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UNITA' DIDATTICA SUI PRINCIPI DELL'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
1- L'organizzazione e la struttura organizzativa delle imprese
Def. L'organizzazione predispone e analizza le combinazioni economicamente più convenienti dei mezzi di produzione (lavoro, capitali, beni)
L'oggetto di studio dell'economia aziendale è molto vasto poiché prende in esame le relazioni che si instaurano tra l'impresa e l'ambiente esterno ma anche i rapporti che nascono all'interno dell'azienda stessa.
All'interno chi organizza deve coordinare i fattori produttivi in modo più efficace ed efficiente possibile. L'efficacia implica la capacità di raggiungere l'obiettivo ad es. la produzione di un bene, mentre l'efficienza riguarda la capacità di eliminare gli sprechi di risorse e di massimizzare il risultato. Spesso questi due obiettivi possono essere in contrasto tra loro.
L'organizzazione può
essere analizzata:
-
nell'aspetto metodologico, in questo caso è quella branca dell'economia aziendale che studia il modo più efficiente di combinare tra di loro i fattori della produzione;
-
nell'aspetto pratico, in questo caso può essere vista come l'insieme degli organi, degli uffici e dei servizi in cui si struttura l'azienda. L'organizzazione nel suo aspetto pratico si suddivide a sua volta in:
-
organizzazione tecnica, si occupa dei fattori diversi rispetto al fattore lavoro, quindi l'utilizzo dei macchinari, impianti attrezzature;
-
organizzazione umana, riguarda la fitta trama di rapporti che si creano tra gli individui che operano nell'azienda, il sistema di comunicazione e di circolazione delle informazioni.
-
Le varie decisioni assunte in tema di organizzazione determinano la struttura organizzativa. Tale struttura organizzativa stabilisce la distribuzione dei compiti, delle responsabilità delle persone che operano nell'impresa.
essa è influenzata: - dalla cultura organizzativa, cioè dalle mode, dai mutamenti politici, economici e sociali dell'ambiente esterno; - dalle dimensioni, infatti mentre nelle aziende individuali è sempre l'imprenditore che decide, in quelle collettive i poteri vanno delegati ed è necessario creare delle funzioni e stabilire le relazioni di autorità e di potere; - dal settore in cui opera; - dalla tecnologia impiegata, infatti le aziende tecnologicamente avanzate tendono ad utilizzare strutture organizzative snelle, mentre quelle che operano in settori maturi impiegano strutture organizzative di tipo tradizionale.
Per studiare correttamente la struttura organizzativa bisogna analizzare: - le funzioni svolte dall'impresa; - gli organi preposti all'espletamento delle funzioni; - le relazioni che si instaurano tra i vari organi.
2- Le funzioni dell'impresa
Per le imprese che operano oggi sul mercato è di fondamentale importanza
ottenere un vantaggio competitivo rispetto alle concorrenti che permetta di conseguire un utile.
Secondo Porter il valore, che sta alla base del vantaggio competitivo, è rappresentato dal prezzo che i clienti sono disposti a pagare per un certo bene o per un certo servizio. Tale prezzo varia in funzione dei servizi accessori offerti, della tempestività del servizio, dell'assistenza alla clientela e della capillarità della rete di vendita.
Sempre secondo Porter, un'azienda si avvantaggia dal punto di vista competitivo rispetto ad una concorrente, a condizione che produca:
- beni equivalenti a prezzi più bassi (leadership di costo);
- beni con caratteristiche qualitative diverse in grado di determinare la preferenza dei clienti e che ne giustifichino l'eventuale maggior prezzo (differenziazione).
Al fine di raggiungere un vantaggio competitivo l'azienda deve compiere delle attività (funzioni) definite generatrici di valore. Tali
Le attività si distinguono in:
- Attività primarie, sono quelle connesse direttamente alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti. Sono rappresentate da:
- Logistica in entrata e logistica in uscita: si tratta delle attività connesse al ricevimento, lo stoccaggio e il passaggio alla produzione delle materie prime (in entrata), e del magazzinaggio e spedizione al cliente (in uscita).
- Attività di produzione: organizzare i fattori produttivi per una trasformazione fisico-tecnica o nello spazio e/o nel tempo.
- Marketing e vendite: il marketing si basa su ricerche di mercato per comprendere le esigenze dei consumatori al fine di realizzare un prodotto il più vicino possibile alle loro esigenze. L'impresa mette in atto strategie (marketing mix) che vanno dalla selezione dei clienti, alle aree geografiche di vendita, alla fissazione dei prezzi, ecc. La funzione delle vendite oggi è...
L'organizzazione deve:
- suddividere i compiti, le funzioni, le responsabilità con l'attribuzione della relativa autorità alle persone che operano nell'azienda;
- stabilire uno o più centri di potere;
- definire un sistema di comunicazioni tra le persone che operano nell'azienda;
- prevedere la possibilità di sostituire il personale inefficiente o inadeguato;
- adeguare la struttura aziendale ai cambiamenti.
L'insieme dei compiti intellettuali e/o manuali che deve svolgere ciascun soggetto prende il nome di mansione. In ciascuna impresa vi è un mansionario che indica i limiti di autorità e le competenze corrispondenti a ciascuna mansione. Il potere è la capacità di una persona di influenzare l'attività di altri individui; l'autorità è il potere legittimato, cioè riconosciuto da coloro che vi sono soggetti. Potere e autorità determinano le relazioni di
gerarchia evidenziate graficamente dall'organigramma, costituito da un grafico che dà immediata percezione delle suddivisioni a cui corrispondono i diversi organi, le diverse posizioni gerarchiche e le diverse funzioni.
I meccanismi di coordinamento stabiliscono, all'interno di ciascuna impresa, i criteri di trasmissione degli ordini, le modalità di circolazione delle informazioni ed il controllo circa l'esecuzione materiale delle direttive impartite.
I meccanismi di coordinamento sono determinati dallo stile di direzione che può essere:
- autoritario, quando un superiore impone i suoi ordini. Esso produce insoddisfazione e non induce motivazioni nel dipendente;
- partecipativo, basato sulla delega del potere decisionale e sulla responsabilizzazione dei dipendenti al fine di stimolarne la collaborazione, la creatività e le capacità personali.
5- I modelli organizzativi tradizionali
Gli studi organizzativi hanno sviluppato nel tempo molti modelli
di organizzazione aziendale. Le aziende scelgono il modello organizzativo da adottare tenendo conto delle loro dimensioni, degli obiettivi da perseguire e del mercato in cui operano. La struttura organizzativa prescelta viene messa in evidenza da un particolare grafico chiamato organigramma. Definizione di Organigramma: è una rappresentazione grafica che visualizza la struttura organizzativa di un'impresa, dando una immediata percezione delle posizioni gerarchiche e funzionali. I modelli organizzativi tradizionali possono essere così riassunti: - Struttura elementare per funzioni aziendali; - Struttura per divisioni; - Struttura a matrice. STRUTTURA ELEMENTARE VERTICE STRATEGICO IMPRENDITORE NUCLEO OPERATIVO Impiegati e operai Impiegati e operai Impiegati e operai Si tratta della forma organizzativa delle piccole aziende che hanno pochi dipendenti, producono un solo prodotto e operano in un solo mercato. La funzione di direzione spetta a un solo organo, l'imprenditore, da cui dipendono gli organiVANTAGGI: rappo