una sostanza
psicoattiva;
o tatto, pe l a uisto della sosta za, ol o do della
- criminalità organizzata che gestisce la diffusione
degli stupefacenti, con aumentato rischio ad altre sostanze (eroina, cocaina)
-sviluppo della sindrome amotivazionale
L i te e to fa a ologi o i hiesto solo pe la o pa sa delle o pli a ze psi osi tossi a . La
Terapia:
risoluzione della dipendenza psichica richiede un intervento psicoterapeutico.
11. CAPITOLO