vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Si parla quindi di triplice ruolo dell'università: istruzione, ricerca e innovazione.
Per quanto riguarda l'istruzione risulta centrale il concetto di capability, ovvero
competenza. A partire dagli anni '50 si è affermata l'idea che la conoscenza
scientifica, il lavoro possa svilupparsi sistematicamente con il territorio.
Università e mondo del lavoro devono viaggiare insieme.
Un elemento in particolare ha acquisito molti consensi, cioè portare ad un pari
livello e valore l'apprendimento formale, informale e non formale. Il primo
documento che presenta in modo ufficiale questa tripartizione dell'apprendimento
è il Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente del 2001, dove
viene enunciata la seguente definizione:
a. Apprendimento formale: si svolge in istituti di istruzione e formazione e porta
all'ottenimento di diplomi e qualifiche riconosciute.
b. Apprendimento non formale: si svolge al di fuori delle principali strutture di
istruzione e non porta a certificati ufficiali. L'apprendimento è dispensato sul
luogo del lavoro o fornito da organizzazioni e servizi istituiti a completamento di
sistemi formali, come corsi di istruzione artistica, musicale, sportiva.
c. Apprendimento informale: è il corollario naturale della vita quotidiana, non
necessariamente intenzionale e quindi può essere non riconosciuto come apporto
a conoscenze e competenze.
§ Europa 2000 è un documento che ha formato un quadro esaustivo dell'economia
del mercato sociale europeo del XXI secolo. In particolare, il nostro paese
possiede standard al di sotto della media per quanto riguarda la popolazione
coinvolta in attività di formazione e il processo di competenze adeguate.
Quindi si ritiene necessario lavorare per creare un nuovo impianto industriale.
Per il life long learning, che consente di mettere in discussione il modo
tradizionale di fare scuola verso l'idea di apprendimento centrale su tutto l'arco
della vita del soggetto ed articolato in competenze riconosciute e certificate.
Le priorità indicate da Europa 2000 sono:
a. Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata su conoscenze ed
innovazione.
b. Crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo
delle risorse.
c. Crescita inclusiva: promuovere un'economia con alto tasso di occupazione che
favorisca coesione sociale e territoriale.
Gli obiettivi proposti sono:
o 75% delle persone tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro.
o Il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10%.
o 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.
o I traguardi relativi al clima/energia devono essere raggiunti.
L'orizzonte formativo dei vari documenti è la dimensione dell'impegno
educativo: educare significa agire in vista di un cambiamento, una trasformazione
auspicata e possibile.
Il centro per l'apprendimento permanente della SUN: una nuova
sfida per un nuovo ruolo sociale
Le missioni principali dell'Università sono la formazione superiore (promuovere
la maturazione di professionisti necessari nei vari settori tradizionali) e la ricerca
(assicurare il supporto alle esigenze operative che emergono dalla società). Con
il numero elevato degli allievi e la profonda trasformazione della società si è
ridefinito anche il ruolo della formazione che è esteso a tutta la società. Si sono
imposti dunque nuovi compiti e sfide.
Il Centro per l'apprendimento permanente è la risposta per la SUN.
1. La prima sfida consiste nell'omogeneizzazione e allineamento della formazione
universitaria del nostro Ateneo a livello internazionale, finalizzate anche al
riconoscimento di titoli di studio.
2. La seconda sfida consiste nella costruzione di una Società della Conoscenza,
soprattutto coinvolgendo quei gruppi che hanno goduto di una limitata
scolarizzazione.
3. La terza sfida si ricollega alle necessità e politiche locali, proponendo proposte,
progettazioni, esecuzioni e monitoraggi per il Sistema regionale dell'Educazione
degli adulti, promosso dalla Campania.
4. La quarta sfida coinvolge l'universalità a livello sociale, costruendo una
maturità civica equilibrata, sensibilizzazione ai temi della cultura e dell'arte,
educazione ai problemi legati all'ambiente.
Raffaele Martone ha avuto il compito di progettare e avviare il Centro, ma la vera
anima scientifica e motore di idee è Bruno Schettini.
Ruolo e funzioni del centro per l'apprendimento permanente della Seconda
Università di Napoli
Secondo Antonio D'Onofrio, il Centro è una struttura immateriale che si sta
avviando concretamente trovando supporto in tutte le componenti dell'Ateneo.
Il life long learning nel contesto europeo: radici e prospettive del tema della
riflessività
Il nesso dei processi apprendimento-formazione-mondo del lavoro è da sempre
terreno di riflessione e sperimentazione. A partire dagli anni '60 il lavoro ha subito
e subisce mutamenti continui diventando sempre più articolato. I sistemi di
professionalità sono soggetti a cambiamenti rapidi e profondi ed è sempre più
difficile ragionare in termini di mansioni e rudi stabili.
Tale cambiamento deriva dal fallimento di modelli di formazione e costruzioni
delle professionalità lineari, nelle quali alle competenze acquisite corrisponde un
lavoro congruente.
Perciò se il lavoro si destruttura e complessifica progressivamente, la formazione
dovrà strutturarsi a livello delle capacità costruttive del soggetto. Le strategie
formative dovranno puntare allo sviluppo di autonomia apprenditiva e dispositivi
auto-riflessivi che agiscono in situazione.
Ciò su cui si deve puntare l'attenzione è quindi un insieme di strategie di
ricostruzione e definizione e tematizzazione istituite dal soggetto, in particolare
dei contesti, costruiti come tale dal soggetto conoscente; delle modalità, nelle
quali i saperi si danno in relazione con i contesti; delle relazioni, che i processi di
costruzione stabiliscono con i processi di produzione delle competenze/abilità.
Attraverso l'agire riflessivo e la verifica in situazione delle strategie il soggetto
acquisisce la capacità progettuale, ovvero la possibilità di agire producendo
abilità singolari legate ai vari contesti.
L'idea che ogni forma di apprendimento implichi e sia sostenuta da una
trasformazione anche profonda del soggetto conosciuto risale a Dewey. Egli
individua il senso del pensare come la proiezione nel futuro dell'avvenimento,
che per definizione non è definibile preventivamente. Eppure chi educa è
chiamato a progettare, instaurando un meccanismo di previsione, anche se
ipotetica. Qui è contenuta di difficoltà della pedagogia.
Per Dewey, il pensiero riflessivo è una ricostruzione di equilibrio, che risponde
ad esigenze pratiche e ha carattere operativo. E' stimolato ad agire dalla presenza
di una situazione problematica, dubbia e incerta, alla quale si reagisce con una
serie di operazioni teorico-pratiche volte ad ottenere una situazione rischiarata e
risolta.
La riflessività è il momento in cui l'analisi produce un nuovo spazio di azione non
garantito.
Riflessione ed esperienza sono situati sullo stesso piano in quanto la riflessione
delimita il campo del possibile.
L'autoriflessione poi non è il momento dell'analisi in cui il soggetto decide e
approfondisce le ragioni del suo agire, ma il luogo nel quale decide del proprio
futuro.
Bateson definisce cinque diversi livelli di apprendimento, organizzati per
complessità crescente, in cui il raggruppamento del livello più elevato implica il
padroneggiamento del precedente.
a. L'apprendimento 0 è caratterizzato dalla specificità della risposta non
suscettibile di correzione.
b. L'apprendimento 1 è un cambiamento nella specificità della risposta, attraverso
la correzione di errori di scelta in un insieme di alternative.
c. L'apprendimento 2 è un cambiamento nel processo di apprendimento 1, ad
esempio un cambiamento correttivo dell'insieme delle alternative.
d. L'apprendimento 3 è un cambiamento nel processo di apprendimento 2, ad
esempio un cambiamento degli insiemi di alternative fra le quali si effettua una
scelta.
e. L'apprendimento 4 non si manifesta in nessun organismo adulto vivente.
Tale segmentazione definisce con precisione i cambiamenti che possono avvenire
nei processi di apprendimento.
Richiedere apprendimenti superiori al livello 1, secondo Bateson, può causare
patologie.
Scenari di transizione verso il 2020: diritto allo sviluppo delle
capabilities
Le capabilities sono il potenziale effettivo su cui si basa la fioritura umana, sono
poteri innati che possono essere incrementati o meno e diventano capacità di base,
che diventano a loro volta opportunità di scelta. Sono un diritto per tutti i cittadini
e quindi devono essere garantite e tutelate. L'obiettivo di una società giusta
dovrebbe essere la realizzazione dell'uguaglianza delle capacità dei suoi membri.
Nussbam individua dieci capacità che si compongono come condizioni necessarie
affinchè ci sia giustizia sociale:
1. Vita.
2. Salute fisica.
3. Integrità fisica.
4. Sensi, immaginazione, pensiero.
5. Sentimenti.
6. Ragion pratica (formarsi una concezione di ciò che è bene e di ciò che è male).
7. Appartenenza.
8. Vivere in relazione con il mondo della natura.
9. Gioco.
10. Controllo del proprio ambiente politico e naturale.
Investire nell'educazione permanente significa anche valorizzare il patrimonio
delle competenze artigianali del paese.
L'apprendimento continuo, idea regolativa della formazione
universitaria
L'obiettivo dell'università è quello di prolungare l'apprendimento rispetto
all'insegnamento. Sono quindi da sottolineare la centralità dello studente,
coinvolgimento di uno studente critico e costruttore e riconoscimento dei suoi
bisogni formativi nel sistema universitario.
Si passa quindi all'università dell'apprendimento, un ambiente secondo il quale
l'apprendimento è concepito come qualcosa che avviene nelle relazioni sociali.
Nella prospettiva della learning society, l'apprendimento viene configurandosi
come elemento centrale e qualificante della vita umana.
Per l'università è importante realizzare un rapporto personalizzato con lo
studente, accrescendone l'autoconsapevolezza e ne esalti le potenzialità
individuali, aiutandolo a preservare l'apprendiment