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Il percorso universitario

Perché ha deciso di iscriversi a questo corso di studio?

Perché secondo lei così pochi ragazzi/poche ragazze si iscrivono a questo corso di studi?

Come si vive come gruppo di minoranza in un ambiente quasi interamente al maschile/al femminile?

Si è mai sentito/a discriminato/a in quanto maschio/femmina?

È soddisfatto/a della scelta fatta? La rifarebbe?

Il futuro

Che lavoro le piacerebbe fare "da grande"?

Pensa che in quanto maschio/femmina avrà maggiori difficoltà a inserirsi efficacemente in un contesto lavorativo molto femminizzato/mascolinizzato?

Come immagina la sua vita futura?

"Il campione" - "il campionamento ha coinvolto i tre atenei toscani (Firenze, Pisa, Siena) all'interno dei quali ho selezionato i corsi di laurea con una forte segregazione su base sessuale, cioè aventi una schiacciante presenza maschile oppure femminile tra gli iscritti."

I corsi di laurea sono stati...

individuati attraverso un’analisi delle statistiche sugli immatricolati all’anno accademico 2011-2012 elaborate dall’Ufficio statistica del Miur cfr. http://statistica.miur.it“all’interno di questi corsi è stato scelto un campione di studenti e studentesse appartenenti al gruppo di minoranza. In totale ho effettuato quaranta interviste biografiche, di cui diciotto a studenti maschi e ventidue a studentesse. Ho intervistato […] studenti iscritti a scienze dell’infanzia, scienze della formazione primaria, infermieristica, scienze del servizio sociale, terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, tecnico della riabilitazione psichiatrica. Le interviste sono state realizzate durante gli anni accademici 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015.” 39117“questo l’elenco completo degli studenti intervistati”, in forma anonima. Per garantire l’anonimato sono stati scelti nomi di fantasia.

Laurea Università Francesco Corso di Laurea triennale in Scienze dell'infanzia Firenze Alessandro Corso di Laurea quinquennale in Scienze della Formazione primaria

Capitolo 5 - Le scuole medie, le scuole superiori e la scelta universitaria

Ricordi delle scuole medie: "Sinceramente non ci tornerei!"

"Nella fase di avvio delle interviste ho sollecitato gli intervistati a fare un tuffo in un recente passato, quando frequentavano le scuole medie, per provare a ricostruire l'atmosfera generale di quel periodo, i ricordi dei propri compagni di classe, degli insegnanti e del proprio rapporto con la scuola. Un triennio particolare e importante, quello delle scuole medie, al termine del quale si è chiamati a maturare la prima grande scelta all'interno del proprio percorso scolastico: quella della scuola secondaria superiore. Il quadro che emerge [...] è desolante: le medie sono descritte come una fase negativa della propria esperienza scolastica."

inserita in una cornice di malessere e disagio.

Le ragazze collegano quel periodo ai cambiamenti legati all'adolescenza e a una difficoltà di integrazione all'interno delle classi, divise in tanti "gruppetti".

I ricordi dei ragazzi sono tinteggiati in maniera ancora più marcatamente negativa. Le medie sono definite come un periodo "tremendo", una parentesi buia che si colloca tra la scuola elementare - descritta come un ambiente caldo e accogliente - e la scuola superiore. Nella cornice negativa rientrano figure di insegnanti "vecchio stile", che intimidiscono, fanno paura e creano rapporti freddi e distaccati. Tutti questi ingredienti fanno disamorare gli studenti che risultano demotivati nello studio, apatici, disorientati.

Un intervistato sofferma l'attenzione su un fattore a suo dire fondamentale per l'integrazione con i compagni di classi (maschi): sapere giocare o

“meno acalcio”121“c’è una sola testimonianza […] che esprime opinione positiva sulle medie,pur essendo consapevole di essere una voce di minoranza.”

La scuola secondaria superiore

Come viene descritto l’orientamento tra “foglietti” e “testattitudinali”“nel ricostruire l’insieme di fattori che concorrono a delineare la scelta dellascuola secondaria superiore, in prima battuta ho chiesto agli intervistati […]se avevano partecipato a un percorso di orientamento e, se sì, di che tipo. La40domanda in molti casi è stata liquidata con risposte rapide, talvolta ironiche,che mettono in luce la scarsa credibilità e utilità dell’orientamento in terzamedia.”122

Una ragazza e un ragazzo “mettono in luce le criticità di un tipo diorientamento che sembra solo voler “pubblicizzare” un certo istitutosuperiore, falsando in certi casi le realtà

attività che si andranno a svolgere in quella scuola" (ad esempio le visite erano guidate dai professori e non dagli alunni e venivano fatti vedere soprattutto i laboratori)

Chi ha condizionato la scelta: gli insegnanti, la famiglia e gli amici" oltre a eventuali percorsi di orientamento scolastico, chi ha inciso maggiormente nella scelta della scuola superiore? I consigli degli insegnanti per molti intervistati sono risultati fondamentali"

"talvolta i suggerimenti degli insegnanti non sono rispondenti alle proprie ambizioni e certe scelte maturano per contrasto"

"oltre agli insegnanti, i genitori entrano nelle scelte dei figli e delle figlie, talvolta con consigli utili, in altri casi forzando decisioni che risultano poi inadatte"

"talvolta i famigliari – mamme, papà, sorelle, condizionano la scelta non intervenendo in maniera esplicita ma ponendosi semplicemente come modelli da imitare"

"l'influenza

"Della famiglia sulle scelte scolastiche e accademiche si gioca anche su un altro piano che riguarda, in senso più ampio, l'importanza attribuita all'istruzione, alla scuola, alla cultura in generale, nella famiglia di origine" 126

"In certi casi si è colti impreparati, la scelta è frettolosa e in mancanza di altri appigli si decide di seguire gli amici"

Il liceo: una scelta lineare, proiettata verso l'università

"Per la maggior parte delle intervistate (diciassette su un totale di ventidue, pari al 77 per cento del campione) e degli intervistati (tredici su un totale di diciotto, pari al 72 per cento del campione) proviene da un percorso liceale. La scelta del liceo è quasi sempre lineare, non problematica, una sorta di percorso automatico per quegli studenti/quelle studentesse che alle scuole medie avevano buoni risultati, e che sono già proiettati verso l'università. Il liceo viene preferito ad altre"

Scuole perché permette di lasciarsi aperte più strade per il futuro e di posticipare eventualmente la scelta di "cosa vorrò fare da grande". Nella scelta del liceo è implicita l'idea di proseguire poi gli studi all'università. Molti intervistati scelgono un particolare tipo di liceo perché alle medie hanno maturato precise passioni per certe materie.

La scuola superiore: com'è andata? "Mentre i giudizi sulla scuola media risultavano unanimemente negativi, quelli sulla scuola secondaria oscillano tra alti e bassi: si raccontano esperienze molto positive ma anche percorsi burrascosi. Al centro del racconto ci sono spesso gli insegnanti." Gli insegnanti "fanno la differenza" in positivo ma anche in negativo, come testimoniano questi racconti. "Professori che depotenziano, che umiliano, che fanno passare totalmente la voglia di studiare."

divisione in sottogruppi”132“Le classi miste, invece, sembrano favorire un clima di classe più armonioso e meno soggetto a dinamiche negative. Gli intervistati e le intervistate riportano una maggiore collaborazione tra i sessi, una migliore comunicazione e un senso di unità più forte”133“Inoltre, la presenza di ragazzi in classi a prevalenza femminile sembra avere un effetto positivo sul rendimento scolastico delle ragazze. Secondo alcuni intervistati, la competizione con i ragazzi stimola le ragazze a dare il massimo e a migliorare le proprie performance”134“In conclusione, le classi miste sembrano offrire numerosi vantaggi rispetto alle classi monosesso. Favoriscono un clima di classe più positivo, una maggiore collaborazione tra i sessi e un miglioramento del rendimento scolastico delle ragazze”

fatica da parte dei ragazzi a posizionarsi in essi”“Leonardo che è passato da un liceo scientifico a un liceo pedagogico, può fare il paragone tra le due esperienze arrivando alla conclusione che «le classi miste funzionano meglio»”“gli intervistati che hanno frequentato scuole a maggioranza maschile raccontano anch’essi di esperienze negative contraddistinte da un clima volgare e a tratti violento” 42132

La scelta universitaria“se fino a questo punto l’analisi delle interviste è stata condotta facendo una lettura in parallelo dei racconti femminili e maschili, la scelta universitaria crea uno snodo importante perché è da questo momento che le ragazze e i ragazzi del campione maturano scelte divergenti rispetto ai tipici percorsi “femminili” e “maschili”, decidendo di addentrarsi in sentieri poco battuti. Le motivazioni della scelta del percorso universitario sono molteplici e

variegatesia all'interno del campione femminile che n quello maschile ma sicuramentel'appartenenza di genere diventa una variabile fondante per interpretare leinterviste."Le ragazze: tra scelte meditate e percorsi verso l'ignoto"di fronte alla domanda "Perché ha deciso di iscriversi a questo corso dilaurea?", le ragazze hanno offerto una varietà di risposte che è possibilericondurre a posteriori a due grandi categorie.""una prima categoria di risposta è propria di coloro che parlano di una sceltalineare, meditata e già prevista nel tempo"133"sul fronte opposto c'è una seconda categoria di risposte che si caratterizzaper una volontà di addentrarsi in percorsi nuovi e sconosciuti, assolu
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher riccardoricci95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di sociologia del genere e della sessualità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Biemmi Irene.