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INSERIMENTO LAVORATIVO
Altri 2 oggetti centrali per la comprensione e l'indirizzo della realtà multiculturale: quello
dell'integrazione sociale e di inserimento lavorativo.
1. L'integrazione sociale: tema centrale e + ricorrente quando si parla di immigrazione;
integrazione (dal latino integrare = azione di rendere qualcosa + completa) → in ambito
sociale designa in senso ampio l'azione di inserire una persona o un gruppo in un contesto
sociale, politico, culturale dominante, di cui precedentemente non faceva parte, o da cui era
esclusa. In riferimento alla tematica multiculturale, per integrazione sociale è pox intendere
sia il processo di inserimento nella società di accoglienza, sia lo stadio raggiunto dallo stesso. →
l'integrazione può essere intesa dunque cm un processo che, sebbene possa essere
analizzato in senso statico per le caratteristiche assunte in un dato momento, conserva
sempre un profondo carattere di dinamicità.
In chiave pedagogica, promuovere integrazione = sostenere una processualità positiva che, a
velocità e condizioni alterne, sappia rispondere ai reali mutamenti sociali, ricreando le migliori
condizioni e soluzioni per un inserimento reciprocamente proficuo e arricchente.
Le va riconosciuto anche il carattere della contestualità → l'integrazione non è un processo
astratto, ma si realizza nella realtà socio-culturale di cui diventa parte; di reciprocità → perché
deve essere un percorso comune di interrelazione tra tutti gli attori del contesto sociale,
autoctoni e stranieri; → integrazione = processo di reciproco inserimento; senza il profondo
carattere della reciprocità l'integrazione sociale non può entrare nell'orizzonte della pedagogia
interculturale e nella possibilità umana dell'incontro;
L'integrazione cm processo rimanda ad alcune condizioni essenziali: l'interazione, la
partecipazione e l'integrità.
- interazione → una condizione minima, ma necessaria, affinché il processo integrativo possa
avere luogo è quella che vi siano reali occasioni di interazione e scambio tra le parti;
- partecipazione → l'integrazione implica un percorso di partecipazione alla vita sociale,
pubblica e comunitaria → significa promuovere una partecipazione alla vita sociale,
economica, culturale e civile della società di accoglienza e all'accesso ai beni e servizi, a
pari titolo e con pari dignità rispetto agli altri cittadini;
- integrità → = identità culturale;
L'integrazione può essere intesa allora cm processo di compartecipazione, ossia un processo
pratico nel quale la compartecipazione autentica e aperta alle dinamiche contestuali consente
il reciproco riconoscimento, incontro e arricchimento.
Indicatori degli oggetti di indagine:
Le relazionalità:
– I rapporti transnazionali: attraverso questo indicatore si considera la tipologia e la frequenza
dei contatti che il soggetto immigrato mantiene nel contesto del paese d'origine → es. i
risparmi inviati ai propri familiari nel paese di origine;
– I ricongiungimenti familiari: consistono nella possibilità e nella pratica da parte
dell'immigrato di farsi raggiungere dalla propria famiglia o da alcuni membri di essa; →
segnale che l'immigrato ha intenzione di stabilizzarsi ed integrarsi nel paese di accoglienza;
– I rapporti con la comunità locale ed il vicinato: questo indicatore intende valutare innanzitutto
l'esistenza e la frequenza di relazioni tra le persone appartenenti ai diversi gruppi, e in
secondo luogo la tipologia e l'intensità sociale di queste relazioni; → rilevanti le percezioni
della popolazione immigrata, cm si riconosce all'interno della comunità;
Gli spazi di partecipazione:
– L'uso e competenza della lingua italiana: questo indicatore si riferisce all'uso che il soggetto
immigrato fa della lingua italiana, ai contesti nei quali eventualmente la utilizza e al livello
generale di conoscenza della stessa; → la non conoscenza della lingua è una barriera
all'integrazione;
– La gestione del tempo libero: tempo libero = tempo privo di una precisa indicazione d'uso,
ossia un tempo a disposizione di un “libero” impiego da parte della persona; → guardare se il
tempo libero è usato dagli immigrati in modo da favorire l'integrazione (attività relative alla
comunità) o se segnala una volontà di separazione o comunque autoreferenziale (attività che
implicano solo il gruppo etnico); → l'aspetto della gestione del tempo libero consente di
indagare la possibilità e la disponibilità di contatto anche informale con il territorio, con gli
spazi sociali e con le persone;2. L'inserimento lavorativo: → processo frammentario e opaco;
L'inserimento professionale del lavoratore straniero si configura cm parte di un processo in
cui l'individuazione del sapere necessario al lavoro si lega a quello necessario all'inserimento
sociale; → il nesso tra inserimento lavorativo e integrazione sociale rappresenta una chiave
interpretativa oggi fondamentale, utile non solo alla comprensione dei processi in corso, ma
anche al loro governo poiché consente la possibilità di azione su due versanti portanti della
nostra società. → in sintesi, per inserimento lavorativo possiamo intendere le modalità di
accesso, permanenza e caratterizzazione del lavoro da parte di immigrati nel sistema
lavorativo autoctono, nella considerazione delle implicazioni che queste hanno sul progetto
migratorio e sul processo integrativo;
Alcuni indicatori sociali utilizzati nella ricerca empirica:
Le condizioni d'ingresso e di impiego:
– Le modalità di accesso: son l'insieme delle forme, dei canali e dei contesti nei quali matura e
avviene l'entrata in un ambito lavorativo; → rilevante per la comprensione generale del
rapporto con il sistema economico-lavorativo in relazione alla popolazione immigrata; → è
evidente che vi è una correlazione tra modalità di accesso e tipologia generale di inserimento
lavorativo;
Accesso tramite agenzie di lavoro interinale: tali agenzie operano favorendo l'incontro tra
domanda e offerta di lavoro, per soddisfare bisogno di manodopera a carattere temporaneo
delle imprese “utilizzatrici”;
– Il rapporto di lavoro: si intende il contratto formale di lavoro con il quale il lavoratore si
obbliga a prestare servizio presso un datore di lavoro, secondo la mansione per la quale è
stato assunto; → distinzione tra tra contratto a tempo determinato e contratto a tempo
indeterminato → rilevante per il progetto migratorio e per la permanenza nel nostro paese;
Le dimensioni di crescita e di realizzazione:
– La formazione: non si riduce alla sola dimensione professionale; in chiave pedagogica, si
intende quel processo intenzionalmente orientato allo sviluppo e alla crescita della persona e
strutturato attorno alla creazione di relazioni significative e asimmetriche; formazione a
carattere professionale = processo attraverso il quale si può acquisire, aggiornare o anche solo
migliorare le proprie conoscenze, capacità e competenze per un esercizio + produttivo e
responsabile di un'attività professionale; → la formazione ha quindi un versante:
- retrospettivo: la formazione può essere intesa cm il percorso formativo pregresso del
soggetto (formale o meno) che spiega in termini essenziali le competenze da questi possedute;
- prospettico: la formazione è il percorso tutto da farsi, nella direzione di una continua
riqualificazione e crescita professionale; → elemento + rilevante per garantire uno standard
umanamente auspicabile, un adeguato sviluppo sociale nonché la stessa competitività nel
mercato del lavoro;
(vedi pag 104, manca un pezzo!)
– La mobilità professionale: processo e possibilità, che un lavoratore percepisce e riscontra di
avere e che il sistema in cui è incluso nei fatti gli consente, di conseguire una qualche forma
di miglioramento della propria posizione lavorativa all'interno dell'azienda; (vedi pag. 105-
106, manca un pezzo!)
– Le relazioni interpersonali: (vedi pag. 106)
CAP. 7: EQUILIBRIO SOSTENIBILE: UN MODELLO PRATICO-PROGETTUALE
Ciò ke preoccupa è l'integrazione sociale degli immigrati → ciò ke serve è il loro impiego nel
mercato del lavoro;
Il lavoro è lo spazio nel quale avviene l'immigrazione: per gli immigrati il lavoro cm liberazione da
una vita disagiata racchiude in sé gran parte del senso del loro partire; → per le società di
accoglienza contemporanee la forza lavoro immigrata è una necessità per il sostegno di buona parte
del loro sistema economico-produttivo nonché, sempre di +, della tenuta del sistema previdenziale e
di qllo dei consumi; → vi è un legame inscindibile tra la dimensione economica e qlla sociale sia x
ciò ke riguarda le complessive dinamiche sociali, sia per qlle comunitarie e personali; = discorso
all'interno della questione migratoria: integrazione sociale e inserimento lavorativo nn sn due
percorsi né disgiunti né alternativi, ma processi intimamente legati e implicati l'uno all'altro, quindi
ci si deve occupare di entrambi! → rapporto del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro:
“il lavoro rappresenta nn sl la prima necessità in un paese caratterizzato in prevalenza
dall'accoglienza di “migranti economici”, ma nello stesso tempo anke un banco di prova importante
per l'integrazione delle comunità straniere, ke chiama in causa l'intera società d'accoglienza a +
livelli e nei diversi contesti territoriali” → l'inserimento professionale dei lavoratori stranieri è, per
tto ciò, parte di un processo di negoziazione sociale, dove una dimensione rimanda necessariamente
l'altra.
Un modo efficace per cogliere la profondità del nesso integrazione sociale-inserimento lavorativo
per lo sviluppo positivo della società nel suo insieme, è qllo di vedere cm una condizione negativa
(cm il lavoro irregolare) produca effetti sia sul piano sociale sia su qllo economico, tanto per gli
immigrati qnt per la società di accoglienza; → enormi costi economici e sociali sia per il paese di
accoglienza ke per gli immigrati:
– per il contesto autoctono significa perdere le potenzialità positive di un buon inserimento di
lavoratori e cittadini stranieri, ingrossare i canali illegali e malavitosi (cn la spirale di
concorrenza scorretta ke qsti esercitano sull'economia regolare), ricorrere a provvedimenti
compensativi e a soluz