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Il documento di valutazione dei rischi, DVR

Il documento di valutazione dei rischi, DVR, è definito nell'art. 2 come quel processo in cui si svolge una valutazione globale di tutti i rischi che si presentano nell'attività con lo scopo di individuare quelle misure di prevenzione e protezione atte a garantire la diminuzione del livello di rischio*. La valutazione si basa ovviamente sulle proprie conoscenze e osservazioni, tenendo conto dell'attività che si svolge, delle procedure, del genere, della cultura, dell'età. Non si può quindi considerare questo documento uguale in ogni situazione che si presenta.

Definizioni di rischio, pericolo e prevenzione:

Il pericolo è una qualità intrinseca dell'oggetto.

L'uso che ne faccio dell'oggetto ne aumenta il rischio.

La prevenzione è l'insieme delle misure atte a garantire la diminuzione o l'eliminazione del livello di rischio.

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diprevenzionerischio.A livello matematico possiamo definire il rischio come il prodotto tra la probabilità di accadimento e il dannocreato, quindi R=p x d.Esistono diversi metodi per stabilire il livello di rischio, uno tra questi è la matrice di rischio, ossia per ogni matrice di rischio, assegno un valore da 1 (basso) a 4 (alto) alla probabilità di accadimento e faccio lo stesso con d; mi risulterà quindi una tabella composta in questo modo:

Se volessi trascrivere i dati che ottengo su una curva ottengo la cosiddetta curva del rischio, che è un'iperbole: il mio scopo è quello di spostare questa curva verso sinistra per tentare di portare il rischio = 0 (anche se si può intuire, essendo una curva, che non potrà mai essere uguale a 0), per spostarla devo quindi diminuire la probabilità attraverso misure di prevenzione e il danno attraverso misure di protezione.

L'art. 29 tratta le modalità di effettuazione del DVR: è compito

del datore di lavoro redigere il DVR in collaborazione con RSPP, medico competente se previsto, previa consultazione del RLS. È importante sottolineare che il DVR deve obbligatoriamente contenere 3/4 firme: datore di lavoro, RSPP per stabilire data certa, RLS per stabilire data certa e medico competente se previsto sempre per stabilire data certa. Stabilire data certa significa che stabiliscono la data precisa in cui viene redatto il DVR in modo tale che se dovesse succedere qualcosa in futuro il datore di lavoro non può modificare il DVR. L'art. 28 tratta i temi trattati nella dvr: ossia la valutazione globale dei rischi atti a garantire, attraverso misure preventive e protettive, la diminuzione o l'eliminazione del livello di rischio. Nel caso in cui un datore di lavoro mette in subappalto delle lavorazioni viene definito come datore di lavoro ed ha la responsabilità di informare le imprese esterne sui rischi a cui vanno in contro; si redige.

quindicommittentesecondo l'art.26 il DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA, DUVRI.- è un documento che deve essere redatto dal datore di lavoro

IL PIANO OPERATIVO DI SICUREZA, POS: dell'impresa esecutrice rifendosi alla precisa attività che si svolgerà nel contratto i cui contenuti li ritroviamo all'interno dell'allegato XV. L'allegato XV definisce che il POS deve contenere: nominativi e indirizzo della sede, la specifica attività che si svolge in cantiere, misure preventive e protettive integrate con il PSC, informazione e formazione e qualifiche dei lavoratori, nominativi degli addetti alle emergenze, RSPP, capocantiere.

Ma qual'è la differenza tra PSC e POS?

Il PSC viene redatto dal CSP insieme al progettista, Il POS deve essere redatto dal DL affinchè volesse e eventualmente può essere redatto dal CSE se si intraprendere qualsiasi attività lavorativa in verificano delle modifiche

In corso d'opera e fa cantiere, e fa riferimento ai rischi specifici legati all'attività che si svolge.

Riferimento ai rischi non legati alle specifiche all'attività di ogni singola impresa.

IL CANTIERE, baraccamenti, viabilità interna, impianto elettrico

Come già descritto nell'art. 89, il cantiere può essere: fisso (rimane invariato durante tutto il decorso dei lavori) o mobile (cambia a seconda del decorso dei lavori).

È importante considerare all'interno del cantiere: lo stoccaggio dei materiali, il deposito di materiali da rifiuto, zone dedicate ai baraccamenti e zone per la viabilità interna veicolare e pedonale, e impianti.

Inerente ai ritroviamo:

  • baraccamenti
    • ufficio
    • infermieria
    • refettorio (calcolato considerando 1.1-1.2 mq a lavoratore)
    • spogliatoio di 2.40 metri massimo di larghezza (deve contenere armadietti composti da due ante per ogni lavoratore, una per i vestiti puliti, e una per i vestiti sporchi)
    • wc e docce
calcolare 1 lavabo ogni 10 lavoratori. Per quanto riguarda la viabilità, sia veicolare che pedonale, è necessario separarle adeguatamente. L'accesso al cantiere deve avvenire tramite un cancello con una corsia larga almeno 2.75 metri più un margine di 70 cm su ogni lato. È consigliabile predisporre anche un cancello separato per l'accesso pedonale. Per la viabilità veicolare, è necessario creare un percorso evidenziato nel layout utilizzando un materiale compatto che garantisca una buona aderenza e prevenga sbandamenti o affossamenti. Una corsia deve avere una larghezza minima di 2.75 metri e un margine di 70 cm su ogni lato, e deve essere posizionata a una certa distanza dagli scavi. Solitamente è opportuno avere un addetto alla gestione della viabilità interna. Per la viabilità pedonale, è consigliabile...

separarla dalla viabilità veicolare e posizionarla in relazione alla zona per ibaraccamenti. Deve avere una larghezza di 60 cm nel caso di solo passaggio pedonale o 120 cm nel caso si trasportasseromateriali (le stesse misure valgono per andatoie o passerelle.

L'impianto si basa sulla legge di ohm tale che V = R * i, dove V sta per differenza di potenziale e noielettricoquotidianamente abbiamo a che fare con una differenza di potenziale di 220 V, R sta per resistenza e si misura in ohm, e ista per l'intensità di corrente e si misura in Ampere. Nel caso in cui il nostro corpo fosse attraversato da corrente ciò checi crea il danno è l'intensità, quindi gli Ampere. Questo perché i nostri muscoli sono sensibili agli impulsi elettromagnetici,come appunto la corrente, e tendono a irrigidirsi (ecco perché le persone rimangono attaccate dove prendono la scorsa).

Si può affermare che il comportamento della corrente

è identico a quello dell'acqua; ossia l'acqua scorre dove vi è una differenza di potenziale, come l'altezza, se ho l'acqua posta a un'altezza di 2 metri scorrerà verso l'altezza di 0m. Se io ponessi due tubi dove far scorrere l'acqua: uno liscio e uno ruvido, l'acqua scorrerebbe molto più velocemente in quello liscio perché presenta una resistenza minore rispetto a quello ruvido. Per cui possiamo concludere che l'acqua scorre se vi è una differenza di potenziale, e scorrerà di più dove vi è resistenza di meno. La stessa cosa fa la corrente. Immaginiamo di avere una persona che 'vola' e che tocca una presa a 220 V. quindi: presa a 220 V, la persona assume un potenziale di 220 V. Vi è differenza di potenziale?, no perché la presa sta a 220 e l'omino anche, quindi se non vi è differenza di potenziale la corrente non circola. Ora immaginiamo diavere una persona con un piede nudo che tocca per terra e l'altro con uno scarpone da elettricista, etocca sempre la presa a 220 V. quindi: presa a 220 V, l'omino tocca terra e la terra sta a 0 V. Vi è differenzadi potenziale?, si perché la presa sta a 220 V, il piede sta a 0 V e quindi circolacorrente. Ma dove circolerà di più? Nel piede nudo o nel piede con loscarpone da elettricista?, è facile intuire che il piede nudo avrà unaresistenza bassissima mentre il piede con lo scarpone avrà una resistenza piùalta. Quindi stando al concetto che l'elettricità scorre di più dove vi èresistenza di meno, scorrerà di più dove vi è il piede nudo.Infatti questo concetto è facilmente intuibile e dimostrabile andando a ricavarmi dalla legge di ohm l'intensità dicorrente. Verrà infatti fuori che i = V/R. i e R sono inversamente proporzionali quindipiù è grande R minore sarà i e viceversa. L'impianto elettrico risulta formato da un e da un è interruttore differenziale o salvavita, interruttore magnetotermico, buona norma (in cantiere deve esserci) progettare anche l'impianto di terra. L'interruttore magnetotermico agisce in caso di cortocircuiti o sovraccarichi. Da come si evince dal nome è composto da una parte magnetica e una termica. Un sovraccarico avviene quando si utilizza più corrente rispetto al limite stabilito, l'interruttore magnetotermico riesce a intercettare questa cosa poiché sfrutta il principio che una parte di energia si dissolve sotto forma di calore, quindi quando all'interruttore gli risulta un calore eccessivo, agisce la parte termica, e apre immediatamente il circuito. Un cortocircuito avviene quando due cavi entrano in contatto tra loro, avendo due potenziali diversi vi è uno sbalzo di corrente e si sa che un flusso di corrente genera

un campomagnetico. Questo campo magnetico viene intercettato dall'interruttore attraverso la sua parte magnetica e apre il circuito.

L'interruttore differenziale o comunemente salvavita è composto da un toroide su cui sono avvolti due cavi, uno per la corrente entrante nel circuito e uno per la corrente uscente dal circuito. L'interruttore è in grado di percepire se vi sono delle differenze di quantità tra la corrente di entrata e di uscita. Difatti se non vi sono problemi la corrente che io do per il circuito è uguale a quella che io ricevo alla fine del circuito. Nel momento in cui però la iu è più piccola della ie vuol dire che una parte di corrente si è 'dispersa' da qualche altra parte e quindi l'interruttore apre immediatamente il circuito.

Ciò può accadere per esempio nel caso di una lavatrice. Immaginiamo di avere una lavatrice attaccata alla presa, la quale presenta 3 fosi: uno per

Il cavo in fase è di colore marrone, nero o grigio. Il cavo per il neutro è di colore blu. Un altro cavo è utilizzato per l'impianto di terra. L'impianto di terra non è altro che un sistema di collegamento a terra per garantire la sicurezza dell'impianto elettrico.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
27 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/11 Produzione edilizia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher laurap149 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione e sicurezza nei cantieri e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Simonetti Alfredo.