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PARTE SECONDA – LA RICERCA SPERIMENTALE
CAPITOLO 3 – PREMESSA
La ricerca sulla rappresentazione dei generi nei testi scolastici ha messo in evidenza la mancanza di modelli di riferimento antecedenti al progetto polite. L'autrice ha deciso di affrontare la questione del sessismo da un diverso punto di vista: indagare i significati culturali connessi al genere maschile e femminile, l'immaginario che si struttura in relazione alle caratteristiche e ai ruoli dei due generi all'interno della società, tutto questo all'interno del contenitore costituito dai testi scolastici. Una volta stabilito l'oggetto di studio l'autrice si è interrogata su quale fosse lo strumento più idoneo per indagarlo. Esistono due diversi modi di analizzare il problema: un primo sistema consiste in un'analisi di tipo quantitativo che permette di constatare se un libro di testo fornisce una rappresentazione equilibrata dei due sessi attraverso la parità.
numerica; una seconda strategia consiste in un'analisi di tipo qualitativo finalizzata a studiare in profondità le connotazioni del femminile e del maschile. L'autrice ha ritenuto necessario analizzare i libri di testo da entrambe le prospettive, tramite una griglia per l'analisi quantitativa e una scala di sessismo ideata per analizzare qualitativamente i testi. Il materiale di lavoro è stato i libri di testo della classe quarta delle scuole elementari, scegliendo un campione di 10 tra le maggiori case editrici che operano nel settore scolastico del paese (De Agostini, Giunti, La Scuola, Nicola Milano, Fabbri, Raffaello, Piemme, Elmedi, Capitello, Piccoli).
CAPITOLO 4 - ANALISI QUANTITATIVA
1. LA GRIGLIA DI ANALISI PER I TESTI
La griglia si apre con la definizione della casa editrice del titolo del brano e del genere letterario a cui appartiene. Poi la struttura si divide in due parti distinte, una per l'analisi dei brani, l'altra per lo studio delle immagini.
riguarda l'ambientazione della vicenda. Sono state analizzate le informazioni presenti nel brano riguardo al luogo in cui si svolge la storia. Si è cercato di individuare se l'ambientazione è reale o immaginaria, se è specificata una città o un paese, se sono presenti descrizioni dettagliate del luogo. Infine, la terza distinzione riguarda il tempo in cui si svolge la storia. Sono state prese in considerazione le informazioni presenti nel brano riguardo all'epoca storica o al periodo temporale in cui si colloca la vicenda. Si è cercato di individuare se è specificato un anno o una data precisa, se sono presenti riferimenti a eventi storici o a contesti temporali specifici. Attraverso l'analisi di questi tre interrogativi principali, si è cercato di ottenere una visione più completa dei personaggi, dell'ambientazione e del tempo in cui si svolge la storia, al fine di comprendere meglio il contesto narrativo.riguarda l'ambientazione della storia che prevede quattro modalità diverse: spazio non identificato o non inerente, spazio chiuso, spazio aperto, spazio variabile. L'ambientazione della vicenda si preannuncia significativa visto che studi precedenti hanno dimostrato una relazione stretta tra il genere del protagonista e lo spazio in cui è ambientata la storia. In particolare il genere femminile è associato agli spazi chiusi mentre il genere maschile agli spazi aperti. La terza distinzione riguarda il tempo della storia per cui sono state selezionate 4 diverse modalità: tempo non specificato o non inerente, tempo presente, tempo passato, tempo futuro. 2. LA GRIGLIA DI ANALISI PER LE IMMAGINI Le immagini che accompagnano i brani sono molto importanti sia perché catturano l'attenzione sia perché condizionano l'interpretazione del testo scritto. L'autrice ha costruito una griglia di analisi per le immagini che prendesse in considerazione i seguenti elementi:considerazione lestesse variabili fondamentali scelte per l'analisi del testo scritto. La domanda che ha guidato l'analisi delle immagini è: l'immagine asseconda il contenuto del testo o fornisce una sua particolare interpretazione, come una sorta di secondo contenuto da affiancare a quello ufficiale proposto? L'unica cosa che si differenzia dall'analisi del testo è l'eliminazione della variabile tempo e l'introduzione delle variabili stereotipi e coerenza nell'analisi delle immagini. La prima parte della griglia è servita per annotare quante immagini affiancano il testo in esame. Nella seconda parte viene definito il tipo di immagine prevedendo tra fotografia, disegno, misto o altro. L'analisi dei personaggi che compaiono nelle immagini si riferisce solamente a tre aspetti quali il genere, l'età e la professione. Per quanto riguarda l'ambientazione dell'immagine questa è stata analizzata secondo lestesse categorie dei testi scritti.
3.I RISULTATI DELLA RICERCA QUANTITATIVA SUI TESTI
Analizzando la prima variabile quella del genere si estrapola che nel 59,1% delle storiesi hanno protagonisti di genere maschile e nel 37% protagoniste femminili. Facendo unsemplice rapporto si ottiene un numero, 1,6, che ci informa che per ogni 10protagoniste femmine sono rappresentati 16 protagonisti maschi. Questi sono irisultati complessivi ma è significativo verificare se si riscontrano differenze dallesingole case editrici. Analizzando questi risultati nello specifico si nota che puressendoci differenza significative in nessuno dei 10 libri esaminati si raggiunge unaperfetta parità numerica tra maschi e femmine, in tutti i libri i protagonisti maschiliprevalgono numericamente su quelli femminili. Ci sono solo tre casi in cui lapercentuale dei due sessi è pressoché uguale. Mentre ci sono 4 casi in cui iprotagonisti maschili sono il doppio o più del doppio di
quelli femminili. Anche tra gli attori secondari delle storie prevale il genere maschile. Donne e bambine risultano sotto rappresentate sia nel ruolo di protagonisti che di personaggi secondari dell'avicenda. La seconda variabile analizzata è quella dell'età che deve essere necessariamente incrociata con la variabile del genere per verificare se esistono differenze tra i sessi nella distribuzione per età. La grande maggioranza dei protagonisti delle storie ha un'età approssimativamente simile a quella dei lettori potenziali del testo, questa è una scelta funzionale a stimolare una maggiore identificazione nelle vicende narrate. Dall'analisi incrociata di genere e si ricava che la disparità numerica tra maschi e femmine è presente sia nei bambini che negli adulti ma in quest'ultimo caso molto più accentuata, possiamo ipotizzare che i libri di testo prestano una maggiore attenzione ad una rappresentazione paritaria del genere.mondo infantile rispetto al mondo adulto. La terza variabile analizzata è quella del nome proprio, qui non sono state riscontrate differenze significative.
La quarta variabile analizzata è quella del ruolo professionale. C'è ragione di ritenere che le professioni assegnate agli uomini e alle donne nei libri di testo incidano sulle aspirazioni professionali dei bambini e delle bambine che leggono i testi. Il problema non sta nel processo di identificazione dei bambini e delle bambine con gli adulti dei rispettivi sessi che è del tutto naturale, il vero problema consiste nel creare modelli di uomini e di donne non fortemente asimmetrici e impari. Si deve fare in modo che la rappresentazione sia paritaria e i ruoli interscambiabili in modo che le bambine e i bambini abbiano le stesse possibilità di progettare il proprio futuro. Nel caso delle professioni questo significa prevedere sia per gli uomini che per le donne la stessa gamma di possibilità lavorative.
Nei testi analizzati in percentuale lavora il 70% degli uomini e circa il 56% delle donne. Vengono inoltre conteggiate 50 diverse professioni per il genere maschile mentre solo 15 per il genere femminile. Le asimmetrie di genere nella rappresentazione del mondo professionale non si limitano al dato quantitativo ma sono anche e soprattutto di tipo qualitativo: i bambini vengono incentivati a puntare in alto offrendo loro un'ampia possibilità di scelta e modelli particolarmente gratificanti a cui ispirarsi, per le bambine vale l'esatto contrario essendo le opzioni di scelta non solo numericamente limitate ma anche qualitativamente meno appaganti. La quinta variabile analizzata è quella del ruolo parentale. Emerge che tra i personaggi le donne sono rappresentate nel ruolo di mamme circa il doppio delle volte in cui gli uomini sono raffigurati come papà. Gli uomini sono definiti più spesso delle donne in base alla professione svolta mentre le donne sono definite.più spesso degli uomini in base al loro ruolo parentale. La sesta variabile analizzata riguarda gli appellativi di genere e gli altri appellativi. Complessivamente si registra un uso equilibrato di questi termini. La settima variabile analizzata riguarda gli attributi fisici e gli altri attributi. Un luogo comune vuole che le femmine siano descritte più frequentemente in base alle caratteristiche fisiche mentre i maschi in base ai tratti psicologici. Nella ricerca non si sono riscontrate correlazioni forti tra attributi e variabile di genere. Un aspetto interessante si ricava verificando il tipo di aggettivi riferito ai due sessi, in particolare agli attributi che riguardano le caratteristiche psicologiche e comportamentali degli individui. Emerge qui una discrepanza tra gli aggettivi applicati a maschi e femmine. Il dato più forte è che si crea una dicotomia per cui gli aggettivi tendenzialmente positivi vengono assegnati a uomini e bambini mentre quelli squalificanti.voglia di sperimentare per le bambine, mentre per i bambini si fa riferimento a attività più tradizionali. Il testo formattato con i tag html sarebbe il seguente:Vanno a definire l'immaginario di donne e bambine. L'ottava variabile analizzata riguarda i diminutivi e i vezzeggiativi. Dall'analisi è emerso che a proposito di diminutivi e vezzeggiativi riferiti ai protagonisti dei due sessi non si riscontrano differenze significative mentre a proposito del contesto si rilevano maggiori difformità. Nelle descrizioni degli ambienti e degli oggetti si constata una ricorrenza di diminutivi e vezzeggiativi quando la protagonista è femmina. Si tende a sottolineare il luogo comune secondo cui la femmina è dolce, delicata e piccola.
La nona e ultima variabile analizzata riguarda le attività preferite dei protagonisti dei testi. Da questa analisi emerge che per i bambini si menzionano soltanto giochi tradizionalmente maschili mentre nel caso delle bambine accanto ai giochi tradizionali si affiancano giochi atipici. Negli sport si nota un notevole avvicinamento tra i due sessi. Tra i passatempi si rivela una grande voglia di sperimentare per le bambine, mentre per i bambini si fa riferimento a attività più tradizionali.
varietà per entrambi. Accanto ad alcuni stereotipi di genere vengon