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Teoria dell'Ecologia delle Popolazioni
L'approccio dell'ecologia delle popolazioni si differenzia dagli altri approcci perché si concentra sulla diversità delle organizzazioni e sul loro adattamento all'interno di una popolazione di organizzazioni.
Una popolazione è un insieme di organizzazioni impegnate in attività simili e che competono per le stesse risorse, ad esempio tutti i ristoranti di una città fanno parte della stessa popolazione.
Le popolazioni sono in continuo cambiamento, ma non perché si sviluppino o cambino le organizzazioni già esistenti, ma perché nascono nuove organizzazioni che hanno tratti differenti e più sviluppati rispetto a quelle che già esistono. Le nuove organizzazioni, parlando in modo generale, soddisfano i nuovi bisogni della società in misura maggiore rispetto alle organizzazioni già consolidate che tardano a svilupparsi.
Stanno, quindi, emergendo dei nuovi...
modelli organizzativi capaci di adattarsi all'ambiente attuale e che, col tempo, sottrarranno mercato ad aziende più consolidate. In caso di rapidi cambiamenti nell'ambiente, quindi, è molto probabile che le vecchie rianimazioni vadano in contro al declino o addirittura al fallimento, e che emergano nuove organizzazioni che rispondono meglio ai nuovi bisogni del mercato. Per esempio, tutte le aziende che offrivano un servizio di noleggio film non sono riuscite ad adattarsi alle nuove abitudini del mercato, come invece ha fatto Netflix.
Ogni organizzazione ha un proprio modello organizzativo. Un modello organizzativo non è altro che l'insieme di tecnologie, di strutture, di personale, di prodotti e servizi, di obiettivi specifici dell'organizzazione, che possono essere accettati o respinti dal mercato. Ogni nuova organizzazione cerca di avere l'appoggio di una nicchia di mercato, ovvero una porzione di mercato, che sia sufficiente a supportarla.
E a farla crescere. Una nicchia di mercato. Inizialmente questa nicchia è di piccole dimensioni ma se l'azienda ha successo la nicchia crescerà. Attenzione però che un'azienda può avere successo con un prodotto X in un ambiente A, ma un'azienda che offre lo stesso prodotto X in un ambiente B potrebbe non riscuotere lo stesso successo. Questo ci fa capire che successo o fallimento di un'organizzazione dipendono dalle caratteristiche dell'ambiente, indipendentemente dalle strategie e dalle capacità dei manager.
Ultimamente sono molto avvantaggiate tutte quelle aziende (ristoranti, bar, scuole ecc) che offrono tecnologie avanzate, quali possono essere il Wi-Fi gratuito, le prese della corrente, iPad o computer e televisori.
Il modello dell'ecologia delle popolazioni assume che all'interno di una popolazione appaiano continuamente nuove organizzazioni.
Le popolazioni sono quindi costantemente sottoposte a cambiamenti. Questo processo di cambiamento delle popolazioni avviene in 3 fasi distinte: 1. Mutazione. La mutazione comporta la comparsa di nuovi modelli organizzativi all'interno di una popolazione. 2. Selezione. La selezione riguarda la possibilità che il modello organizzativo della nuova organizzazione sia adatto all'ambiente e che quindi sia in grado di sopravvivere. Sono poche quelle organizzazioni che riescono a sopravvivere e che trovano un loro spazio nel mercato. Tutte le organizzazioni che non sono riuscite a sopravvivere non riuscivano a soddisfare i bisogni dei clienti, oppure non riuscivano a soddisfarli nella stessa misura di altre organizzazioni concorrenti. Quando un'azienda non ottiene una domanda sufficiente per i suoi prodotti, viene esclusa dalla selezione. 3. Consolidamento. Il consolidamento nella sopravvivenza a lungo termine delle organizzazioni che hanno superato la selezione. Un'aziendaconsolidate può diventare dominante nel mercato. Per esempio, il McDonald's, che ormai è consolidata, detiene il 45% del mercato degli Stati Uniti per quanto riguarda i fast food.
Abbiamo detto che all'interno di una popolazione la competizione è altissima e ogni organizzazione deve svilupparsi per la propria sopravvivenza. I modelli organizzativi si differenziano in generalisti e specialisti, in relazione alle strategie che adottano per la loro sopravvivenza.
Le strategie generaliste sono realizzate da organizzazioni che hanno una sfera di influenza ampia perché offrono una vasta gamma di prodotti o servizi. Proprio per questo, le organizzazioni generaliste sono più protette dai cambiamenti ambientali. Infatti, quando un'azienda generalista vede diminuire la domanda per alcuni dei suoi prodotti o servizi, solitamente si assiste ad un aumento di domanda per altri prodotti o servizi.
Le strategie specialiste sono quelle che appartengono ad
organizzazioni che offrono una gamma più limitata, con pochi prodotti/servizi, oppure che operano su mercati ristretti. Le organizzazioni specialistiche sono, solitamente più competitive rispetto a quelle generaliste. Le aziende specialise sono in genere molto efficienti ma anche molto vulnerabili. Fanno riferimento, quasi sempre, alle strategie di focalizzazione e di leadership di costo di Porter.
Le organizzazioni generaliste, essendo dotate di una grande diversità di prodotti, di clienti, di servizi, riescono facilmente a riallocare internamente le risorse per adattarsi ai bisogni mutevoli del mercato. D'altro canto, dato che le specialiste sono spesso aziende di piccole dimensioni, possono muoversi con più rapidità per rispondere alle esigenze del mercato.
TEORIA DELL'ISTITUZIONALIZZAZIONE
L'approccio dell'istituzionalizzazione descrive come le organizzazioni sopravvivono e hanno successo attraverso la coerenza tra
l'organizzazione e i suoi obiettivi e le aspettative provenienti dall'ambiente in cui opera. Un'istituzione è un'organizzazione legittimata dall'ambiente esterno. La legittimità è definita come la percezione che un'organizzazione sia accettata e desiderata dall'ambiente, e quindi dalle sue norme, dai suoi valori e dalle sue credenze. Per esempio, le persone non depositeranno i loro soldi in una banca che non considerano affidabile perché non riesce a dare dei segnali di sicurezza e di conformità alle regole della gestione finanziaria. L'approccio istituzionale considera le organizzazioni come composte da due dimensioni fondamentali: la dimensione tecnica e la dimensione istituzionale. La prima è rappresentata dalle tecnologie, dalle strategie impiegate nelle attività quotidiane di un'azienda, che all'esterno non sono visibili. La dimensione istituzionale, invece, è rappresentata.dalla parte più visibile esternamente dell'organizzazione. La dimensione istituzionale è costituita da tutti quei prodotti nati per soddisfare i prodotti del mercato, che sono appunto visibili. Pensiamo, per esempio, ad un'azienda produttrice di telefoni: la dimensione istituzionale sono i telefoni, mentre la dimensione tecnica è tutto quello che sta dietro alla creazione di quei telefoni. La dimensione istituzionale tende ad essere uguale per qualunque azienda che abbia gli stessi obiettivi, mentre la dimensione tecnica varia da azienda ad azienda. Se per esempio, dovessimo visitare tutti i licei scientifici di Palermo, le impostazioni ci sembrerebbero pressoché uguali, ma tutto quello che sta dietro alla dimensione istituzionale varia per ogni scuola e noi non lo vediamo. La somiglianza istituzionale, denominata anche isomorfismo istituzionale, consisteNell'emergere di una struttura e di un approccio comuni fra tutte le organizzazioni dello stesso campo. L'isomorfismo è quel processo che determina il fatto che un'unità di una certa popolazione assomigli ad altre unità che sono esposte allo stesso insieme di condizioni ambientali. Ma come si verifica questa somiglianza che cresce sempre di più? Questo processo viene riassunto attraverso tre meccanismi, che sono:
Forze mimetiche. La maggior parte delle organizzazioni sono sottoposte ad un elevato grado di incertezza. Anche i manager più esperti molto spesso non sanno con certezza quale strategia, tecnologia, prodotti, siano giusti per raggiungere gli obiettivi desiderati, e molto spesso neanche gli obiettivi da raggiungere sono chiari. Da qui nascono le forze mimetiche, ovvero la tendenza a copiare altre organizzazioni di successo. Sono pochissime ormai le organizzazioni che trovano delle idee proprie. D'altra parte, appena
un'organizzazione riscuote successo con delle strategie nuove, queste vengono immediatamente copiate. Quando McDonald's ha aggiunto nel suo menu dei prodotti più salutari, tantissime altre catene di fast food hanno copiato questa iniziativa. Molto spesso capita che un'azienda introduca un'idea nuova e che questa venga copiata senza che venga accertato che effettivamente sia una buona idea, un'idea che migliori i livelli di efficienza e di efficacia dall'azienda, oppure senza che venga accertato che sia un'idea compatibile con la struttura e gli obiettivi dell'organizzazione di riferimento. Quindi può capitare che si copi un'idea che danneggi solamente l'azienda; Forze coercitive. Tutte le organizzazioni sono sottoposte a pressioni da parte dello Stato o da parte di altre organizzazioni, sopratutto da quelle delle quali un'azienda dipende. Le forze coercitive sono tutte quelle pressioni esercitate nei confronti di.un'azienda per fare in modo che questa si conformi alle strutture, alle tecniche e ai comportamenti di altre organizzazioni. Alcune di queste pressioni possono addirittura avere forza di legge, se provengono dallo Stato, come nel caso delle pressioni per ottenere macchinari che mantengano l'inquinamento entro una soglia massima oppure come nel caso delle norme di sicurezza. Le forze coercitive non sono, quindi, come le forze mimetiche perché non sono le organizzazioni a volere questi cambiamenti, bensì sono forze esterne a fare pressione affinché le organizzazioni si omologhino a dei sistemi ben precisi;
Forze normative, che sono tutte quelle pressioni al raggiungimento di un determinato standard. I cambiamenti possono riguardare qualunque area, come la tecnologia, i requisiti contabili, le tecniche di marketing o le relazioni collaborative con le altre organizzazioni. Nei corsi di specializzazione (di finanza, di marketing, di risorse umane ecc) viene insegnato
Che alcune tecniche sono meglio di altre, e così l'utilizzo di quelle tecniche diventa uno standard. Facciamo un esempio: una stazione radio aveva cambiato la sua struttura da funzionale a multi divisionale.