Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 53
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 1 Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia generale, prof. ssa Kanizsa, libro consigliato Le pedagogie del Novecento, Franco Cambi Pag. 51
1 su 53
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CAPITOLO 7­ LA CRESCITA SCIENTIFICA DELLA PEDAGOGIA

Nel corso del Novecento pedagogia si rinnova sul piano teoretico sia come ricerca sperimentale che

come riflessione epistemologica,grazie alla sua crescita ideologica,grazie al contributo delle

filosofie,grazie all’apporto della scienza.

Nel Novecentopedagogia sperimentale nuove discipline come psicopedagogia,sociologia

dell’educazione.

Viene ridisegnato tutto l’orizzonte del sapere educativo ,innervandolo di conoscenze scientifiche e di

pratiche cognitive di tipo scientifico­sperimentale.

Pedagogia sperimentale si espande in Europa e USA.

La pedagogia sperimentale sarà più debole invece in Inghilterra e Scozia,per nn parlar dell’Italia dove

quasi inesistente,mentre diffusa in Australia,Argentina,Cile e Cina.

Sarà nella seconda metà del Novecento che la sperimentazione in pedagogia si afferma come aspetto

determinante della ricerca,sempre più capace di incidere nella pratica scolastica ed

educativa ,”esplodendo” soprattutto negli anni Sessanta.

La psicopedagogia è un ambito particolare di ricerca scientifica in pedagogia; questa si articola in

ambiti generali e speciali e studia la componenti psicologiche dell’azione educativa cercando di fissare

anche qualche “legge psicologica” che possa guidare il lavoro educativo/scolastico.

I risultati sulle “psicosociologie dei piccoli gruppi” possono essere applicati alla classe e suggerire

innovazioni nelle tecniche didattiche.

Sul piano della sociologia dell’educazione i risultati sono stati significativi questa si è sviluppata

intorno alla scuola e al suo ruolo sociale ,affrontando temi dell’integrazione sociale,della trasmissione dei

pregiudizi,della riproduzione ideologica che viene ad esercitare e altri;

Da Mannheim a Parsons ,da Dewey a Ottaway ricerca che studia il nesso tra educazione e

società,delinenando così l’incidenza dei rapporti educativi nella statica e dinamica sociale,in modo da

favorire anche scelte operative di politica scolastica e di organizzazione del sistema educativo.

La psicoanalisi e la psicologia dell’età evolutivadue contributi alla pedagogia.

Sigmund Freud ad egli si deve soprattutto la ridefinizione dell’infanzia,una nuova descrizione dei

rapporti interfamiliari,il ruolo centrale assegnato all’affettività.

L’infanzia = pulsione libidica ,affermazione incontrollata dell’eros e del narcisismo,sottoposta però

ad un controllo sociale.

Questa carica è anche sessuale,pregenitale e perverso­polimorfa che vuole espandersi liberamente.

Nell’infanzia sessualit à diversa da quella adulta però centrale per lo sviluppo della personalità

infantile.

L’opera dell’educazione può essere decisiva nell’attuare repressioni o sublimazioni. Tra genitori e

bambino vi è un rapporto conflittuale ,definito da Freud edipico :

amore verso madre e conflittualità verso il padre,il quale opera una profonda repressione della libido

del bambino,causando quindi la sua nevrotizzazione.

Freud importanza all’emotivit à,elemento fondamentale e costitutivo della personalità infantile

,poiché è intorno agli eventi affettivi che si elabora la personalità del soggetto e ciò avviene già nei primi

mesi di vita,con le figure parentali.

Intorno all’apprendimento lavorano anche i comportamentisti e i rappresentanti della Gestault

,sottolineando ora i processi per tentativi ed errori ,ora l’approccio organico all’esperienzadue vie che

illuminando l’apprendimento infantile collegandolo all’attività motoria,al gioco,all’esplorazione

dell’ambiente e ai processi di socializzazione familiare ed extrafamiliare.

Un aspetto centrale del campo educativo : rapporto tra motivazione e apprendimento,che si stabilisce

per mezzo di un interesse.

Secondo i comportamentisti l’apprendimento è condizionamento che si verifica attraverso un feed­

back ,facendolo divenire da passivo,operativo.

Per i gestalisti è la globalità che presiede all’apprendimento,la quale dve essere applicata in ogni

processi scolastico .

Dunque : nuova immagine della pedagogia , regolata dai criteri metodologici della ricerca

scientifica e nutrita dalle diverse scienze,come articolata in più ambiti regolati però da una comune

coscienza epistemologica che ne mette in rilievo l’unità di metodo e la funzione pratico­operativa.

Sono riflessioni che alimentano la ricerca scientifica dI tutto il secolo e offrono un modello del

sapere pedagogico che si scontra con molte scienze dell’educazione ,il cui principio è quello di

organizzarsi attorno al metodo scientifico e al suo criterio sperimentale.

VEDERE APPROFONDIMENTI

CAPITOLO 8­ EDUCAZIONE E PEDAGOGIA NEI PAESI EXTRAEUROPEI

Uno dei caratteri più nuovi della Pedagogia del Novecento apertura ai problemi mondiali,alle

pratiche educative e alle teorizzazioni pedagogiche elaborate in aree non europee ,dove quindi persiste una

condizione economica,politica e sociale differente da quella dei paesi occidentali più avanzati.

L’educazioneinvestita di nuovi problemi ,quali ad esempio,l’alfabetizzazione di massa nei paesi

ancora legati a culture arcaiche e la produzione in tempi brevi dei tecnici necessari allo sviluppo del

Paesequesti hanno fatto emergere nuovi modelli educativi e nuovi orizzonti di teorizzazione pedagogica.

(PAG. 104)

In tre ambiti si è manifestato questo processo di innovazione :

­attraverso gli studi antropologico­culturali dedicati alle pratiche educative presso culture non

occidentali

­attraverso le innovazioni pedagogiche attuate nei paesi in via di sviluppo ,con processi di

alfabetizzazione e attraverso le campagne di educazione degli adulti,applicando modelli di

coscientizzazione.

Da questi versanti è venuta una ridefinizione dei processi educativi,delle finalità pedagogiche,delle

istituzioni educative e degli ideali formativi.

Tutta una serie di certezze pedagogiche furono rimesse in dubbio e i processi dell’educazione hanno

dovuto affrontare situazioni del tutto nuove in aree del globo totalmente diverse per cultura e

organizzazione sociale rispetto all’Occidente in cui fu maturata la nostra coscienza pedagogica.

Levi­Strauss in “Tristi Tropici” present ò le pratiche familiari degli indiani Nambikwara delle zone

del Mato Grosso come educativamente assai significative: è il rapporto corporeo che lega i componenti

delle famiglie e che si manifesta in carezze e abbraccitutto ci ò rende i componenti più felici,seppur

costretti a vivere in un ambiente poverissimo e inospitale.

Inoltre fu importante la ricerca della Mead su “L’adolescenza in una società primitiva”,svolta a

Samoa, dove fu rilevata l’inesistenza di una crisi adolescenziale ,dei conflitti e dei traumi che tale fase

della crescita promuove nei giovani occidentali.

A Samoa sessualit à più libera, comunità giovanile più rispettata,il passaggio alla condizione adulta è

meno problematico,sia per i maschi che per le femmine.

L’educazione che vige a Samoa realizza soggetti meno squilibrati e meglio socializzati.

Ci furono anche ricerche sulla cultura dei ceti subalterni,nella stessa Europa e anche in Italia.

Sono ceti che mantengono legami assai stretti con culture pre­moderne, magico­religiose e connesse

al controllo della natura e degli eventi attraverso pratiche non­razionali.

Ernesto de Martino in “ Il mondo magico” o in “Sud e magia”mise in luce questo stretto legame tra

culture popolari e mentalità arcaica,la quale,egli affermò,di essere presente nell’uomo del Sud o delle aree

agro­pastorali attraverso canali sociali non istituzionalizzati ma potentissimi,investendo il rapporto con la

natura,con la società e il potere.

All’interno di questa cultura arcaicizzante è presente anche maggiore libertà,specie per quanto

riguarda la vita sessuale,soprattutto maschile.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle società nel Terzo Mondo due processi si sono intrecciati nel

corso del secolo: quello coloniale e quello della decolonizzazione.

I paesi europei hanno svolto un ruolo educativo in molte aree dell’Asia e dell’Africa,in parte anche in

America latina. Hanno messo in atto interventi come l’alimentazione della formazione di

borghesie(specie a livello ideologico) attraverso le scuole di tipo europeo e hanno promosso campagne di

alfabetizzazione.

Con l'avvio della decolonizzazione si è attuato un processo di più radicale alfabetizzazione delle

masse ne paesi ex­coloniali,rendendo possibile anche una loro organizzazione democratica.

I risultati migliori si sono avuti in Cina,India,Cuba e paesi del Maghreb ,rispetto all’Africa nera o nel

Centroamerica.

Ci fu,oltre a una maggiore scolarizzazione di massa,un rilancio di vie alternative all’apprendimento

culturale,attraverso un lavoro di comunità.

Nasce la pedagogia comparata grazie al pluralismo di modelli educativi e pedagogici questa viene a

confrontare i diversi sistemi educativi e scolastici,i diversi modelli pedagogici attraverso un’analisi

sistematica e storicizzante che favorisce un ripensamento più aperto e più mobile delle pedagogie.

Fu nel XX secolo che si affermò in modo maturo la comparazione si è fatta sempre più ricca e

articolata( non solo in senso quantitativo) e il suo uso sempre più importante.

Altro fronte centrale dell’educazione extraeuropea attenzione rivolta all’educazione degli adulti

presa di coscienza culturale che li avvicinasse a modelli culturali più critici e scientifici. Gli adulti furono

coinvolti in discussioni comuni,partendo da problemi locali in modo da far emergere una presa di

coscienza dei problemi che superasse individualismo e localismo.

Anche l’associazionismo e la sindacalizzazione hanno svolto un ruolo analogo di promozione

culturale ,quindi di formazione di larghe masse di cittadini,attivando nuovi processi di educazione

finalizzati ad avviare il soggetto verso una concezione scientifica e storico­critica del mondo.

XX secolo pedagogia ed educazione arricchiti di nuovi modelli e nuovi orizzonti fu soprattutto dai

paesi extraeuropei che si è sviluppato tutto questo assai complesso e profondamente innovatore

movimento di idee e di prassi educativa,rinnovando così le strategie educative dell’Occidente sviluppato.

CAPITOLO 9­ DALLA PEDAGOGIA ALLE SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

Seconda metà del Novecentotrasformazione radicale della pedagogia dalla pedagogia alle scienze

dell’educazione a un sapere plurale e aperto;

primato delle scienze e non più della filosofia.

Arnold Clausse ricor

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
53 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher i.caracciolo6 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale con laboratorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Kanizsa Silvia.