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(DI UN PAESE INTERO O DI UNA PARTE DI ESSO)
Area ibero-romanza
1. galego
2. portoghese
3. spagnolo (castigliano)
4. catalano
Area gallo-romanza
5. francese
Area italo-romanza
6. italiano
7. romancio
Area romanza-orientale
8. romeno
FILOLOGIA: amore della parola
ROMANZA: derivata dal latino
FILOLOGIA ROMANZA:
1. somma di linguistica e letteratura
2. studio linguistico di documenti letterari e non: studia la genesi delle lingue
romanze e dei dialetti romanzi
3. studio della storia e della trasmissione dei testi antichi: fornisce edizioni moderne
PARADIGMA: principio generale acquisito
PARADIGMI DEGLI STUDI ROMANZI
1. CLASSICO:
• nato nell'antichità classica
• visione statica della lingua, vista fuori dal tempo
• la grammatica deriva da questa visione
2. METODO STORICO-COMPARATIVO:
• nato a inizio 800
• visione dinamica della lingua, visione storica
3. STRUTTURALE:
• nata con Ferdinand de Saussure (è il paradigma contemporaneo)
• la lingua è un sistema complesso, a più strutture
DOMINIO ROMANZO (ROMÀNIA): spazio geografico in cui sono parlate le lingue
romanze; espressione di carattere linguistico, né antropologico (un popolo sì può
identificarsi con una lingua, ma una lingua non appartiene solo a quel popolo), né culturale
(la religione e/o la storia culturale non c'entrano), né di mentalità comune. La Romània
comprende:
Romània geograficamente continua
1. Portogallo
2. Spagna
3. Francia
4. Belgio francofono
5. Svizzera francese
6. Italia
7. Svizzera italiana
8. Croazia italiana
9. Slovenia italiana
10. Svizzera romancia
Zona non continua--->romeno, francese, ??? pag 182
1. Romania
2. Serbia
3. Bulgaria
4. Ucraina
5. Moldavia
ROMÀNIA NUOVA: territori in cui si parlano lingue romanze perché sono state importate
nel Medioevo o nell'Età Moderna,non durante l'Impero Romano
ROMÀNIA PERDUTA: territori “delatinizzati” come la Gran Bretagna o l'Africa Nord-
Ovest
ISOLE=ENCLAVES ALLOGLOTTE: zone circoscritte di lingue non romanze (bretone
in Bretagna , albanese croato e greco in Italia; l'unica enclave di una lingua non-indoeuropea
è quella del basco nei Pirenei
PIDGIN (SABIR): lingue formate in Africa/Asia dal contatto di lingue europee con le
lingue indigene autoctone per scambi commerciali
CREOLO: lingua pidgin divenuta la lingua materna per le popolazioni autoctone (hanno in
comune con la lingua madre solo la base lessicale, non la grammatica)
AREA IBERO-ROMANZA
Punto di vista storico
• Gli Arabi conquistano il sud della Penisola Iberica tra il 711 e il 718
• Il Nord quindi è cristiano e il Centro-Sud musulmano; Il Nord e il Centro-Sud sono
romanzi e il Sud è arabo (mozarabico), ma ci sono dialetti spagnoli (punto di vista
linguistico)
• 1492: cacciata degli Arabi
• Da OVEST ad EST:
1. Regno León: poi diviso in Regno di Castiglia e Regno di Portogallo (indipendente
nel 1143)
2. Regno di Navarra
3. Regno di Aragona
4. Contea di Barcellona
• I dialetti settentrionali si espandono a Sud
Punto di vista linguistico
• Da OVEST ad EST:
1. Galego-portoghese: Regno di León. Galego a Nord, Portoghese nel Centro-Sud
(divise dal fiume Minho)
2. Asturo-leonese: Regno di León. Centro (oggi gruppo dialettale)
3. Castigliano: Regno di Castiglia
4. Aragonese: Regno di Navarra e di Aragona (oggi gruppo dialettale)
5. Catalano: contea di Barcellona
Chi predominò?
1. Galego (parlato in comunità autonoma di Galizia dal 1981; Nord-Ovest)
2. Portoghese (Ovest)
3. Castigliano (lingua ufficiale di Spagna dal 1479; 1500: inizia a chiamarsi
“spagnolo”)
4. Catalano (Est; parlato in comunità autonome)
1) GALEGO
Il galego e il portoghese erano 2 varianti della stessa koiné linguistica detta galego-portoghese.
Punto di vista storico
• Parlata nell'Alto Medioevo a Nord-Ovest; variante settentrionale del galego-portoghese
• 1200-1300: lingua della lirica (anche alla corte castigliana di Alfonso “El Sabio”)
• 1500: lo spagnolo diventa lingua di cultura e dell'amministrazione e il galego perde
importanza
• 1850: rinascita letteraria
• Oggi: è stata regolata e normata
Punto di vista linguistico
• A livello lessicale e fonetico fu influenzata dal castigliano
2) PORTOGHESE
2° per diffusione tra le lingue romanze; 6° lingua più parlata in assoluto
1350: si differenzia dal galego
3) SPAGNOLO
Punto di vista storico
• Si diffonde grazie alla cacciata degli ebrei (sefarditi) dalla Spagna nel 1492 + scoperta
dell'America e colonizzazione
4) CATALANO
Punto di vista storico
• 1200-1300: periodo di splendore soprattutto alla corte di Aragona e nel regno di Napoli;
somigliava al provenzale
• 1479: il regno di Aragona si unisce al regno di Castiglia e quindi la lingua è sopraffatta dallo
spagnolo
• 1800: rinascita del catalano
• 1975: lingua ufficiale in Catalogna, Comunidad Valenciana, Baleari
Punto di vista linguistico
• 2 tipi di catalano: orientale e occidentale
5) FRANCESE
Punto di vista storico
• Medioevo: si irradia dall'Ile de France (Parigi) e si chiama “francien”. Presentava
dialetti di uso amministrativo e letterario (piccardo, normanno, vallone, champenois,
borgognone, anglo-normanno)
• 1100-1300: fase francese antico
• 1350-1500: fase francese medio
• 1500-oggi: fase francese moderno---> legato all'antico solo dalla grafia
• 1700-1900: lingua di cultura mondiale (oggi è l'inglese); si diffonde in molte corti
europee
Punto di vista linguistico
• lingua estremamente innovativa
• Similmente all'inglese, il francese non ha una grafia che riproduce i suoni così come
vengono pronunciati, ma una grafia che riflette le fasi antiche della lingua e perfino
l'origine latina
6) ITALIANO
Punto di vista storico
• 1300: si diffonde grazie a Dante, Petrarca, Boccaccio
• 1500: Bembo lo afferma e diventa la lingua dei letterati
Punto di vista linguistico
• Il linguista Ascoli considera l'italiano come la continuazione del fiorentino del 300;
nel 1700 nasce proprio il Purismo, movimento volto a difendere il fiorentino del 300
7) ROMANCIO
Punto di vista storico
• 1982: il romanista Schmid elabora una lingua scritta normata che chiama “romancio
grigionese”
• 1996: il romancio grigionese diventa lingua ufficiale del Cantone dei Grigioni e della
Confederazione Elvetica
Punto di vista linguistico
• Varietà appartenente al gruppo italo-romanzo
• Assomiglia ai dialetti italiani del Nord (friulano), alle lingue gallo-romanze, al ladino
e al retoromanzo
8) ROMENO=DACOROMENO=VALACCO
Punto di vista storico e geografico
• 106 d.C: la Dacia fu conquistata da Traiano e viene romanizzata
• Si usa in Romania, nella Repubblica di Moldova, in alcune regioni dell'Ucraina, in
alcune regioni della Serbia, in alcune aree della Bulgaria, in alcune aree
dell'Ungheria
• Età zarista e dopo la fine della seconda guerra mondiale è stato sottoposto
all'egemonia del russo
Punto di vista linguistico
• 2 varietà principali: munteno (sud) e moldavo (est)
• 3 dialetti: aromeno (macedoromeno; Albania Grecia centro-nord, Macedonia),
meglenoromeno (Grecia), istroromeno (Croazia)
• Non fa parte della Romània continua
• E' stato influenzato da slavo, ungherese e turco, ma dal francese, italiano e tedesco a
partire dall'800
• Scritto in caratteri cirillici fino al 1840
• Appartiene alla lega linguistica balcanica---> presenta fenomeni comuni al neogreco,
al bulgaro e all''albanese
ALTRE VARIETÀ ROMANZE
1) OCCITANO=PROVENZALE=LINGUA D'OC
Lingua romanza del sud della Francia.
Oggi è ridotto ad un insieme di patois locali: occitano-settentrionale, alpino-delfinatese,
guascone, linguadociano, provenzale
Riconosciuto come lingua regionale
Meno distante dal latino a livello fonologico rispetto al francese
Tra i più importanti poeti della tradizione trobadorica troviamo Jaufre Rudel (prima metà
12° secolo): prende parte alla seconda crociata (1148), si innamora della contessa di Tripoli
senza vederla e parte per la Terrasanta. Su una nave si ammala, viene portato a Tripoli come
morto. La contessa va al suo capezzale, lui rinviene e muore tra le sue braccia. Motivi della
sua poesia: amor de lonh/ amor de terra lonhdana: o è una metafora del paradosso amoroso
su cui si fonda l'amore cortese oppure, in chiave allegorica, l'amor de lonh è la Terrasanta, la
Vergine Maria o l'amore divino
2) FRANCO-PROVENZALE
Ponte tra nord e sud della Francia
3) SARDO
Fenomeni conservativi: -t come morfema della 3° sing, -nt come morfema della 3° plur;
piuccheperfetto indiccativo; congiuntivo imperfetto; fonema velare /k/ anche davanti a “e”
ed “i”
E' molto differenziato al suo interno: varietà come campidanese, nuorese, logudorese,
gallurese, sassarese
In Sardegna ci sono anche minoranze linguistiche (catalano)
4) CORSO
Parlato in Corsica
Insegnato a scuola come seconda lingua accanto al francese
Varietà: ultramontane (sud-ovest; più conservative) e cismontane (nord-est)
5) LADINO
Parlato nell'area delle Dolomiti (Trentino A-A e Veneto)
Nè è riconosciuto l'uso nella scuola, nella stampa, nell'amministrazione, nella toponomastica
6) FRIULANO
Parlato in Friuli V-G tranne nelle isole alloglotte dove si parla tedesco o slavo e nelle
enclaves venete
E' stata predisposta una koinè per superare le differenze locali e per essere usata a scuola e
nelle amministrazioni
7) DALMATICO
Si è estinto e il veneziano e il croato l'hanno assorbito del tutto
Aveva una varietà chiamata raguseo
Ha dei tratti simili all'italiano toscano e centro-sud
Conserva t intervocalico e davanti a r
8) DIALETTI ITALIANI
Sono delle continuazioni locali del latino e non delle deviazioni dell'italiano di base.
Scritti nel Medioevo per scopi amministrativi, religiosi e artistici (letteratura dialettale; nel
teatro Goldoni, De Filippo...). Poi, hanno ceduto l'egemonia al toscano
Godono di un certo prestigio sociale, anche se non hanno riconoscimento ufficiale nella
legislazione
Il dialetto è in una situazione di diglossia: considerato varietà bassa
3 gruppi: