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Y

Superato il livello critico, un ulteriore aumento dell’equità fa diminuire P

l’efficienza (per la riduzione degli incentivi dovuta ai trasferimenti equi-. Vincolo tecnico

tativi. I ricchi riducono il reddito a causa delle imposte)

Y efficienza ED equità Y = f (ED) ED ED

Funzione di utilità w della collettività w = f (y, ED )

Data una funzione di utilità dell’op.pub. in termini di efficienza ed

equità, si ricavano le curve d’indifferenza in due ipotesi: 1 2

1 – efficienza ed equità siano “buone” cioè all’aumentare di

ciascuna, aumenta anche l’utilità (curva più alta)

2 – l’operatore pubbl. sia indifferente all’equità e l’utilità. L’utilità

aumenta con l’aumentare dell’efficienza, ma per un dato livello di

efficienza, rimane costante qualunque sia il livello di equità.

Scelte pubbliche d’equilibrio in termini di efficienza ed equità

L’oper.pubbl. sceglie la combinazione di efficienza ed equità P

che renda massima l’utilità, tenendo conto del vincolo tecnico. P

Sceglierà la coppia di valori che consentono di raggiungere la

curva di indifferenza più alta (punto di tangenza tra vincolo 10

tecnico e curve di indifferenza ).

Criteri di scelta collettiva

L’oper.pubbl. decide quel che vuole. Unico vincolo: essere rieletto. La collettività potrà solo valutare ciò che è stato fatto

e confermerà o meno alle successive elezioni

Sistema alternativo L’op.pubblico tiene conto delle preferenze dei singoli (aggregati in una collettività)

- la collettività si esprime su un solo argomento. Si può avere :

-decisione all’unanimità (criterio di Pareto-efficienza)

-decisione a maggioranza semplice. Diviene determinante il voto dell’elettore mediano.

- la collettività si esprime su più argomenti. Il criterio della maggioranza può portare a risultati contradditori

(diverse le preferenze). Si può costruire un paniere che contenga tutte le alternative e si vota su quello. Oppure si tengono

le alternative separate, votandole a due a due e poi facendo lo spareggio fra le vincenti.

Proprietà desiderabili per una regola di aggregazione delle preferenze:

- criterio del dominio non ristretto (dominio universale). Tutti gli individui possono proporre l’ordine delle preferenze

- criterio di Pareto. Se tutti unanimemente hanno una preferenza, sarà la preferenza della collettività

- criterio dell’indipendenza delle alternative (la variaz di una preferenza non modifica le altre alternative)

- criterio della non dittatorialità (non esiste individuo le cui preferenze diventino quelle della collettività

Teorema di Arrow non esiste un criterio di aggregazione delle preferenze che soddisfi tutte le 4 condizioni. Quindi non

esiste una funzione di benessere sociale

Modello a generazioni sovrapposte MGS

Studia l’impatto di alcuni strumenti di politica econ. (Previdenza sociale e debito pubblico) (Denicolò-Delbono)

Ipotesi del modello:

- l’economia dura un numero infinito di periodi (non c’è inizio né fine) e vi operano: individui, aziende e, in

seguito, lo Stato.

- In ogni periodo ci sono i giovani che lavorano, consumano, risparmiano e, in seguito pagano le imposte (prelievi

obbligatori dello stato) e i vecchi (nati nel periodo precedente), che consumano e basta. Essi hanno come fine la

massimizzazione dell’utilità sotto il vincolo del bilancio.

- Le aziende che vivono un numero infinito di periodi, producono i beni usando le tecnologie esistenti e, come

fattore produttivo, il risparmio accantonato dai giovani del periodo precedente. Il loro fine è la massimizzazione

del profitto con quella data tecnologia.

- L’operatore pubblico decide sui trasferimenti con il vincolo di rispettare il pareggio del bilancio

Si ha equilibrio del sistema quando l’offerta di risparmio degli individui è uguale alla domanda di risparmio delle

imprese. E quindi la quantità di bene futuro prodotto è uguale alla quantità di bene futuro domandata.

Situazione di equilibrio iniziale per l’individuo.

L’utilità dipende dal consumo. Il vincolo del consumatore è dato dal reddito disponibile che deve essere pari al valore

della somma dei consumi.

Graficamente la scelta della combinazione ottimale è data dalle coordinate del punto di tangenza tra curva di

indifferenza e vincolo di bilancio. Poiché gli individui di tutte le generazioni sono identici e i consumi identici, il

modello è statico.

Una modifica degli assetti istituzionali fatta dallo Stato, non ha effetto sui gusti (preferenze), ma solo sul vincolo di

bilancio. Se il vincolo è spostato verso l’esterno, l’individuo può raggiungere una curva d’indifferenza più alta e

quindi aumenta la sua utilità; se il vincolo è spostato verso l’interno, l’individuo raggiungerà una curva d’indifferenza

più bassa e quindi diminuisce la sua utilità.

Strumenti di politica economica Debito pubblico

Si suppone che lo stato prenda le decisioni sotto il vincolo di pareggio del bilancio. Cioè il valore attualizzato

∑i ∑i

-1 -1

(scontato) della spesa G deve essere pari al valore attualizzato del prelievo T. Gi (1 + r) = Ti (1 + r)

Con r = tasso reale prefissato.. si ipotizza che la spesa non modifichi le preferenze dell’individuo e i suoi gusti (e

quindi non cambino le curve di indifferenza).

La spesa può essere finanziata in tre modi:

- Finanziamento con bilancio in pareggio Nello stesso periodo la spesa è uguale al prelievo. È coinvolta la sola

generazione t i cui giovani pagano le imposte. Il vincolo dell’individuo è interno rispetto a quello iniziale e il

suo livello di utilità è più basso. La generazione t è l’unica a sopportare l’onere.

- Finanziamento con debito per un periodo La spesa sostenuta al tempo t viene finanziata col debito che

viene rimborsato al tempo t+1 comprensivo degli interessi. Il bilancio è in pareggio perché la spesa G è pari al

valore attuale dei prelievi. L’unica generazione coinvolta è quella del tempo t+1 i cui giovani pagano le

imposte. Il vincolo di bilancio ha ugual pendenza di quello iniziale ma è interno e quindi utilità più bassa (come

sopra). A sopportarne l’onere è la generazione t+1.

- Finanziamento con debito perpetuo La spesa sostenuta al tempo t viene finanziata col debito che non verrà

mai restituito ma pagati gli interessi maturati in ogni periodo. Il bilancio è sempre in pareggio in senso attuariale

e tutte le generazioni sono coinvolte nel finanziamento. Il vincolo di bilancio è come i precedenti;

In sintesi la scelta del finanziamento provoca distribuzioni diverse dell’onere tra le generazioni.

Previdenza sociale

Sistema a capitalizzazione lo stato preleva obbligatoriamente sui giovani dei contributi che vengono restituiti

capitalizzati agli stessi quando sono vecchi. Il vincolo di bilancio dell’oper.pubblico è in pareggio in senso attuariale, 11

perché i contributi versati dai giovani sono pari alle somme versate per previdenza, nel periodo successivo, ai vecchi

(uguaglianza in senso finanziario). Il vincolo di bilancio dell’individuo è invariato rispetto alla situazione iniziale; l’utilità

è la stessa. Il livello contributivo è irrilevante

Sistema a ripartizione in ogni periodo lo Stato preleva sui giovani dei contributi che vengono trasferiti agli individui

vecchi dello stesso periodo. (lo stato garantisce che ciò avvenga in ogni periodo). Il suo vincolo di bilancio è in

pareggio.

L’individuo riceve da vecchio i contributi versati da giovane (se i contributi sono identici nei diversi periodi); è come

cioè se prestasse i contributi all’oper.pubbl. a tasso 0. Nella realtà però, il tasso è diverso da 0 e quindi si può fare

questa riflessione: il vincolo si sposta parallelamente e quindi è tutto interno o tutto esterno rispetto a quello iniziale. Ne

< >

consegue che l’equilibrio e le scelte sono diversi da quelli iniziali. Se r 0 il vincolo si sposta verso l’esterno, se r

0, verso l’interno. L’utilità dell’individuo aumenta con questo sistema a ripartizione se il tasso d’interesse

reale è negativo, diminuisce se è positivo. Infatti se r reale è negativo, l’individuo ha convenienza a prestare allo Stato

contributi a tasso 0 (perché li avrà restituiti con maggior potere di acquisto), mentre se il tasso reale è positivo,

l’individuo è penalizzato a prestare a tasso 0. Il livello dei contributi è importante

Lavoro eterogeneo e progresso tecnico Lavoratori qualificati e non

Dalle ricerche di Cahuc- Zylberberg risulta che negli ultimi 30 anni il tasso di disoccupazione dei non qualificati sia

aumentato più del tasso di disocc.dei qualificati, in tutti i Paesi esclusi gli Stati Uniti. Relativamente alla distribuzione dei

redditi, rileva che in molti Paesi a economia liberista (europei e Stati Uniti e Canada) fosse elevata (sino a 2/3 del valore

mediano) la frequenza dei salari bassi (escluso il Belgio).

Progresso tecnologico - Modello di Cahuc..

1 -Nel caso di un sol bene prodotto e un solo fattore produttivo , c’è progresso quando, rispetto alla partenza, è possibile

ottenere una maggior quantità di prodotto con la data quantità di f.produttivo. Nel grafico, la funzione di produzione si

sposta verso l’alto: - se si sposta parallelamente, il p.marginale non varia -non parallelamente e allora il p.marginale

varia. Questo incide sulle scelte dell’imprenditore (ottimo quando il prodotto marginale = prezzo di mercato)

2 –Nel caso di un sol bene prodotto e due f.produt., il progresso t. modificherà il p.marginale di uno o entrambi i fattori.

Si dice neutrale se la modifica mantiene costante il rapporto fra i p.marginali. Si dice distorto se il rapporto varia.

Nel modello gli unici fattori produttivi sono i lavoratori (in quantità corrispondente alla domanda quindi in equilibrio). La

struttura dell’occupazione è il rapporto fra l’occupazione di lavoro qualificato e non. Si studia come tale rapporto varia

in caso di shock tecnologico o istituzionale (modifica dei parametri) e cioè se aumenta di più l’occupazione dei

qualificati o dei non q.

a) Modello con struttura di salari data (cioè i salari sono già fissati) l’imprenditore ha già deciso quanto produrre ( y ),

conosce i prezzi di mercato e deve solo cercare la combinazione che minimizzi il costo di produzione.

Graficamente sarà i

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
14 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher radis25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Mazzola Fabio.