Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L'AMBIENTAZIONE: SPAZI MASCHILI E FEMMINILI
"se la storia è ambientata in uno spazio chiuso nel 57,1% dei casi il protagonista sarà un maschio, nel 39,1% dei casi sarà femmina; se invece la vicenda è ambientata in uno spazio aperto nel 65,2% dei casi il protagonista sarà un maschio e nel 28,3% dei casi sarà una femmina."
"i maschi sono più numerosi delle femmine in ogni luogo: sia nello spazio chiuso che aperto. Questo risultato poteva in parte essere previsto visto che i protagonisti maschili sono numericamente superiori a quelli femminili. [...]. I maschi sono onnipresenti: all'aperto, in casa, a scuola, sul luogo di lavoro. Nello spazio aperto però la presenza maschile è decisamente più marcata essendo più che doppia rispetto a quella femminile, ciò significa che nelle storie ambientate all'aperto, due protagonisti su tre sono di sesso maschile."
"anche"
Per quanto riguarda l'ambientazione delle storie, emergono differenze importanti tra i due generi, che si possono così sintetizzare:
- I maschi si distribuiscono piuttosto equamente tra gli spazi aperti e chiusi e vengono presentati in molti luoghi differenti, mentre le femmine sono collocate in prevalenza in spazi chiusi e la varietà di spazi in cui sono raffigurate è sensibilmente inferiore a quella dei maschi.
- I bambini e le bambine vengono presentati in percentuali simili nei vari spazi, mentre per le donne e gli uomini [adulti] si notano maggiori asimmetrie, soprattutto relativamente agli spazi aperti dove la presenza femminile è molto scarsa.
IL TEMPO: NEL PASSATO ESISTEVANO LE DONNE? 24" quando la storia è ambientata al presente nel 51,2% dei casi il protagonista è un maschio e nel 43,4% è una femmina; quando la storia è collocata nel passato, nel 73,6% [dei casi] il protagonista sarà maschio e nel 24,2% sarà femmina.
Si nota che la stragrande maggioranza delle storie del passato ha per protagonista un maschio: la presenza dei maschi è addirittura tripla rispetto a quella delle femmine.”
122“mi sono chiesta il perché di questa assenza di donne rappresentate nel passato e sono andata ad indagare se ci fosse qualche connessione con le tipologie testuali. Effettivamente ho scoperto che “testi d’avventura”, “miti e leggende” e “biografie” sono per la maggior parte ambientati nel passato e[…] proprio all’interno di queste tre tipologie testuali la percentuale di protagonisti maschili è nettamente superiore a quella femminile. […]. Trascurando di rappresentare le donne in epoca passata, i testi scolastici forniscono una visione distorta della realtà e della storia: il mondo del passato appare popolato da soli uomini, le donne sembrano non esistere.”
I RISULTATI DELLA RICERCA QUANTITATIVA SULLE
IMMAGINI124“facendo un confronto tra i testi e le illustrazioni appuriamo che nel caso dei personaggi il genere maschile è sovrarappresentato nelle immagini.”
“immagini e testi concorrono nel modellare un immaginario in cui il mondo del lavoro è associato al genere maschile; la donna o non lavora o svolge professioni socialmente dequalificate”
128“i protagonisti maschi hanno più probabilità di essere raffigurati in spazi aperti che in spazi chiusi; per le protagoniste femminili è vero l’esatto contrario (maggiore ricorrenza in spazi chiusi)129
nelle immagini “le rappresentazioni stereotipate del genere femminile sono molto più ricorrenti di quelle del genere maschile.”
“le protagoniste femminili delle immagini sono bionde e belle, a tratti vanitose, indossano in prevalenza indumenti rosa e tengono molto al”130
“loro aspetto fisico, piangono di fronte alle difficoltà, sognano il principe azzurro,
seguente:Le donne si dedicano alle faccende domestiche già in tenera età, quando diventano madri si prendono amorevolmente cura dei propri figli e quando diventano nonne sono apprezzate per le loro doti culinarie.
Nell'immaginario visivo creato dai testi scolastici, i bambini/ragazzi sono movimentati e dispettosi e amano l'avventura; gli uomini adulti si arrabbiano a tal punto da poter diventare violenti, guidano la macchina, vanno a lavorare e, quando la sera rientrano a casa, si mettono in poltrona a guardare la tv e si indispettiscono se la moglie li disturba.
Le illustrazioni sembrano voler enfatizzare i contenuti stereotipati dei testi e, al tempo stesso, sminuire i contenuti più alternativi e innovativi.
La difficoltà di visualizzare modelli "diversi".
Le immagini che affiancano i testi sono "più sessiste" dei brani a cui si riferiscono perché tendono ad interpretare le storie nel modo seguente:
più tradizionale, a volte distorcendone i contenuti reali" UNA VALUTAZIONE GENERALE 138 "nel mondo proposto dai testi scolastici il genere maschile è sovrarappresentato rispetto a quello femminile" ed "esistono differenze sostanziali nei ruoli e nelle caratteristiche attribuite a maschi e femmine" "gli uomini svolgono un'ampia varietà di professioni e sono liberi di muoversi nello spazio pubblico; le donne hanno una ristretta gamma di possibilità lavorative, trascorrono la maggior parte del tempo in casa e sono legate molto più dei mariti al ruolo di "mamme". Gli uomini sono descritti come coraggiosi, decisi, orgogliosi e fieri; le donne come premurose, dolci, pazienti e delicate. [...] gli uomini e i bambini sono rappresentati in misura assai maggiore rispetto alle donne e alle bambine. La disparità numerica tra maschi e femmine diventa ancora più accentuata nel passato (le donne sembrano
quasi non esistere) e in particolari tipi di testo, come i romanzi d'avventura (si ribadisce lo stereotipo per cui l'avventura è riservata all'uomo). Le immagini dal canto loro non fanno che confermare, spesso aggravandola, questa situazione di disuguaglianza in cui il genere maschile appare ancora il "prediletto", mentre il genere femminile rimane sullo sfondo, quasi fosse meno importante e interessante. "Ho colto due segnali a questo proposito [di cambiamento in positivo]. Il primo è che la disparità numerica tra maschi e femmine è molto più accentuata tra gli adulti che tra i più piccoli: bambini e bambine non sono ancora rappresentati in modo paritario ma si avverte una volontà di riequilibrare la loro presenza nei testi scolastici. Il secondo segnale riguarda un aspetto più qualitativo: le attività preferite. Le bambine protagoniste delle storie esprimono interessi del tutto nuovi per il genere femminile, come la scienza, la tecnologia e lo sport."Proprio sesso: nei passatempi praticati (recitare commedie, costruire barometri, fare esperimenti scientifici), negli sport (sci, nuoto, pallacanestro) e nei giochi (la dama, gli scacchi).
Nel complesso, le case editrici dimostrano uno scarso impegno nell'affrontare il tema della parità tra i generi. Gran parte di loro non riesce neppure a risolvere il problema più banale: equilibrare numericamente i protagonisti dei due sessi.
Analisi qualitativa: "per stereotipo si intende un'opinione comune, ritenuta valida, relativa a caratteristiche e credenze di gruppi e/o istituzioni, spesso semplificata e rigida che non tiene in nessun conto le differenze individuali. L'espressione stereotipo di genere indica una visione semplificata e rigida che attribuisce a donne e uomini ruoli determinati e limitati dal loro sesso."
Il termine sessismo "indica una discriminazione secondo il sesso, cioè qualunque arbitraria stereotipizzazione di
Maschi e femmine in base al sesso. Da questa definizione neutra ne discende una seconda, più connotata, per cui il sessismo indica una forma di discriminazione nei confronti di un sesso, generalmente perpetrata contro quello femminile, che ne limita il ruolo e i diritti con azioni, parole e immagini. Per individuare gli stereotipi di genere è sufficiente attenersi alla prima definizione e fare questo tipo di ragionamento: il sessismo (o meglio lo stereotipo sessista) esiste là dove si rileva una discrepanza tra i sessi nell'attribuzione di date caratteristiche e ruoli.
Gli stereotipi sessisti possono essere distinti in due tipi fondamentali:
- Stereotipi relativi all'attribuzione di caratteristiche psicologiche e comportamentali differenziate a seconda del genere. In base a tali stereotipi gli uomini risultano: attivi, razionali, forti, competitivi, decisi, amanti del rischio, indipendenti, avventurosi. Le donne, al contrario, vengono...