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Il nesso dei processi apprendimento-formazione-mondo del lavoro è da sempre terreno
di riflessione e sperimentazione. A partire dagli anni '60 il lavoro ha subito e subisce
mutamenti continui diventando sempre più articolato. I sistemi di professionalità sono
soggetti a cambiamenti rapidi e profondi ed è sempre più difficile ragionare in termini di
mansioni e rudi stabili.
Tale cambiamento deriva dal fallimento di modelli di formazione e costruzioni delle
professionalità lineari, nelle quali alle competenze acquisite corrisponde un lavoro
congruente.
Perciò se il lavoro si destruttura e complessifica progressivamente, la formazione dovrà
strutturarsi a livello delle capacità costruttive del soggetto. Le strategie formative
dovranno puntare allo sviluppo di autonomia apprenditiva e dispositivi auto-riflessivi
che agiscono in situazione. strategie di ricostruzione
Ciò su cui si deve puntare l'attenzione è quindi un insieme di e
definizione tematizzazione
e istituite dal soggetto, in particolare dei contesti, costruiti
come tale dal soggetto conoscente; delle modalità, nelle quali i saperi si danno in
relazione con i contesti; delle relazioni, che i processi di costruzione stabiliscono con i
processi di produzione delle competenze/abilità.
riflessivo verifica in situazione delle strategie
Attraverso l'agire e la il soggetto acquisisce
la capacità progettuale, ovvero la possibilità di agire producendo abilità singolari legate
ai vari contesti.
L'idea che ogni forma di apprendimento implichi e sia sostenuta da una trasformazione
anche profonda del soggetto conosciuto risale a Dewey. Egli individua il senso del pensare
come la proiezione nel futuro dell'avvenimento, che per definizione non è definibile
preventivamente. Eppure chi educa è chiamato a progettare, instaurando un meccanismo
di previsione, anche se ipotetica. Qui è contenuta di difficoltà della pedagogia.
pensiero riflessivo
Per Dewey, il è una ricostruzione di equilibrio, che risponde ad esigenze
pratiche e ha carattere operativo. E' stimolato ad agire dalla presenza di una situazione
problematica, dubbia e incerta, alla quale si reagisce con una serie di operazioni teorico-
pratiche volte ad ottenere una situazione rischiarata e risolta.
riflessività
La è il momento in cui l'analisi produce un nuovo spazio di azione non
garantito.
Riflessione esperienza
ed sono situati sullo stesso piano in quanto la riflessione delimita il
campo del possibile.
L'autoriflessione poi non è il momento dell'analisi in cui il soggetto decide e approfondisce
le ragioni del suo agire, ma il luogo nel quale decide del proprio futuro.
Bateson definisce cinque diversi livelli di apprendimento, organizzati per complessità
crescente, in cui il raggruppamento del livello più elevato implica il padroneggiamento
del precedente.
a. L'apprendimento 0 è caratterizzato dalla specificità della risposta non suscettibile
di correzione.
b. L'apprendimento 1 è un cambiamento nella specificità della risposta, attraverso la
correzione di errori di scelta in un insieme di alternative.
c. L'apprendimento 2 è un cambiamento nel processo di apprendimento 1, ad
esempio un cambiamento correttivo dell'insieme delle alternative.
d. L'apprendimento 3 è un cambiamento nel processo di apprendimento 2, ad
esempio un cambiamento degli insiemi di alternative fra le quali si effettua una
scelta.
e. L'apprendimento 4 non si manifesta in nessun organismo adulto vivente.
Tale segmentazione definisce con precisione i cambiamenti che possono avvenire nei
processi di apprendimento.
Richiedere apprendimenti superiori al livello 1, secondo Bateson, può causare patologie.
Scenari di transizione verso il 2020: diritto allo sviluppo delle
capabilities
Le capabilities sono il potenziale effettivo su cui si basa la fioritura umana, sono poteri
innati che possono essere incrementati o meno e diventano capacità di base, che
diventano a loro volta opportunità di scelta. Sono un diritto per tutti i cittadini e quindi
devono essere garantite e tutelate. L'obiettivo di una società giusta dovrebbe essere la
realizzazione dell'uguaglianza delle capacità dei suoi membri.
Nussbam individua dieci capacità che si compongono come condizioni necessarie
affinchè ci sia giustizia sociale:
1. Vita.
2. Salute fisica.
3. Integrità fisica.
4. Sensi, immaginazione, pensiero.
5. Sentimenti.
6. Ragion pratica (formarsi una concezione di ciò che è bene e di ciò che è male).
7. Appartenenza.
8. Vivere in relazione con il mondo della natura.
9. Gioco.
10. Controllo del proprio ambiente politico e naturale.
Investire nell'educazione permanente significa anche valorizzare il patrimonio delle
competenze artigianali del paese.
L'apprendimento continuo, idea regolativa della formazione
universitaria
L'obiettivo dell'università è quello di prolungare l'apprendimento rispetto
all'insegnamento. Sono quindi da sottolineare la centralità dello studente,
coinvolgimento di uno studente critico e costruttore e riconoscimento dei suoi bisogni
formativi nel sistema universitario.
Si passa quindi all'università dell'apprendimento, un ambiente secondo il quale
l'apprendimento è concepito come qualcosa che avviene nelle relazioni sociali.
Nella prospettiva della learning society, l'apprendimento viene configurandosi come
elemento centrale e qualificante della vita umana.
Per l'università è importante realizzare un rapporto personalizzato con lo studente,
accrescendone l'autoconsapevolezza e ne esalti le potenzialità individuali, aiutandolo a
preservare l'apprendimento e farsi egli stesso lifelong learner.
Vengono quindi prese in considerazione le esigenze dello studente.
All'interno della società della conoscenza, l'università è una risorsa fondamentale per il
territorio e fattore decisivo per la crescita sociale. La formazione, infatti, è una delle
principali motrici dello sviluppo economico. Per la sua crescita, la società ha bisogno della
produzione di nuove conoscenze, della loro trasmissione attraverso l'educazione e la
formazione, della loro diffusione attraverso le tecnologie di informazione.
Quando si parla di formazione non sono solo considerate le capacità culturali e tecniche
ma anche quelle capacità di affrontare e risolvere problemi, capacità di lavorare in
gruppo.
Viene considerata un'università che si impegna a rafforzare nello studente la disposizione
a sapere, innovare le proprie conoscenze, riqualificare le proprie competenze e
guadagnarne di nuove, adeguandosi ai cambiamenti culturali e lavorativi
apprendista continuo.
contrassegnandosi quindi come
permanente
L'apprendimento deve essere un'idea normativa della formazione
universitaria, un ideale in nome del quale realizzare l'università, non solo come una realtà
in cui si trasmette cultura, si fa ricerca e formazione, ma come ambiente di vita in cui è
costantemente prodotto il patrimonio culturale.
Il soggetto è il vero responsabile del proprio sviluppo e della propria crescita, è artefice e
custode del proprio apprendimento, per cui il compito dell'apprendimento permanente
e l'ideale regolativo è imparare a coltivarsi e farsi sempre più compiutamente persona.
Apprendimento permanente e validazione delle competenze: approcci
e pratiche in Europa e in Italia
competenza
Il termine è stato adottato in diversi modi con significati diversi:
Nella scuola e università è un concetto utile per definire soprattutto obiettivi e
standard.
Nel mondo del lavoro viene utilizzato per la gestione del lavoro e per la
condivisione sociale di fattori identificatori di professioni e mestieri.
Nelle politiche pubbliche in Europa come in altri paesi è un diritto di equo eccesso
e riconoscimento all'apprendimento come diritto di cittadinanza e occupabilità.
Nella scelta di vita e lavoro delle persone è un bilancio di competenze per la scelta
lavorativa, autoconsapevolezza, capacità di elaborare progetti di vita.
Nella ricerca in psicologia, le competenze sono viste come fattori predittivi del
successo in psicoterapia.
La competenza è un punto cardine se si parla di economia del sapere, che nasce dalla
presa di coscienza del ruolo del sapere e della tecnologia nella crescita economia. Questa
lega le strategie politico-economiche allo sviluppo sociale, ai valori degli individui e da
capitale umano,
ciò si sviluppa il filone del ovvero l'assunzione di parametri della
conoscenza negli studi di economia e politica.
L'apprendimento è uno dei possibili luoghi in cui costruire uno scambio, in cui la
sicurezza per il lavoratore si sposta dalla garanzia del posto di lavoro al mantenimento
dello stesso. Il life long learning, inteso come diritto individuale di accesso alle
competenze, diviene una componente centrale della nuova regolazione del mercato di
lavoro.
Il concetto di competenza si presenta ambiguo nella sua definizione, ma le dimensioni
attraverso le quali è possibile una riflessione non nozionistica sono almeno due:
Competenza e soggettività:
1. la competenza rappresenta la diversa posizione
dell'individuo rispetto al lavoro e all'apprendimento. Uno degli elementi comuni
nelle diverse definizioni di competenza è la centralità dell'individuo come
soggetto attivo, in grado di delineare autonomamente il proprio sapere.
Competenza e dimensione sociale:
2. la competenza si presenta anche come
tecnologia coerente con l'esigenza di trasparenza propria del mercato globale.
Memorandum sull'apprendimento permanente dell'Unione Europea
In è stato indirizzato
nel 2000 ai Governi dei paesi membri per richiamare l'attenzione su tematiche di
interesse strategico per l'Unione e avviare una concreta politica di riorientamento delle
istituzioni.
Si basa su quattro temi fondamentali:
1. Nuove competenze di base per tutti, indispensabili per partecipare attivamente
alla vita nella società.
2. Maggiori investimenti nelle risorse umane.
3. Innovazione nelle tecniche di insegnamento e apprendimento, basati sulle
esigenze dell'utente.
4. Valutazione dei risultati dell'apprendimento: titoli e certificazioni hanno
acquistato molta importanza perché più richiesti dai datori di lavoro.
Le iniziative istituzionali si sono distinte in due categorie:
Iniziative di promozione di apprendimento esp