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DOUBLE BIND

Bisogna divenire coscienti delle nostre disposizioni transferali spontanee

Enriquez individua 8 diversi modelli di formazione:

Dare una buona forma → idea di l’educando ha una forma imperfetta,

1. formatore:

l’educatore incarna la forma giusta → mito di Pigmalione

Guarire e restaurare → tensione di tipo salvifico, l’educatore si sente

2. terapeuta:

indispensabile

Far emergere → atteggiamento empatico che permette all’educando di

3. maieuta:

apprendere a risolvere da solo i propri problemi, si attiva una dinamica di

rispecchiamento tra educatore ed educando

Far prendere coscienza →

4. analista: tende ad attribuire delle cause ai comportamenti che

vede, grande importanza all’inconscio, ne deriva un vizio comunicativo per cui

l’interpretazione degenera spesso in spiegazione

Far agire →

5. militante: viene chiamato in causa il contesto responsabilizzandolo con il

rischio di deresponsabilizzare l’individuo

Prendersi carico dei problemi →

6. riparatore: i problemi possono essere risolti, mito di

redenzione, rischio che falliti ed esclusi vengano percepiti come innocenti e non venga

data la giusta attenzione al contesto sociale

Liberare dai tabù →

7. trasgressore: liberazione delle inibizioni pulsionali, coazione al

godimento

Rendere l’altro folle →

8. distruzione: si esprime ad un livello inconscio, tendenza a favorire

l’insorgenza continua di conflitti affettivi e a imprigionare gli individui dentro circuiti

comunicativi a doppio legame tali per cui l’altro, qualunque cosa faccia, sbaglia

trasformare l’altro senza ricorrere ad alcuna

9. Aggiunto da Mottana, il tecnocrate:

emozione l’animatore:

10. Aggiunto da Fabbri, fa leva sulla spontaneità dei soggetti per mettere in atto

livelli di partecipazione diretta e coinvolgimento attivo

All’interno della comunicazione non verbale la conferma e il rifiuto veicolano messaggi di stima

perchè, nonostante tutto, riconoscono la personalità altrui, mentre la disconferma persegue la

non esistenza del soggetto con cui si relaziona

è quando non c’è congruenza

La comunicazione paradossale tra comunicazione verbale e non

verbale, può essere alla base dell’ironia come dell’humour

→ I Buddebrook di Mann: famiglia che sembra assegnare a tutti un proprio ruolo

→ Pastorale americana di Roth: ritratto di famiglia statunitense del dopoguerra con una bambina

tendente alla balbuzie

→ Sua figlia di Maurois: tradimento della madre con il medico di famiglia

→ Cacciatore di aquiloni di Hosseini: processo di riappropriazione del sè

Il cervello gestisce un complesso bacino di informazioni che condizionano le nostre scelte, è

molto diverso dalla tabula rasa di Locke

→ Goodbye Mister Zeus di Sarti: film sull’ansia di possessione amorosa

4. UOMINI O PADRI? DIFFERENZE DI GENERE E FORMAZIONE DELL’IDENTITA’

GENITORIALE di genere:

Problema dell’identità la funzione materna è attribuita sempre alla donna mentre

sarebbe interessante introdurre uomini all’interno delle relazioni educative nella primissima

infanzia

Bly → uomo degli anni 50 che va in ufficio e mantiene economicamente la sua famiglia e sfoga

gli istinti aggressivi prima nell’agonismo sportivo e poi, negli anni 60, con la guerra in Vietnam;

alla fine degli anni 60 emerge la figura del “maschio tenero”, capace di ammettere l’esistenza,

all’interno della propria personalità, anche di un lato femminile

Risè → maschio selvatico, ovvero quello che ha dovuto cedere il passo alla società delle buone

maniere, suddito più che artefice della propria esistenza, lo stesso concetto è traducibile per la

figura della donna 2000 → manca ad Ettore l’hybris, l’arroganza per cui è tanto più vicino al

Zoja, Il gesto di Ettore,

calore e alla ragionevolezza delle donne e si scontra con il contesto sociale i cui valori sono la

guerra e il sacrificio di sè, non riesce a distaccarsi realmente dal contesto quando augura a suo

figlio che possa diventare più forte del padre, ma continua ad immaginarselo su un campo di

battaglia

Recalcati → nel gesto di Ettore vede l’immagine di un padre ideale, fonte di ispirazione e

identificazione per il figlio, ma al tempo stesso mitico e irraggiungibile

L’immagine sbiadita di padre di oggi deriva dalla società capitalistica che alimenta la fede

nell’oggetto come rimedio al male di esistere, però non è risolutivo perchè necessariamente

rinvierà ad altri oggetti secondo una coazione a ripetere

Il padre rappresenta la legge, l’interdizione → è necessario che diventi donazione, grazie alla

capacità di trasmettere il desiderio, quindi il padre deve rinunciare a trasmettere il proprio

figlio contro l’ansia da prestazione

desiderio e conservare la capacità di suscitare desideri nel

che vuole figli perfetti

C’è uno scarto tra le funzioni coniugali e le funzioni di coppia

Colombo → per essere genitori è necessario diventare genitori, prendere le distanze dalle

proprie rappresentazioni consolidate e guardare il mondo con occhi diversi

Nelle relazioni genitoriali le madri possono andare in crisi per un eccesso di coinvolgimento, i

padri per un eccesso di distanza e straniamento

Quando le relazioni funzionano la cura dell’altro coincide con la cura del sè, ma questo non può

avvenire nella relazione genitoriale: ogni madre deve coltivare il proprio padre interiore e

viceversa

1971, legge di istituzione dei nidi

1993, la Commissione europea caldeggia l’inserimento di uomini nel lavoro di cura della prima

infanzia

5. IL DONO, LA TRASLAZIONE. DAL MUTUO SCAMBIO ALL’EMPATIA

Vangelo di Matteo → è un dio nascosto che cresce dentro di noi e non è possibile esibirlo, è un

dono e, in quanto tale, deve prescindere da logiche di mutuo scambio, altrimenti diventa

gratificazione

Le relazioni genitori-figli o insegnanti-figli non saranno mai simmetriche perchè i doni dei che

inferiori a quelli dei primi; un’altra cosa è la

secondi saranno sempre simmetria del donare

diventa un dono d’amore, sostenuto dalla gratitudine di colui che dona prima ancora che da

quello che riceve il dono → dono di fraternità che viene inteso come disponibilità a sentirsi

insieme nonostante le differenze, si può celare anche la percezione di una fragilità comune, che

può divenire forza

Il dono di fraternità può divenire dono di libertà in cui vi è assoluta simmetria perchè chi compie

può perseguire l’asservimento dell’altro, proteggere senza

un autentico dono di questo tipo non

opprimere

→ Bertin formula un punto di vista originale sul dono e il donare: lo spirito libero persegue il

superamento dei condizionamenti mediante l’attività contemplativa; non vi è libertà possibile per

chi non cresca nella scuola del grande dolore, dove il sacrificio non è inutile e vano, ma

desiderio di conoscenza e fortificazione di sè → dal dolore nasce lo che si

spirito dionisiaco

oppone allo spirito di pesantezza, è la spinta ad esprimersi in modo atavico e ancestrale senza

nulla concedere alla perfezione dell’apollineo; la maschera è l’essenza del dionisiaco, è un dono

di creatività che impedisce al soggetto di rassegnarsi al destino → da qui la volontà di donare,

quindi dono di sè, è un invito alla metamorfosi esistenziale

→ Heidegger e la sua teoria della cura: il dono è la cura stessa poichè in essa si esprime la

generatività insita in ogni dare forma; il linguaggio è una delle dimensioni a cui la cura si affida,

uno dei doni che le consente di dirsi nel suo darsi

Tutti i nostri più autentici doni racchiudono un tesoro di evoluzioni possibili

6. IL FANCIULLINO E L’ABISSO. IL DIRE POETICO FRA IMPEGNO ETICO E AUTENTICITA’

ESISTENZIALE semplicemente l’esprime; alla poesia

Nella poesia il linguaggio non insegue la compiutezza,

spetta di proteggerci dalla più grave delle perdite: il rispetto e l’amore per noi stessi e per il

mondo che ci circonda

→ poetica del di Pascoli: non è l’infanzia, con cui irrimediabilmente si confonde

Fanciullino

perchè l’infanzia è tesa al superamento di sè, al contrario, lui è l’eterno, mentre noi cresciamo,

lui resta piccolo; grazie a lui lo stupore è sempre possibile; la vita è intesa in termini di circolarità

e non linearità; c’è l’amara consapevolezza dei tempi andati, che ritornano solo sotto forma di

redenzione del passato

La poesia è canto di qualcosa d’altro da sè e ha utilità morale e sociale

7. IL QUOTIDIANO E LA FATICA DEL PENSIERO DEBOLE. QUANDO IL TRANSFERT

DIVIENE MOTORE DI PROGETTAZIONE

è contemporaneamente il luogo della chiacchiera e del prendersi

Per Heidegger il quotidiano

cura → il soggetto rinuncia alla propria responsabilità con comunicazioni impersonali e si prende

cura degli altri riducendoli a meri strumenti di lavoro → è esperienza di caduta, di inautenticità

Per Ricoeur la quotidianità è sede di esperienze banali e il linguaggio che lo veicola dà per

scontati i significati delle parole che pronuncia, anche il linguaggio scientifico è incapace di

oltrepassare il quotidiano perchè se da un lato innalza il livello di complessità semantica,

dall’altro lo riduce a mero strumento di ricerca e, inoltre, seleziona il proprio pubblico di

riferimento rendendosi incomprensibile ai più, quindi bisogna aprirsi al linguaggio metaforico

Per Adorno e Lacan il linguaggio è condizionato dalle cattive pratiche della cultura consumistica

Bisogna distinguere tra ciò che ha valore normativo e ciò che ha valore regolativo: ciò che può

e non le leggi → bisogna

essere modificato attraverso l’esperienza educativa sono le regole

allenarsi a sviluppare forme di pensiero debole aperte al riconoscimento degli elementi di

fragilità che attraversano ogni esperienza; la fatica è il motore della progettazione; bisogna

confrontarsi con l’ansia

L’attitudine proattiva, in psicologia, è la capacità di non lasciarsi assorbire interamente dal

contesto in cui ci si trova, anche quando le prove a cui ci si sottopone risultano violente →

impegnarsi in percorsi di resilienza, ossia capacità di resistenza e recupero della forma

originaria dopo una deformazione violenta

Dettagli
A.A. 2018-2019
10 pagine
4 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher donatellateatro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Fabbri Maurizio.