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Grado di variabilità e grado di complessità delle attività
La variabilità rappresenta l'intensità con cui nel tempo può evolvere un determinato fenomeno; va considerata in relazione alla varietà, ossia la quantità di manifestazioni che può avere un certo fenomeno in un momento dato.
A tal proposito, è importante prestare attenzione al numero di eventi imprevisti (eccezioni) che si possono verificare durante lo svolgimento delle attività. Per certi tipi di attività l'esperienza tende a ridurre tali eventi, in quanto man mano che si continua a svolgere un'attività si potranno individuare le possibili eccezioni e definire standard delle reazioni da adottare al loro verificarsi; altre tipologie di attività si rivolgono alla scoperta di eventi inattesi o possono essere eseguite una sola volta: in questo caso, sebbene risposte possono essere predisposte in riferimento.
adeventi noti, si richiede a chi esegue tali attività un'elevata capacità di analisi, decisione, innovazione e creatività. La ricerca delle soluzioni alle eccezioni può essere analitica oppure basata sull'intuizione, sull'esperienza o sulla sperimentazione: nel primo caso i problemi sono definibili, analizzabili e possono essere inquadrati, scomposti e risolti con l'utilizzo di modelli e schemi razionali; nel secondo caso, si tratta di problemi non analizzabili e occorre ricorrere a forme di innovazione poiché l'esperienza non risulterà utile.
In sintesi, le attività possono essere classificate in base a due criteri (Perrow): la natura dei problemi (analizzabili o meno) e le eccezioni (numero di possibili eventi imprevisti).
Ne derivano 4 tipologie di attività:
- attività progettuali, sono chiamate a risolvere numerose eccezioni di problemi analizzabili mediante l'uso di una tecnologia sistematica
che consente di individuare nuove soluzioni con il ricorso a tecniche, modelli e strumenti collaudati o eventualmente migliorati (ad es. attività ingegneristiche)
routine attività di, sono caratterizzate da limitate eccezioni e da problemi agevolmente analizzabili. Sono attività standardizzate che possono essere eseguite sulla base di modelli e schemi di comportamento già ampiamente sperimentati che richiedono minimi interventi di miglioramento (ad es. linee di fast food, lavorazione altamente meccanizzate, operazioni chirurgiche)
attività creative, sono rivolte alla soluzione di nuovi problemi difficilmente analizzabili e sono esposti a un gran numero di possibili eccezioni, richiedendo anche modalità innovative. Non possono essere eseguite mediante metodi già consolidati, ma richiedono la capacità di rielaborare stimoli ed informazioni in modo nuovo ed originale (ad es. attività imprenditoriale)
attività intuitive, sono
rivolte alla soluzione di problemi non analizzabili che si presentano con un numero limitato di eccezioniI problemi sono risolti facendo riferimento a capacità personali e intuitive fondate sull'esperienza e trasferite di volta in volta al singolo caso specifico (admanagement).es. attività decisionali e gestionali delTabella 6 - Una classificazione delle attività ProblemiAnalizzabili Non analizzabiliNumerose Attività progettuali Attività creativeEccezioni Limitate routineAttività di Attività intuitiveVariabilità (numero di eccezioni) e tipologia di problemi (analizzabili/non analizzabili)vengono utilizzati anche per valutare il grado di certezza/incertezza di un'attività:routinequelle di sono le più certe, seguite dalle progettuali e dalle intuitive, mente lecreative sono le più incerte (non si può sapere in anticipo cosa si dovrà affrontare, nécome). 40La complessitàLa complessità di un'attività è data dalla combinazione della varietà e della variabilità delle sue manifestazioni e comporta gradi di difficoltà differenti connessi al loro svolgimento:
- Le attività semplici non richiedono un elevato bagaglio culturale o una lunga preparazione professionale e possono essere eseguite da chiunque dopo un minimo periodo di addestramento.
- Le attività complesse richiedono un'elevata capacità di elaborazione delle informazioni, una elevata cultura di base, consolidate competenze acquisite solo dopo impegnativi percorsi formativi e professionali.
In generale, si possono individuare quattro tipologie di attività con crescente grado di complessità:
- Attività meccaniche richiedono un limitato volume di informazioni per poter essere eseguite (limitata complessità) e sono caratterizzate da un elevato grado di prevedibilità (bassa variabilità). Sono facilmente...
standardizzabili attraverso la loro scomposizione in compiti semplici e ripetitivi (divisione del lavoro tayloristica). Affidate a macchine o computer, attività sperimentali sono caratterizzate da una maggiore complessità, a cui si accompagna un maggior grado di incertezza (alta variabilità) che non rende possibile una loro standardizzazione.
I problemi che occorre risolvere possono essere numerosi, ma semplificabili con un processo di ricerca graduale delle soluzioni fondato sul metodo del tentativo ed errore, adeguato il sistema di conoscenze le capacità di elaborazione delle informazioni possedute da un unico individuo.
Attività professionali sono ancora più complesse e per la loro esecuzione è richiesto un lungo periodo di addestramento o formazione e la padronanza di concetti e metodologie a volte sofisticati, un elevato grado di competenza. Possono essere in alcuni casi standardizzate se è possibile identificare standard programmi.
da eseguire quando si verificano determinate circostanze
attività professionali innovative quando sono molto complesse e richiedono
- elevati volumi di informazioni e conoscenze
- la ricerca di tecniche e metodi di lavoro nuovi e non standardizzabili per risolvere eccezioni che si verificano per la prima volta (alta variabilità)
- molto spesso la complessità di questa attività è talmente elevata che occorre integrare le conoscenze e le competenze di più specialisti costituendo dei gruppi di lavoro multifunzionali
4.3 Le interdipendenze fra attività ed il valore economico delle attività
La natura e l'intensità dell'interdipendenza fra attività è un elemento centrale nel processo di progettazione organizzativa ed in particolare nella costruzione della sociostruttura.
input output
Ogni attività consuma alcune risorse per trasformare gli input che riceve nei risultati richiesti.
CA = costo delle
attività (costo delle risorse utilizzate per eseguire tale trasformazione) non considera CI
inputCI = costo degli CP (costo di produzione complessivo) = CA + CI
Il valore di un'attività è la misura dell'importanza che quella attività assume per l'organizzazione in cui è svolta. Tale valutazione è meno agevole in quanto la considerazione del valore dell'attività è un aspetto lasciato alla percezione e interpretazione del management.
Il valore di un'attività (VA) può essere controllato attraverso la misura del valore del suo output, cioè quanto è possibile ricavare cedendo il risultato prodotto (RO), quindi:
VA = RO - CP = RO - CA - CI.
La quantificazione dei tre parametri (CI, CP, RO) non è univoca: un primo problema si ha quando occorre misurare la quota di risorse consumate da quell'attività quando quelle risorse sono utilizzate
Per eseguire più attività si ha un secondo problema per la determinazione del costo degli input quando questi non vengono acquisiti dall'esterno e quindi si deve considerare il prezzo interno di trasferimento (se vengono acquistati all'esterno CI = prezzo di acquisto); lo stesso vale anche per gli output che non necessariamente devono essere ceduti sul mercato, ma che possono essere trasferiti internamente alla struttura.
Un terzo problema si ha quando gli output di una attività non sono ben riconoscibili e quantificabili (prodotto fisico misurazione agevole; attività intellettuali, creative, decisionali, beni intangibili misurazione difficile senza adeguati sistemi informativi).
Le unità organizzative sono componenti dell'assetto strutturale di grado superiore alle attività e possono essere considerate dei sistemi per elaborare le informazioni relative alle
modalità di progettazione, esecuzione e controllo delle attività e permettere in atto dei comportamenti in modo ad esse coerente. Il loro insieme, nonché le relazioni che le legano e i meccanismi organizzativi per coordinarle, formano la sociostruttura.
Le unità organizzative possono essere costituite da un singolo individuo, da più individui che non costituiscono un gruppo e lavorano separatamente, da un gruppo, da più gruppi o da più gruppi ed individui esterni ai gruppi. In ognuno di questi casi, costruire una sociostruttura significa raggruppare i diversi attori all'interno di un'unità organizzativa e questa in un'unità organizzativa di livello superiore.
Le unità organizzative sono caratterizzate da una forte componente sociale (persone in relazione tra loro) che influenza l'esecuzione delle attività ad essa demandate. Diverse modalità di progettazione di un'unità organizzativa
implicano diversi stili personali di comunicazione e di decisione che influenzano l'efficacia e l'efficienza del lavoro:
- se la dimensione dell'unità organizzativa aumenta eccessivamente, si aumenta troppo la capacità di elaborare informazioni di quella unità (problema di sovradimensionamento e sottoutilizzazione delle risorse)
- se la dimensione dell'unità organizzativa diminuisce eccessivamente, si trova a dover eseguire un numero troppo elevato di attività rispetto ai suoi componenti e alle loro capacità (problema di sovraccarico e incompetenza).
È possibile distinguere due tipologie di unità organizzative emergenti da diverse logiche di raggruppamento delle attività che costituiscono il ciclo di trasformazione economica e tecnologica di un'organizzazione:
- unità funzionali, si limitano all'