Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 54
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 1 Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, Prof. Venturini Francesco, libro consigliato Politica economica , Benassy Pag. 51
1 su 54
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ANDAMENTO RAPPORTO DEBITO/PIL IN ALCUNI PAESI UE

• Anni Sessanta: forte crescita economica in tutti i paesi avanzati: (r-g) era

negativo e la maggior parte di questi paesi è riuscita a ridurre il rapporto

debito/Pil senza dover generare ampi avanzi primari.

• Anni Settanta: crescita più bassa ma anche tassi di interesse reali di interesse

molto bassi (talvolta negativi).

• Anni Ottanta: bassa crescita, alti tassi e disavanzi primari.

Il risultato è stato un forte aumento del rapporto debito/Pil.

COME SI RIDUCE UN ELEVATO DEBITO PUBBLICO: LE POLITICHE DI RIENTRO

1. AVANZI PRIMARI, si può agire:

a. Aumentando la tassazione/entrate (+T) , allargando la base imponibile,

privatizzazione di imprese pubbliche, vendita beni demaniali, finanze

straordinarie.

b. Riducendo la spesa pubblica (-G), tagliando la spesa improduttiva o la

spesa corrente.

Permette di contenere l’emissione di titoli, la spesa per interessi e la

crescitadel debito. Consiste in una pratica di signoraggio. Genera spirale

inflazionistica. Per questo motivo è stata accordata negli anni una

crescente autonomia alle banche centrali, che non rispondono più in modo

automatico al deficit del governo. I finanziamenti monetari dei disavanzi

pubblici sono stati proibiti dal Trattato di Maastricht del 1992: da allora non

sono più possibili per i paesi dell’Eurozona. Possiamo pensare al

signoraggio come al prodotto del tasso di crescita della moneta nominale

per i saldi monetari reali.

2. FINANZIAMENTO MONETARIO DEI DISAVANZI

3. IL RIPUDIO DEL DEBITO

Il default è la forma esplicita di ripudio del debito à quando il governo non

riesce ad onorare le sua promesse (rimborso dei titoli emessi, pagamento

Politica Economica 20

interessi)

Una forma meno drastica è un default parziale, ovvero la ristrutturazione

del debito. Questo genera problemi di reputazione, è difficile da

implementare per la sequenza dei creditori ed occorre trovare equilibrio tra

i diritti del creditore ed eccesso di peso sui debitori. Il consolidamento è una

conversione forzosa dei titoli a breve in titoli alungotermine.

• Il ripudio è considerato alla stregua di un’imposta a somma fissa, quindi

non distorsiva,ma determina i seguenti problemi:

a. perdita di reputazione, eliminando la possibilità di prendere a prestito in

futuro;

b. pesante redistribuzione del reddito, con effetti anche politico- elettorali;

c. instabilità finanziaria e fallimenti di banche (specie se detengono molti

titoli pubblici).

• Una forma indiretta di ripudio è la monetizzazione - ossia il rimborso

attraverso l’emissione di nuova moneta - che causa inflazione e riduce il

valore reale del debito. Preferibile solamente quando interviene come

sorpresa inflazionistica, non vi sono disavanzi primari e il debito pregresso

è a lunga scadenza e non indicizzato.

UN'ALTRA VIA: IL TASSO DI INTERESSE

Un'altra possibilità di contenere il debito è quella di abbassare il tasso di

interesse anche se è poco manovrabile in un’economia aperta con cambi fissi e

liberi movimenti di capitale.

I tassi di interesse in un paese altamente indebitato incorporano 3 “premi al

rischio” a seconda del peso:

rischio di svalutazione, nel caso il governo decidesse di monetizzare il

debito, creando inflazione e svalutando la moneta nazionale.

rischio di default (o di ripudio), che dipende anche dalle aspettative dei

mercati finanziari

rischio di liquidità, ossia il costo di dover vendere il titolo quando è difficile

trovare compratori.

REGOLE SUI BILANCI E VINCOLI EUROPEI

La regola base è il raggiungimento del pareggio di bilancio, inoltre dopo la

nascita dell’unione economica e monetaria. Dopo il Trattato di Maastricht del

Politica Economica 21

1992, segue il Patto di Stabilità e Crescita, vi sono 4 criteri di convergenza, 2

dei quali riguardano il debito:

a. Rapporto debito/PIL massimo al 60%.

b. Rapporto deficit/PIL massimo al 3%.

2 marzo 2012 → Fiscal Impact, che implementa il PSC, a cui si aggiungeranno

poi:

-six pack: meccanismo per gli squilibri macroeconomici (bolle immobiliari,

crollo competitività).

-two pack: i paesi UE che non sono già sottoposti a correzione, devono

presentare il proprio bilancio entro il 15 ottobre di ogni anno e la Commissione

emette un'opinione.

Quindi con il nuovo PSC:

-deficit strutturale al 0.5% del PIL, e per i paesi con il debito che supera il 60%

del PIL, il deficit strutturale può raggiungere l’1%.

-deficit al 3% del PIL.

-la Corte europea di giustizia verificherà che i paesi che hanno adottato il

trattato, lo abbiano trasposto nelle leggi nazionali. In caso contrario, uno Stato

può incorrere in una sanzione pari allo 0,1% del Pil.

Questo processo non è scevro da critiche, come la differenziazione

dell'applicazione delle regole tra paesi, la necessità di un'agenzia di

monitoraggio indipendente.

Cap. 4 LA POLITICA MONETARIA

CONCETTI FONDAMENTALI

La politica monetaria consiste nella gestione della quantità e del prezzo della

liquidità, cioè di mezzi di pagamento, in maniera da raggiungere diversi

obiettivi: stabilità dei prezzi, pieno impiego e stabilità del tasso di cambio. La

PM è uno strumento di stabilizzazione macroeconomica, poiché influenza i

tassi di interesse e quindi modifica le decisioni di famiglie e imprese (esempio:

se il tasso di interesse diminuisce, riduce il costo degli investimenti che

diventano più convenienti, e fanno aumentare la domanda aggregata). La PM è

gestita dalla BC, un'istituzione che può avere azionisti privati ma che opera

secondo un mandato pubblico, che le conferisce facoltà e monopolio di

creazione di base monetaria, e il prezzo di questa liquidità determina il tasso di

interesse sul mercato interbancario (o monetario). Gli strumenti della BC sono

Politica Economica 22

quindi l’emissione di moneta e il tasso di interesse. Ogni giorno le banche

concedono prestiti a famiglie e imprese, eseguono pagamenti e ricevono

depositi. Queste operazioni non sono sempre in equilibrio e interviene la BC,

per fornire liquidità alle banche quando sono in difficoltà per rifinanziarsi. Dal

momento che la BC ha il privilegio di creare moneta senza limiti, la sua azione è

volta a rassicurare gli agenti economici sulla continuità del sistema dei

pagamenti, e assicura un prezzo unico e stabile per la liquidità. In questo caso

la BC è prestatore di ultima istanza (lender of last resort). In pratica, tutte le

banche commerciali hanno un conto aperto presso la BC in cui depositano le

loro riserve. La BC crea liquidità e la distribuisce alle banche accreditandola su

questi conti, cioè aumentando le riserve. Tuttavia la BC non fornisce liquidità

gratuitamente e cerca inoltre di coprirsi rispetto al rischio di default delle

banche commerciali. Tecnicamente la liquidità è fornita dalla BC o acquistando

attività finanziarie dalle banche, oppure attraverso operazioni repo-repurchase

agreements. In questo caso la BC presta liquidità alle banche per un periodo

determinato e riceve a garanzia dalle banche un pacchetto di attività

finanziarie, il collateral. Alla scadenza del periodo, la banca commerciale

restituisce la liquidità, più il tasso di interesse richiesto dalla BC. Per coprirsi

rispetto al rischio di perdita di valore del collateral, la BC esige che il valore del

collateral sia superiore al valore del prestito. La differenza tra collateral e

prestito, chiamata haircut, è stabilità in funzione del rischio di default

dell’emittente del titolo dato in garanzia e della sua liquidità, cioè dalla facilità

con cui è possibile rivendere questo titolo sul mercato in caso di bisogno. La

liquidità ottenuta dalla BC può essere utilizzata dalla banca commerciale per

estendere nuovi prestiti, per effettuare dei pagamenti. La moneta creata dalla

BC si chiama base monetaria e le operazioni di fornitura di liquidità operazioni

di mercato aperto. La base monetaria, chiamata M0, costituisce la base

monetaria, ma la maggior parte della moneta viene creata dalle banche

commerciali nel momento in cui estendono il credito.

Nella pratica la creazione di liquidità è limitata dalla necessità di mantenere la

fiducia nel valore della moneta, e quindi nel suo ruolo di riserva di valore.

Il potere di creazione della moneta rende anche possibile il finanziamento del

deficit pubblico da parte della BC, che può acquistare titoli di stato, oppure

prestare direttamente al Tesoro.

Le banche quando si finanziano presso la BC, pagano un prezzo calcolato in

funzione del tasso di rifinanziamento (tasso di interesse). Questo può essere

positivo o negativo, e nel secondo caso la BC paga la banca commerciale per

Politica Economica 23

incentivarla a prendere a prestito. Più il tasso è alto, più bassa è la domanda di

liquidità. Fissando il tasso la BC ha il potere di influenzare la domanda di

liquidità. In tempi normali la politica monetaria consiste nell’aumento o nella

diminuzione del tasso di interesse e nella comunicazione circa il suo

andamento in futuro.

Una politica monetaria espansiva è un sostegno alla domanda di liquidità

attraverso una riduzione del tasso oppure un annuncio della sua riduzione

in futuro (+M, - i, incentivati gli investimenti) La politica monetaria

espansiva può spingersi fino a tassi nominali pari a zero (caso di

Danimarca, Svezia, Svizzera e Giappone dopo la crisi finanziaria del 2008-

09). Questa politica ha dei limiti che riducono l’efficacia della trasmissione

della politica monetaria: a) il tasso non può essere spinto sotto zero; b)

stimola la detenzione del contante. Trappola della liquidità, curva LM piatta.

Una politica monetaria restrittiva consiste in un freno alla domanda di

liquidità con aumento del tasso o annuncio del suo aumento in futuro (-M,

+i, disincentivati gli investimenti).

Breve storia delle Banche Centrali Nascono alla fine del 1600 in Svezia e UK

come soggetti privati per finanziarel’attività del governo e facilitarne i prestiti.

Hanno assunto la funzione di compensazione per le banche private («banca

delle banche»). Sono state rese nel tempo enti pubblici, anche se possono

avere capitale privato.

4 fasi storiche

A) Periodo d’oro (1870-1913): parità aurea per garantire stabilità;

venivanofinanziate solo attività reali.

B) Periodo nero (fine anni ’20): abbandono della parità aur

Dettagli
A.A. 2023-2024
54 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Yuri.graziano.2002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Venturini Francesco.