LA SPECIALIZZAZIONE ORIZZONTALE LA SPECIALIZZAZIONE VERTICALE
Definita dal numero e dalla varietà dei compiti che sono Definita dalla discrezionalità nello svolgimento
attribuiti ad ogni mansione e rappresenta la dimensione del lavoro, ossia alla regolazione del proprio
più emblematica riconoscibile alla specializzazione del lavoro e al “controllo” che il titolare della
lavoro mansione ha nello svolgimento dei compiti a
Risponde alla domanda: quali e quanti compiti lui assegnati.
attribuiamo ad ogni singola mansione? Risponde alla domanda: quale grado di
Maggiore è il numero e la varietà dei compiti svolti dal discrezionalità hanno le persone che svolgono
lavoratore titolare della mansione diminuisce il grado di la mansione?
specializzazione orizzontale, in questo caso si parla di Al crescere del controllo del singolo lavoratore
mansione ampia e varia. sulle modalità di esecuzione dei propri compiti
la specializzazione verticale diminuisce.
esempio: L’operatore polivalente ossia un operatore che svolge Siamo nel caso in cui la mansione è
stabilmente una pluralità di compiti. Puo trattarsi di un caratterizzata da elevati livelli di autonomia e
operatore con un profilo di competenze medio-basso, che di responsabilità.
appunto svolgono una pluralità di compiti a supporto di altre Al contrario, al diminuire del controllo sui
professionalità presenti all’interno della stessa struttura oppure propri compiti, il livello di specializzazione
profili dotati di elevati livelli di competenze. Potrebbe essere il verticale aumenterà e l’autonomia diminuirà,
caso dell’operatore polivalente di salvataggio in acqua (OPSA) dando vita a mansioni in cui appare netta la
della Croce Rossa Italiana (CRI) separazione fra compiti esecutivi e compiti di
Al contrario, al diminuire dei compiti attribuiti ad una direzione.
stessa mansione, i livelli di ampiezza si riduce e il grado di È necessario richiamare dunque il legame che
specializzazione orizzontale aumenta. esiste tra la specializzazione verticale e il
Esempio: esattore del casello autostradale, figura sempre più decentramento decisionale che sarà trattato in
rara. seguito.
Dall’incrocio delle due dimensioni della specializzazione
sopra evidenziate si configurano quattro distinti tipi ideali di
mansioni organizzative:
Alta specializzazione verticale (autonomia)
MANSIONI PROFESSIONALI MANSIONI MANAGERIALI A LIVELLO ALTI
mansioni caratterizzate da varietà di compiti elevata
sono mansioni affidate ai cosiddetti professional (bassi livelli di specializzazione orizzontale) e un
(soggetti che si distinguono dai local per il loro ampio grado di discrezionalità (bassi livelli di
identificarsi in una professione piuttosto che specializzazione verticale)
nell’organizzazione di cui fanno parte) che sono Esempio: dirigenti di alto livello o Manager
chiamati a svolgere pochi compiti (alta
specializzazione orizzontale) relativi ad ambiti Bassa
orizzontale specifici e limitati, e che grazie alle loro conoscenze (ampiezza
dispongono di un alto livello di autonomia decisionale specializzazione
(bassa specializzazione verticale)
Esempio: esperti informatici
specializzazione della
mansione)
MANSIONI NON QUALIFICATE MANSIONI MANAGERIALI A LIVELLI orizzontale
MEDIO-BASSI
Poche attività, molto spesso semplici ripetitive e
monotone (alta specializzazione orizzontale) per le Mansioni caratterizzate da specializzazione
quali sono definiti ambiti di discrezionalità limitati
Alta orizzontale bassa e specializzazione verticale alta.
(alta specializzazione verticale) Quelle figure a cui sono richieste una varietà di
Esempio: operaio catena di montaggio o casiera del compiti pur essendo sottoposti al controllo di un
supermercato. soggetto “sovra-ordinato”
Esempio: capo reparto
Bassa specializzazione verticale
Occorre tuttavia evidenziare che pur in presenza di posizioni lavorative analoghe, il grado con
cui i due ambiti di specializzazione si combina risulta condizionato dallo specifico
orientamento del management o comunque dell’imprenditore e della cultura organizzativa
Esempio: Ogni dipendente dell’hotel di lusso Ritz Carlton che sia a diretto contatto con la
clientela ha a propria disposizione un budget massimo di 2 mila dollari da spendere per
soddisfare i clienti o per risolvere qualsiasi problema che dovrebbe giungere ossia agisce in
autonomia per rispondere alle esigenze del cliente. In altre organizzazioni, i dipendenti sono
sottoposti al controllo da parte dei sovra-ordinati.
Le scelte compiute dagli analisti in merito alla combinazione delle due dimensioni ha
conseguenze sia positive che negative sull’organizzazione (in termine di risultati)e sugli
individui (in termini di motivazione e comportamento degli addetti che sono chiamati a
svolgere le mansioni progettate). Si riportano alcuni vantaggi e svantaggi a cui possono
condurre elevati livelli di specializzazione orizzontale e verticale.
VANTAGGI SVANTAGGI
ELEVATA • •
Può favorire un aumento Può causare alienazione e demotivazione
SPECIALIZZAZIONE della produttività del dei lavoratori chiamati a svolgere sempre
ORIZZONTALE lavoro grazie allo gli stessi compiti o per motivi di
svolgimento continuativo bilanciamento del lavoro (es: il
di pochi, stessi compiti parrucchiere che fa tagli solo hai bambini
può avere un momento in cui non ha da
• È più probabile che fare mentre un cliente adulto attende)
vengano sviluppati nuovi •
metodi innovativi, che Può verificarsi un aumento dei costi di
migliorano e accrescano coordinamento a motivo dell’aumento
la produttività. delle interfacce da gestire e delle attività di
controllo
ELEVATA • •
Può anch’essa portare un Può condurre a problemi di demotivazione
SPECIALIZZAZIONE aumento della del lavoratore, in questo caso dovuti alla
VERTICALE produttività del lavoro distanza fra chi decide e chi esegue
derivante da precise • Rallentamento dei tempi di risposta
indicazioni date ai sempre dovuti alla distanza
lavoratori • Appesantimento del lavoro del superiore
gerarchico.
Esempio: l’addetto al servizio post-vendita gestisce la
richiesta di rimborso di un cliente ma per provvedere al
rimborso deve attendere e ottenere l’approvazione.
Si crea un “collo della bottiglia” ossia un rallentamento nel
processo di lavoro e crea nell’addetto un conflitto tra la
volontà di voler immediatamente aiutare il cliente e la
necessità di rispettare la procedura organizzativa.
Rispetto alle problematiche che derivano dagli alti livelli di specializzazione, esistono alcune
soluzioni adottabili a livello di organizzazione del lavoro che consentono di riprogettare le
mansioni e il loro contenuto.
1. Job rotation: ossia la rotazione delle mansioni che implica lo spostamento del
personale nello svolgimento di mansioni diverse. Tale spostamento può avvenire
2. Intervento
- a livello orizzontale (allargamento) favorendo l’aumento del numero e della varietà
dei compiti della mansione mantenendo lo stesso livello di autonomia e
responsabilità (job enlargement)
- a livello verticale (arricchimento) attraverso l’incremento del livello di
discrezionalità che assegna alla mansione compiti di decisione, regolazione e
controllo (job enrichment)
Le suddette pratiche portano con sé oltre ad una serie di vantaggi anche possibili
problematiche.
Tra i vantaggi troviamo:
aumento della motivazione del dipendente
o aumento delle competenze del dipendente
o
Da tali vantaggi possono sorgere alcune problematiche, quali:
un rallentamento dei tempi di esecuzione a seguito della ridefinizione della mansione
o ossia i tempi necessari all’apprendimento, all’adeguamento e all’aggiustamento.
Calo di motivazione dei dipendenti post riprogettazione dovuto all’aumento del carico
o di lavoro o delle responsabilità attribuite qualora si mantenga inalterata la retribuzione
e si conservi la stessa posizione lavorativa. È possibile ovviare tali problemi con
meccanismi di incentivazione.
Un altro elemento da considerare nella riprogettazione delle mansioni e la propensione die
dipendenti poiché si potrebbero avere soggetti non interessati a vedere allargata o arricchita
la propria mansione. Non considerare questo elemento vorrebbe dire sprecare inutili risorse,
ecco perché il sistema di “preferenze” viene inserito come elemento rilevante nel processo di
progettazione.
7.5 Approcci alla progettazione delle mansioni
La definizione di una soluzione organizzativa si realizza tramite una serie di decisioni prese da
manager, analisti o imprenditori con riferimento a un insieme di “variabili” che, in quanto tali,
possono assumere valore diverso.
La soluzione ad un problema di micro-progettazione organizzativa può dunque coinvolgere
tutte o alcune delle leve a disposizione dell’analista organizzativo e l’intervento su ogniuna di
esse deve mantenere una relazione di coerenza e complementarità sull’intero sistema.
Le domande in fase di progettazione delle mansioni:
- Quali sono gli elementi da considerare nelle scelte di aggregazione dei compiti in
mansioni?
- Quali fattori influenzano la dimensione della specializzazione verticale e quali
influiscano sulla specializzazione orizzontale?
Vi sono diversi approcci teorici alla progettazione del lavoro e ogniuno di essi presenta priorità
e finalità diverse. Riportiamo in ordine cronologico i più noti:
approccio Il lavoro viene progettato avendo come obbiettivo quello di massimizzare l’efficienza. È
MECCANICISTICO un approccio basato sulla specializzazione sulla semplificazione del lavoro e sulla
ripetizione dei compiti.
Questo approccio affonda le sue radici nell’ingegneria industriale e nello Scientific
Management di Taylor
Approccio Il lavoro viene progettato facendo attenzione alle condizioni che favoriscono la
MOTIVAZIONALE motivazione degli individui nel lavoro.
Secondo questo approccio gli atteggiamenti e i comportamenti degli individui
rappresentano l’aspetto principale da curare nella progettazione del lavoro.
Questo approccio punta, dunque, all’incremento della complessità dei compiti
secondo tecniche di Job enlargement e job enrichment.
Questo approccio affonda le proprie origini nella psicologia organizzativa.
Il modello più noto che considera la dimensione motivazionale delle mansioni è il JCM
di Hackman e Oldham.
Approccio Il lavoro viene progettato con l’obiettivo di garantire la salute dei lavoratori e di prevenire
ERGONOMICO- errori o incidenti causati dai limiti fisici e cognitivi dell’individuo.
PERCETTIVO Ques
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