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Trarelazione Network collaborativo Istituzionalismo Cooperativa Dipendenza dalle risorse
Il primo di questi approcci è la teoria della dipendenza dalle risorse, che descrive le modalità di tipo razionale con cui le organizzazioni si pongono in relazione allo scopo di ridurre la dipendenza dall'ambiente. Secondo questa teoria, le organizzazioni cercano di minimizzare la loro dipendenza da altre organizzazioni per quanto riguarda all'acquisizione di risorse importanti, e di influenzare l'ambiente per ottenere la disponibilità di tali risorse. Le organizzazioni che operano seguendo questa filosofia cercano di evitare un'eccessiva dipendenza dall'ambiente e mantenere il controllo delle risorse per ridurre l'incertezza. Numerose organizzazioni quindi, sviluppano relazioni con fornitori chiave, si tratta del supply chain management, che fa riferimento alla sequenza di fornitori e acquirenti in tutte le fasi di lavorazione.dall'approvvigionamento alla distribuzione.
Network collaborativi
Il secondo approccio riguarda invece i network collaborativi all'interno dei quali le organizzazioni si rendono dipendenti da altre per aumentare il valore e la produttività di ognuna. Le aziende si uniscono allo scopo di diventare maggiormente concorrenziali e di condividere le risorse scarse. Alcune delle ragioni principali di queste collaborazioni sono rappresentate dalla condivisione dei rischi all'ingresso in nuovi mercati.
Istituzionalismo
Il quarto e ultimo approccio viene indicato come istituzionalismo, esso spiega come e perché le organizzazioni progettino strutture prendendo in prestito le idee le une dalle altre. Esso descrive come le organizzazioni sopravvivono e hanno successo attraverso la ricerca della coerenza tra l'organizzazione stessa e le aspettative provenienti dall'ambiente nei suoi confronti. L'ambiente istituzionale è composto da norme e
valori propri dei diversi stakeholder. La legittimità è definita come la percezione che le azioni di un'organizzazione sono desiderabili, opportune e appropriate nel contesto del sistema ambientale di norme, valori e credenze. Una volta che il settore è consolidato, vi è uno spostamento verso l'omogeneità (isomorfismo). Le organizzazioni sono composte da due dimensioni fondamentali: quella tecnica e quella istituzionale. La prima è rappresentata dalla tecnologia impiegata nelle attività quotidiane e dalle necessità produttive, mentre la seconda è la parte dell'organizzazione più visibile al mondo esterno. La dimensione tecnica inoltre è governata da criteri di razionalità ed efficienza, mentre la dimensione istituzionale è governata dalle aspettative provenienti dall'ambiente esterno. Le organizzazioni si adattano all'ambiente segnalando la propria rispondenza alle sueRichieste e aspettative. Le organizzazioni hanno il bisogno di apparire legittimate all'esterno, per questo motivo le organizzazioni di popolazioni simili si assomigliano. La somiglianza istituzionale consiste nell'emergere di una struttura e di un approccio comune tra le organizzazioni di uno stesso campo. (isoformismo istituzionale = processo che determina il fatto che un'unità di una certa popolazione assomigli ad altre unità esposte allo stesso insieme di condizioni ambientali). Ci sono tre meccanismi che descrivono il processo di adattamento istituzionale:
- Forze mimetiche: pressione a copiare o conformarsi ad altre organizzazioni. Spesso non portano ad alcun beneficio economico. Benchmarking = chi in un settore risulta essere il migliore per un certo aspetto e la conseguente diffusione delle tecnica in questione ai fini del raggiungimento dell'eccellenza. La ragione per la quale si diventa simili è l'incertezza.
- Forze coercitive:
pressioni estranee esercitate nei confronti di un'organizzazione perché adotti strutture, tecniche o comportamenti simili ad altre organizzazioni. Alcune di queste pressioni possono avere forza di legge. Possono poi essere le grandi aziende ad esercitare pressioni sui loro fornitori.
- Forze normative: pressioni che spingono al cambiamento per raggiungere standard professionali e adottare tecniche considerate aggiornate ed efficaci dalla comunità professionale. Questi cambiamenti possono riguardare qualsiasi area. Alle persone vengono proposti standard e formazione uniformi; questi vengono poi applicati nelle organizzazioni all'interno delle quali le persone lavorano.
Ecologia delle popolazioni
Il terzo approccio è quello dell'ecologia delle popolazioni, che esamina il modo in cui nuove organizzazioni occupano le nicchie lasciate scoperte dalle organizzazioni consolidate. Si differenzia dagli altri approcci perché si concentra sulla diversità.
Il testo parla delle organizzazioni e del loro adattamento all'interno di una popolazione di organizzazioni. Una popolazione è un insieme di organizzazioni impegnate in attività simili, che hanno caratteristiche analoghe per quanto riguarda risorse utilizzate e risultati ottenuti e che competono per risorse o clienti simili. In caso di rapidi cambiamenti dell'ambiente è probabile che le vecchie organizzazioni vadano incontro al declino e che ne emergano di nuove, più rispondenti ai bisogni dell'ambiente, quindi le forme che sopravvivono sono quelle che si adattano meglio all'ambiente circostante.
Modello organizzativo: insieme di tecnologia, struttura, prodotti, obiettivi e personale specifici di un'organizzazione che possono essere accettati oppure respinti dall'ambiente. Ogni nuova organizzazione cerca di trovare una nicchia, ovvero un ambito di azione caratterizzato dal risorse e necessità ambientali caratteristiche, che nelle prime fasi.
di vita dell'organizzazione è solitamente piccole e poi potrà aumentare di dimensioni. Il successo o il fallimento di un'azienda è spesso affidato al caso, ed è determinato dalle caratteristiche dell'ambiente nella stessa misura in cui lo è dalle capacità e dalle strategie dei manager. Le popolazioni sono sottoposte a un continuo processo di cambiamento, diviso in tre stadi: - Mutazione: si manifestano un grande numero di mutamenti che porta alla scomparsa di nuovi modelli organizzativi. - Selezione: riguarda la possibilità che un nuovo modello organizzativo sia adatto all'ambiente e sia in grado di sopravvivere. - Consolidamento: preservazione e istituzionalizzazione dei modelli organizzativi selezionati. Nell'ecologia delle popolazioni l'ambiente costituisce in definitiva il determinante fondamentale del successo o del fallimento organizzativo. Un altro principio che sta alla base di questo modello è laLotta per la sopravvivenza (o competizione), essa è più intensa tra le nuove organizzazioni. I modelli organizzativi si differenziano nella lotta alla sopravvivenza in generalisti o specialisti a seconda delle strategie che adottano. Sono definite generaliste le organizzazioni caratterizzate da una nicchia o una sfera di influenza ampia, ovvero quelle che offrono una vasta gamma di prodotti o servizi oppure operano in un grande mercato. Al contrario, sono definite specialiste le organizzazioni che offrono una gamma limitata di beni o servizi o che operano in un mercato più ristretto. Le aziende specialiste sono generalmente più competitive, ma queste ultime sono in grado di riallocare internamente le risorse per adattarsi ad un ambiente mutevole.
Progettazione organizzativa-ambiente internazionale
Al giorno d’oggi il numero di aziende che opera su scala globale è notevolmente aumentato ed è ancora in forte crescita. Le aziende hanno bisogno di
dirigenti dotati di una prospettiva globale. I progressi nel campo delle comunicazioni, della tecnologie e dei trasporti hanno creato uno scenario globale altamente competitivo. Motivazioni dell'espansione globale Vi sono dei continui mutamenti di equilibri del potere; le organizzazioni considerano la partecipazione al business globale una necessità. Ci sono tre fattori principali che spingono le aziende verso l'internazionalizzazione: 1. Le economie di scala: sviluppando una presenza globale, l'organizzazione espande la scala delle sue attività, realizzando quindi delle economie di scala. Esse consentono alle aziende di ottenere sconti di volume dai fornitori con una conseguente riduzione del costo di produzione. 2. Le economie di gamma: la gamma si riferisce al numero ed alla varietà di prodotti e servizi offerti da un'azienda, e al numero e alla varietà delle regioni, dei paesi e dei mercati da esse serviti. 3. Fattori di produzione a basso costo: l'espansione globale consente alle aziende di sfruttare i fattori di produzione a basso costo presenti in diverse parti del mondo, come la manodopera, le materie prime e le risorse naturali. Questi fattori combinati spingono le aziende a cercare opportunità di crescita e profitto oltre i confini nazionali, adattandosi alle sfide e alle opportunità del mercato globale.costo: una delle più importanti motivazioni che spinge le aziende a investire all'estero è l'opportunità di ottenere materie prime, lavoro ed altre risorse ad un prezzo più basso.
Stadi di sviluppo internazionale
La globalizzazione richiede tempo alle imprese e una serie di stadi intermedi.
Il primo di essi è lo stadio domestico, nel quale l'azienda è orientata al mercato nazionale, il potenziale di mercato è limitato e relativo al mercato domestico e la struttura dell'azienda è a carattere nazionale, generalmente di tipo funzionale o divisionale.
Il secondo stadio è lo stadio internazionale, ovvero l'azienda considera le esportazioni e inizia a pensare in un'ottica multidomestica (ovvero l'azienda gestisce ogni paese singolarmente). L'unità dedicata all'export è sostituita da una divisione internazionale.
Il terzo stadio è lo stadio multinazionale, in cui...
L'azienda ha una vasta esperienza in vari mercati internazionali e ha realizzato strutture di marketing, produzione o ricerca e sviluppo in diversi paesi stranieri.
Quarto ed ultimo stadio è lo stadio globale, che indica il fatto che l'azienda ha ormai raggiunto qualsiasi paese. Non vi è un insieme di settori nazionali ma un insieme di sussidiarie collegate tra loro. Le aziende globali non considerano più una singola nazione come il proprio paese d'origine.
L'espansione globale attraverso alleanze strategiche internazionali
Le alleanze strategiche internazionali sono uno dei modi più utilizzarti per realizzare attività internazionali. Queste comprendono accordi di licenza, joint venture e consorzi. Ad esempio all'ingresso in nuovi mercati i rivenditori al dettaglio limitano i rischi ai quali vanno incontro concedendo il proprio nome in licenza ai partner locali. Le joint venture sono entità separate create da due o più aziende che collaborano per raggiungere un obiettivo comune.
più aziende, questo è un approccio molto utilizzato per ripartire i costi di sviluppo e produzione per penetrare in nuovi mercati. Un altro approccio sono i consorzi.